(Archivio Magliarossonera.it)
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Jacopo CASTELFRANCHI |
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Nato il 17.06.1922 a Milano, † il 22.05.2017 a Milano
Consigliere e Presidente ad interim
DA CONSIGLIERE:
Stagioni al Milan: ..., dal 1968-69 al .....
DA PRESIDENTE ad interim:
Stagioni al Milan: 1, da dicembre 1975 a .....
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Dal sito www.wikipedia.it
CARRIERA
Nel dopoguerra lavora alla Salmoiraghi di Milano.
Nel 1946 inizia a collaborare con il padre nell'azienda di famiglia G.B.C., appunto Gian Bruto Castelfranchi, un'azienda nata per la commercializzazione di accessori di strumenti musicali, poi di strumenti fonografici e di pubblicazione di libretti musicali; collateralmente anche casa editrice musicale.
La collaborazione inizia con la presentazione alla Fiera Campionaria dei registratori a filo.
Nel 1953 viene inaugurata la storica sede milanese della GBC in via Petrella al 6, in seguito all'ampliamento dei prodotti rappresentati.
Nel 1957 edita il periodico Selezione di Tecnica Radio TV, che comporta la costituzione di un'azienda separata, ossia la J.C.E., Jacopo Castelfranchi Editore.
Nel 1962 la crescita porta allo spostamento del quartier generale in un'ampia area in via Matteotti di Cinisello Balsamo.
Nel 1970 acquisisce la concessione della Sony per l'Italia e, nel decennio successivo, creerà una joint venture con l'azienda giapponese che sarà la piattaforma per la Sony Italia.
L'espansione prosegue, da un lato dei punti vendita (superando sul territorio italiano i 150), dall'altro del catalogo: diodi Zener, valvole, semiconduttori, circuiti integrati, ma anche prodotti finiti, dalla radiolina tascabile agli apparecchi CB o i registratori a nastro, dai sistemi audio ad alta fedeltà ai televisori; che fossero importati o progettati ed assemblati in proprio. Sempre negli anni '70 l'organizzazione GBC commercializzava anche scatole di montaggio (kit), dapprima con marchio "high kit", poi "Amtron" e infine verso gli anni '80 "Amtroncraft" e "Kuriuskit".
Negli anni importa in Italia anche B&O Bang&Olufsen, Sinclair, Goldstar (poi divenuta LG).
Come JCE invece a Selezione seguì nel 1966 Sperimentare, nel 1974 MilleCanali e via via una serie di pubblicazioni tecniche molto note: Elettronica Oggi, Cinescopio, Eurosat, Applicando una volta che, negli anni '80, vendette la GBC. Collateralmente cofondò, e poi cedette agli altri soci, anche la Jackson Italiana Editore.
Attualmente è editore di DBC Edizioni.
SPORT
Jacopo Castelfranchi è stato, oltre che appassionato e buon praticante di calcio e ciclismo, eclettico sponsor di diversi sport.
Nel pugilato ebbe modo di sponsorizzare, fra gli altri, Tore Burruni, Nino Benvenuti ed Eddie Perkins.
Nel ciclismo fece partecipare la sua squadra in diverse edizioni della Sei Giorni di Milano ai tempi del Palazzetto dello Sport nonché del Giro d'Italia. Si possono citare il pistard Carlo Rancati, o la Maglia Rosa Aldo Moser.
Nel basket ebbe due squadre, sia nel campionato maschile che femminile.
