Romano PERTICONE

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(da "Forza Milan!")



Scheda statistiche giocatore
  Romano PERTICONE

Nato il 13.08.1986 a Melzo (MI)

Difensore (D), m 1.82, kg 78

Stagioni al Milan: 2, dal 2003-04 al 2004-05 (di cui 1 con partite ufficiali, 2004-05)

Cresciuto nel Milan (proveniente dal Centro Schiaffino)

Esordio nel Milan in gare amichevoli il 23.07.2004: Legnano vs Milan 0-5

Esordio (e unica partita) nel Milan in gare ufficiali e in Campionato (Serie A) il 20.05.2005: Milan vs Palermo 3-3

Totale presenze in gare ufficiali: 1

Reti segnate: 0

Palmares rossonero: -

Esordio in Nazionale Giovanile (Under 18-19-20): nel 2003

Totale presenze in Nazionale Giovanile (Under 18-19-20): 4

Reti segnate in Nazionale Giovanile (Under 18-19-20): 0




Ha giocato anche con il Cesena (B), il Pizzighettone (C1), l'Hellas Verona (B), la Cremonese (C1), il Livorno (B, A), la Sampdoria (A), il Modena (B), il Novara (B), l'Empoli (A), il Trapani (B), il Cesena (B), la Salernitana (B), il Cittadella (B), il Treviso (D).



Dal sito www.wikipedia.it

CARRIERA
Dopo essere cresciuto nelle giovanili del Milan nella stagione 2004-2005 debutta in serie A, nella partita Milan-Palermo finita 3-3.
Dopo una parentesi di un mese e mezzo nelle file del Cesena viene girato in prestito al Pizzighettone. L'anno successivo passa al Verona come debuttante nella serie cadetta.
Nella stagione 2007-2008 con la maglia della Cremonese perde la finale playoff valida per la promozione in Serie B.
Nell'estate 2008 viene prestato al Livorno, con cui nella stagione 2008-2009 disputa 38 gare (comprese 3 nei vittoriosi play-off) realizzando una rete.
Il 23 giugno 2009 il Milan comunica ufficialmente di aver ceduto a titolo definitivo il giocatore al Livorno.






(da "Forza Milan!")





Con la maglia del Verona
(dal sito www.libero.it)


Con la maglia della Cremonese
(dal sito www.uscremonese.it)





Con la maglia del Livorno
(dal sito www.football.it)


(dal sito www.repubblica.it)



