29 marzo 2008
INTERVISTA TELEFONICA A GIANNI NARDI
Lutto in casa Milan. Ieri, venerdì 28 marzo, è venuto a mancare Rosario Lo Verde, Presidente del Milan (un dirigente gentiluomo così come lo ha definito questa mattina la Gazzetta dello Sport e non possiamo far altro che sottoscrivere) che resse la Presidenza per 72 giorni dopo l'abbandono di Giuseppe Farina fino all'avvento di Silvio Berlusconi, esattamente dal 13 gennaio al 26 marzo 1986, divenendo di fatto il ventesimo presidente della storia rossonera.
Per la circostanza, noi di Magliarossonera.it abbiamo l'opportunità di avere in linea il Dott. Gianni Nardi.
Buonasera Dott. Nardi.
- Buonasera.
Vicepresidente del Milan, appunto, al quale chiediamo per prima cosa di tracciare un profilo umano del Dott. Lo Verde, e quando avvenne di fatto la sua conoscenza in seno alla società.
- Sotto il profilo umano era un brav'uomo, che già allora aveva una certa età e...
Aveva una settantina d'anni...
- Sì, forse qualcosa di più, 72 o 73. Lui entrò nel Milan un paio d'anni prima, e così come faceva Farina, andava a "pescare" quelli che potevano dare un po' di soldi e li faceva o Consiglieri a una certa cifra, o Vicepresidenti a un'altra cifra (ride), tranne Rivera che lo fece Vicepresidente per merito anche da calciatore (.....)
Quale ruolo ebbe lui in questa vicenda?
- Ma, per la verità dei ruoli, né io, né lui nè gli altri consiglieri non è che ci fosse molto...Farina era un po' un accentratore, quindi non c'era motivo. Io mi ricordo di aver avuto un ruolo di controllo delle spese e ad un certo punto, c'era forse da dire qualcosa e ho preferito declinare anche quel ruolo. Si facevano dei Consigli d'Amministrazione abbastanza spesso...
La società in quel periodo non è che navigasse in buone acque...
- Farina non è che (soldi) non ne ha mai avuti e non ne aveva neanche allora, però diciamo che era garantita una sottoscrizione di 5 miliardi; allora la sottoscrivemmo in cinque, e alla fine chi poté garantire eravamo in tre. Non è che mancassero i soldi, mancavano i soldi al Presidente.
Scusi, so che magari per sbarcare il lunario si affittava Milanello per qualche matrimonio, per qualche festa particolare, no?
- Prima il clima era un po' festoso su queste cose, ma alcuni eventi forse non facevano neanche male. Adesso le cose sono più serie, più severe, più aziendali. Non era quello che dava fastidio, dava fastidio il fatto che (ride) i soldi non c'erano mai. A fine mese quando dovevi pagare, per il sottoscritto (.....).
Anche Lo Verde aveva un ruolo allora non tanto di comando, quanto di apporto finanziario, insomma, in poche parole non comandava nessuno.
Quindi diede un consistente apporto finanziario anche il Dott. Lo Verde...
- Sì anche lui. Anche lui ha sottoscritto quel prestito finanziario, insieme con altri.
Uno di questi 3 che poté ripianare i debiti, fu appunto, oltre a lei, anche il Dott. Lo Verde...
- Sì sì sì, però lui lo fece in altro modo. Forse lo fece...
Un po' più defilato...?
- Non direi più defilato.lui aveva capito che quella sottoscrizione che facemmo in 5 (uno era Farina, un altro era un suo cosiddetto."compare di merende".per cui si sapeva che non valevano niente, e praticamente chi ne rispondeva eravamo in 3) e allora Lo Verde ha preferito fare per conto suo e mettere la quota, in modo diverso. E poi alla fine ci avevano rimesso tutti, perché poi questo prestito non è mai stato pagato, e quindi...
E in qualche modo lei ci ha rimesso, insomma.
- Sì sì, eccome anche...
Visto che con il nome di Rosario Lo Verde vengono in mente alcuni passaggi cruciali della storia del Milan, può raccontarci...
- I passaggi cruciali sono stati all'epoca in cui io personalmente, quando ho capito che Farina non era in grado di portare avanti questa società e appena appena faceva quattro soldi se li mangiava (e d'altra parte poteva farlo solo lui), io ho posto anche queste osservazioni.
Nel preliminare, quando (.....) m'han concesso subito la proprietà, e quindi era verso metà dicembre, verso il 20 dicembre. Allora praticamente lui se n'è andato, è fuggito Farina, e la società aveva una amministrazione vagante. Allora si trovò l'accordo con Lo Verde, prima di tutto anche per rispetto dell'età (ma soprattutto era un po' vanitoso, diciamo le cose come stanno, da buon siciliano), ma c'è un fatto: anche se spettava a me, perché maggior creditore e perché il sequestro l'avevo posto io e mi era stata data dal Tribunale di Milano la possibilità di impadronirmi del Milan, non trovavo corretto farlo io, e poi non ci tenevo neanche. E allora fu chiesto a Lo Verde di farlo lui, il quale disse subito di sì, eppure si sapeva che in realtà sarebbe stato un periodo transitorio.
Perché né io avevo voglia, anche se ero proprietario del Milan...
Già, lei era di fatto era il proprietario del Milan, appunto...
- Sì sì, io di fatto ero proprietario del 51% del Milan. Ma non avevo nessuna voglia.anche perché avevo un'azienda da salvaguardare, che faceva passi di gigante, e allora si andava verso un periodo in cui le società sportive di un certo nome dovevano appartenere a grandi gruppi. Quelle che all'epoca di Farina io mi ricordo che comprai Hateley per 2 miliardi e dopo due anni ne valeva 15.