Non mancarono anche le sponsorizzazioni nel rugby, nel baseball, nell'atletica e in altri sport. Ma Jacopo Castelfranchi è un nome specialmente legato alla società calcistica del Milan, di cui è stato consigliere dal 1968, e presidente ad interim dopo Albino Buticchi. |
Jacopo Castelfranchi con Karl Heinz Schnellinger (dal profilo facebook) |
Jacopo Castelfranchi fu il fondatore della GBC, azienda produttrice di accessori per strumenti fonografici e musicali e sponsor della squadra di ciclismo GBC (dal profilo facebook) |
Con Raffaella Carrà e Gianni Boncompagni (dal profilo facebook) |
(dal profilo facebook) |
Dal sito www.merateonline.it
E' SCOMPARSO JACOPO CASTELFRANCHI, NOTO IMPRENDITORE. VISSE A VILLA MORIGGIA A CALCO
Avrebbe compiuto 95 anni il prossimo 17 giugno Jacopo Castelfranchi, venuto a mancare nella mattinata di oggi. La notizia della sua scomparsa si è presto diffusa a Calco, dove da tempo la sua famiglia è legata a Villa Moriggia, situata nella zona "alta" del paese, che ha recentemente aperto le sue porte in occasione delle Giornate di Primavera del Fai.
Imprenditore noto nel milanese, "di quelli vecchio stampo" come lo ricorda chi ha condiviso con lui parte del suo percorso professionale, nella sua dimora immersa nel verde della Brianza e caratterizzata da uno "zoo" in cui accudiva animali esotici e piante rare invitava amici, conoscenti e collaboratori che lo hanno accompagnato lungo una vita ricca di soddisfazioni e conoscenze illustri.
Il padre Gian Bruto fu il fondatore della "GBC", azienda nota per la commercializzazione di accessori per la realizzazione di strumenti fonografici e musicali che negli anni '70 avviò una joint venture con la Sony. Un'azienda in cui Jacopo iniziò a collaborare nel 1946, portandola avanti fino alla vendita negli anni Ottanta, in seguito alla quale intraprese una strada diversa nel settore delle edizioni.
Appassionato sportivo, sponsorizzò una serie di atleti ed eventi di rilevanza nazionale nel pugilato, nel ciclismo, ma anche nel rugby e nel baseball e fu particolarmente legato al Milan, di cui fu consigliere alla fine degli anni Sessanta e presidente ad interim per un breve periodo dopo Albino Buticchi.
Nel 1977 ottenne l'Ambrogino d'oro milanese. La Villa di Calco - acquisita nel 1975 e riqualificata mantenendo gli spazi originari - custodisce le testimonianze di un'intera vita tra cui alcuni reperti "speciali" come la fotografia con Raffaella Carrà o le cariche di ''Commendatore'' e ''Grande ufficiale'' della Repubblica italiana.
Dalla sua oasi calchese, fino a pochi anni fa, raggiungeva il milanese dove collaborava con entusiasmo con persone anche di diversi decenni più giovani di lui, un'attività che (ci ha spiegato quando lo abbiamo incontrato in villa alcuni anni fa) gli regalava grandi soddisfazioni.
"Era una persona squisita, colta e affabile, al passo coi tempi nonostante l'età e che vantava una vita ricca di esperienze" è il ricordo dell'ex sindaco Gilberto Fumagalli, che ha presieduto personalmente il suo matrimonio durante il secondo mandato.
"Era un imprenditore, di quelli vecchio stampo. Lui diceva la sua su tutto, anche sul colore delle linee divisorie nelle newsletter. Sì, perché solo fino a qualche anno fa il Signor Castelfranchi, come lo chiamavano tutti, era in piena attività con una casa editrice multimediale" è il ricordo affidato alla Rete di alcuni collaboratori. "Una storia imprenditoriale piena di successi, di intuizioni e grandi rivoluzioni"
Come quella che lo portò ad aprire la Sony Italia che affiancò alla GBC, seguita dalla casa editrice JCE (Jacopo Castelfranchi Editore) che è stata una scuola di formazione per tanti giornalisti che ancora oggi si occupano di tecnologia.
"Addio Signor Jacopo, grazie per le sgridate, per i sorrisi, per le barzellette che non facevano ridere, grazie per la sua forza vitale, per la passione che ha sempre messo in ogni cosa. Ci mancherà signor Castelfranchi" è la dedica diffusa in internet.
"Ogni cosa va fatta con amore" ci aveva detto nel 2011. Il segreto di una vita lunga e felice, terminata nella mattinata di oggi.
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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 23 maggio 2017) |
(dal profilo facebook) |
(dal "Corriere della Sera" del 23 maggio 2017) |
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