< STAGIONE 2011-12
 



dal sito www.calcioa.it


TOH: L’INTER STORE NEL PALAZZO DOVE NACQUE IL MILAN…
22 novembre 2011

Il negozio “del tifoso nerazzurro” sarà inaugurato il 26 novembre e si trova in via Berchet 1: nel 1899 c’era la Fiaschetteria Toscana e i rossoneri stabilirono la loro prima sede
In attesa del derby di andata in programma a gennaio, la stracittadina milanese ha trovato un palcoscenico lontano da San Siro con una curiosa scenografia sulla storia di Inter e Milan: un palazzo nel pieno centro di Milano, a pochi metri da Piazza Duomo e dalla Galleria. L’indirizzo preciso è Via Berchet 1, dove dal 26 novembre aprirà “Solo Inter”, “il negozio del tifoso nerazzurro”, come lo definisce la promozione sul sito ufficiale del club di Corso Vittorio Emanuele. Quel giorno si chiuderà un cerchio lungo 112 anni. Perché proprio quel palazzo ospitò la prima sede del Milan nel dicembre 1899. Per sbrigare le prime incombenze i fondatori della società rossonera si davano appuntamento ai tavoli della Fiaschetteria Toscana, birreria e ristorante che col tempo ha ceduto il passo prima a una filiale di banca e poi a tre negozi di abbigliamento. Quello di mezzo, dove fino a due settimane si vendevano maglie da calcio di tutte le squadre, diventerà “Solo Inter”.
CORSI E RICORSI All’interno, da una decina di giorni fervono i lavori di tinteggiatura, mentre all’esterno le vetrine indicano già quale sarà la prossima destinazione con immagini tutte nerazzurre. Una situazione che può dare il via a un fiume di reciproci sfottò. Qualche tifoso nerazzurro potrebbe suggerire una purificazione dello stabile, un tempo occupato dai cugini, esibendo anche una certa soddisfazione per la conquista a distanza del primo quartier generale avversario. Mentre i sostenitori rossoneri potrebbero accusare i rivali cittadini di profanazione di uno dei luoghi più importanti della loro storia. Basta pensare che alcune foto ritraggono il palazzo con una bandiera del Milan appesa al balcone del primo piano in occasione del centenario del club nel 1999. E l’ideale nuovo capitolo di una vicenda fatta di battute e rivendicazioni sui rispettivi alberi genealogici.
I milanisti vantano la loro primogenitura perché l’Inter è nata da una scissione interna tra soci rossoneri. Peppino Prisco ribatteva con una delle sue celebri battute: «Siamo nati da una costola del Milan. Beh, siamo proprio partiti dal nulla». Rivendicazioni che coinvolgono anche lo stadio: i rossoneri si vantano di essere stati i primi a giocare a San Siro, ma i nerazzurri esibiscono con fierezza l’intitolazione a Peppino Meazza che, pur avendo giocato anche due stagioni col Milan, è soprattutto un patrimonio dell’Inter. E adesso la rivalità si trasferisce anche tra le vie del centro città: “Solo Inter” nella prima sede dei rivali che, però, hanno uno dei loro Milan Point praticamente dietro l’angolo a un centinaio di metri. Chissà cosa ci sarà tra 112 anni.


dal sito www.criticarossonera.it

DE MILAN GHE N'È DOMÀ VUN
Milan e poeu pù

Non bastava il mutismo nel dopopartita di Firenze, ora scopriamo che la prima sede ufficiale dove Herbert Kilpin incontrava gli altri soci, la storica Fiaschetteria di via Berchet 1, diventerà un inter store.
Addirittura fino a poco tempo fa, albergava una targa che ricordava gli storici avvenimenti del dicembre 1899.
Ora questo è un appello affinchè quel poco di orgoglio e dignità rimasta ad una dirigenza sottomessa da 5 anni al sistema moratti prima e agnelli poi, ostacoli questo orrendo e antistorico sopruso.


dal sito www.milan7.it

RIDATECI LA FIASCHETTERIA
Gli Onestoni e il fango dell'interstore
Non perdono un'occasione per calpestare la nostra storia.
Nemmeno una. Cercano sempre e in tutti i modi, o di emularci o di cancellare tutto quello che la parte buona, brillante, forte e intraprendente di Milano ha creato in questi 112 anni. Ma stavolta le colpe sono anche della nostra società-dirigenza che insegue medaglie, titoli, glorificazioni ma non protegge la propria storia, i luoghi sacri in cui è nata la leggenda.
Stiamo parlando della Fiaschetteria di via Berchet 1 a Milano, luogo in cui si consumarono gli incontri del dicembre 1899 che portarono alla nascita del Milan Cricket and Football Club. Solo successivamente, divenne la prima storica sede ufficiale del Diavolo.
Ecco proprio in questo luogo sacro, sabato 26 gli ospiti di Milano apriranno il loro Merdastore, ops volevo dire Interstore.
Noi non vogliamo che questo accada, pensiamo che sia veramente un sopruso, profanare la nostra prima sede ufficiale con un market di prodotti della seconda squadra di Milano nata per di più dalle costole della nostra...Indi per cui vorremmo che la società Milan si facesse quantomeno sentire, se non per interrompere questo scempio, almeno per difendere la propria gloria, il proprio orgoglio e la propria dignità.
Non possiamo continuamente abbassare la testa... Sveglia Milan!






