Paolo SCARONI

< PRESIDENTI E VICEPRESIDENTI
  Ritorna all'Home Page



(Archivio Magliarossonera.it)
  Paolo SCARONI

Nato il 28.11.1946 a Vicenza

Presidente, Amministratore Delegato da interim e Consigliere

DA PRESIDENTE:

Stagioni al Milan: ..., dal 2018-19 (dal 21 luglio 2018) al ..... (attualmente in carica)

Palmares rossonero: -

DA AMMINISTRATORE DELEGATO (ad interim):

Stagioni al Milan: 1, 2018-19 (dal 21 luglio 2018 al 30 novembre 2018)

DA CONSIGLIERE:

Stagioni al Milan: 2, dal 2016-17 (dal 14 aprile 2017) al 2017-18




Dal sito www.wikipedia.it

Dopo il diploma al Liceo Classico Antonio Pigafetta di Vicenza e laurea in economia e commercio all'Università Bocconi, del cui International Advisory Council è tuttora membro, Paolo Scaroni consegue un master in business administration presso la Columbia University di New York, dove ha studiato anche il figlio Alvise Scaroni. Inizia la sua attività professionale nella società di consulenza aziendale McKinsey. Nel 1973 lavora per il gruppo Saint-Gobain dove, nel 1978, assume l'incarico di presidente della divisione vetro a Parigi.
Dal 1985 al 1996 è vicepresidente e amministratore delegato della Techint. Nel luglio 1992, negli anni di Tangentopoli, è arrestato con l'accusa di aver pagato tangenti al Partito Socialista Italiano per la centrale elettrica di Brindisi, per conto della stessa Techint. Nel 1996 si celebra il processo in cui Scaroni chiede di patteggiare la pena: un anno e quattro mesi, al di sotto della soglia di carcerazione.
Dal 1997 al 1999 è stato inoltre presidente del Vicenza Calcio. Nel 1996, Paolo Scaroni si trasferisce in Gran Bretagna per ricoprire il ruolo di amministratore delegato di Pilkington. Carica che lascia nel 2002 per andare a ricoprire il ruolo di amministratore delegato dell'Enel, nominatovi dal secondo governo Berlusconi. Nell'Enel opera una vera e propria svolta rinunciando al modello di società multiutility, sostenuto dal suo predecessore Franco Tatò, in favore di una maggiore focalizzazione sul core business energetico.
Sotto il suo mandato sono da sottolineare la cessione di Wind, la riduzione dell'impegno di Enel nella creazione di una catena di negozi in franchising a marchio Enel sì.
Dopo i risultati ottenuti in Enel, nel 2005 è nominato amministratore delegato dell'Eni, che nel 2006 (anche in virtù dell'elevato prezzo del petrolio e dell'inverno rigido) raggiunge fatturato e profitti da record. Appare subito chiaro che Scaroni in Eni intenda operare una strategia speculare a quella attuata in Enel: concentrazione sul core business energetico (che potrebbe implicare, tra l'altro, la cessione delle attività "storiche" nel settore petrolchimico), maggiore integrazione tra le divisioni aziendali e l'ingresso prepotente nel mercato della produzione e distribuzione di energia elettrica attraverso aggressive politiche di marketing rivolte al mercato consumer.
Scaroni non ha mai preso posizioni politiche esplicite a sostegno di un partito o di una coalizione. Più volte sottolinea come l'Italia, a differenza di altri Paesi Europei, è terra di petrolio e di gas, risorse che non vengono valorizzate adeguatamente, a suo dire, a causa della miopia dei politici e di un ambientalismo populista.
Nel novembre 2008 sul tema Protocollo di Kyoto e Pacchetto Clima 20-20-20 si esprime in questi termini: "Noi pensiamo che a breve, con le tecnologie esistenti e con quello che sappiamo fare, le rinnovabili, sostanzialmente eolico e solare, rappresenteranno forzatamente una cosa piccola. Proprio per questo noi, come Eni, investiamo in ricerca, in particolare sul solare, e siamo convinti che solo una scoperta tecnologica rivoluzionaria può far sì che le rinnovabili diano un contributo importante al nostro fabbisogno energetico".
Paolo Scaroni è Consigliere di Amministrazione di Assicurazioni Generali, Vicepresidente non esecutivo del London Stock Exchange Group e Consigliere di Amministrazione di Veolia Environnement. È inoltre nel Board of Overseers della Columbia Business School di New York e della Fondazione Teatro alla Scala.
Dal 2014 è vicepresidente di Rothschild.
Possedeva una piccola quantità di azioni del Milan, cedutegli direttamente dal presidente Berlusconi fino al 14 aprile 2017, quando entra a far parte del consiglio di amministrazione del Milan.






