Alberto PALOSCHI

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(da "Forza Milan!")



Scheda statistiche giocatore
  Alberto PALOSCHI

Nato il 04.01.1990 a Chiari (BS)

Attaccante (A), m 1.75, kg 68

Stagioni al Milan: 2, dal 2006-07 al 2007-08 (di cui 1 con partite ufficiali, 2007-08)

Cresciuto nel Milan

Esordio nel Milan in gare amichevoli il 05.09.2006: Varese vs Milan 0-1

Esordio nel Milan in gare ufficiali e in Coppa Italia il 20.12.2007: Milan vs Catania 1-2

Esordio nel Milan in Serie A il 10.02.2008: Milan vs Siena 1-0

Ultima partita giocata con il Milan il 30.03.2008: Milan vs Atalanta 1-2 (Campionato)

Totale presenze in gare ufficiali: 9

Reti segnate: 4

Palmares rossonero: 1 titolo di Campione d'Italia con (2006-07, Allievi Nazionali)

Esordio in Nazionale Giovanile (Under 17-19-20-21): il 17.11.2006

Totale presenze in Nazionale Giovanile (Under 17-19-20-21): ...

Reti segnate in Nazionale Giovanile (Under 17-19-20-21): ...




Ha giocato anche con il Parma (B, A), il Genoa (A), il Chievo (A), lo Swansea City (A), l'Atalanta (A), la S.P.A.L. (A, B), il Cagliari (A), il Siena (C), il Desenzano (D).



Dal sito www.wikipedia.it

CLUB
Nato a Chiari, in provincia di Brescia, ha cominciato a giocare nelle giovanili della Cividatese, squadra del suo paese di residenza, Cividate al Piano, in provincia di Bergamo, fino alla categoria esordienti.
Il 9 giugno 2007 ha conquistato con gli Allievi del Milan, guidati da Alberigo Evani, il campionato nazionale di categoria firmando 23 gol di cui 3 nella finale contro il Genoa vinta per 4-0 a Galatina.
Passato poi nella Primavera del Milan, dove ha siglato in stagione 9 gol, ha esordito con la prima squadra a 17 anni, il 20 dicembre 2007, giocando dal primo minuto l'incontro di Coppa Italia Milan-Catania (1-2), in cui ha messo a segno il suo primo gol tra i professionisti. Il Milan lo ha quindi aggregato alla prima squadra per il ritiro invernale svolto a Dubai. Il 16 gennaio, nella gara di ritorno degli ottavi di Coppa Italia contro il Catania (1-1), è entrato nel secondo tempo e ha segnato nuovamente, anche se il gol non ha impedito l'eliminazione dalla coppa della sua squadra.
Dopo essere stato inserito nella lista B (giovani) per la UEFA Champions League 2007-2008, è stato richiamato dal Torneo di Viareggio (dove aveva segnato 2 gol in 3 apparizioni) per la partita di campionato della prima squadra contro il Siena a causa dell'indisponibiltà di alcuni attaccanti.
Ha fatto il suo debutto in Serie A il 10 febbraio 2008, a 18 anni, in Milan-Siena (1-0), subentrando al 18° minuto del secondo tempo a Serginho e segnando il suo primo gol nella massima serie, che è valso l'1-0 finale, a soli 18 secondi dal suo ingresso in campo, facendosi così definire da Carlo Ancelotti un «predestinato». Il 13 febbraio ha esordito dal primo minuto nel recupero di campionato contro il Livorno (1-1) facendo coppia in attacco con Gilardino, mentre il 19 marzo ha segnato la sua seconda rete in campionato durante l'incontro Milan-Sampdoria (1-2), subentrando dopo 10 minuti di gioco all'infortunato Kaká.
Il 27 agosto 2008 il Parma, compagine di Serie B, ne ha ufficializzato l'acquisizione in compartecipazione dal Milan. Con i ducali ha esordito il 29 agosto 2008 contro il Rimini (1-1) nell'anticipo della prima giornata di Serie B 2008-2009, entrando all'inizio del secondo tempo. Ha segnato il primo gol in maglia gialloblù il 13 settembre 2008 contro l'Ancona, realizzando al 12° minuto il primo gol del 4-1 finale con un colpo di testa sullo sviluppo di un calcio d'angolo.
Il 16 giugno 2009 la società gialloblu ha ufficializzato il rinnovo della comproprietà di Paloschi anche per la stagione 2009-2010. Il 23 agosto 2009 ha segnato il primo gol stagionale nella partita della prima giornata di campionato pareggiata 2-2 in casa dell'Udinese per poi ripetersi anche la settimana successiva nella partita casalinga contro il Catania vinta per 2-1. Il 15 settembre 2009 ha ricevuto il Premio Silvio Piola come miglior attaccante della stagione 2008-2009.