La storica sede di via Berchet, profanata dagli interisti


dal sito www.gazzetta.it

SE IL NEGOZIO DELL'INTER È DOVE NACQUE IL MILAN «SOLO INTER» APERTO IN VIA BERCHET 1, DOVE FU FONDATO IL CLUB ROSSONERO ANGELO MARIO MORATTI: «SOLO UN CASO». LAURA MASI: «NON LO SAPEVAMO»

Il Milan cricket and Football Club è nato nella Fiaschetteria Toscana di via Berchet 1 il 16 dicembre 1899. Boom, adesso in quella sede c'è il negozio dell'Inter! Curioso no? C'è chi si stupisce, chi si indigna e chi sdrammatizza e ci ride su. Chissà come l'avrebbero presa i tre fondatori inglesi Kilpin, Allison e Davies...
La lettera Il signor Stefano Pozzoni, che ci ha scritto, sta tra gli indignati. «Premesso che il libero mercato permette a chiunque di acquistare o affittare un immobile—scrive il signor Pozzoni—ritengo che la società commerciale che lo ha fatto, o la stessa società nerazzurra coinvolta nell'operazione, avrebbero potuto usare un po' di tatto, di rispetto per la tradizione e per la memoria, evitando quella che sembrerebbe una vera e propria provocazione». Il nostro lettore insiste:
«In realtà penso di sopravvalutare chi ha preso questa iniziativa. Sono convinto, infatti, che questi signori nemmeno siano consci di "cosa" rappresenti quel luogo, quell'edificio e che tutto sia frutto di qualcosa di ancora peggio: l'ignoranza. La stessa ignoranza dalla quale non è immune l'AC Milan, vista l'attenzione che normalmente presta a tutto ciò che riguarda quello che è avvenuto prima del 1986 (l'anno dell'arrivo di Berlusconi): nessuna!». E aggiunge, prima dei cordiali saluti firmati Casciavit, lo storico soprannome dei rossoneri: «Fossi nei cugini nerazzurri boicotterei vivamente la scelta di acquistare proprio lì la loro mercanzia». Solo Inter Corriamo a vedere lo store Solo Inter in via Berchet 1. Poltrone nerazzurre, molte immagini d'epoca e c'è pure il vino Bauscia, nomignolo dedicato agli esuberanti cummenda nerazzurri. Tutto molto curato anche dalla signora Milly Moratti, molto presente. Tra gli stand incontriamo Angelo Mario Moratti. Perché il negozio dell'Inter proprio qui, in quella che fu la culla del Milan?
«E' un caso — risponde tranquillo il vicepresidente dell'Inter — non lo sapevamo, davvero». Sulla parete c'è la foto corrucciata dell'avvocato Peppino Prisco che la parola Milan nemmeno la voleva nominare. Altri tempi. L'amministratore delegato e direttore generale nerazzurro Ernesto Paolillo ci tiene a sottolineare: «E' assolutamente un caso, non vogliamo innescare alcuna rivalità. Prima avevamo un negozio in San Babila, che poi è diventato Zara: cercavamo un altro store in centro, l'abbiamo trovato vicino alla Galleria, a due passi dal Duomo e ci è sembrato il luogo ideale (proprio oggi Javier Zanetti presenta il suo libro, ndr). Tutto qui». Milan Store Il bello è che a due passi, circa una trentina di metri, dietro l'angolo c'è anche un Milan Store. Maglie, diavoletti di ogni tipo, tazze, sveglie foto autografate: un luna park per il tifoso rossonero. «Quando abbiamo letto del negozio dell'Inter nella sede storica del Milan è volato qualche sorriso nei nostri uffici — è il commento di Laura Masi, responsabile del marketing rossonero —. Noi non lo sapevamo. Tra l'altro da anni abbiamo due punti vendita importanti in centro, il megastore in Galleria San Carlo e quello, appunto, vicino a via Berchet. Se qualcuno ci avesse proposto l'antica sede, chissà, ci avremmo fatto un pensierino...». Mazzola e Rivera - Ma come l'hanno presa i mitici rivali del passato Sandro Mazzola e Gianni Rivera? «Pensa te! — sono le prime parole del campione nerazzurro—Questa notizia mi dà un po' una scossa. Forse diranno che sono antico, ma uno della mia generazione un negozio nerazzurro in terra rossonera non l'avrebbe mai aperto. Dev'essere sfuggito qualcosa a quelli del Milan...». Il commento del primo Pallone d'oro italiano è più smorzato. «Se lo sanno i nostri avi è un casino...». Poi continua, ridendo: «Vuol dire che a Milano convivono civilmente culture diverse... Una volta una storia del genere avrebbe fatto un certo effetto, oggi stupisce che ci si faccia caso visto che molti non si ricordano nemmeno dei pionieri. D'altra parte, l'Inter era nata da una costola del Milan, una parte gli spettava...». Così è se vi pare. Il derby quest'anno arriva in ritardo, ma è già cominciato.




