< STAGIONE 2012-13
 




E' MANCATO CLAUDIO LIPPI, giornalista di Milan Channel


26 marzo 2013


Maglia Rossonera si stringe attorno alla Famiglia Lippi per la scomparsa del caro Claudio

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dal sito www.gazzetta.it
MILAN, IL GIORNALISTA CLAUDIO LIPPI MUORE IN UN INCIDENTE IN MOTO
Lavorava a Milan Channel. Società rossonera in lutto. El Shaarawy twitta: "Stasera giocherò per te. Com'è ingiusta la vita... Non riesco ancora a crederci... Sempre i migliori se ne vanno...Ti voglio bene"
Un incidente in moto e Claudio Lippi se n'è andato. Il giornalista di Milan Channel è morto questa mattina; aveva 42 anni. "Il Presidente onorario Silvio Berlusconi, i vicepresidenti Adriano Galliani e Paolo Berlusconi, il Consiglio d'amministrazione, i tecnici, i calciatori e il personale tutto di A.C. Milan si stringono affettuosamente alla famiglia per la scomparsa del caro amico Claudio Lippi" si legge sul sito ufficiale rossonero.
CIAO CLAUDIO — Claudio lascia una bimba di 2 anni. Che tragedia. Era un giornalista in movimento. Instancabile, sempre a caccia della notizia. Una scheggia tra via Turati, Milanello e San Siro. E spesso al seguito della squadra. Amico di tutti i giocatori (basta leggere i messaggi sui social network), aveva instaurato con loro un rapporto privilegiato e sincero, frutta di una stima reciproca. “Ciao Claudio” titola a caratteri cubitali l’home page del sito rossonero.
GIOCATORI SCONVOLTI — La notizia si è diffusa immediatamente. Sconcerto in redazione: "Ci stringiamo alla famiglia del nostro amico Claudio, giornalista di MilanChannel. Compagno di tante avventure, ti porteremo sempre con noi". Poi i giocatori; tutti: anche gli ex. "Com'è ingiusta la vita... Non riesco ancora a crederci... Sempre i migliori se ne vanno...Ti voglio bene Claudio!! Stasera giocherò per te" ha twittato Stephan El Shaarawy da Malta. Sconvolto Pato: "In alcuni momenti non servono parole. Che tristezza!!! Davvero una tragedia!! Ciao Claudio Lippi..." ha scritto su Twitter. Un saluto anche da Francesco Acerbi, ex difensore rossonero: "Sono veramente triste e addolorato per la scomparsa di Claudio Lippi. Era un caro amico e rimarrà sempre nel mio cuore". Messaggi anche dall'Inter che, scrive sul sito ufficiale, "partecipa all'immenso dolore che ha colpito la famiglia di Claudio e il Milan". "Le mie più sentite condoglianze alla famiglia Lippi per la scomparsa di Claudio... Riposa in pace..(ha scritto Bojan). "RIP Claudio", le parole di Kevin Prince Boateng. "Una notizia terribile... ciao Claudio... riposa in pace", il pensiero di Riccardo Montolivo.




dal sito www.sportmediaset.it
TRAGEDIA IN CASA MILAN: È MORTO CLAUDIO LIPPI
Incidente fatale per il giornalista di Milan Channel
Tutto il mondo Milan, del calcio e del giornalismo è sconvolto per la tragica notizia della prematura scomparsa di Claudio Lippi. Il giornalista di Milan Channel, 42enne, è deceduto in seguito a un incidente in moto. Lascia una moglie e una figlia di 2 anni. Tutta la redazione di Sport Mediaset si stringe intorno alla famiglia e alla redazione di Milan Channel.
Tanti i messaggi d'affetto, dai calciatori a tutti i colleghi giornalisti, sui social network.
Dal Brasile l'ex rossonero Pato su Instagram è stato uno dei primi postando una foto sorridente di Claudio: "#RIP... Senza parole! Ciao Claudio Lippi amico di Milan Channel... Che tristezza!!! Davvero una tragedia!".
Poi El Shaarawy: "Com'è ingiusta la vita...Non riesco ancora a crederci... Sempre i migliori se ne vanno..:'( Ti voglio bene Claudio!".
Montolivo: "Una notizia terribile...ciao Claudio...riposa in pace".
Constant: "Repose en Paix Claudio Lippi... Mes sincères condoléances a la famille...".
Umberto Gandini: "Colpiti da una grande tragedia. R.I.P. Claudio.".
Il cordoglio dell'AC Milan: "Il Presidente Onorario Silvio Berlusconi, i Vice Presidenti Adriano Galliani e Paolo Berlusconi, il Consiglio d’Amministrazione, i Tecnici, i Calciatori e il Personale tutto di A.C. Milan si stringono affettuosamente alla famiglia per la scomparsa del caro amico Claudio Lippi"




