< STAGIONE 2012-13
 




E' MANCATO L'AMICO MARCO LOCATELLI,
presidente del Milan Club "Shevchenko"di Roma



16 marzo 2013


Maglia Rossonera è vicina al padre Walter e partecipa al lutto della Famiglia Locatelli per la perdita del caro Marco



Marco Locatelli



CARO AMICO TI SCRIVO....
dal sito www.milannews.it - di Fabrizio Tomasello

E così te ne sei andato.
L’hai fatto nella maniera più discreta, senza clamori, nè scene di panico e sarai stato contento di vedere da lassù quanto amore, quanta amicizia, quanto affetto hai lasciato in tutte le persone che hai avuto modo di incontrare nei tuoi intensi ed insopportabilmente brevi 36 anni di vita. Hai scelto un pessimo giorno per andare ad impattare contro lo spigolo di quel camion, parcheggiato scomodamente sul ciglio di una strada di periferia: martedì eravamo tutti in fermento perché da lì a poche ore il Milan avrebbe disputato il match dell’anno al Camp Nou di Barcellona e noi non aspettavamo altro che riunirci, come al solito, per seguire, incoraggiare, spronare i ragazzi a compiere l’impresa. Invece a metà del pomeriggio è arrivata quella maledetta telefonata e tutti insieme ci siamo si riuniti, ma in ospedale accanto a te che lottavi per la vita. Facile comprendere a questo punto i motivi di una tale disfatta in terra di Spagna. Senza il tuo calore, il tuo tifo, la tua partecipazione, i giocatori del Milan si sono sentiti più soli. E noi con loro. Mi piace pensare che se tu fossi stato al tuo posto, come ogni partita, quel tiro di Niang non si sarebbe stampato contro il palo, ma sarebbe finito in rete, alle spalle di Victor Valdes, sospinto dalla tua energia, dal tuo entusiasmo, dalla tua fiducia, dal tuo solare ottimismo.
E invece niente, tu eri lì, intubato in quel letto d’ospedale. Eppure anche lì sembrava di vederti sorridere.
Poi però hai deciso che era arrivato il momento di togliere il disturbo, nella maniera più garbata possibile, e sabato mattina te ne sei andato, lasciando nei nostri sguardi solo sgomento e disperazione. Ma anche una straordinaria eredità: i tuoi organi vitali restituiranno la vita a ben 5 persone regalando a tutti noi la struggente sensazione di sentirti e di averti accanto “fisicamente”, anche adesso che non ci sei più.
Caro Marco ti scrivo, per raccontarti la sensazione strana vissuta domenica pomeriggio, guardando Milan-Palermo. Noi eravamo tutti lì, ognuno al solito posto, e anche la maglietta rossonera n.77 con il nome Locatelli stampato sulla schiena era sulla tua poltrona. L’atmosfera era ovattata, come se fossimo chiusi in un’incubatrice a seguire la partita. Ci ha pensato SuperMario a scuoterci, prima mettendo a segno con una puntualità disarmante il tredicesimo rigore (senza nessun errore) della sua carriera, poi mettendo al sicuro il risultato con il gol del 2-0.
Così, grazie alla sua doppietta, il Milan ha portato a casa 3 punti fondamentali, pur non giocando bene. Anzi, diciamocelo caro Marco…giocando proprio maluccio. In effetti ce lo aspettavamo. Il post-eliminazione dalla Champions per i rossoneri è sempre stato storicamente traumatico e il rischio di una solenne imbarcata c’era anche stavolta. Ma la prima partita con un tifoso eccellente come te a seguire i ragazzi da lassù non poteva finire diversamente. Non sto qui ad evidenziare la prova incolore di tanti rossoneri, da Bonera a Flamini, da Muntari a Boateng, perfino El Shaarawy è sembrato immalinconito domenica pomeriggio. Ma ti confermo, amico mio, che il Milan quest’anno può contare su tantissime alternative in attacco e soprattutto su una banda di ragazzini terribili che non smettono di regalarci sorprese: De Sciglio sempre più autorevole e sicuro sulla fascia (a proposito, per lui è arrivata la convocazione di Prandelli in Nazionale); Niang, subentrato a El92 e protagonista dell’azione travolgente che ha portato al secondo gol di Super Mario, e per concludere lo stesso Balotelli decisivo e vincente. A proposito, il n.45 rossonero, in appena 6 partite di campionato, è arrivato già a 7 gol, tanti quanti ne ha segnati la punta di diamante della Juve, Mirko Vucinic, dall’inizio della stagione. Con buona pace di chi affermava che Balotelli è sopravvalutato, che segna pochissimo e che alla Juve non avrebbe varcato nemmeno i cancelli di Vinovo.
Mi perdonerai, caro Marco, la piccola divagazione, anche perchè adesso c’è la sosta del campionato nel weekend dedicato alle Nazionali e tutti noi ne approfitteremo per rannicchiarci sui nostri ricordi e pensare a quanto sia stato bello conoscerti e dividere un pezzo di vita con te.
Tu invece, mi raccomando, dopo aver fondato il Milan Club Shevchenko quando eri ancora qui tra noi, cerca di sveltire le pratiche per dare vita al Milan Club Paradiso sez. Roma. Per la prossima partita a Verona contro il Chievo vogliamo vederlo comparire nel cielo, naturalmente con il tuo sorriso contagioso a fare capolino dietro le nuvole.