dal sito www.sodaliziolazio.com
VECCHIO MARKETING
La Fossa dei Leoni che si autofinanziava con la vendita del proprio materiale
E’ partita ieri una nuova rubrica a Radio Sodalizio, dal titolo
“Vecchio
Marketing”. Il suo intento è quello di ripercorrere, attraverso la
storia dei
gruppi Ultras italiani, più e meno importanti, la nascita del “fenomeno
marketing”, legato sia al mondo del calcio che a quello del tifo, nella
nostra
penisola.
Tornando indietro negli anni, ci si accorge che negli anni settanta,
tutte le
squadre di calcio italiane, non avevano una produzione di materiale
calcistico
ufficiale, da vendere ai propri tifosi e neppure degli shop dove gli
appassionati potessero comprare i gadget della propria squadra del
cuore. Tutto
era lasciato nelle mani dei cosiddetti “bancarellari” che vendevano
sciarpe e
bandiere fuori dallo stadio la domenica. Il loro materiale, inutile
dirlo, era
davvero di pessima qualità !
In questo contesto si sono inseriti i gruppi Ultras, che erano nati e
si
stavano strutturando da pochi anni, sulle gradinate dei nostri stadi.
Prendendo spunto da quanto avvenne nella curva milanista in generale e
nello
specifico nel gruppo della Fossa dei Leoni in particolare ci è
possibile
ripercorrere quanto poi sarebbe accaduto anche in altre città d’Italia.
La
città di Milano sarà una delle prime infatti in Italia, che vedrà
nascere il
fenomeno ultras.
Il libro “ Nella Fossa dei Leoni”, il nome al gruppo nasce con
riferimento al
soprannome di un vecchio campo del Milan ma anche perché la posizione
del
gruppo, proprio sopra la porta d’ingresso dei ‘popolari’ dava
l’impressione a
chi vi entrava di essere arrivato in una fossa di leoni, ci ha fornito
tante
notizie interessanti nell’esporre questo argomento, fin qui poco
trattato dai
media italiani.
Si parte dalla nascita del movimento Ultras, iniziando dalla stagione
calcistica 1968/69 ( perché la vita dei tifosi si sa è scandita dai
campionati
) fino ad arrivare a quella del 1975/76.
In questo arco temporale, i giovani tifosi del Milan, iniziano a
colmare un
vuoto creato dalla loro società. Per auto finanziare le loro
iniziative, come
organizzare una coreografia o per creare un nuovo striscione, iniziano
a
produrre del materiale con il loro nome ed un loro logo. Il primo
striscione
viene fatto in casa, interamente cucito a mano per un prezzo all’epoca
stellare: 5.000 lire.
Ma i tifosi della Fossa, hanno già un libro delle loro entrate e delle
loro
uscite con cui giustificano le loro spese.
Come logo, i tifosi rossoneri scelgono ovviamente una testa di leone
stilizzata, che da ora in poi comparirà su tutte le loro produzioni.
E’ del campionato 1975-76 il loro primo adesivo con la dicitura Milan
Club
Fossa dei Leoni, bianco con i bordi rossoneri, ha due leoni al lato
dello
Stadio di San Siro che è al centro,
Dopo questo periodo definito dagli autori del libro “dello
spontaneismo” il
gruppo si consolida con una propria struttura, un proprio direttivo, ed
una
vera e propria produzione di materiale, bello ed innovativo, che non ha
niente
da invidiare a quello che da anni si vedeva nel calcio inglese.
Dalla stagione 1976/1977 alla stagione 1979/1980, quando arriva lo
scudetto
della stella, il gruppo si consolida a livello nazionale ed anche la
produzione
del loro materiale sarà ancora più accurata.
Dopo i primi adesivi verranno prodotti nella stagione 1977-78, i primi
gagliardetti ed i primi foulard ( questi un capo di abbigliamento “ da
stadio”
molto in voga nel periodo ), fino ad arrivare alla prima sciarpa,
anch’essa con
la scritta Fossa dei Leoni al centro in giallo con ai lati due teste di
leone.
Prodotti di qualità creati solo dalla passione di ragazzi tifosi del
Milan,
eppure così belli da non aver nulla da invidiare ai prodotti “griffati”
ufficiali delle società calcistiche che arriveranno anni dopo.
Ancora una volta i tifosi italiani, sono stati i precursori di
qualcosa,
ancora una volta i tanto bistrattati tifosi Ultras italiani hanno
aperto una
strada in cui, anni dopo, in tanti saranno passati, spesso con
risultati molto
peggiori.
Giorgio Acerbis
Tessera della Fossa dei Leoni |
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