Paolo Scaroni
Cliccare sull'immagine per ingrandire



Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire



Dal sito www.milannews.it
21 luglio 2018

LA SCHEDA DI PAOLO SCARONI, PRESIDENTE DAL CURRICULUM DI FERRO: UN MILANISTA NON AVVOLTO NEL MISTERO
Elliott ha scelto Paolo Scaroni come presidente del Milan, club che, come attestato dalla posizione del fondo, verrà gestito a lungo per riportarlo in un contesto di solidità e prestigio tecnico. Paolo Scaroni è milanista, faceva già parte del precedente CdA, e la sua figura va a differenziarsi nettamente da quella di Li Yonghong, il cui passato (e anche presente) è avvolto nel mistero. All'ex ENEL, oltre alla carica di presidente del club rossonero, va quella di amministratore delegato ad interim.
LA CARRIERA - Nato a Vicenza nel 1946, il nuovo presidente rossonero si è laureato alla Bocconi in Economia e Commercio, proseguendo il suo percorso di studi alla Columbia University. La carriera di Scaroni inizia nella società di consulenza aziendale McKinsey, per poi spostarsi nel gruppo Saint-Gobain nel 1973, soli cinque anni dopo diventa presidente. Nel periodo quasi decennale che va dal 1985 al 1996 ha lavorato per la Techint, ricoprendo le cariche di vicepresidente e amministratore delegato. Dopo aver lavorato per il gruppo industriale italo-argentino, si sposta in Gran Bretagna, diventando amministratore delegato di Pikington. Nel 2002 arriva l'incarico in ENEL, sempre nella figura di amministratore delegato. I brillanti risultati lo portano a diventare a.d. di ENI nel 2005. Dal 2014 Scaroni è vicepresidente della banca d'affari Rothschild e attualmente è Consigliere di Amministrazione di Assicurazioni General, oltre ad essere Vicepresidente non esecutivo del London Stock Exchange Group e Consigliere di Amministrazione di Veolia Environnement. Il vicentino fa inoltre parte del Board of Overseers della Columbia Business School di New York e della Fondazione Teatro alla Scala.
L'ESPERIENZA E IL MILAN - Scaroni, oltre questo curriculum di tutto rispetto, ha anche esperienza in ambito calcistico, avendo ricoperto il ruolo di presidente del Vicenza dal 1997, proprio nell'anno in cui il club biancorosso ha conseguito la vittoria in Coppa Italia e il raggiungimento della Semifinale di Coppa delle Coppe. La carica è stata ricoperta fino al 1999. Oltre alla passione per il Vicenza, club della sua città Natale, Scaroni non ha mai nascosto la sua passione per i colori rossoneri, sottolineata anche oggi, con le parole pronunciate in chiusura di assemblea dei soci: "Ho solo poche parole per ringraziarvi per essere qui. Per me è un grande onore. Se è stato un grande onore per Roberto Cappelli, per me che sono milanista è un grandissimo onore e possiamo considerare conclusa questa assemblea".




