dal sito amarcordmilan.blog.lastampa.it
DERBY DA RICORDARE - 1° Febbraio 1938, la stracittadina tornò rossonera
Dopo quasi un decennio, il Milan tornò a vincere contro l'Inter grazie ad un gol di Egidio Capra che ribaltò tutti i pronostici della vigilia
Dopo quasi due lustri di astinenza, il Milan tornò ad aggiudicarsi un derby nel corso di una stagione, 1937/38, molto equilibrato e che registrò l'esplosione del rossonero Aldo Boffi, bomber lombardo potente e veloce. La conduzione tecnica della squadra fu affidata alòla coppia austro-ungarica Banas-Felsner. Dalla roulette della stracittadina uscì finalmente il rossonero. Il 20 febbraio del '38 si disputò il derby di ritorno con le due squadre distanti 5 punti: Inter 30, Milan 25. Una vittoria rossonera avrebbe riaperto i giochi.
A San Siro andò in scena una partita molto combattuta, caratterizzata dalla prolificità di Boffi e dalla forza di Peppino Meazza. Banas, dovendo rinunciare a Bonizzoni, schierò una mediana molto solida, con il trio Remondini-Bortoletti-Loetti. A San Siro confluirono 27 mila spettatori. Primo tempo di stampo interista ma senza gol. Musica diversa nel secondo, a partire da un palo su punizione di Boffi. Il gol partita giunse a 10' dal termine: Arnoni avanzò palla al piede, passaggio per Gabardo che, dopo aver superato due avversari, piazzava in area un cross raccolto di testa da Egidio Capra: Milan 1 Inter 0.
I fotografi, che ad inizio partita si erano posizionati dietro la porta rossonera, certi di avere una posizione ravvicinata per immortalare i gol, rimasero di stucco. Il portiere rossonero Zorzan osservava divertito. Esaurito l'ultimo tentativo di pareggiare (rovesciata di Meazza), l'Inter si arrese. A fine partita Capra fu portato in trionfo. Il gol riscattava la sua stagione opaca e poneva fine ad un lungo digiuno di vittorie contro i nerazzurri. La Gazzetta parlò di "clamorosa rivincita rossonera". Il portiere interista Peruchetti si beccò lo sfottò del match-winner. "Catta sù, bauscia!", gridatogli in faccia da Egidio Capra, galvanizzato dalla marcatura decisiva. In quel match i milanisti indossavano una maglia rosso fiammante con bordi neri, diventata quasi un portafortuna. Nei quartieri popolari di Milano tanti casciavit festeggiarono la vittoria. Capra, soprannominato Mao, con quel gol entrò nella storia delle stracittadine milanesi.
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