NAZIONALE
Il 17 novembre 2006 ha esordito nella Nazionale Under-17, con cui ha disputato 9 partite e realizzato 4 gol.
Il 12 novembre 2007, invece, ha esordito nella Nazionale Under-19 contro Malta, partita valida per le qualificazioni all'Europeo Under-19 2008, sostituendo all'inizio del secondo tempo Eusepi.
Il 22 marzo 2008 viene convocato per la prima volta nella Nazionale Under-21 di Pierluigi Casiraghi al posto dell'infortunato Andrea Russotto.
Il 26 maggio 2008 ha segnato la sua prima rete con la Nazionale Under-19 nella partita valida per la Fase Elite di qualificazione agli Europei di categoria del 2008 contro i pari età della Svezia (2-0) siglando al 42° minuto il gol del momentaneo 1-0.
Nel luglio del 2008 ha partecipato all'Europeo Under-19 in Repubblica Ceca, in cui la nazionale azzurra si è classificata seconda, disputando 5 partite nelle quali ha realizzato 2 gol, entrambi su rigore nella fase a gironi, uno contro la Grecia e l'altro contro i padroni di casa della Repubblica Ceca.
Il 18 novembre 2008, sotto la direzione del tecnico Pierluigi Casiraghi, ha esordito a soli 18 anni nella Nazionale Under-21, entrando nel secondo tempo della partita amichevole Germania-Italia (1-0) in sostituzione di Balotelli. Il 25 marzo 2009 ha realizzato il suo primo gol con l'Under-21 nella partita Austria-Italia (2-2).
È stato convocato per gli Europei Under-21 2009, durante i quali è sceso in campo nella semifinale persa contro la Germania sostituendo Acquafresca al 79° minuto di gioco.




Dal sito www.angolosport.com

ALBERTO PALOSCHI...IL MILAN RISPONDE A BALOTELLI !
Si chiama Alberto Paloschi la risposta del Milan a TurboMario Balotelli, giovanissimo attaccante messosi in mostra con la maglia dell'Inter in Coppa Italia e che è finito sulle prime pagine di tutti i giornali grazie alle sue formidabili capacità tecniche e fisiche.
Alberto Paloschi, nato a Chiari il 4 Gennaio del 1990 (18 anni appena compiuti), ha iniziato la sua carriera calcistica nella Cividatese,squadra del Cividate al Piano, paese di residenza del giovane attaccante rossonero. Acquistato dal Milan e inserito nella rosa della squadra Primavera, Alberto ha subito mostrato grandi doti tecniche ma soprattutto un innato senso del gol. Ha fatto la sua prima apparizione con la maglia della prima squadra nella partita di Coppa Italia del Milan contro il Catania, persa per 2-1 ma nella quale proprio il giovane Paloschi si è messo in mostra mettendo a segno il gol dei rossoneri.
Nel ritorno della partita con il Catania, Paloschi è stato rischierato in campo da Ancelotti e il giocatore ha ripagato la fiducia del mister mettendo a segno il gol dell'1-1, inutile però ai fini della qualificazione. Oggi contro il Siena, a causa dell'indisponibilità di Gilardino e Pato, Paloschi è stato convocato per il ruolo di 3° attaccante dietro a Inzaghi e Ronaldo, entrambi titolari della partita.
Dopo il primo tempo, terminato sullo 0-0, Ancelotti manda nella mischia Paloschi che, nemmeno il tempo di scaldarsi, segna al 63', appena dopo 15 secondi dal suo ingresso in campo, il gol decisivo per la vittoria finale. Niente male per il suo esordio in serie A, non vi pare?
È la nascita di un nuovo Campione? A voi la risposta...






(da "Forza Milan!")


