(Archivio Magliarossonera.it) |
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Bruno PASSALACQUA |
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Nato il il 26.01.1924 a Grosseto, † l'11.09.1971 a Milano
Segretario Generale
Stagioni al Milan: 10, dal 1962-63 al 1971-72
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"Bruno Passalacqua, toscano di Grosseto, venne al Milan nel 1961 portatovi da Gipo Viani. Era stato segretario del Grosseto. Stimato da tutti. Discreto, educato, appassionato, intelligente, attivissimo ha rappresentato per dieci anni un punto fermo nella vita della società rossonera. Aveva vissuto gli anni felici dell'epoca di Andrea Rizzoli e quelli travagliati di Felice Riva. Fu sempre stimato da tutti: dirigenti e tecnici, giornalisti e tifosi." (Da "Milan, una leggenda nel calcio" di Renato Ferrari, 1977)
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Dal sito www.1sport.it
di Orazio Roggiapane
CHI ERA BRUNO PASSALACQUA?
Il 28 maggio 2010 è stato inaugurato il campo sportivo di via Canada - via Australia destinato alla Nuova Grosseto Barbanella, a cui è stato dato un nome importante. Il nome di un grande cittadino grossetano Bruno Passalacqua, che ha saputo emergere nello sport calcistico per le sue innate capacità manageriali diventando negli anni '60 il general manager dell'A. C. Milan.
Certamente i vecchi sportivi di Grosseto ricordano bene Bruno, ma le nuove generazioni che giocano oggi il Torneo sanno di giocare il Torneo Passalacqua, ma pochi sanno che era e perché viene ricordato ogni anno con l'organizzazione del Torneo in sua memoria, che, grazie all'impegno ed alla dedizione dei dirigenti del Milan Club, che porta il suo nome, è giugno alla 38a edizione.
Bruno Passalacqua, grossetano, fu negli anni '50 il segretario dell'Unione Sportiva Grosseto, carica che mantenne fino al 1960 quando, in occasione delle Olimpiadi che si svolsero in quell'anno, conobbe Gipo Viani, allenatore della Nazionale Olimpica, che fu dislocata a Grosseto per le partite di campionato.
L'incontro con Gipo Viani, che era anche direttore tecnico del Milan, determinò la fortunata ascesa di Bruno Passalacqua verso la grande Società milanese.
Viani capì subito il talento del grossetano, se ne rese conto quando, su sua richiesta, Bruno preparò il contratto del passaggio di Schiaffino dal Milan alla Roma.
Viani, con il quale Bruno Passalacqua era stato incaricato dal Comitato Olimpico grossetano a collaborare, fu talmente impressionato dalla capacità, la precisione e la conoscenza perfetta delle regole Federali, che decise di portarlo a Milano con la nomina di segretario.
Bruno Passalacqua mise subito in atto le sue innate capacità manageriali e costruì, con l'assenso della società, la prima squadra italiana che vinse la Coppa dei Campioni nel 1963 battendo, nella finale, il Benfica di Eusebio.
Vinse il Milan per 2 a 1con due reti del giovane brasiliano Altafini, che Passalacqua aveva portato a Milano insieme a Sani, Benitez e Mora, quest'ultimo arrivò al Milan dalla Juventus scambiato con Salvadore.
Furono anni di grandi successi tanto che assunse la carica di general manager della società, una figura nuova che lo stesso Passalacqua aveva ideato e portato a compimento.
Ma, nonostante i grandi successi, Bruno Passalacqua era rimasto legato alla sua Maremma ed alla sua vecchia società di calcio "il Grosseto", ed infatti negli anni '60 si debbono a lui gli arrivi di Zecchini, Zini, Avanzi, Tonoli, Magrini, Milan, giocatori che l'allenatore Vianello conosceva e che volle a Grosseto, grazie all'interessamento di Bruno.
Quella squadra vinse il campionato di serie C.
Nel 1966 l'alluvione tragica di Grosseto colpì anche la società calcistica. Andarono persi i corredi di maglie, pantaloncini e scarpe. Bruno Passalacqua inviò da Milano alcuni corredi ed il Grosseto giocò la seconda parte del campionato con le maglie bianche del Milan, proprio quelle della vittoria del 1963 in Coppa Campioni.
La morte tragica e improvvisa lo colse al culmine del successo a soli 47 anni e lasciò in costernazione non soltanto il calcio nazionale, ma anche quello internazionale. Il rimpianto per questo grande uomo di sport si manifestò proprio nelle esequie, che si svolsero a Grosseto, con l'arrivo, per dare l'estremo saluto a Bruno Passalacqua, di grandi campioni del mondo del calcio, giunsero corone di fiori da tutta l'Europa, tra le quali spiccava, oltre a quelle del Milan, e delle maggiori squadre, quella del Real Madrid.
