(Archivio Magliarossonera.it)
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Taribo WEST |
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Nato il 26.03.1974 a Port Harcourt-Lagos (NIG)
Difensore (D), m 1.86, kg 80
Stagioni al Milan: 2, dal 1999-00 (a dicembre 1999 acquistato dall'Inter) al 2000-01 (a novembre 2000 ceduto in prestito al Derby County) (di cui 1 con partite ufficiali, 1999-00)
Proveniente dall'Internazionale
Esordio nel Milan in gare ufficiali e in Campionato (Serie A) il 24.03.2000: Milan vs Juventus 2-0
Ultima partita ufficiale giocata con il Milan il 14.05.2000: Milan vs Udinese 4-0 (Campionato)
Totale presenze in gare ufficiali: 4
Reti segnate: 1
Palmares rossonero: -
Esordio assoluto in Serie A il 14.10.1997: Bologna vs Internazionale 2-4
Esordio in Nazionale Nigeriana: nel 1994
Ultima partita giocata in Nazionale Nigeriana: nel 2005
Totale presenze in Nazionale Nigeriana: 41
Reti segnate in Nazionale Nigeriana: 0
Palmares personale: Campione di Francia con (1996, Auxerre), 2 Coppe di Francia (1994, 1996, Auxerre), 1 Coppa UEFA (1986, Internazionale), 1 Medaglia d'Oro Olimpica (1996, Nazionale Nigeriana), finalista nella Coppa d'Africa contro il Camerun (2000, Nazionale Nigeriana)
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Ha giocato anche con lo Sharks Port H. (A), il Julius Berger (A), l'Auxerre (A), l'Internazionale (A), il Derby County (A), il Kaiserslautern (A), il Partizan Belgrado (A), l'Al-Arabi (A), il Plymouth (*).
Dal sito www.wikipedia.it
CARRIERA
West ha avuto una carriera calcistica di successo, in cui ha giocato per diverse squadre tra cui: Auxerre, Inter, Milan, Derby County, Kaiserslautern, Partizan Belgrado, Al-Arabi e Plymouth.
Le sue presenze nella nazionale nigeriana sono state 41, tra cui si ricordano quelle del mondiale francese del '98.
Con la nazionale africana ha trionfato nei giochi olimpici del 1996, ad Atlanta in Georgia, conquistando la medaglia d'oro.
Il suo stile di gioco, nonché il ruolo che ricopriva all'interno della propria difesa, spesse volte l'hanno portato a commettere gravi falli che hanno macchiato la sua carriera.
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Dal sito www.raisport.rai.it
3 agosto 1999 - di Stefano Tatarella
TARIBO, WILD WILD WEST
Il nigeriano fa i conti della sua esperienza: "Urlo di gioia perché voglio che mi sentano
in cielo. Bob Marley e Peter Tosh? Filosofi rasta. La persona a cui ho voluto più bene? Gigi Simoni".
Nella nuova Inter di Marcello Lippi, non sembra esserci più posto per Taribo West anche se lui, forte di un contratto sino al 2001, potrebbe impuntarsi e rimanere alla corte di Moratti. Se davvero dovesse preparare le valigie (ha richieste soprattutto in Inghilterra), c'è da scommettere che saranno in molti a rimpiangere il grintoso difensore nigeriano, diventato uno dei simboli nerazzurri delle ultime due stagioni. Per conquistare l'ambiente, Taribo West aveva impiegato pochi giorni: storia del luglio 1997 e di un raduno in Valle d'Aosta (a Sarre, diventata il luogo abituale del ritiro estivo dei nerazzurri) vivacizzato dalle sue urla prorompenti. "Erano urla di gioia: è il mio modo di rilassarmi", tiene a specificare.
Non conosci metodi meno rumorosi?
"Ma a me piace fare così. Urlo per far capire al mondo che sono felice per quello che ho. Dio mi ha dato la possibilità di giocare al calcio e di vincere tanto. Allora urlo di gioia, perché voglio che mi sentano sino in cielo".
Di certo, ti sentivano i compagni di squadra!
"Certo, volevo rendere partecipe di questa gioia anche chi mi stava vicino, perché altrimenti che gioia sarebbe stata?"
Tifosi e compagni non ti dimenticheranno soltanto per le urla, ma anche per il look. A chi ti sei ispirato nella scelta delle treccine?
"Il loro nome è "dreadlocks" e sono un simbolo di religiosità".
Quale religione?
"La religione rasta, che ha avuto come interpreti grandi artisti come Bob Marley e Peter Tosh".
Vuoi dire i due cantanti giamaicani?
"Io non li ritengo dei cantanti, ma dei veri e propri filosofi. I testi delle loro canzoni hanno insegnato molto al mondo: hanno raccontato la necessità di amare il prossimo, disprezzando tutte le guerre".
Chi è stata la persona dell'Inter alla quale hai voluto più bene?
"Gigi Simoni, un ottimo tecnico e una grande persona. Mi è dispiaciuto molto quando l'hanno mandato via".
Con il suo successore Lucescu i rapporti non erano proprio idilliaci: ricordi quando gli lanciasti la maglietta?
"Acqua passata. Cambiamo argomento".
Lascerai rimpianti anche nel campo del sociale. Le tue attività benefiche con Weah in Africa hanno avuto una vasta eco.
"George è un amico e una persona che si fa in quattro per gli altri. E' un piacere lavorare con lui".
Qual è stata l'ultima iniziativa in comune?