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Articolo del 30 novembre 2011
sullo store dell'Inter in via Berchet
(dalla "Gazzetta dello Sport")
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Articolo del 1° dicembre 2011 sullo store dell'Inter in via Berchet
(dalla "Gazzetta dello Sport")






dal sito bandacasciavit.splinder.com

CASA NOSTRA

Gentilissimo Sig. Arturi, mi perdoni sa La disturbo nuovamente per esternare il mio disappunto e per polemizzare di questioni stracittadine, ma quando c'è di mezzo il Milan e la sua storia non posso farne a meno. Mi domandavo cosa potrebbero pensare, quale reazione avrebbero, oggi, quei pionieri del calcio milanese chiamati Pirelli, Edwards, Kilpin, Barnett, Nathan, Allison, Davies, Camperio, Dubini, Angeloni etc, nell' apprendere, ( così come l' ho tristemente appreso io ) che il luogo il quale, di fatto, fungeva da prima e storica sede del Milan Football and Cricket Club e nella quale si ritrovavano gli stessi fondatori, ovvero la Fiaschetteria Toscana di via Berchet , a Milano, diventa proprio oggi sabato 26 novembre 2011, il negozio del merchandising dell 'altra ( la seconda...) squadra della città.
Premesso che il libero mercato permette a chiunque di acquistare o affittare un immobile, ritengo che la società commerciale che lo ha fatto, o la stessa società nerazzurra coinvolta nell' operazione, avrebbero potuto usare un po' più di tatto, di rispetto per la tradizione e per la memoria, evitando quella che sembrerebbe una vera e propria provocazione. In realtà penso di sopravvalutare chi ha preso questa iniziativa. Sono convinto, infatti, che questi signori nemmeno siano consci di "cosa" rappresenti quel luogo, quell' edificio e che il tutto sia frutto di qualcosa di ancora peggio: l' ignoranza .
La stessa ignoranza, sia ben chiaro, dalla quale NON è immune la stessa società dell' AC MILAN, vista l' attenzione che normalmente presta a tutto ciò che riguarda ( luoghi, nomi, anniversari, fatti, edifici ) quello che è avvenuto prima del 1986 : nessuna!
Il Milan AC , come Società, per prima, dovrebbe salvaguardare e curare tutto il suo patrimonio storico, evitando che la sua prima sede ( che moltissimi tifosi, grazie a Dio conoscono e rispettano e venerano ), diventi, paradossalmente, il negozio ufficiale della rivale cittadina!! Questo è l' ennesimo rospo che il " calcio moderno" obbliga ad ingoiare quelli come me , che ancora fanno della tradizione e della memoria i capisaldi del loro essere tifosi. Sono sicuro che anche i veri tifosi della rivale concittadina (ahimè, devo ammettere che ve ne sono anche tra loro.....) non gradiranno il fatto di doversi recare in uno dei luoghi più sacri e simbolici dell' altra: fossi in loro boicotterei vivamente la scelta di acquistare proprio lì la loro mercanzia.
Se invece, come purtroppo credo, anche tra di loro vi fossero quelli ormai succubi di un calcio che non rispetta più nulla del suo passato e della sua storia, allora il mio pensiero va a quella famosa stanza della residenza di D'Annunzio, al Vittoriale. In quella che il sommo poeta battezzò come " Officina", in quanto luogo dedicato all' arte e alla cultura, la porta di ingresso è volutamente ribassata, al fine di costringere chi vi dovesse entrare a prostrarsi, a inchinarsi dinnanzi al " sapere".
Ecco: facciano la stessa cosa, gli appassionati di shopping nerazzurro. Si prostrino, ricordando che in quel luogo è cominciata tutta la storia del calcio milanese. Dalla quale , ( sempre dopo...sempre secondi...) in fondo, derivano anche loro...... Cordiali saluti Casciavìt.
STEFANO POZZONI






La targa che attestava l'avvenuta fondazione del Milan, ora rimossa