Alberto Paloschi esulta dopo un gol









La gioia di Paloschi dopo il gol in Milan vs Siena 1-0
(dal sito www.acmilan.com)






Dal sito www.gazzetta.it
10 febbraio 2008 - di Gaetano De Stefano

PALOSCHI FA VOLARE IL MILAN
Il Primavera entra al 62' e venti secondi dopo segna il gol della vittoria contro l'indomabile Siena. Tre punti sofferti che avvicinano i rossoneri al quarto posto: la Fiorentina adesso è a 2 lunghezze e mercoledì il Milan deve recuperare la gara interna con il Livorno
MILANO - Da Viareggio a San Siro per la causa; per rianimare un reparto che deve fare a meno di Pato, Kakà e Gilardino. Si chiama Alberto Paloschi. Oggi il mondo è suo. Neanche fosse un film, il ragazzino, 18 anni appena fatti (è nato il 4 gennaio 1990), sostituisce Serginho al 62' e venti secondi dopo inventa un gol da favola che, tradotto, significa tre punti e Fiorentina ormai a portata di mano. Ma che fatica battere il Siena, sempre in partita e pericoloso anche quando deve fare a meno di Vergassola, espulso al 37' della ripresa. Da ricordare, e non è più una notizia, la parata di Kalac all'89': decisiva per lanciare sempre di più in orbita i rossoneri che mercoledì dovranno recuperare la gara interna con il Livorno.
INEDITO - Quasi fuori dalla righe. Senza Dida, Gattuso, Pato, Kakà e Seedorf. Rivoluzionato: un 4-4-2, schema tradizionale, per fronteggiare il Siena che è da prendere con le molle. Carlo Ancelotti se l'è studiata a tavolino la partita e alla fine ha optato per l'esperienza. Come l'idea di schierare Cafu alla destra della difesa, spalleggiato a sinistra da Jankulovski. A centrocampo Brocchi, Pirlo, Ambrosini e, chi si rivede, Serginho. Poi la strana coppia: Ronaldo e Inzaghi, alternative extra lusso. Ma Ronie e Pippo parlano lo stesso idioma: sguardo fisso verso la porta. Ma di fronte c'è un bel Siena. La squadra plasmata da Beretta parte in quarta e mette in affanno il Milan che fatica a prendere le misure. Spesso i toscani giocano con autorità affidandosi a pressing e organizzazione. Fulminante in fase offensiva, sempre metodica quando c'è da difendersi.
POCO RONALDO - Nel Milan, invece, la costante è la sovrapposizione fra Jankulovski e Serginho sulla fascia sinistra, sicuramente la nota più intrigante del primo tempo. I due si intendono a meraviglia e il brasiliano ne approfitta per scatenare il suo scatto per poi servire palle in mezzo. Il Siena risponde e sfiora anche il gol con Frick che impegna Kalac. A dire il vero in rete ci va, ma l'arbitro Orsato annulla un gol di Locatelli per un fuorigioco millimetrico e molto dubbio. E le punte rossonere? Ronaldo sonnecchia; di tanto in tanto riapre gli occhi e spaventa il Siena, Inzaghi invece è attivo e voglioso, al punto da sfiorare tre volte la rete. Pippo, Serginho e Cafu sono i più ispirati, ma trovare varchi tra i bianconeri è difficile.
FRICK E IL PALO - Il punto i bianconeri se lo stanno conquistando con merito. Al Milan invece non può bastare. Così all'inizio della ripresa Ancelotti inserisce la verve di Seedorf, preferita all'immobilità di Ronaldo, mentre in difesa Bonera rileva Nesta. Ma come nella prima frazione a convincere di più è sempre il Siena, abile in contropiede, in cui allinea meccanismi oleati, evidentemente provati nei test settimanali. Al 6' Locatelli si libera e serve a Frick che colpisce il palo; al 10' Maccarone arriva senza fiato al tiro, graziando Kalac con una botta centrale.
IL RAGAZZINO - Serve linfa, benzina, allegria, il furore di Kakà, la fantasia di Pirlo oggi in giornata no. Ancelotti deve constatare che Serginho è in riserva. Così al 17' lo sostituisce con Alberto Paloschi. Esordio da favola, perché 20 secondi dopo il diciottenne infila Manninger con un diagonale chirurgico da fuori area. Il ragazzino gioca con autorità e si mette a disposizione della squadra, senza strafare. Intanto Beretta toglie Jarolim e Locatelli per Kharja e Forestieri perché ci crede. I bianconeri sfoderano un pressing aggressivo ed è Kalac a tenere in piedi la baracca con un paio di interventi decisivi. Ma in un contropiede del Milan il Siena perde Vergassola, punito con un severo cartellino rosso per avere fermato con un braccio la palla, con Inzaghi lanciato a rete. Anche in dieci, però, il Siena fa paura, e il Milan ancora una volta deve ringraziare Kalac che dice di no a Frick, già pronto a esultare.




