Conclusione: perché non riprenderceli quei titoli?
Il Milan stava per affrontare il suo momento più complicato, con la fuoriuscita di una buona parte degli svizzeri e la fondazione dell'Inter (marzo 1908). Anche Kilpin lasciò il calcio giocato nell'aprile del 1908. L'ostracismo dei nuovi dirigenti della FIGC verso l'elemento straniero portò a una sorta di anno sabbatico sia per il Milan che per la Juventus e il Genoa. La Pro Vercelli ne approfittò per vincere il suo primo campionato della Federcalcio, davanti all'USM e all'Andrea Doria. Sarà proprio l'Andrea Doria, sempre battuta nei campionati federali, a "rifarsi con l'aglietto" delle vittorie nei campionati FGI, ottenute nel 1910, 1912 e 1913. E alla società che un giorno avrebbe dato vita alla Sampdoria venne assegnata in via definitiva la Coppa d'Oro della Federazione Nazionale, dono di S.M. il Re Vittorio Emanuele III.; cioè la famosa "coppa circolante" da regolamento messa in palio a partire dal 1903. Una coppa divenuta così poco appetibile da far avanzare, durante il XXII Consiglio Federale di Bologna del 1909, la proposta per un suo affidamento alla FIGC, con l'adozione in toto del nuovo regolamento tecnico approvato dalla Federcalcio nell'agosto di quell'anno.
Con lo scoppio della Grande Guerra si concluse la vicenda del calcio ginnastico. Negli anni Venti non si parlerà più di match di football negli ambiti della Federginnastica. Il pallone dei ginnasti aveva ormai esaurito il suo corso. Quello degli "sportivi", al contrario, stava lasciando in quel momento la rampa, lanciato verso la luna del professionismo e i suoi grandi successi. Ma come ha rilevato in un saggio di alcuni anni fa il prof. Sergio Giuntini, storico dello sport di Milano, l'intera vicenda dei rossoneri calciatori & ginnasti non era passata invano: (.) il modello calcistico milanese riuscì ad innescare un circolo virtuoso tra agenti esogeni (anglo-svizzeri) ed endogeni (studenteschi e ginnastici): tra un moderno gioco sportivo di respiro europeo e la tradizione italica d'esercizi fisici praticati nella scuola e all'interno dell'associazionismo ginnico. Dal che si evince che il Milan vinse tre scudetti durante la Belle époque anche perché si peritò di "far ginnastica". Tuttavia, è pure vero che nello straordinario romanzo dei "diavoli" oggi le avventure ginniche godono di rari accenni. I quattro titoli nazionali ginnastici sono stati dimenticati. Viene dunque spontanea la domanda: alla luce delle recenti acquisizioni storiografiche, perché non aggiungerli sulla bandiera assieme agli altri? Non lo meritano forse? A voi la sentenza.
Prospetto riassuntivo dei campionati di calcio della FGI (il titolo diviene ufficiale dal 1901)
ANNO |
LOCALITA' |
CLUB |
ANNO |
LOCALITA' |
CLUB |
1896 |
Treviso |
Società Udinese di Ginnastica e Scherma |
1905 |
- |
|
1897 |
- |
|
1906 |
Vicenza |
Milan Football and Cricket Club |
1898 |
Torino |
Palestra Ginnastica Ferrara |
1907 |
Venezia |
Milan Football and Cricket Club |
1899 |
- |
|
1908 |
Piacenza |
Juventus Football Club Venezia |
1900 |
- |
|
1909 |
Varese |
Juventus Football Club Venezia |
1901 |
Bologna |
Società di Educazione Fisica Mediolanum |
1910 |
Genova |
Società Ginnastica Andrea Doria Genova |
1902 |
Milano |
Milan Football and Cricket Club
SG Andrea Doria Genova |
1911 |
Torino |
Società Ginnastica Bentegodi Verona |
1903 |
- |
|
1912 |
Roma |
Società Ginnastica Andrea Doria Genova |
1904 |
Firenze |
Milan Football and Cricket Club |
1913 |
Genova |
Società Ginnastica Andrea Doria Genova |
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Sandra Di Giacinto: "Footballers e ginnasti" |
Un altro articolo di Marco Impiglia: "Il Calcio dei Ginnasti e i primi regolamenti"
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