Luciano SPINOSI
"Spina"

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(Archivio Magliarossonera.it)



Scheda statistiche giocatore
  Luciano SPINOSI

Nato il 09.05.1950 a Roma

Terzino-Stopper (D), m 1.82, kg 79

Stagioni al Milan: 1, 1983-84

Proveniente dal Verona

Esordio nel Milan in gare ufficiali e in Coppa Italia il 21.08.1983: Arezzo vs Milan 0-0

Ultima partita giocata con il Milan il 06.05.1984: Milan vs Pisa 2-1 (Campionato)

Totale presenze in gare ufficiali: 24

Reti segnate: 0

Palmares rossonero: -

Esordio assoluto in Serie A il 12.05.1968: Torino vs Roma 2-1

Palmares personale: 5 Scudetti (1972, 1973, 1975, 1977, 1978, Juventus), 1 Coppa Uefa (1977, Juventus), 2 Coppe Italia (1969, 1980, Roma), 1 Scudetto (1999-00, Lazio) da Allenatore in 2^

Esordio in Nazionale Italiana il 09.06.1971: Svezia vs Italia 0-0

Ultima partita in Nazionale Italiana il 23.06.1974: Polonia vs Italia 2-0

Totale presenze in Nazionale Italiana: 19

Reti segnate in Nazionale Italiana: 0

Palmares da allenatore in Seconda: 1 Scudetto (1999-00, Lazio)




Ha giocato anche con la Tevere Roma (D), la Roma (A), la Juventus (A), il Verona (A) e il Cesena (B).

E' stato allenatore in Seconda della Sampdoria (A) con Sven Goran Erikssonn, della Lazio (A) prima con Erikssonn e poi con Dino Zoff .

"Dà il meglio di se con la Juventus, con la quale negli anni '70 vince scudetti in serie ed alla quale era arrivato assieme a Capello e Landini dalla Roma. Al Milan disputa un solo campionato, al termine della carriera, senza infamia e senza lode, in una stagione di transito che vede i rossoneri neopromossi in Serie A, tra le cui fila militano i vari Blissett, Russo, Manzo, ecc.Vince uno Scudetto alla Lazio come Vice di Eriksson in panchina." (Nota di Colombo Labate)



Dal sito www.juventus1897.it

Nato a Roma il 19 maggio 1950. Difensore. Primi calci nella Tevere Roma e, nell'estate 1967, compie il gran balzo che lo porta dalla serie D alla massima divisione nelle file della Roma con la quale, diciottenne, fa il suo approccio con il calcio che conta.
Racconta Luciano: «Eravamo di lunedì e mister Helenio Herrera venne da me, dicendomi che la domenica successiva, nella partita contro il Pisa, mi avrebbe dato il posto da titolare. Mi disse di stare tranquillo e, forse per farmi passare un principio di tremarella, mi predisse che avrei pure segnato un goal. Fra me e me pensai che sarebbe stata una cosa assai improbabile, primo perché non sono mai stato un goleador, secondo perchè, nel ruolo di terzino, non è che si abbiano molte occasioni per tirare a rete. Come fu, come non fu, fatto sta che, invece, il goal lo segnai davvero».
Dopo un triennio trascorso nella capitale, nel 1970, in compagnia di Capello e Landini II, raggiunge la Juventus ed in bianconero si ferma per otto stagioni. Difensore di buon temperamento a Torino è per quattro stagioni pedina fondamentale del pacchetto arretrato di una Juventus che sta diventando grandissima, poi con l'arrivo di Gentile le sue apparizioni si fanno episodiche e Spinosi, con grande professionalità, appena ventiquattrenne, vive l'amara esperienza della retrocessione al ruolo di rincalzo. Negli otto anni torinesi gioca complessivamente 241 partite (138 in campionato, 54 in Coppa Italia e 49 nelle Coppe europee), realizza 4 goals. (1 in campionato e 3 in Coppa Italia) e contribuisce agli scudetti 1972, 1973, 1975, 1977 e 1978 ed alla Coppa Uefa 1977. Nell'estate del 1978 rientra a Roma dove torna a vestire la maglia giallorossa (con la quale lega il suo nome alla Coppa Italia nel 1980 e nel 1981), nel 1982 approda al Verona, nel 1983 al Milan e nel 1984 al Cesena. Nel 1971 debutta in Nazionale A con la quale partecipa alla spedizione in Germania Ovest per il Mondiale 1974. Il ruolino azzurro di Spinosi annota 19 presenze al servizio della massima rappresentativa, 3 con l'Under 23 e 6 con la Giovanile.
Spinosi è, sicuramente, un giocatore che ha ricevuto, almeno nella Juventus, molto meno di quanto avrebbe meritato; iniziò la sua carriera come terzino, costituendo con Marchetti una coppia dura e grintosa. Marcatore solido, sempre concentrato, era dotato di un bagaglio tecnico non disprezzabile che gli consentì, anni dopo nella Roma, di giocare esterno in una difesa a zona a quattro.
Il momento del decollo sembra arrivare nella stagione 1976-77: il "Trap" lo vuole stopper titolare da affiancare a Gaetano Scirea, ma dopo un paio di partite un terribile incidente lo mette fuori gioco. Entra "Morgan" Morini ed è un trionfo; l'esplosione di Cabrini poi (Cuccureddu e Gentile non si potevano discutere come marcatori) lo relega in panchina ed all'epoca era panchina davvero: una sola sostituzione, oltre al portiere e cambi davvero col contagocce.




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La Roma 1969-70 con Bet, Spinosi e Capello



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Aldo Bet, Fabio Capello e Luciano Spinosi nella Roma 1969-70





Luciano Spinosi, stagione 1983-84



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Luciano Spinosi