Dal sito www.acmilan.com
10 febbraio 2008

IL PREDESTINATO
Al debutto in serie A, dopo 18 secondi dall'entrata in campo Alberto Paloschi con un gol straordinario decide la sfida con il Siena. Per il diciottenne si tratta del terzo gol i tre gare ufficiali con la maglia del Milan
MILANO - Alberto Paloschi, segnatevi questo nome. Classe 1990 è lui a regalare al Milan 3 punti fondamentali nella difficile sfida con il Siena, è lui a farlo nel giorno del suo debutto in serie A, è lui a farlo dopo circa 18 secondi dalla sua entrata in campo al primo pallone toccato. I segnali del predestinato ci sono tutti.
Doveva essere la giornata della strana coppia Inzaghi-Ronaldo e invece il diciottenne di Chiari ha sovvertito ogni ordine di pronostico. Lo ha fatto con la freddezza disarmante dell'attaccante consumato. Dopo 18 secondi dalla sua entrata in campo il Palo non ha nemmeno avuto l'opportunità di provare l'emozione di un debutto, la possibilità di scaldare i muscoli, appena intravisto il lancio di Seedorf ha scaricato con potenza e precisione alle spalle di Manninger, trovando l'esatta combinazione di una partita bloccata.
Segnatevi il nome di Alberto Paloschi anche in virtù della scelta fatta da Carlo Ancelotti nei confronti di questo ragazzo. L'allenatore rossonero lancia i giovani alle prime armi solo se certo che essi abbiano il dna dei fuoriclasse, quello per intenderci dei Pato e dei Kakà. Richiamare il ragazzo alla vigilia di uno scontro fondamentale per la stagione, sottrarlo alla Primavera di Filippo Galli impegnata nel torneo di Viareggio equivale difatto a considerarlo pronto per il grande salto, pronto a duettare con Ronaldo, Inzaghi o Gilardino, pronto a dettare il passaggio di un Seedorf o di un Kakà.




Dal sito www.gazzetta.it
10 febbraio 2008 - di Gaetano De Stefano

PALOSCHI: "NON CI CREDO"
Il Primavera del Milan è l'eroe del giorno: "Il gol non me lo aspettavo. Ora devo solo migliorare". Ancelotti: E' un predestinato". Galliani: "Con lui e Pato, il Pa-Pa, siamo diventati la squadra più giovane. Abbiamo una linea evergreen"
MILANO - "Pato e Balotelli ci sono anche io". Alberto Paloschi ha la stessa età del brasiliano, sette mesi in più dell'interista. Quando al 18' del secondo tempo è partito in perfetta sintonia con l'assist miracoloso di Seedorf aveva due sole alternative: colpire la palla in quel modo e da quella posizione. Un gol incredibile. L'esordio che qualsiasi calciatore si sognerebbe. Paloschi lo sconosciuto: punto di riferimento della Primavera di Filippo Galli, autore di due gol in coppa Italia contro il Catania. Insomma, come ha detto Carlo Ancelotti dopo la vittoria con il Siena, un predestinato.
DEDICHE - Venti secondi per capirci qualcosa. Il peso dell'emozione di un ragazzino nato a Chiari, in provincia di Brescia, il 4 gennaio 1990. Venti secondi per realizzare che Ancelotti lo aveva gettato nella mischia, dovendo fare a meno di Kakà, Pato e Gilardino. Venti secondi per ritagliarsi una pezzo di storia. "Dedico il gol a tutta la mia famiglia - ha detto il ragazzino alla fine della partita -; che ha fatto sacrifici finora per portarmi alle partite". Ancora non ci crede: "No, un esordio così dopo venti secondi, non me l'aspettavo neanche io. Non ci credo ancora. Pensavo di giocare solo cinque minuti, neanche. Invece..". Ancelotti gli ha detto: "Gioca vicino a Pippo e quando alzano la testa vai lungo che te la danno la palla". Gliel'hanno data e ha segnato. Ora ha solo un pensiero fisso: "Devo solo sperare di continuare così e migliorare sempre". Magari per diventare un giorno come Pippo Inzaghi, il suo idolo. "Si è complimentato", ha raccontato raggiante. Lo ha fatto anche Gigi Buffon che ha visto il gol in televisione e ha commentato: "Non lo conoscevo, ma oggi ha fatto qualcosa di eccezionale per essere ricordato per lungo tempo".
PREDESTINATO - "Sembra un predestinato - ha affermato invece Carlo Ancelotti -; è l'attaccante con la migliore media realizzativa che abbiamo. Era andato al Viareggio, poi l'abbiamo richiamato per l'emergenza in attacco. Per adesso resta ancora con noi, visto l'infortunio di Pato. Contro il Livorno potrebbe giocare. Poi tornerà nella Primavera perché è giusto così. Balotelli? È altrettanto bravo. Questi ragazzi devono crescere serenamente sapendo di avere grandi potenzialità". Infine la battuta dell'a.d. rossonero Adriano Galliani: "Con Paloschi e Pato, il Pa-Pa, siamo diventati la squadra più giovane. Abbiamo una linea evergreen".






