Adriano GALLIANI

< ALTRI DIRIGENTI
  Ritorna all'Home Page



(Archivio Magliarossonera.it)
  Adriano GALLIANI

Nato il 30.07.1944 a Monza

Amministratore Delegato e Vicepresidente

DA AMMINISTRATORE DELEGATO:

Stagioni al Milan: 31, dal 1986-87 al 2016-17 (fino al 13 aprile 2017)

DA VICEPRESIDENTE:

Stagioni al Milan: 21, dal 1996-97 al 2016-17 (fino al 13 aprile 2017)




Cliccare sull'immagine per ingrandire

Silvio Berlusconi a Milanello con Ariedo Braida, Adriano Galliani e Cesare Cadeo, 1986



Cliccare sull'immagine per ingrandire

Tassotti, Capello e Galliani scendono dall'aereo
con la Coppa dei Campioni 1993-94
Cliccare sull'immagine per ingrandire

(da "L'Unità")



Cliccare per ingrandire

Estate 1995, Roberto Baggio accolto da Adriano Galliani.
Galliani: "Baggio nel 1990 non arriva al Milan dopo una chiacchierata tra Agnelli e Berlusconi. Io avevo già firmato con Caliendo (agente di Baggio all'epoca) e in quel momento ci chiama l'avvocato e arriva poco dopo un suo elicottero. Andiamo in Corso Marconi e l'avvocato chiede a Berlusconi di lasciargli Baggio, perché non poteva continuare a vincere lui. Io urlavo, non volevo mollare Baggio ma Berlusconi diede la sua parola all'avvocato e Baggio andò alla Juve." (Adriano Galliani)



Cliccare sull'immagine per ingrandire

Galliani con il quadro del Milan 1901 alle spalle
(dal sito www.acmilan.com)


Ariedo Braida con Adriano Galliani





Adriano Galliani con Leonardo


Adriano Galliani con Leonardo



Cliccare sull'immagine per ingrandire

Adriano Galliani e Felice Colombo allo stadio Brianteo di Monza



Cliccare sull'immagine per ingrandire

23 dicembre 2016, prima della Supercoppa Italiana, Milan vs Juventus: Galliani e Marotta
(by Paolo Nucci)





Adriano Galliani con i trofei



Cliccare sull'immagine per ingrandire

(da AC Milan - facebook)



Cliccare sull'immagine per ingrandire

(dalla "Gazzetta dello Sport" del 15 febbraio 2019)
Cliccare sull'immagine per ingrandire

(da "Tuttosport" del 29 ottobre 2019, grazie a Luigi La Rocca)



Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire
(dalla "Gazzetta dello Sport" del 4 dicembre 2019, grazie a Luigi La Rocca)



Cliccare sull'immagine per ingrandire

Giugno 2020, il Monza promosso in Serie B



Cliccare sull'immagine per ingrandire

(dalla "Gazzetta dello Sport" del 29 agosto 2020)



Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire

"Dopo 110 anni ho realizzato il sogno di mia madre Annamaria: portare il Monza in Serie A. E ho pianto a dirotto. A 5 anni mia mamma mi portò per la prima volta allo stadio: da bambino dicevo che da grande volevo fare il presidente del Monza, e così è stato. Ho imparato a leggere sulla Gazzetta dello Sport. Mia madre aveva una piccola azienda di trasporti. Aspettavo che gli autisti andassero in pausa pranzo: salivo sul camion, rubavo la Gazza e la leggevo tutta. Io ho avuto una grande fortuna nella mia vita: essere sì il numero due, ma di Silvio Berlusconi. Il momento esatto in cui è cambiata la mia vita? Lo ricordo come fosse ora: 1 novembre 1979. Berlusconi mi invitò a cena ad Arcore. Mi chiese se con la mia Elettronica industriale, piccola azienda che portava in Italia il segnale delle televisioni straniere fossi in grado di costruire tre reti nazionali. Io dissi di sì. Lui mi rispose: “Bene, il prezzo lo faccia lei”. Pagò un miliardo delle vecchie lire per il 50% della mia azienda: la cifra non l’ho mai rivelata a nessuno. Il mio Milan era un gruppo di campioni veri, di persone fantastiche e talenti inarrivabili, non è un caso che negli anni di Ancelotti si è vinto tutto, arrivando al primo posto al ranking europeo. Se ripenso a quei ragazzi mi vengono i lucciconi agli occhi. Manchester 2003, sempre quella finale, i rigori, dopo Del Piero che lo segna tocca a Sheva. Gol, siamo nuovamente campioni d’Europa. Qualche sera dopo ci ritroviamo a festeggiare il titolo al Castello Sforzesco, io passo per i tavoli e a un certo punto mi fermo a quello in cui e` seduto un famoso psichiatra, ora non ricordo il nome. Gli dico: “Professore, da alcuni giorni sogno Shevchenko che va sul dischetto, tira e sbaglia il rigore decisivo. È grave?”. E lui: “è incurabile“. Buon compleanno al "Condor" Adriano Galliani! (dal "Corriere della Sera/Corriere dello Sport", 30 luglio 2022)

Cliccare sull'immagine per ingrandire