Dal sito www.pirelli.com
Nato a Milano il 28 aprile del 1882, ha seguito contemporaneamente corsi del Politecnico di Milano, dell'Università Commerciale Bocconi e della Facoltà di Legge dell'Università di Genova.
Laureatosi molto giovane, insieme al fratello Piero affiancava ben presto il padre nell'Accomandita Pirelli & C.
Nell'Assemblea del 20 marzo 1904, Giovan Battista Pirelli, amministratore della Società, esponeva le linee di massima di un progetto destinato ad assicurare la continuità dell'azienda indipendentemente dalla sua persona.
Nel dicembre dello stesso anno, l'Assemblea straordinaria degli azionisti approvava la nomina a Gerenti del dr. Piero e del dr. Alberto Pirelli con poteri e responsabilità uguali a quelli del padre.
Da allora il dr. Alberto ha dedicato il massimo impegno, in stretta collaborazione dapprima con il padre (scomparso il 20 ottobre del 1932), poi con il fratello Piero, allo sviluppo in Italia e all'estero dell'industria della gomma e dei cavi elettrici, oltre che di industrie tessili e chimiche accessorie.
Ha collaborato attivamente anche allo sviluppo delle industrie per la produzione e la distribuzione dell'energia elettrica in Italia, in Svizzera e nel Sud America, divenendo tra l'altro, vice-presidente della società Edison di Milano e della Motor Columbus di Baden.
Vice-presidente dal 1932 e Amministratore Unico dal 1946, alla scomparsa del fratello Piero (1956), era stato chiamato alla presidenza, carica ricoperta fino ai primi mesi del 1965: gli succedeva il figlio Leopoldo, mentre l'assemblea degli azionisti lo acclamava presidente onorario della Società Internazionale Pirelli di Basilea.
Fu capo dei servizi per i rapporti con l'estero, nell'ultima fase della prima guerra mondiale; dopo l'armistizio, membro del Comitato Supremo Economico di Versailles e della Commissione Economica e di quella Finanziaria durante il Trattato di Pace.
Dal 1920 al 1922 rappresentò l'Italia nell'Ufficio Internazionale del Lavoro a Ginevra e successivamente, dal 1923 al 1927, nel Comitato Economico della Lega delle Nazioni.
Per incarico del Governo italiano, curò l'organizzazione dell'Istituto per l'esportazione, (1926-1928), oggi Istituto per il Commercio Estero, del quale fu anche il primo presidente.
Presidente della Camera di Commercio Internazionale dal 1927 al 1929, ne divenne poi il presidente onorario.
Dal 1919 al 1939 fu senza interruzione il negoziatore italiano in tutte le trattative ufficiose ed ufficiali che condussero ai successivi regolamenti del problema delle riparazioni di guerra da parte della Germania, dell'Austria e dell'Ungheria: fu attivo protagonista delle Conferenze di Parigi (1929, 1920, 1925), Londra (1924), L'Aja (1929, 1939).
Nominato Ministro Plenipotenziario nel 1924 e Ministro di Stato nel 1938, considerò per tutta la vita tra i suoi maggiori interessi la politica internazionale; fu tra l'altro, tra i fondatori dell'Istituto di Studi di Politica Internazionale (ISPI) alla cui presidenza rimase fino al 1967.
Fu pure presidente per oltre vent'anni dell'Associazione fra le Società Italiane per Azioni e venne nominato Cavaliere del Lavoro nel 1934.
Era stato in gioventù uno sportivo praticante: vinse vari campionati di tennis, giocò a foot ball nella prima squadra di Milano.
Fu anche il primo italiano a volare, nel 1908, a Le Mans, con il pioniere dell'aviazione Wilbur Wright.
Viaggiò moltissimo, in tutti i paesi del mondo, tra l'altro risalendo a 22 anni, il Rio delle Amazzoni fino al Perù e lungo alcuni suoi affluenti, fiancheggiati dalle foreste di alberi della gomma.
Morì il 19 ottobre del 1971.
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