Iniziavano a "volare" cifre insostenibili anche per la nostra azienda. Noi siamo una bella industria famosa di elettrodomestici.però non in grado di fare "pazzie" insomma...
O mantenere, con una certa spesa, la società in equilibrio verso metà classifica o proiettarla a qualche gruppo importante. Così il 31 gennaio Lo Verde prese accordi in Consiglio, però io nel frattempo avevo già trovato l'acquirente.
Che era la Fininvest...
- Che era la Fininvest, tanto è vero che il 6 febbraio io feci l'accordo proprio con Lo Verde ma rimase Presidente fino a quando si convocò l'assemblea e si nominò Silvio Berlusconi. Ma in realtà dal 31 gennaio al 6 febbraio lui fece le veci da Presidente, perché dopo il 6 febbraio in realtà l'amministrazione la prese in mano la Fininvest.
E visti i risultati che poi si sono succeduti negli anni, non avrebbe potuto fare cosa migliore, Dott. Nardi.
- D'altra parte io ero il proprietario assoluto e quindi pur tenendo conto degli altri che avevano aiutato il Milan, con quel famoso accordo, la strada migliore era quella della Fininvest.
Certo, e visto poi quello che ha saputo dare Silvio Berlusconi al Milan, non poteva scegliere acquirente migliore.
- Sì, io feci un accordo che è durato un quarto d'ora, con gli avvocati di Silvio Berlusconi. Detto ciò, telefono subito al Dottore, che è in grado di fare un grande Milan e che io rimanga Vicepresidente; basta, poi io non voglio saper nulla, perché infatti dopo quattro Consiglieri, al di fuori del sottoscritto, nessuno è rientrato, capito?
Certo. Ci può dire qual è stata l'ultima volta (o le ultime volte) in cui ha potuto vedere il Dott. Lo Verde e se per caso magari avete avuto l'opportunità di parlare del Milan? Ci racconti qualche aneddoto legato al personaggio...
- Era un po' ambizioso, comunque un buon'uomo eh.mah di me era un po' gelosino, ci vedevamo spesso allo stadio.
Ah quindi frequentava lo stadi abbastanza diciamo...
- Sì, sì. Adesso erano un paio d'anni che lo si vedeva poco. L'ultima volta l'ho visto un po'.sembrava cambiato.mi sembra a settembre, o forse anche ottobre, in Champions l'ho visto.
Considerato che è mancato all'età di 93 anni, a 92 anni di fatto ancora seguiva di persona il Milan, e questa è una cosa lodevole.
- Ricordo sostanzialmente un Lo Verde buono, tutti hanno un buon ricordo, era un po' fatto a modo suo, un uomo tutto d'un pezzo.
Lei non mi ha chiesto ancora come è avvenuto il passaggio alla Fininvest. Io ho posto due condizioni: che faccia un Milan grande e che io resti Vicepresidente. Null'altro.
Queste erano le conditio sine qua non, diciamo...
- Mi è stato detto "lei è fin troppo gentile, noi non volevamo questo", "No no, io non voglio soldi, quel che ho perso ho perso, io ho perso del mio, noi abbiamo una bella azienda di famiglia, lavoreremo sicuramente, progrediremo, non possiamo chiedere nulla perché vi consegnamo il Milan che non è che sia in ottime condizioni, era un Milan che aveva bisogno di interventi.
Però quando si dice (e adesso non lo dicono più), quando si vuole un po' esagerare, si dice che il Milan è stato preso in Tribunale: non è vero niente, è assolutamente falso. Perché il Milan l'ho portato io in Tribunale, ho sequestrato le azioni e poi le ho dissequestrate a favore di Fininvest.
Questo sì che è un passaggio cruciale...
- Sì, non lo si sente più dire ma...lei è milanista?
Io sono assolutamente milanista di provata fede.
- Ecco, avrà letto più volte "Abbiamo preso il Milan in Tribunale".
Sì, magari anche da parte di qualche persona che attualmente è ai vertici della società, se non vado errato.
- Io non voglio far nomi, diciamo. Si leggeva più volte sulla stampa e si sentiva in tv ce il Milan è stato preso in Tribunale. Questa è la cosa più falsa che si possa dire.
Più inesatta, diciamo.
- Inesatta, perché il Milan l'ho portato io in Tribunale, ho sequestrato il capitale, ho trovato la cessione a Fininvest "gratis et amore dei", e poi ho dissequestrato senza pretendere nulla. Questo è il gioco che è stato fatto, e ne abbiam perso tutti, chi più chi meno, Lo Verde compreso.
Avete perso tutti, a livello finanziario...
- Farina (.....) con tutta la compagnia che si era portato da Verona, da Vicenza, tutti con le tasche girate (ride).
Eh purtroppo, queste cose che sta dicendo rafforzano ancor di più in noi la gratitudine verso di lei per quanto ha potuto fare per il Milan.
- Non ho risposto a voi per prendere elogi eh.l'ho fatto volentieri perché è la verità ecco...
Certo, assolutamente. Lei è sicuramente depositario di una verità sua e incontrovertibile, questo credo che sia un dato di fatto, no?
- Sì, assolutamente sì.
Dottore, grazie ancora per la disponibilità e un caro saluto, a risentirci, a presto.
- Grazie a voi, e un grande saluto a voi. Grazie per quello che fate per il Milan.
Grazie a lei, per noi è un piacere.
- E un grande saluto a tutti i Milanisti.
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