Da "Milanissimo" - facebook
16 dicembre 2023
È la storia di un predestinato. Sì perché quando a 18 anni, segni al tuo esordio in Serie A, da subentrato per giunta, e di mestiere non fai propriamente l’attaccante, non puoi essere un ragazzo normale. Di sicuro non sei uno qualunque. Segni particolari: difensore più forte del campionato primavera 1. Basta questo per descrivere Jan Carlo. Nato in Germania, nel cuore della foresta nera, da papà bosniaco e mamma serba. Disciplina ed educazione teutonica, fisico e temperamento slavo. Con la Serbia nel cuore, nonostante la possibilità di giocare per la Germania, ha fatto tutta la trafila nelle nazionali giovanili delle Aquile Bianche. Moncada se ne innamora a Maggio 2022, durante l’Europeo U17. È la competizione dove brilla la stella di Zaire Emery. Simic si distingue come uno dei migliori difensori di tutto il panorama giovanile europeo. Si toglie anche la soddisfazione di andare in rete contro la Danimarca di Højlund. Si deve arrendere, ad un passo dalla finale, solo ai calci di rigore contro i Paesi Bassi. Il Milan inizia a tessere i rapporti con il suo entourage (l’anno dopo il ragazzo passerà a Riso, oggi a tutti gli effetti il nuovo Raiola) e a fine calciomercato piazza il blitz decisivo a Stoccarda, anticipando tutte le big tedesche, soprattutto Bayern Monaco e Dortmund che erano in prima fila. Basta una chiamata di Maldini, idolo del ragazzo, per sbaragliare la concorrenza. Il giorno della firma gli tremano le mani mentre gli mettono davanti il contratto. Somma sborsata ? 750 mila euro di parte fissa più bonus. In totale un milione e mezzo. Un affare già all’epoca per quello che si era intravisto. Il ragazzo va in primavera e inizia ad impressionare piano piano. Il resto è storia risaputa ai più. I tifosi del Milan iniziano a notarlo, quest’estate, durante la tournée precampionato negli USA. A Pasadena, ore 4 del mattino italiane, si mangia Joselu, contiene gli inserimenti di Bellingham e gioca da veterano impressionando tutti. Subentra nel secondo tempo contro la Juve a Los Angeles e anche lì se la gioca senza sbavature e con freddezza cinica. Il Milan all’inizio lo protegge e lo nasconde con intelligenza togliendogli pressione. Poi Pioli, inspiegabilmente, nonostante le numerose defezioni nel reparto, a fine Ottobre lo lascia a casa e gli preferisce Pellegrino a Napoli, con gli esiti infausti a tutti conosciuti. L’apice di questa scellerata decisione nel precludergli l’esordio si raggiunge in questi primi 17 giorni del mese di Dicembre. Nonostante il solo Tomori disponibile, l’allenatore preferisce adattare Theo in mezzo. E se con il Frosinone, il francese, sfruttando l’effetto sorpresa e il valore dell’avversario, gioca da migliore in campo, a Bergamo naufraga sui gol presi. E in Inghilterra si salva, insieme a tutta la squadra, solo nella seconda frazione. Oggi addirittura a Jan viene preferito Pobega, in nome di una maggiore fluidità nella fase di transizione di quella che è stata una difesa a 3. Ma a volte il destino ha in serbo delle sorprese incredibili e inaspettate. Come accadde con Thiaw l’anno scorso. Entra, segna, sfiora la doppietta, guida magistralmente la difesa con le sue caratteristiche sia in impostazione che in marcatura, saltando in anticipo prima di tutti. I genitori piangono in tribuna sotto Natale. San Siro lo acclama. In maglia rossonera, nell’era a 3 punti, come lui solo Pato e Paloschi. Giu’ il cappello signori. Che il Natale ci possa portare in dono la sua definitiva esplosione. Con l’augurio di potercelo godere per tanto tanto tempo. |