dal sito www.gazzetta.it
MUORE IN MOTO CLAUDIO LIPPI, VOLTO STORICO DELLA TV MILAN
Se n’è andato in fretta, mentre era diretto in garage a prendere la macchina per imboccare l’autostrada verso Milanello
Il cuore di Claudio Lippi, 42 anni, si è fermato in una delle sale operatorie dell’Humanitas.
Era in motorino, l’urto con un’auto in una strada di Buccinasco è stato fatale, il trasporto in elicottero all’ospedale inutile. La notizia è arrivata a Milanello subito e ha lasciato una scia di tristezza dentro gli spogliatoi e in campo, dove Claudio era di casa: era per tanti giocatori un amico prima che un giornalista, e anni di trasferte hanno lasciato rapporti saldi anche con ex come Pato e Kakà.
Un uomo garbato Il Milan era la sua passione, ma non era mai sguaiato nel trasmetterla. Era un giornalista-tifoso, ma garbato.
Amava la musica e i gatti, ma ormai le attenzioni erano concentrate, oltre che sui genitori (era figlio unico) sulla compagna Milena e Sofia, nata un anno e mezzo fa. Claudio era uno dei volti di Milan Channel da quando ha cominciato a trasmettere, il 16 dicembre 1999: ieri Milan Channel era listato a lutto. Sono arrivate le condoglianze via web del club, ma anche quelle dell’Inter, e sui social network le dediche di tanti protagonisti rossoneri, gli stessi che Claudio intervistava, e di giocatori di altri club, come il capitano nerazzurro Zanetti. Da Kakà a El Shaarawy, da Galliani a Silvio e Barbara Berlusconi, il mondo Milan si è stretto attorno alla famiglia.
A Milanello è rimasto un vuoto.







Il saluto di Colombo Labate a Claudio Lippi
Dieci giorni dopo l'amico comune Marco te ne sei andato anche tu, così, improvvisamente, lasciandoci tutti attoniti, tutti noi non volevamo credere alla notizia, pensavamo, speravamo, si trattasse di un errore, di un banale errore, ed invece era tutto maledettamente vero. Dieci giorni fa sei stato tu a dirmi che purtroppo Marco non c'era più, ed insieme, al telefono eravamo bloccati, inebetiti dal dolore. Oggi, rientrando a casa, ho acceso la TV sintonizzandola su Milan Channel, e leggendo i titoli dell'ultim'ora quasi non volevo crederci .... No, Claudio, no, non è possibile ... Ho fatto qualche telefonata per cercare qualche conferma, che purtroppo è giunta, tranciandomi l'anima. Mi diceva poco fa Walter, con un filo di voce, nella sua onorevole compostezza nonostante lo strazio, che tra poco tempo l'avresti raggiunto, per stare più ancor più vicino a tutti loro, ed invece, invece te ne sei andato così, in modo non molto diverso da come ti ha anticipato Marco. E ora noi cosa facciamo? Senza te, senza Marco, con gli occhi gonfi di lacrime, che non basteranno mai, mai a colmare l'immenso vuoto che avete lasciato. Ora che, a causa di questo destino beffardo e crudele hai raggiunto Marco, starete sempre, per sempre insieme, riabbracciandovi e scherzando come facevate sempre quando vi rivedevate. Un giorno ci rivedremo tutti insieme, e quel giorno, per me, sarà un bellissimo giorno. Adesso, però, è il momento del dolore, della rabbia, della costernazione. Un uno-due che metterebbe KO chiunque. Grazie Claudio per essere stato mio amico, dentro di me, per Voi, un posto d'onore ci sarà. Sempre. Che la terra ti (Vi) sia lieve, e mi raccomando, fate in modo, se possibile, che chi Vi ha voluto, Vi vuole e Vi vorrà sempre bene, porti in ognuno di sé la Vostra felicità, la Vostra voglia di vivere, il Vostro modo di essere. Sarebbe una grande, immensa eredità. Non riesco a scrivere altro, se non dirvi, ancora una volta, che Vi voglio tanto bene.
Colombo LABATE, Maglia Rossonera.it




