dal sito www.gazzetta.it
22 agosto 2018
MILAN, PELLEGATTI DICE ADDIO ALLE TELECRONACHE: "GRAZIE PER QUESTI 35 ANNI"
Il noto giornalista di fede rossonera ha appeso il microfono al chiodo. Da quest'anno non sarà più la voce del Diavolo. I suoi soprannomi dei giocatori rossoneri sono passati alla Storia
Dal Cigno di Utrecht a Tempesta perfetta, da Smoking Bianco a Vento di Passione. Difficilmente un tifoso cresciuto a pane e Diavolo tra gli anni Ottanta e l'inizio del Duemila riuscirà a dimenticare questi e tanti altri soprannomi degli idoli che hanno calcato l'erba "rossonera" di San Siro. Da oggi il padre di questi fantasiosi appellativi appende il microfono al chiodo. Carlo Pellegatti dà addio alle telecronache e per dare l'ufficialità ha scelto i social network: su Instagram ha postato un video del fischio finale di Milan-Fiorentina dello scorso maggio, l'ultima partita commentata. "Le mie telecronache sono finite. Ringrazio tutti coloro che mi hanno seguito, con grande affetto, da Radio Panda a Premium Sport, in questi indimenticabili 35 anni... e sempre Forza Milan".
NUOVI SPUNTI — E ora i tifosi rossoneri come chiameranno i nuovi acquisti? Nessun problema. Pellegatti ha offerto qualche spunto anche per questa stagione: "Atlante il Titano Higuain. Demone Caldara. Molosso Bakayoko. Semaforo Rosso Reina. Falce Dentata Strinic. El Lustroso Castellejo. Coriandolo Halilovic. Vampata di calore Laxalt. Questi i nuovi soprannomi. Non li urlerò io però dal microfono" ha fatto sapere il giornalista sul social network.
LA VOCE DEL DIAVOLO — Pellegatti abbandona il racconto delle partite del Milan dopo 35 anni di carriera, iniziata da radiocronista nella stagione 1983/84. Dopo anni di Qui studio a voi stadio, programma calcistico di Telelombardia è passato a Milan Channel all'inizio del Duemila per poi approdare a Mediaset nel 2007, dove è stata la voce del Diavolo fino alla stagione passata.
RIVOLUZIONE — Con la non-acquisizione dei diritti TV della Serie A da parte di Mediaset Premium hanno smesso di fare telecronache altri "giornalisti tifosi" come Christian Recalcati (Inter) e Antonio Paolino (Juventus), senza dimenticare Carlo Zampa, "The voice of Rome" come ama chiamarlo la tifoseria giallorossa.
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dal sito www.gazzetta.it
22 agosto 2018
PELLEGATTI: "SMETTO CON LE TELECRONACHE PERCHÉ NON HO UN CONTENITORE CHE MI OSPITI, HO COMINCIATO AD ORGANIZZARE LE MIE PRIME TRASFERTE DA TIFOSO"
Carlo Pellegatti, dopo l'annuncio su Instagram, ha parlato all'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, confermando che per la prima volta dopo trentacinque anni non farà più le telecronache del Milan: "Non smetto perché sono stanco, ma perché non ho più un contenitore che mi ospiti. Mediaset Premium ha chiuso, altre offerte non ne ho ricevute. Spero che qualcosa arrivi, non voglio parlare di addio, diciamo che mi ritengo in congedo temporaneo, però adesso la realtà è questa: con mio figlio ho cominciato a organizzare le mie prime trasferte da semplice tifoso, dopo 35 anni di attività tra radio e tv: voli low cost e cose del genere. A San Siro andrò sempre, sia chiaro. Ringrazio i milanisti, tutti mi hanno sommerso di messaggi affettuosi. Grazie, grazie, grazie". Pellegatti ha voluto parlare anche di Radio Parma, dove fece i suoi esordi da telecronista: "A Radio Panda arrivai nella stagione 1983-84, era il Milan di Castagner. Tempi eroici. A Genova, stadio di Marassi, non ci facevano entrare e io raccontavo la partita dal terrazzo di un palazzo affacciato sullo stadio (all'epoca il Ferraris non aveva copertura, ndr). Un signore ci ospitava a casa sua, noi ci allacciavamo alla sua linea telefonica e io parlavo dal balcone, con visuale ridotta".
(dalla "Gazzetta dello Sport" del 23 agosto 2018) |
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