"Abbiamo registrato un CD, "What a Happy Day", insieme ad altri campioni del calcio italiano come i miei compagni nell'Inter Ronaldo e Zamorano più Ba, Bierhoff, Davids, Zidane, Masinga, Otero, Kallon, Di Carlo e Viviani. Il ricavato delle vendite è stato devoluto all'Unicef, per l'assistenza dei bambini vittime di guerra".
Evidentemente, la musica e le urla (canore) sono radicate nel suo DNA...
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Dal sito www.raisport.rai.it
18 dicembre 1999
TARIBO MANGIALI TUTTI
Tutti conoscono Taribo West, per le treccine colorate, per i modi stravaganti, ora per il passaggio dall'Inter al Milan che ha fatto infuriare i tifosi milanisti. Eppure quelli di fede nerazzurra l'hanno amato e incitato al grido di "Taribo mangiali tutti". Ma nessuno conosce il Taribo che vi mostriamo in esclusiva...
Taribo e' un pastore protestante che ogni settimana affitta una sala in un hotel di Milano per radunare gente del suo popolo, che arriva in Italia e che a volte vive ai margini, ha vite difficili, e Taribo li mette insieme, li fa pregare, spesso li toglie dalla strada.
Nella "Taribo West Foundation" investe piu' del 50% dei suoi guadagni... a Lagos, in Nigeria ha aperto un orfanotrofio per bambini che a volte non superano nemmeno i primi anni di infanzia, e muoiono di Aids. Questo e' Taribo fuori dal rettangolo verde... soltanto chi non lo conosce puo' detestarlo...
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Ecco il pensiero dei tifosi rossoneri sull'acquisto di Taribo West... |
.e quello dei tifosi nerazzurri |
(da "Forza Milan!", 2000) |
(Archivio Magliarossonera.it) |
(Archivio Magliarossonera.it) |
Taribo West cantante (Archivio Magliarossonera.it) |
In copertina di "Gazzetta Sportweek" |
Dal sito www.libero.it
27 febbraio 2002 - di Davide Passoni
UN COLPO AL CERCHIO...e uno alla moglie?
I casi Davids e West
I calciatori, si sa, spesso hanno eccessi di agonismo che li portano a esagerare con interventi al di là del regolamento. Ma finché tutto resta all'interno dei campi di calcio, nessun problema. A volte però sembra che calci e pugni possano uscire dal rettangolo erboso e finire tra le mura di casa, in faccia alle mogli o alle compagne.
Potrebbe essere il caso delle dolci metà di Edgar Davids e Taribo West, ringhioso centrocampista della Juventus e roccioso difensore del Kaiserslautern, ex di Inter e Milan. Nei giorni scorsi infatti, Atinuke, moglie di West, e Sarah Hageens, ex fidanzata di Davids, hanno denunciato i rispettivi compagni per percosse.
La denuncia della Hageens è stata fatta, secondo il quotidiano olandese "De Telegraaf", alla magistratura dei Paesi Bassi, e avrebbe dato origine a un mandato di arresto per Davids. Inoltre la bella Sarah pare voglia denunciare l'ex fidanzato anche alla magistratura italiana. Insomma, tra risse, infortuni spaccagambe, positività all'antidoping, la vita professionale e personale di Davids non ha requie.
Un po' diversa la vicenda di West, che assume contorni piccanti. Sempre un quotidiano, il nigeriano "The Punch", ha riferito la presunta denuncia della moglie del calciatore, Atinuke, che avrebbe lamentato percosse e il mancato adempimento dei doveri coniugali da parte del marito: West avrebbe inventato per mesi le scuse più improbabili per non avere rapporti sessuali con lei. Una storia boccaccesca della quale Taribo si è detto all'oscuro, anzi: infuriato, ha dato mandato a un avvocato bresciano di smentire le notizie di questo tenore. A detta del legale, West non sarebbe nemmeno sposato. Eppure qualche anno aveva fatto impazzire la dirigenza dell'Inter quando era scomparso per alcune settimane in Nigeria, prendendo come giustificazione il suo matrimonio...
Ora toccherà ai magistrati capire cosa è accaduto davvero ai due giovanotti. Ma sarà un caso che al centro di queste storielle ci siano due dei calciatori più fallosi della storia?
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C'ERA UNA VOLTA IL TARIBO (WEST)
Alle due del pomeriggio, dopo un'ora e mezzo di canti e preghiere, d'invocazioni e danze, sale sull'altare uno strano reverendo con le treccine colorate di rosso. È il momento più atteso: nella sala piena di fiori, festoni e bandiere, cala il silenzio. Tonaca nera con bottoni bianchi, colletto alzato e sguardo ieratico, il sacerdote afferra il microfono e scandisce una lunga serie di "alleluja!" a cui il suo popolo risponde battendo le mani e gridando "amen, amen!". Poi il predicatore inizia a lodare Dio ad alta voce, in un inglese quasi cantato, con un sottofondo di pianoforte e batterie. Qualche volta, un colpo di tamburo sottolinea i passaggi più forti dell'omelia. Non diresti mai, a vederlo così preso nel suo ruolo, che il celebrante è Taribo West, 30 anni, nigeriano, già campione olimpico ed ex difensore di Inter e Milan, ultimamente in forza al Partizan Belgrado ma, soprattutto, in missione per conto di Dio...
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(dalla "Gazzetta dello Sport" dell'8 gennaio 2019) |
"E' stata solo colpa di Maldini. Io ero più forte di lui e di Costacurta, ma Zaccheroni non mi faceva mai giocare...
Quando tornai dalla Coppa d'Africa, Maldini si ruppe e ebbi l'opportunità di giocare: feci bene, a mio avviso, nonostante le critiche subite. Poi ho scoperto che Maldini aveva una sorta di padrino e non poteva essere tolto..." (Taribo West) |
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