< STAGIONE 2010-11
 




Dal sito www.corriere.it
8 maggio 2011

SEBASTIANO ROSSI ARRESTATO A CESENA PER UN PUGNO A UN CARABINIERE
L'ex portiere del Milan entra col sigaro acceso in un locale, litiga col titolare e aggredisce il militare

MILANO - Ha colpito con un pugno al viso un maresciallo dei carabinieri in borghese in un bar del centro di Cesena, il «Mascherpa», sotto i portici di corso Garibaldi. E nei confronti dell'ex portiere del Milan Sebastiano Rossi, 47 anni il prossimo 20 luglio, è scattato l'arresto per l'aggressione e per resistenza a pubblico ufficiale. L'ex campione è stato portato in una cella di sicurezza, nella caserma della Compagnia carabinieri di Cesenatico, e lunedì sarà processato con rito direttissimo. Il sottufficiale, che è riuscito a bloccare l'ex portiere nonostante la stazza di questi, alto quasi due metri, successivamente si è fatto medicare all'ospedale: gli sono stati applicati alcuni punti di sutura alla bocca ed è stato giudicato guaribile in una settimana.
LA LITE - Secondo la ricostruzione fatta dai militari, Rossi sabato sera intorno alle 23.45 - proprio nella notte dello scudetto rossonero - è entrato nel bar con il sigaro acceso e ha ordinato un caffè. Quando però la cameriera lo ha invitato a uscire dal bar per il divieto di fumo nei locali pubblici, l'ex giocatore ha rivolto a lei e al titolare degli insulti, rifiutandosi di uscire. A quel punto è intervenuto un maresciallo dei carabinieri, libero dal servizio, che aveva assistito alla scena: dopo essersi qualificato, ha invitato Rossi ad uscire dal locale. Ma l'ex portiere rossonero non ha accolto l'invito del maresciallo, anzi lo ha prima insultato e poi minacciato. Dopo l'ennesimo invito ad abbandonare il bar, Rossi ha sferrato un pugno sulla bocca al militare, che però è poi riuscito a immobilizzare l'ex calciatore nonostante la mole di questi (è alto quasi due metri). A quel punto per l'ex campione sono scattate le manette.
LA CARRIERA E I PRECEDENTI - Passato dal Cesena al Milan, Rossi ha giocato dodici anni con i rossoneri, con cinque campionati vinti (dal '92 al '94, nel '96 e nel '99), oltre a una Coppa dei campioni, una Supercoppa d'Europa e tre Supercoppe d'Italia. È tuttora detentore del record di imbattibilità in campionato, realizzato nel 1994, quando non prese gol per 929 minuti, dalla 16/a alla 26/a giornata. Dopo 346 partite in serie A, e un'ultima stagione a Perugia, Rossi era tornato a vivere a Cesena, la sua città. Sebastiano Rossi era già stato denunciato a piede libero quattro anni fa per una serie di ipotesi di reato, dalle minacce gravi al porto di armi improprie, lesioni, ingiurie e sequestro di persona con tentata violenza privata, per fatti avvenuti - sembra anche a causa di una questione sentimentale - tra il 2004 e il 2006. Stesse accuse per un amico del portiere, già guardia del corpo di Eros Ramazzotti. Rossi ha però sempre respinto gli addebiti.



Da "Il Resto del Carlino"
8 maggio 2011

PUGNO IN FACCIA A UN CARABINIERE ARRESTATO SEBASTIANO ROSSI
Il portiere del Milan degli anni '90 è finito in manette dopo aver colpito un maresciallo in borghese in un bar del centro della città. Motivo del diverbio: l'ex calciatore si sarebbe rifiutato di uscire dal locale per fumare

In campo è sempre stato un giocatore dal carattere, a dir poco, focoso. Fuori non è da meno. Sebastiano Rossi, storico portiere del Milan degli anni '90, è stato arrestato la scorsa notte a Cesena, per aver preso a pugni un maresciallo dei carabinieri in borghese in un bar del centro della città romagnola. Stando alla ricostruzione dei carabinieri, Rossi, 47 anni, stava fumando un sigaro. Poco prima di mezzanotte, la barista lo avrebbe invitato a uscire dal locale, ma lui si è rifiutato e le ha risposto malamente. Seduto a un altro tavolo c'era un carabinieri che, identificandosi, è intervenuto per calmarlo. Prima c’e’ stato un diverbio, poi l’ex calciatore, che secondo i militari era quasi certamente sotto gli effetti dell’alcol, lo ha aggredito colpendolo con un pugno alla bocca. Il maresciallo è riuscito però a immobilizzarlo e ha chiamato una pattuglia. Per Rossi sono scattate le manette ed è stato portato in una cella di sicurezza nella caserma della Compagnia carabinieri di Cesenatico. Rossi, cesenate doc, domani verrà processato in direttissima: dovra' rispondere alle accuse di aggressione e resistenza a pubblico ufficiale. Il maresciallo è uscito dal 'confronto' con l'ex gigante rossonero con punti in bocca e otto giorni di prognosi.