Un giornalista, di un grande giornale di Milano dell'epoca, scrisse: "Il Milan è in lutto. L'intera famiglia del calcio Nazionale piange Bruno Passalacqua. Con Lui è scomparso uno dei pochi gentiluomini dei campi verdi: discreto, educato, appassionato, intelligente, attivissimo, ha rappresentato un punto ferno nella vitta della società rossonera."
Giusto, allora, chiamare con il nome di Bruno Passalacqua il nuovo campo sportivo a perenno ricordo di questo straordinario uomo di sport, cosicché i ragazzi, che oggi si affacciano al calcio importante giocando questa prestigiosa Coppa, sappiano che giocano in onore di un grande uomo che è e resterà un ricordo indelebile per la Maremma.
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Dal sito forzasauro.it
Torneo Bruno Passalacqua
Torneo interprovinciale per giocatori juniores organizzato dalla Pol. Nuova Grosseto Barbanella e dal Milan Club "B. Passalacqua" di Grosseto. Tutte le gare si disputano nel campo di via Monterosa, a Grosseto.
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... A metà decennio anche con società di calcio di serie A cominciarono ad affacciarsi al vivaio saurino Sauro. Bruno Passalacqua, (compianta figura di sportivo grossetano in onore del quale si disputa ogni anno dal 1975 il Torneo omonimo), da Segretario dell'U.S. Grosseto era passato a fare il Segretario dell'A.C. Milan. Anche dal suo nuovo ruolo, Passalacqua manteneva ancora un costante contatto con la sua Maremma, anche per i buoni rapporti che lo legavano a Edoardo Checcacci e ad Alfio Culicchi. Fitta era la corrispondenza con il Sauro per avere notizie sulle giovani promesse.
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(Archivio Magliarossonera.it) |
La rosa del Milan Campione d'Italia 1961-62 (immagine ricolorata digitalmente da Fulvio Borro) |
Permesso di soggiorno in Brasile di Bruno Passalacqua, 1963
(by Luigi La Rocca) |
Toni Bellocchio e Bruno Passalacqua
(a colloquio con il presidente romanista Gaetano Anzalone)
nel salone dell'Hotel Gallia a Milano, sede del calciomercato
(per gentile concessione di Antonella Bellocchio) |
Toni Bellocchio con Passalacqua
(per gentile concessione di Antonella Bellocchio) |
Bruno Passalacqua nel gruppo rossonero (tra Rosato e Schnellinger)
dopo la conquista della Coppa delle Coppe a Rotterdam nel 1968
(Archivio "Gazzetta dello Sport") |
28 febbraio 1971, Milan vs Juventus 1-1, Anastasi dolorante a bordo campo, Gino Maldera gli tende una mano. Dietro, Bruno Passalacqua seduto a bordocampo |
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La scomparsa di Bruno Passalacqua
(dalla "Gazzetta dello Sport" del 12 e 13 settembre 1971) |
Il Milan Club "Bruno Passalacqua" Grosseto, ottobre 1972 |
Il Milan Club "Bruno Passalacqua" Grosseto, 1974 |
La morte di Bruno Passalacqua (dal "Corriere della Sera") |
La scomparsa di Bruno Passalacqua (da "Inter Football Club", febbraio 1971) |
La scomparsa di Bruno Passalacqua su "Forza Milan!" di ottobre 1971 |
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I funerali di Bruno Passalacqua (dalla "Gazzetta dello Sport" del 14 e 15 settembre 1971) |
La lapide di Bruno Passalacqua presso il Cimitero della Misericordia di Grosseto, dove riposa (by Stefano Osti, grazie a Luigi La Rocca)
Mail di Stefano Osti a Luigi La Rocca (23 luglio 2023): "Buona domenica Signor La Rocca,
come anticipato Le invio la foto della lapide dove è sepolto Bruno Passalacqua dal settembre 1971 al Cimitero della Misericordia di Grosseto.
Bruno è stato un personaggio sportivo di spicco della nostra città. Era funzionario dell'Azienda del Turismo di Grosseto, ma in effetti la sua primaria attività era quella di segretario dell'U.S. Grosseto, che fluttuava fra la serie D e la serie C.
Anche dopo il suo approdo al Milan, salutato dagli sportivi grossetani con grande soddisfazione, aveva continuato ad aiutare quando possibile il Grosseto, soprattutto nel periodo del calciomercato. Poi, quando l'alluvione del 1966 devastò la nostra città, incluso lo stadio comunale, si preccupò di far giungere alla società maglie da gioco ed allenamento e scarpette da calcio, tutto era stato perduto.
Cordiali saluti." (Stefano Osti)
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La lapide di Bruno Passalacqua presso il Cimitero della Misericordia di Grosseto, dove riposa (by Stefano Osti, grazie a Luigi La Rocca)
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Mail di Stefano Osti a Luigi La Rocca (23 luglio 2023):
"Buona domenica Signor La Rocca,
come anticipato Le invio la foto della lapide dove è sepolto Bruno Passalacqua dal settembre 1971 al Cimitero della Misericordia di Grosseto.