Dal web
20 maggio 2005

MILAN-PALERMO 3-3
A 5 giorni dalla sfida dalla partita più importante della stagione, a San Siro si gioca la penultima gara di campionato, l'ultima tra le mura amiche. In casa con il Palermo, per onorare anche la manifestazione in cui ha lottato fino a quando ha potuto, i rossoneri scendono in campo con tanti elementi vogliosi di fare bene, per salutare i propri tifosi nel modo più bello, in maniera degna. E' un Milan dal sapore particolare quello che si appresta ad affrontare il Palermo. Tanto per cominciare lo schieramento: un 4-4-2 e da qui la presenza dei giocatori citati poco fa. Abbiati rientra dopo una lunga assenza, la difesa presenta l'esordiente Marzoratti sulla destra, il debuttante (in questa stagione di campionato) Simic, Costacurta e Pancaro; in linea anche il centrocampo, con Brocchi, Dhorasoo, Rui Costa e Serginho da destra a sinistra; la davanti Tomasson e Crespo.
La partita promette bene fin dai primi istanti. La prima iniziativa pericolosa del Milan avviene grazie ad un'incursione di Serginho sulla sinistra, che parte palla al piede, poi entra in area e crossa ma la difesa del Palermo libera con Barzagli. Al 7'minuto Tomasson verticalizza in area per Crespo, l'argentino difende bene la palla, tiene a distanza l'avversario e conclude con il destro: Guardalben respinge.
Un minuto dopo il gol del vantaggio: Tomasson supera Guardalben, la palla arriva a Crespo che tira, respinge ancora il portiere rosanero ma Serginho a due passi dalla linea di porta infila.
Passano solo 60 secondi e il Palermo pareggia. Nel modo più incredibile. Costacurta tocca di testa all'indietro per Abbiati che, però, si trova fuori dai pali; viene sorpreso e superato dal pallone. 1-1.
Le emozioni proseguono, quando all'11' Crespo entra in area superando in dribbling Cozza, il quale allunga la gamba per ostacolare il numero 11, che viene toccato, finisce a terra e protesta in maniera assolutamente educata. Anche se resta perplesso. Ancora Milan.e che Milan, per il nuovo vantaggio. Una grande azione vede protagonista Crespo, il quale riceve palla al limite dell'area, con le spalle girate alla porta avversaria. Vede il movimento di Serginho che si infila dalla sinistra. Crespo lo serve con uno splendido colpo di tacco e il brasiliano batte per la seconda volta Guardalben. 2-1. Il Palermo si rivede solo al 27' con un calcio di punizione, che viene deviato da Zaccardo, il quale colpisce di testa, la palla balla in area, ma Abbiati è tempestivo a far suo il pallone.
32': si passa sul 3-1. La rete viene messa a segno da Jon Dhal Tomasson, che su un assist di un fantastico Brocchi, calcia battendo sul terreno il pallone, che supera con un rimbalzo maligno il portiere rosanero e si infila nell'angolino. In questa partita divertente si vede anche il primo cartellino giallo. Lo riceve Rui Costa, dopo aver atterrato Corini a centrocampo. Diffidato, il portoghese salterà la prossima gara contro l'Udinese, l'ultima di serie A in questa stagione.
Al minuto numero 41 Barone, per il Palermo, sbaglia clamorosamente il gol, calciando alto un pallone invitante, ritrovandosi solo in area di rigore. La buona serata di Brocchi potrebbe essere ancora più esaltante se non fosse toccato dalla sfortuna, nel momento in cui va a colpire il palo. Dopo aver addomesticato bene la sfera, il rossonero calcia in diagonale, sul secondo palo e, a Guardalben battuto, vede carambolare la stessa fuori dalla porta. Tra gli applausi si chiude il primo tempo ma, soprattutto, si chiude sul 3-1.
Nel secondo tempo le formazioni tornano in campo con gli stessi 11. Dopo solo un minuto il Palermo pareggia il conto dei cartellini gialli. Questa volta a ricevere l'ammonizione è Toni, per comportamento non regolare. Il brillantissimo Brocchi conquista una punizione dopo pochi secondi, ricevendo gli applausi del pubblico divertito. Altro cartellino giallo per il Palermo. Tombolini ammonisce Barone per un fallo duro su Serginho. Il nome di Cristian Brocchi torna protagonista al 10', quando riceve palla da Dhorasoo (molto bene anche lui), controlla al limite dell'area e calcia con un mezzo esterno, che finisce alto.
Passano 90 secondi e il Palermo tenta di sfruttare un calcio piazzato con Grosso. Il suo tiro finisce non lontano da Abbiati, ma fuori. Il primo cambio per il Palermo vede uscire Corini e al suo posto entrare Mutarelli, dopo 13 minuti. Cinque minuti dopo è la volta della panchina rossonera. Entra Inzaghi, in luogo di un effervescente Crespo. Il vortice di sostituzione coinvolge anche Terlizzi, che lascia il posto a Ferri, al 24'. Due lampi degli ospiti nell'arco di due minuti: al 25' Simic ferma bene Gonzalez in piena area e al 27' Abbiati ferma bene un tiro di Barone.
Subito dopo spazio anche per Perticone, che rileva il suo compagno di squadra (in Primavera) Marzoratti. La bella partita del Milan viene rovinata da una decisione dubbia di Tombolino, il quale va a fischiare il rigore a favore degli ospiti, per un intervento di Abbiati su Zauli. Lo trasforma Toni, ripetendo due volte l'esecuzione.
Il gol da coraggio alla formazione di Guidolin, che aumenta il ritmo e trova addirittura il pareggio con Barone. Il centrocampista supera un avversario in area, anticipa Simic e calcia in porta, battendo Abbiati. E' il 3-3. Nel Milan, i giocatori impiegati dal primo minuto, iniziano a sentire un po' di stanchezza e se ne avvantaggiano i palermitani, che schiacciano sull'acceleratore.
Il Milan interrompe l'inerzia con un colpo di testa di Simic, che trova la deviazione su un calcio di punizione di Rui Costa. Poco o nulla accade fino alla fine della partita. Una partita che il Milan voleva vincere, per dedicare ai suoi tifosi una buona prestazione, nell'ultima gara interna della stagione. I giocatori vanno negli spogliatoi, ragionando sulla sfida appena conclusa, ma soprattutto con la parola 'finale' negli occhi e nella mente. Ora è solo quello il pensiero, un pensiero che unisce squadra, società e tifosi.