Dal sito www.bustocco.it
Giovanni Mauri (Varese, 15 novembre 1956), giocatore, preparatore atletico e allenatore in seconda della Pro dalla fine anni 70' alla seconda metà degli 80. Grintoso esterno di difesa o centrocampo dal fisico massiccio.
Tigrotto da Jerago con Orago, è stato per oltre vent'anni è un fedele scudiero di Carlo Ancelotti, dai tempi della panchina del Parma. Ha curato tutta la preparazione atletica e anche altri aspetti fisico-tattici con il tecnico emiliano con cui ha diviso tutta la carriera fino all'esperienza al Napoli nel 2018, quando poi di fatto si è "pensionato", pur rimanendo a fare il consulente esterno, passando il testimone al figlio Francesco (classe 88) che ne sta ricalcando le orme.
Giovanni Mauri ha vinto ben tre volte la Champions League, nel 2003 e nel 2007, con il Milan, bissano poi con la Supercoppa. Nel 2014, la leggendaria "decima" con il Real Madrid. Due volte la Coppa del Mondo per Club, 2007 con il Milan con il Real Madrid, con i blancos anche una Supercoppa e un Mondiale.
Si è imposto in tutti e sei campionati principali d'Europa, ha vinto infatti lo scudetto con il Milan, la Premier con il Chelsea, la Ligue 1 con il PSG, la Bundesliga con il Bayern e la Coppa del Re con il Real Madrid.
A Jerago per tutti è ancora "il Prof. Mauri", figlio della Giglia e del Pierino, colui che ha cresciuto generazioni di ragazzi come insegnante di educazione fisica alle scuole medie "Nuccia Casula". Da calciatore, era un terzino di spinta che ha vestito la maglia della Pro Patria nella stagione 1979-80, vestendo poi anche le maglie di Arona, Novara e Pavia, concludendo presto la carriera da calciatore nel 1982, iniziando quella di preparatore atletico alla US Jeraghese. Ritorna alla Pro Patria in C2 a metà degli anni 80', nel doppio ruolo di allenatore in seconda e preparatore atletico, rivoluzionando molto l'approccio fisico e mentale alla partita, introducendo l'allenamento del sabato mattina, la corsa sulla sabbia, oltre ad altri concetti che sono i cardini dell'allenamento moderno.
Chiusa l'esperienza in biancoblu al termine della sfortunata stagione 1987-88, passa per diverse società della zona i suoi innovativi metodi di preparazione, non sempre vengono accettati, anzi trova molto scetticismo se non proprio sarcasmo. Individualizzazione della parte atletica del calciatore, pallone subito e non dopo giorni di ritiro, abbandono della corsa blanda, condizionamento dei parametri atletici attraverso il pallone, nella ricerca dell'equilibrio tra forza esplosiva, elastica e contrazioni isotoniche, sono concetti da marziano per il calcio degli anni 80 e primi 90'. Temi che Mauri portava già sul campo da calciatore sul finire degli anni 70', per via dei suoi studi all'ISEF (una mosca bianca per i tempi), dove si è laureato.
Trova i suo primi frutti concreti quando vengono testati con successo al Lugano del bomber Nestor Subiat che nel 1993 vinse una clamorosa Coppa Svizzera, che gli valgono l passaggio Parma nel 1996, dove conosce Carlo Ancelotti, da lì in poi lavorano insieme per vent'anni. Non lo segue soltanto nella sua esperienza alla Juventus, ritrovandosi poi al Milan. |