Bruno è stato un personaggio sportivo di spicco della nostra città. Era funzionario dell'Azienda del Turismo di Grosseto, ma in effetti la sua primaria attività era quella di segretario dell'U.S. Grosseto, che fluttuava fra la serie D e la serie C.
Anche dopo il suo approdo al Milan, salutato dagli sportivi grossetani con grande soddisfazione, aveva continuato ad aiutare quando possibile il Grosseto, soprattutto nel periodo del calciomercato. Poi, quando l'alluvione del 1966 devastò la nostra città, incluso lo stadio comunale, si preccupò di far giungere alla società maglie da gioco ed allenamento e scarpette da calcio, tutto era stato perduto.
Cordiali saluti. Stefano Osti"
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Mail di Stefano Osti a Marco Minorati, dipendente A.C. Milan (12 luglio 2023):
"Carissimo Marco, come stai?
[...] Spero che stia bene e che ti sia goduto uno strameritato scudetto…in attesa del prossimo!
La foto che ti allego è la sepoltura di Bruno Passalacqua, che si trova nel Cimitero della Misericordia di Grosseto. L'ho scoperta nel periodo del Covid ed ora riesco a mandarla.
Bruno Passalacqua è stato un grande dirigente sportivo, nato con l'U.S. Grosseto a metà degli anni '50 e, grazie all'intuizione di Nereo Rocco (in occasione di una gara amichevole infrasettimanale disputata a Grosseto nel '62 durante una trasferta a Roma - come usava una volta) dal 1962/63 divenne il segretario del Milan. Da sottolineare che negli anni '50, '60 e anche poi, la figura del segretario era quella che oggi è il direttore generale. Tanto per dire, la grande Inter aveva questo organigramma: presidente Angelo Moratti, segretario Italo Allodi, allenatore Helenio Herrera. Stop. Come al giorno d'oggi, non è vero?
Bruno Passalacqua oltretutto continuò ad essere il nume tutelare del Grosseto anche nel periodo in cui è stato al Milan, tanto che in quegli anni alcuni giocatori del vivaio rossonero furono prestati al Grosseto. Una curiosità: in occasione dell'alluvione del 1966, che devastò la città di Grosseto e quindi anche lo Stadio Comunale, il Milan donò al Grosseto una muta di maglie bianche con risvolti rossoneri, calzoncini neri e calzettoni neri (seconda maglia dell'allora Milan), con cui disputò moltissime gare dell'allora campionato di serie D 1966/67. A Bruno Passalacqua è intitolato il Centro Sportivo di via Australia, concesso dal Comune di Grosseto in utilizzo alla società Nuova Grosseto Barbanella (Barbanella è un quartiere cittadino), e dal 1975 viene disputato ogni primavera (non si sono tenuti solo nel 2020 e parzialmente nel 2021) un torneo giovanile molto importante, per il quale arriva dal Milan ogni anno la Coppa per la squadra vincitrice (almeno fino a quando è stato presidente Berlusconi).
Ci tenevo a fare avere un'immagine che ricorda Bruno Passalacqua, alla cui scuola di segreteria del Grosseto è cresciuto Sergio Canuti, purtroppo deceduto nel 2011, segretario generale del Grosseto e poi di Sorrento in serie B, Salernitana, Parma, Foggia e Ancona. Ed alla scuola di Sergio Canuti, fin dal 1974, sono cresciuto io, purtroppo senza avere trovato eredi professionali.
La scomparsa di Bruno Passalacqua avvenne prematuramente nel settembre 1971 in modo tragico, per un malore mentre era in casa da solo, moglie e figlia erano a Marina di Grosseto al mare. I funerali avvennero in pompa magna a Grosseto, la salma fu esposta al Palazzetto dello Sport di Grosseto, e ricordo, ero un quattordicenne che viveva nella luce di Bruno Passalacqua, che presenziarono rappresentanti di grandi società italiane e straniere, con le corone di Benfica, Real Madrid, Santos. Oltretutto la città di Grosseto perse sempre nel 1971, un paio di mesi dopo, un altro grande cittadino: lo scrittore Luciano Bianciardi, deceduto anche lui a Milano e sepolto come Bruno Passalacqua al cimitero della Misericordia.
Il suo posto al Milan fu preso da Carlo Mupo, originario di Roma ed ex calciatore, che dopo l'esperienza rossonera è stato dirigente anche di Roma ed Avellino. E, vedi le combinazioni della vita, nel tempo è stato poi un frequentatore della spiaggia di Marina di Grosseto, oltre che della mia famiglia.
Tanto dovevo, nel ricordo di un grande personaggio dello sport. Spero di poterti incontrare presto, magari a Siena nel prossimo agosto. Saluti cordiali. Stefano Osti"
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