Il saluto di Mauro Suma a Claudio Lippi
Ciao Claudio. Il mazzo di fiori che abbiamo voluto metterti sulla scrivania è solo perchè sei sempre in giro, sempre a Milanello, e oggi abbiamo voluto così. per riempire un po'. Ti scrivo io, ma Alessandro, Benedetta, Pietro e Simona sono qui con me. No, non ti preoccupare se tra ieri e oggi non sei riuscito ad andare a Milanello, e se si è incasinato il palinsesto non è un problema, cosa vai a pensare. Piuttosto, il signor Galliani ha parlato con Milena e tutto il Milan è orgoglioso delle sue parole e di come lui abbia saputo e saprà stare vicino a lei e a Sofia, è tutto a posto Claudio. Adesso devi pensare solo a te. Sai com'è Galliani e sai com'è il Milan: a tutto il resto ci pensano loro. Anche Marco è qui con noi e mi telefona ogni cinque minuti. Senti un po', la moto. Non sapevo che ce l'avevi, va beh, ne parleremo più avanti. Il Mister, Daniele, Luca e Marco sono venuti a trovarti e tutti i ragazzi a Milanello pensano e penseranno a te. Vittorio, Ugo, Pippo, Elena, Beatrice, Giorgia, Andrea e Nicola ci sono e lo sai anche questo. Ieri hanno fatto un giro dalle nostre parti Anna, Tiziana, Valerio e Luca. Ci siamo stretti la mano tutti, preocupes no. Mi ha telefonato Mara. Mi hanno scritto Vera e Federico. Anche Alessia e Roberta si sono tenute aggiornate e stanno come noi. Tranquillo, vedrai che non ti annoierai. La tua casella di posta elettronica rimane aperta: riceverai come sempre tutte le mail del Milan e le mie, pensa che fortuna, di redazione. Te l'avevo detto quest'estate, Milan Channel non morirà mai. E quindi nessuno di noi muore davvero. Anche le persone dell'Inter sono state molto carine con te, sai che sono io quello che fa casino e tu quello che stempera. Cerca di far stare tranquilli Carlo, Luca e Giovanni, perchè mi sa che al prossimo Studio Milan non ci sarai, ma va bene uguale. Per oggi non c'è altro. Ti scrivo domenica per gli Auguri di Buona Pasqua, Claudio. Ciao.
Mauro SUMA, Milan Channel




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Foto di Paolo Maldini con la splendida redazione
di Milan Channel, primi Anni Duemila
(Foto di Paolo Maldini)


Ciao Claudio
(da Milan Channel)



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8 agosto 2012, amichevole Real Madrid vs Milan 5-1: Kaka e Robinho con Claudio Lippi





3 marzo 2007, Milan vs Chievo 3-1, Claudio Lippi intervista Carlo Ancelotti
(Foto Studio Buzzi)





Claudio Lippi inviato di Milan Channel





Claudio Lippi con Stephan El Shaarawy



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(da "Il Giorno" del 27 marzo 2013)



Il saluto di Carlo Pellegatti a Claudio Lippi
ADDIO AMICO CLAUDIO LIPPI, INNAMORATO DEL MILAN E DEL PALLONE
Venerdì pomeriggio, San Siro. E’ una bella giornata di sole. Claudio Lippi, accompagnato da sua moglie Milena, porta allo stadio Sofia, la sua bambina di due anni, sempre sorridente, che lui adora. Chiede a Marco Buzzi, il fotografo del Milan, di scattare un foto di famiglia. E’ felice!
Lunedì pomeriggio, Castellanza. Claudio è stato a Milanello per il suo giornaliero lavoro nel Centro Sportivo rossonero. Lo stiamo aspettando, perché senza di lui non può cominciare l’intervista a Adriano Galliani.Entra nell’aula dove si tiene il convegno. Un veloce saluto, poi, come sempre, circondiamo il dirigente milanista e, come sempre, la prima domanda è la sua.
No, purtroppo non è la prima, ma sarà l’ultima perché Claudio Lippi non c’è più. Quando lo rivedo, ha gli occhi chiusi, accarezzato dalla mamma disperata. Entra il suo grande amico Hernan Crespo, che abbraccia, piangendo, Milena, quasi incredula, mentre Amelia, il primo dei giocatori arrivati per un triste saluto, ha la testa bassa e gli occhi lucidi. Da oggi Marco e i suoi compagni lo cercheranno con lo sguardo, ma non lo incontreranno mai più, fuori da quella palazzina degli spogliatoi, dove li ha sempre attesi per un breve saluto, per una frase scherzosa, per l’intervista di rito.
Claudio si sente, anzi è, uno di loro, perché aveva vissuto da promettente giocatore, prima, e da centrocampista poi, i loro riti, le loro abitudini, le loro tensioni, i loro sorrisi, i loro malumori. Certo, ogni volta sospira, con un pizzico di invidia, quando li vede entrare in campo, su quei prati morbidi, ben tenuti, un meraviglioso tappeto ben differente dalle superfici gibbose e spelacchiate dove spesso si era allenato.
Claudio, un innamorato del pallone, un numero 10 dal talento forse mai compiutamente espresso, ma che si sente orgoglioso, me ne accorgo, quando, senza ironie, gli chiedo a volte un parere da ex giocatore. Per continuare a sentirsi protagonista vero, studia per conseguire il patentino di allenatore. Nella scorsa stagione, la prima di questa nuova esperienza, ottiene già buoni risultati con i giovanissimi dell’Aldini. Quest’anno però si ferma, senza rimpianti, per vivere più intensamente ogni minuto con la sua Sofia, ma pronto a rientrare in campo, per respirare l’erba verde, per insegnare calcio, per inseguire quel pallone che per lui si è fermato per sempre.
Non è giusto, arbitro, il fischio è arrivato troppo, troppo presto!




Venerdì 5 aprile 2013: i funerali di Claudio Lippi