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5 giugno 2023

dal sito www.gazzetta.it
MALDINI E MASSARA VIA DAL MILAN, MANCA SOLO L'UFFICIALITÀ
Dopo il confronto di stamane con Cardinale il d.t. si separa dai rossoneri: sul tavolo molte divergenze progettuali. Con lui se ne va anche il direttore sportivo, mentre Pioli resta al suo posto
Rottura tra il Milan e Paolo Maldini. Decisivo l’incontro di questa mattina tra il d.t. e Gerry Cardinale. Manca solo l'ufficialità. Per il Milan, evidentemente, è il Big Bang che apre un nuovo corso e chiude l’era dello scudetto nel modo più clamoroso. I risultati stagionali – semifinale di Champions e qualificazione alla prossima edizione – avevano spinto tutti a considerare logica la continuazione del rapporto, con RedBird proprietà ambiziosa e Maldini nel suo ruolo di capo dell’area tecnica, per i tifosi bandiera del club e filo col passato. Tanti problemi però rimanevano, sotto la superficie.
I MOTIVI - La separazione nasce dalle divergenze nei progetti per il nuovo corso e per la prossima stagione in particolare. RedBird evidentemente non è stata soddisfatta sia dell’andamento della stagione, con un quinto posto trasformato in quarto solo dalla penalizzazione subita dalla Juventus, sia degli investimenti estivi, con Charles De Ketelaere e Divock Origi simboli di scelte che non hanno dato risultato sul campo. É evidente però che qualcosa, nel rapporto tra Maldini e la proprietà, non va, a prescindere dalle vittorie e dalle sconfitte. Maldini, dopo anni complicati nel rapporto con l’allora a.d. Ivan Gazidis, il 30 giugno 2022 ha firmato un rinnovo biennale. Quel contratto gli ha garantito autonomia totale sull’area tecnica, all’interno del budget stabilito dalla proprietà: una stretta di mano tesa, arrivata dopo lunga contrattazione sul contratto, dibattuto riga dopo riga. Troppo, probabilmente. Di sicuro, il feeling non è mai stato totale. Fino alla spaccatura di oggi. In questo scenario, si interrompe anche il lavoro del direttore sportivo Ricky Massara, vicinissimo a Maldini, l’uomo delle trattative in questi anni di rincorsa al vertice italiano ed europeo.
PIOLI RESTA - E Stefano Pioli? Pioli resta comunque alla guida del Milan. Il tecnico ha sempre avuto la fiducia della proprietà e ha raccolto pubblici apprezzamenti sia da Cardinale sia da Furlani. Il riassetto sarebbe ancora da definire nei dettagli, ma è logico immaginare che Pioli avrebbe più potere decisionale sul mercato. Inevitabilmente, tornano alla mente le sue parole di fine maggio: "Se vogliamo essere competitivi per vincere il campionato e arrivare in semifinale di Champions, è chiaro che la squadra va migliorata".


dal sito www.gazzetta.it
FURLANI, MONCADA E... BILLY BEANE: LA NUOVA SQUADRA MERCATO DOPO L'ADDIO DI MALDINI E MASSARA
L'ad rossonero gestirà tutto il mercato dopo la separazione dai due dirigenti. I ruoli dell’attuale capo scout e di mister Moneyball
Sarà un Milan mai visto. E non solo perché il d.t. e il d.s. che hanno costruito la squadra campione d'Italia 2022 non ci saranno più, ma anche e soprattutto perché non verranno sostituiti. La rivoluzione rossonera non passerà solo dai nomi, ma dai ruoli stessi: la classica struttura che fino a ieri ha visto i due responsabili dell'area tecnica occuparsi direttamente di mercato, trattando la compravendita dei giocatori e i rinnovi di chi è già in rosa, lascerà il posto a una riorganizzazione interna che produrrà un Diavolo decisamente diverso da quello a cui eravamo abituati. Ruoli e competenze saranno suddivisi tra chi lavora già nel Milan e chi vi collabora: vediamo come.
IL RUOLO DI FURLANI - La gestione del mercato passerà nelle mani di Giorgio Furlani, amministratore delegato del club dallo scorso novembre, da quando cioè Ivan Gazidis ha salutato. Nulla di più logico dal punto di vista della proprietà, anche perché il peso dell'ex portfolio manager di Elliott è già cresciuto notevolmente in questi mesi: la trattativa che ha portato al rinnovo di Rafa Leao, senz'altro la più delicata tra tutte quelle affrontate dal Milan nell'ultimo anno e mezzo, ne è la dimostrazione. L'intervento di Furlani infatti è stato decisivo per sbloccare il nodo della multa inflitta a Leao dalla giustizia portoghese per i fatti legati all'addio allo Sporting nel 2018, multa che alla fine è stata pagata dal Lilla: il lavoro di Maldini e Massara con i rappresentanti di Rafa era stato certamente produttivo, ma senza l'entrata in scena dell'a.d., il prolungamento di Leao sarebbe rimasto con molte probabilità un rebus difficile da risolvere. In questo quadro, la figura di Geoffrey Moncada, capo dello scouting milanista che lavora in rossonero dai primissimi tempi di Elliott, è destinata a un upgrade: l'ex ragazzo prodigio del mercato del Monaco sarà il primo ispiratore delle strategie sugli obiettivi da inseguire. Dalla sua, Moncada ha un'esperienza ormai consolidata all'interno del Milan, e ha contribuito a operazioni importanti, da Tomori a Kalulu, coppia centrale della difesa che ha vinto lo scudetto l'anno scorso. Moncada coordina una rete di dieci osservatori e in questi anni ha dialogato in maniera proficua con Maldini e Massara.
MR MONEYBALL - Cardinale crede nel mercato "alla Moneyball", ovvero giocatori selezionati in base ai dati: "Tutti li hanno, la differenza è come li utilizzi — ha detto di recente il numero uno di RedBird —. Billy Beane è stato decisivo nel convincermi che il calcio europeo potesse essere una grande opportunità". Ecco, proprio Beane, guru del player-trading che ha rivoluzionato il baseball ispirando un film di successo con Brad Pitt, è uno dei pilastri cui si appoggerà sempre di più il Milan per il mercato: collabora già con RedBird sul club rossonero e il legame si intensificherà. Lo stesso potrà succedere con Luke Bornn, l'uomo della Zelus Analytics: è la società di analisi dei dati che ha programmato la scalata del Tolosa, può alzare l'asticella con la rosa di Pioli.


dal sito www.acmilan.com
6 giugno 2023
COMUNICATO STAMPA
AC Milan annuncia che Paolo Maldini conclude il suo incarico nel Club, con effetto dal 5 giugno 2023.
Lo ringraziamo per il suo contributo in questi anni, con il ritorno del Milan in Champions League e con la vittoria dello Scudetto nella stagione 2021/22.
Le sue responsabilità saranno assegnate a un gruppo di lavoro integrato che opererà in stretto contatto con il Coach della prima squadra, riportando direttamente all'Amministratore Delegato.




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(dal "Corriere dello Sport" del 6 giugno 2023)



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(da "TuttoSport" del 6 giugno 2023)