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Altri due titoli nazionali a Vicenza nel 1906 e al Concorso di Venezia del 1907
Il 1905, anno in cui la sede della FIF si trasferì da Torino a Milano, fu in chiaroscuro per i diavoli rossoneri. Per la prima volta persero una sfida importante con l'USM, venendo estromessi in febbraio dal girone finale del campionato FIF. Dominarono, invece, nella Palla Dapples, la coppa challenge il cui prestigio non era da meno del campionato. Ormai, l'elemento svizzero-italiano formava l'ossatura della squadra, che parlava inglese solo nel capitano e nei quadri dirigenti. C'erano uomini sufficienti per formare due e anche tre squadre, in ottemperanza all'istituzione del campionato di seconda categoria e del campionato studenti. Le cose andarono molto bene sul versante FGI, ente con cui la Società teneva i contatti tramite i delegati Guido Gregoletto e Giannino Camperio. Già in primavera il Comitato del II Concorso delle Gare Biennali di Giuochi invitò il Milan ad andare a Venezia. I rossoneri presero il wagon-lits in terza classe per la città lagunare. Il 31 maggio giostrarono sul terreno dell'Ippodromo al Lido assieme alla Reyer, alla Marziale (due anni e mezzo dopo queste due sezioni si sarebbero unite a formare i neroverdi del Venezia FC) e a una novella formazione: il Club "Scherma e Ginnastica" di Padova. Il torneo iniziò con un derby tra la Reyer e la Palestra Marziale. Quindi il Milan stracciò 6-0 la seconda squadra della Reyer. A seguire (con le energie rimaste, ma comunque i match durarono solo un'ora), batté 3-0 i patavini, che avevano avvicinato il calcio da poco più di un anno. Il pomeriggio del giorno dopo i rossoneri disputarono la in finale contro la prima squadra della Reyer. Vinsero 3-1. Chiusa con soddisfazione l'avventura veneziana, la dirigenza milanista comunicò alla FGI la propria disponibilità ad organizzare i campionati nazionali. Ma anche per il 1905 i campionati ginnastici del calcio non si riuscirono a svolgere. Solo il tamburello ebbe il suo campionato all'interno di un concorso ospitato in settembre a Savona. Nel corso del 1906 il Milan disputò due sole partite contro squadre ginnastiche. In giugno, in occasione della Esposizione Internazionale di Milano per il traforo del Sempione e a corollario di un concorso ginnico che raccolse cinquemila ginnasti, si esibì sul campo dell'Esposizione in un match contro il Club di Scherma e Ginnastica "Cesarano" di Padova. La formazione ospite, probabilmente messa a contatto con le seconde linee milaniste, riuscì a resistere in parità fino a pochi minuti dalla fine del primo tempo supplementare, quando i rossoneri segnarono l'unico punto. L'altro torneo ginnastico lo disputarono l'8 settembre, nell'ambito di un concorso sezionale a Vicenza promosso dalla Società "Umberto I".. Superarono, nel recinto del "Campo Marzio", per 5-0 la squadra dell'AC Vicenza, quella che per sorteggio non aveva incontrato due anni prima a Firenze. Seconda una delibera federale, quell'unica partita valse per l'aggiudicazione del titolo nazionale. Questa la formazione che scese in campo: Radice, Kilpin, Canfari, Camperio I, Widmer, Colombo I, Pedroni I, Pedroni II, Colombo II, Trerè, Moda. Come si vede, una rosa quasi completamente italiana, che ben si attagliava agli scenari ginnici. Intanto, la FIF si era data una struttura più articolata, con un campionato di categoria A e uno di categoria B, cui partecipavano la prima e la seconda squadra del Milan; una società pioniera come la SG Torino veniva relegata ai tornei cittadini delle terze squadre, cioè la "terza categoria", e di lì a poco si sarebbe sciolta. La sequenza dei campionati ginnastici di calcio vinti dal Milan si completò nel 1907, allorché con la designazione di Venezia ad ospitare la sesta edizione del concorso federale nazionale si riproposero ovviamente i "giuochi". L'alato Leone di San Marco portò ancora fortuna al Milan. Dalle sei del mattino a mezzogiorno di mercoledì 8 giugno 1907, nel nuovissimo Stadio di S. Elena, rullarono le eliminatorie delle gare dei giochi. Al torneo di calcio risultavano iscritte il Milan, campione in carica, la Doria, il Vicenza e la SG "Frangar non Flectar" di Livorno. Ma i doriani non si presentarono al campo; forse perché, gia battuti due volte a marzo-aprile nel girone finale del campionato FIF, non vollero confermare il famoso proverbio. Senza l'ostacolo della Doria, fu gioco facile per i milanisti sbaragliare le altre due pretendenti. Citiamo da "Il Gazzettino", foglio che monitorava gli avvenimenti di Venezia e zone limitrofe:

(.) Parteciparono al calcio le società di Vicenza, Livorno e Milano. Si batterono prima Vicenza e Livorno. Dopo otto minuti Vicenza ha fatto due goals o punti e Livorno si ritira. Vicenza si batte allora con Milano. Nella prima mezzora Milano fa due punti e Vicenza uno; nella seconda mezzora Milano uno e Vicenza zero. Viene dichiarato vincitore Milano, la quale non essendoci altri concorrenti conquista definitivamente il campionato. (.)

De facto, il Milan per vincere il suo terzo e ultimo campionato della FGI disputò una sola partita contro i biancorossi del Vicenza, aggiudicandosela col punteggio di 3-1. I labronici della "Frangar non Flectar" nel frangente si dimostrarono all'altezza del loro nome: impauriti, si spezzarono dopo pochi minuti al cospetto dei vicentini. E' molto probabile che praticassero il football da poche settimane, e chissà quanti gol avrebbero incassato se il sorteggio li avesse opposti ai "diavoli"! Si classificarono comunque terzi, e così è rimasto scritto negli annali.


Figura 29 : il manifesto stampato in occasione del Concorso Ginnico Nazionale di Venezia del 1907

Per i rossoneri, l'epopea ginnastica finì proprio a Venezia. A chiusura dell'anno, un anno meraviglioso che aveva visto il Milan confermarsi campione FIF e FGI e difendere con successo la Palla Dapples, Giannino Camperio notificò ai dirigenti della Federginnastica la volontà di non rinnovare l'iscrizione. Leggiamo infatti nel bollettino "Il Ginnasta" del 15 maggio 1908:

Nella seduta del Consiglio di Presidenza del 27 gennaio 1908 il "Milan Football" ha chiesto di essere come non più federato a contare dal 31 dicembre 1907. Si delibera in tal senso. >>>

 
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