Dal sito www.milannews.it
21 luglio 2018

Paolo Scaroni, 71 anni, nuovo presidente e amministratore delegato ad interim del Milan, è un dirigente d'azienda e banchiere che, in passato (dal 2002 al 2014) è stato anche ad di Enel ed Eni. Vicentino, milanista, ha già guidato il Vicenza Calcio tra il 1997 e il 1999. Le sue prime parole nel nuovo incarico sono state «Da milanista è un grande onore fare parte di questa squadra». In realtà Scaroni, in passato già azionista per le azioni che gli erano state regalate dall'ex presidente e patron Silvio Berlusconi, era membro del cda fin dal 14 aprile 2017.




Dal sito www.wikipedia.it
21 luglio 2018

IL COMUNICATO DEL MILAN: "INIZIA UNA NUOVA ERA, ADDIO A FASSONE, SCARONI PRESIDENTE". SINGER: "ELLIOTT ATTREZZATA PER RIPORTARE IL CLUB SULLA GIUSTA STRADA"
MILANO, LONDRA - A seguito del cambio di proprietà della scorsa settimana, con l'assunzione del controllo del club da parte di Elliott, il Milan ha eletto oggi un nuovo Consiglio d'Amministrazione (il "Consiglio") nel corso dell'assemblea degli azionisti tenutasi oggi a Milano e che segna l'inizio di una nuova era per il club. Il nuovo consiglio è composto da Paolo Scaroni, Marco Patuano, Franck Tuil, Giorgio Furlani, Stefano Cocirio, Salvatore Cerchione, Alfredo Craca e Gianluca D'Avanzo.
Con effetto immediato, Marco Fassone lascia la carica di Amministratore Delegato del club. L'attuale Consigliere Paolo Scaroni è stato eletto Presidente Esecutivo e assume ad interim il potere di sovrintendere alla gestione del club, fino alla nomina, a tempo debito, di un nuovo Amministratore Delegato che è stato identificato.
Il Consiglio si riunirà a breve per riesaminare un nuovo business plan per il club, che presenti un chiaro percorso per riconquistare lo status da Champions League. Il Consiglio esaminerà anche un nuovo budget per il club. L'obiettivo finale è quello di rafforzare la competitività della squadra, in conformità alle norme UEFA sul Fair Play Finanziario. Come chiarito ieri nella decisione del Tribunale Arbitrale dello Sport di revocare il divieto alla partecipazione alla UEFA Europa League, "il Collegio ... ha rilevato in particolare che l'attuale situazione finanziaria del Club è ora migliore, in seguito al recente cambio di proprietà del Club". Elliott ha già espresso il suo forte sostegno al club, con un aumento di capitale previsto di 50 milioni di euro e ritiene che i cambiamenti di oggi siano fondamentali per il successo del club nel lungo periodo.
Paolo Scaroni, Presidente Esecutivo, ha dichiarato: "Sono felice di avere l'opportunità di guidare il Consiglio di Amministrazione del Milan e sono grato per la fiducia e il sostegno dei miei colleghi membri del Consiglio. Questo è un momento cruciale nella storia del club e siamo tutti grati di avere un nuovo proprietario impegnato a riportare il Milan al suo antico splendore. A livello del Consiglio, faremo tutto il possibile per mettere l'allenatore e i giocatori nella posizione di avere successo. C'è molto da fare e siamo ansiosi di sfruttare il momentum positivo creatosi oggi".
Paul Singer, fondatore, Co-CEO e Co-CIO di Elliott Management Corporation ha dichiarato: "L'elezione di un nuovo Consiglio d'Amministrazione segna un ulteriore passo per riportare il Milan sulla giusta strada. Elliott è ben attrezzata per fornire stabilità finanziaria e adeguata supervisione, elementi fondamentali per il successo sul campo e un'esperienza di livello mondiale per i tifosi. Riconosciamo il posto di primo piano che AC Milan occupa nel mondo del calcio e siamo consapevoli della responsabilità che deriva dal possedere una franchigia così storica".




Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire



Cliccare sull'immagine per ingrandire

(da AC Milan - facebook)
Cliccare sull'immagine per ingrandire

(da AC Milan - facebook)



Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere
(dalla "Gazzetta dello Sport" del 14 settembre 2018)



Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere
(dalla "Gazzetta dello Sport" del 16 novembre 2018)