'RECORD' IN CAMPO... E FUORI
Come calciatore Rossi cresce nelle giovanili dal Cesena, con la quale esordisce in A nel 1987. Nell'estate del '90 il fortunato passaggio alla corte del Milan con cui 'Seba' gioca dodici anni, vincendo cinque campionati e una Champions League vinta. Difende i pali della squadra rossonera negli anni d'oro del Diavolo, quelli della difesa insuperabile firmata Tassotti, Baresi, Maldini e Costacurta. Non a caso il cesenate è tuttora detentore del record di imbattibilità in campionato, realizzato nel 1994, quando non prese gol per 929 minuti.
Tornato a vivere a Cesena a fine carriera, conclusa nel Perugia, resta sotto i riflettori, ma per motivi poco degni di lustro: nel 2007, infatti, viene denunciato, tra l'altro, per minacce gravi, lesioni e sequestro di persona al termine di una vicenda con alla base una questione sentimentale. Con lui all'epoca venne denunciato anche l'amico Nicola Penta, noto per essere stato guardia del corpo di Eros Ramazzotti.



'SEBA' ROSSI CHIEDE SCUSA: "HO SBAGLIATO, MI DISPIACE"
L'ex portiere rossonero, uscito dall'aula del Tribunale, si è diretto dal carabiniere
per abbracciarlo, dopo le botte al bar Mascherpa


CESENA, 10 maggio 2011 - Si è conclusa con un abbraccio e delle scuse, fuori dalle porte del tribunale di Forlì, l’udienza di convalida dell’arresto di Sebastiano Rossi, l’ex-portiere del Milan che sabato sera ha colpito con un pugno in faccia un maresciallo dei carabinieri in un bar del centro di Cesena. Rossi è uscito dall’aula e si è diretto subito dal carabinere che ha abbracciato e baciato scusandosi con lui per l’accaduto.
«MI dispiace per quello che è successo – ha detto l’ex portiere – non ero in me». Ieri intanto è stato convalidato l’arresto di Sebastiano Rossi che ha passato due notti in carcere dopo l’accaduto. Il giudice del tribunale di Forlì ha lasciato libero Rossi non ritenendo che vi fossero i presupposti per applicare una misura cautelare. I difensori, gli avvocati Marco Martines e Alessandro Sintucci hanno poi chiesto un termine a difesa per studiare gli atti del processo.
Davanti al magistrato l’imputato si è avvalso della facoltà di non rispondere, su consiglio dei suoi legali, mentre è stato sentito il militare aggredito. Secondo il racconto del carabiniere, Rossi sabato sera dopo le 23 è entrato al bar Mascherpa in corso Garibaldi con un sigaro in bocca e si è rivolto alla barista chiedendo un caffè. La ragazza l’ha invitato a smettere di fumare ma l’ex portiere, che sembrava un po’ alticcio, è rimasto impassibile davanti al bancone col suo sigaro in bocca. Alla scena ha assistito il carabiniere che si trovava nel locale al di fuori dell’orario di lavoro assieme ad amici e che è intervenuto quando l’ex calciatore ha scaraventato in faccia alla ragazza il sigaro, dinanzi all’ennesimo invito a smettere di fumare. Il maresciallo si è qualificato, invitando l’atro a chiudere la discussione. Come risposta sarebbe invece arrivato un pugno inferto da Rossi al carabiniere. A quel punto è nata una colluttazione davanti a una decina di clienti.
Il carabiniere, che è uno specialista di arti marziali e cintura nera di karate, è riuscito agevolmente a bloccare il portierone nonostante la notevole differenza di stazza fisica. Il militare — che ha ha riportato otto giorni di prognosi per dei punti di sutura in bocca — ha così segnalato la situazione alla pattuglia in servizio che è arrivata sul posto e ha arrestato Rossi con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’ex colonna del Milan è stato in seguito trasferito nella cella della compagnia dei Carabinieri di Cesenatico dove ha trascorso le due notti prima del processo per direttissima fissato in tribunale a Forlì.
«Si è risolto tutto bene – ha detto Sebastiano Rossi all’uscita del tribunale — Sono contento di essere libero e al processo chiarirò interamente la mia situazione». L’ex calciatore è parso rasserenato e calmo, anche in rapporti amichevoli con i carabinieri che lo avevano accompagnato dopo la burrascosa serata al Caffé Mascherpa e il ‘soggiorno’ in cella a Cesenatico. Intanto è già stato proposto un risarcimento in denaro alla parte offesa.
Per il processo invece bisognerà attendere il 23 maggio. L’accusato dovrà rispondere di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Ma all’orizzone ‘Seba’ ha anche un altro processo per minacce, ingiurie, sequestro di persona in riferimento a diversi episodi risalenti al periodo tra il 2004 e il 2006. A scatenare le accuse sarebbe stata un’intricata vicenda di gelosia.