Marco Emilio Angelo PATUANO

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(da corrierecomunicazioni.it)
  Marco Emilio Angelo PATUANO

Nato il 06.06.1964 ad Alessandria

Consigliere

Stagioni al Milan: ..., dal 2016-17 (dal 14 aprile 2017) al ..... (attualmente in carica)




Dal sito www.wikipedia.it

Nel 1990 Patuano si laurea presso l'Università Bocconi di Milano, specializzandosi in finanza aziendale.

GLI INIZI IN TELECOM ITALIA
Nel maggio dello stesso anno, dopo un'esperienza negli Stati Uniti, comincia la sua carriera professionale alla Direzione Generale dell'allora SIP, dove intraprende un percorso in diversi settori: dall'Amministrazione alla Finanza e al Controllo, ricoprendo incarichi di crescente responsabilità.
Il 27 luglio 1994, dalla fusione di SIP con alcune società del gruppo STET operanti nel settore delle telecomunicazioni, nasce Telecom Italia.
L'anno successivo Patuano partecipa attivamente alla startup di TIM (Telecom Italia Mobile), che nasce il 28 giugno 1995 come parziale scissione dalla società madre Telecom Italia, fino a ricoprirne il ruolo di Responsabile Finanza.

LA CARRIERA INTERNAZIONALE
Nell'aprile 2003, Patuano è nominato CFO di Tim Brasil e di Telecom Italia America Latina S.A, con sede in Brasile, entrambe sotto il controllo di Telecom Italia. Durante gli anni della sua gestione, Tim Brasil diventa il secondo operatore di telefonia mobile del paese sudamericano.
Dal 2004 al 2006 Marco Patuano è general manager di Telecom Italia Latam (America Latina). È presente, inoltre, nel Consiglio di Amministrazione delle società controllate da Telecom Italia nell'America Latina. Nello stesso periodo diviene consigliere di amministrazione nella filiale statunitense di Telecom Argentina.
Nel 2006 passa nella stessa Telecom Argentina, assumendo la posizione di direttore della telefonia fissa. A partire dal maggio 2007 al luglio 2008, invece, viene promosso direttore generale operativo della stessa azienda, della quale si assume la diretta responsabilità.

IL RITORNO IN ITALIA
Patuano è richiamato in Italia nel 2008 da Franco Bernabé, dove lo attende, il 9 agosto dello stesso anno, la carica di CFO del Gruppo Telecom Italia.
Da settembre 2008 a dicembre 2009 ricopre il ruolo di consigliere e membro del comitato esecutivo di Italtel S.p.A, al fine di favorire un riassestamento della società.
Nel novembre 2009, infine, assume la responsabilità del mercato domestico di Telecom Italia, fino a diventarne amministratore delegato nell'aprile del 2011.
Nel 2016 i neo investitori (stranieri) appena entrati nel pacchetto azionario, premono per un rinnovamento. Arnaud De Puyfontaine, il braccio destro di Vincent Bollorè (Vivendi) punta ad una diversa gestione e ottiene le dimissioni di Marco Patuano, che le firma il 21 marzo. Il Cda le ratifica il giorno successivo, passando le deleghe operative al Presidente Giuseppe Recchi che le assume ad interim fino alla nomina del nuovo amministratore delegato. Patuano ottiene una ulteriore buonuscita di sei milioni di euro.
Il 7 ottobre seguente viene scelto come AD di Edizione srl, holding finanziaria della famiglia Benetton.
Il 14 aprile 2017 entra a far parte del consiglio di amministrazione del Milan.




Dal sito www.wikipedia.it
21 luglio 2018

IL COMUNICATO DEL MILAN: "INIZIA UNA NUOVA ERA, ADDIO A FASSONE, SCARONI PRESIDENTE". SINGER: "ELLIOTT ATTREZZATA PER RIPORTARE IL CLUB SULLA GIUSTA STRADA"
MILANO, LONDRA - A seguito del cambio di proprietà della scorsa settimana, con l'assunzione del controllo del club da parte di Elliott, il Milan ha eletto oggi un nuovo Consiglio d'Amministrazione (il "Consiglio") nel corso dell'assemblea degli azionisti tenutasi oggi a Milano e che segna l'inizio di una nuova era per il club. Il nuovo consiglio è composto da Paolo Scaroni, Marco Patuano, Franck Tuil, Giorgio Furlani, Stefano Cocirio, Salvatore Cerchione, Alfredo Craca e Gianluca D'Avanzo.
Con effetto immediato, Marco Fassone lascia la carica di Amministratore Delegato del club. L'attuale Consigliere Paolo Scaroni è stato eletto Presidente Esecutivo e assume ad interim il potere di sovrintendere alla gestione del club, fino alla nomina, a tempo debito, di un nuovo Amministratore Delegato che è stato identificato.
Il Consiglio si riunirà a breve per riesaminare un nuovo business plan per il club, che presenti un chiaro percorso per riconquistare lo status da Champions League. Il Consiglio esaminerà anche un nuovo budget per il club. L'obiettivo finale è quello di rafforzare la competitività della squadra, in conformità alle norme UEFA sul Fair Play Finanziario. Come chiarito ieri nella decisione del Tribunale Arbitrale dello Sport di revocare il divieto alla partecipazione alla UEFA Europa League, "il Collegio ... ha rilevato in particolare che l'attuale situazione finanziaria del Club è ora migliore, in seguito al recente cambio di proprietà del Club". Elliott ha già espresso il suo forte sostegno al club, con un aumento di capitale previsto di 50 milioni di euro e ritiene che i cambiamenti di oggi siano fondamentali per il successo del club nel lungo periodo.
Paolo Scaroni, Presidente Esecutivo, ha dichiarato: "Sono felice di avere l'opportunità di guidare il Consiglio di Amministrazione del Milan e sono grato per la fiducia e il sostegno dei miei colleghi membri del Consiglio. Questo è un momento cruciale nella storia del club e siamo tutti grati di avere un nuovo proprietario impegnato a riportare il Milan al suo antico splendore. A livello del Consiglio, faremo tutto il possibile per mettere l'allenatore e i giocatori nella posizione di avere successo. C'è molto da fare e siamo ansiosi di sfruttare il momentum positivo creatosi oggi".
Paul Singer, fondatore, Co-CEO e Co-CIO di Elliott Management Corporation ha dichiarato: "L'elezione di un nuovo Consiglio d'Amministrazione segna un ulteriore passo per riportare il Milan sulla giusta strada. Elliott è ben attrezzata per fornire stabilità finanziaria e adeguata supervisione, elementi fondamentali per il successo sul campo e un'esperienza di livello mondiale per i tifosi. Riconosciamo il posto di primo piano che AC Milan occupa nel mondo del calcio e siamo consapevoli della responsabilità che deriva dal possedere una franchigia così storica".