< STAGIONE 2011-12
 





dal sito www.dodicesimouomo.net
17 gennaio 2012


SOLO PER LA MAGLIA
Riceviamo e pubblichiamo:
E’ il nostro motto, quello a cui ci aggrappiamo quando le cose non vanno bene o quando qualcuno, giocatori o Società, non ci soddisfa pienamente, indipendentemente dai risultati sportivi che la Fiorentina raggiunge sul campo. Ci siamo sempre rifugiati in questo motto, consapevoli che viola dentro si nasce e, di certo, … non lo si diventa! Consapevoli, nonostante questo colore non abbia mai vinto molto nella storia, di essere tutti sempre orgogliosi di portarlo dentro e fuori ciascuno di noi con quell’entusiasmo folle che nessun altro sentimento ci sa regalare. Tante volte, forse troppe, abbiamo attinto a questo coro in questi ultimi mesi, quasi con la necessità rabbiosa di doverci distinguere da una realtà che sembra voglia calpestare il nostro onore ed il nostro orgoglio e che nessuno di noi vuole più che ci rappresenti quando si muove troppo lontana dalle nostre aspettative, rendendoci palesemente ridicoli e senza potere di replica. Sono questi i pensieri e le riflessioni che da ieri sera, di ritorno da Firenze, si sono fatti spazio nella mia testa di tifoso, che non ama affatto sentir parlare delle corse per il Viale dei Mille, pur ricordandole con tanta nostalgia per la magia di quei tempi, per risolvere i problemi attuali, ma che crede però che sia doveroso far sapere di non voler accettare il peggio. E ieri pomeriggio, uscendo dallo Stadio, dopo essermi detto per l’ennesima volta … “Peggio di così mai vista una cosa simile” ho pensato davvero che se tutte le domeniche faccio 120 kilometri per venire allo Stadio è davvero “… Solo per la maglia”, sentendomi addosso il bisogno di fare qualcosa, di lanciare un segnale, un forte messaggio di protesta, capace, come tutti i gesti semplici, di urlare ancora più forte il malumore ed il dissenso. Ed è qui che ho sentito il desiderio di vedere questi colori e questa maglia rispettati per il tanto sudore che, da una parte, giocatori e uomini di Società importanti gli hanno regalato nel tempo, dall’altra per l’incredibile affetto che tanti tifosi ovunque nel mondo gli hanno sempre voluto dimostrare, seguendoli con tanti sacrifici in capo al mondo. Di qui l’idea semplice ma, a mio giudizio, d’impatto e profondo rispetto per la nostra Fiorentina, di chiedere alla Società di far giocare, d’ora in poi e fino a tempi migliori, questa squadra con una tenuta da gioco qualunque che non faccia sfoggio né dei colori sociali della Fiorentina, né del tanto amato giglio di Firenze edella toscanità.
E’ attraverso questa provocazione che vuol passare il messaggio di protesta, quello che vorrebbe far capire agli attuali giocatori che, in questo momento, non sono assolutamente degni di indossare la maglia della Fiorentina ed anche alla Società che non può pensare di vivere di rendita per il tanto di buono che ha fatto fino ad un paio di anni fa, costringendoci oggi a sopportare i suoi silenzi e le incertezze più profonde sul futuro della nostra squadra. Personalmente mi renderebbe giustizia pensare al forte imbarazzo dei nostri giocatori così chiamati ad impegnarsi sul campo per dimostrare di meritarsi la vera maglia della Fiorentina, non quella garantita da un contratto o da un allenatore, ma quella attribuita da un’intera tifoseria, così come mi renderebbe altrettanta giustizia valutare l’impegno della Società concentrata mi auguro, con i fatti e non solo con le parole, a riconquistare la fiducia di quella stessa tifoseria che ha saputo seguirla ovunque e, fino a ieri, addirittura ad occhi chiusi. Sarebbe per me un significativo gesto di protesta, con quella unicità che ci permette di farci riconoscere ovunque e con lo stesso stile, civile ma pieno di contenuti e principi, che questa Dirigenza ci ha sempre voluto trasmettere da quando è arrivata a Firenze. Di qui il mio appello a tutta la tifoseria viola perché valuti questa possibile richiesta, sottoscrivendola o meno, da girare alla Fiorentina qualora questa riscuota tra tutti noi la massima adesione. Domenica sarò a Cagliari, il mio affetto non mancherà, pur Presidente di un numeroso Viola Club non cerco pubblicità e nemmeno posso dire che questa iniziativa sia un’iniziativa del Club perché con i miei Soci tra ieri e oggi non ho avuto modo di condividere nulla e, ritengo, che non sia nemmeno assolutamente necessario. … E’ solo una mia reazione istintiva, l’unica capace di riassumere in questo momento tutta la mia delusione ed insoddisfazione di tifoso viola.
Marco Mariotti