Paloschi in copertina de "Il Corriere dello Sport" del 12 febbraio 2008



Dal sito www.gazzetta.it
di Furio Fedele

NEL MONDO DI PALOSCHI, l'ultimo gioiello del Milan
Appena venti secondi per esordire in A e far gol Il nostro inviato nella sua scuola, lui era assente: l'aveva chiamato Ancelotti
Studia a Tradate, i compagni lo aspettano: «Gli faremo una grande festa»

TRADATE ( Varese) - "Collegio Arcivescovile Fulvio Bentivoglio" di Tradate, provincia di Varese, ore 8,15 di ieri mattina: suona la campanella anche per l'inizio delle lezioni del Liceo Scientifico ma la classe quarta registra un'assenza eccellente e più che giustificata. Alberto Paloschi, il baby-bomber più veloce del calcio mondiale, non è al suo posto, all'ultimo banco in fondo sulla sinistra. E' stato convocato, d'urgenza, a Milanello dove nella tarda mattinata era in programma l'allenamento del Milan di Ancelotti.
C'è grande fermento, comunque, fra i suoi compagni di classe. L'austero ed elegante edificio non lascia trasparire alcuna anomalia, la benché minima effervescenza. Eppure si parla, ma a voce bassa come impone l'etichetta, di lui, di Alberto Paloschi. Eroe non certo per caso del «vecchio» Milan che ha trovato nel bomber bresciano e nel brasiliano Pato nuova linfa per alimentare una leggenda che non sembra avere fine. Nella classe quarta c'è più entusiasmo rispetto alle altre aule del Collegio. Il rettore Don Gaetano Caracciolo è sorpreso e al tempo stesso orgoglioso del momentaneo clamore che avvolge il suo eremo (il «Bentivoglio» domina una deliziosa collina). «Qui ha studiato con profitto anche Ambrosini quando arrivò al Milan (stagione 1995-96; ndi) - ha puntualizzato don Gaetano - e studiano due altri giovani milanisti, Davide Ancelotti e Simone Malacarne. Alberto Paloschi è un bravo ragazzo, come tutti del resto, studioso, molto impegnato anche perché gli allenamenti e le partite assorbono gran parte del suo tempo che non dedica alla scuola. E' qui con noi da un anno » .

Don Gaetano apprezza una grande qualità di Alberto:
«Non è facile per lui trovare il giusto equilibrio fra lo studio e lo sport. Ormai mi par di capire, anche se non sono un grande competente né tanto meno un tifoso, che sia da considerare un calciatore professionista, ma mi sembra che Alberto riesca a gestire bene questa fase così delicata della sua adolescenza».
La classe ha diciotto alunni, equamente divisi fra maschi e femmine. La prevalenza del tifo è per la Juventus. I milanisti sono solo quattro. Ma tutti sono tifosissimi di Alberto. «Ieri sera ci siamo scambiati un paio di messaggi dopo la partita - confida Corrado il suo compagno di banco - ed era felice. Sì, molto di più rispetto a quando ha segnato in Coppa Italia contro il Catania. Il campionato è un'altra cosa! Alberto ci teneva a segnare anche in serie A, sognava questo momento».
Il Paloschi calciatore è già un piccolo fenomeno. Lo studente Paloschi, invece, è meno quotato. «Sì, in inglese non è certo un campione» scherza un compagno che preferisce mantenere l'anonimato. «Ma in educazione fisica è il migliore - sostiene Alberto - e a calcio, ovviamente, ci sa fare... Poi non se la tira, è uno di noi anche se fuori dalla scuola non ci frequentiamo perché ha gli allenamenti».
Le ragazze non osano, per il momento, entrare nella discussione gentilmente concessa dal professore di matematica, Filippo Pallotta. «Che dire di Alberto? Io di calcio non me ne intendo molto - ha puntualizzato il docente - ma il ragazzo mi sembra molto maturo. Chiede spiegazioni, non è superficiale. Ha voglia di imparare, ha molta grinta anche in classe» . Le ragazze, si diceva, restano zitte. Almeno fino a quando non si parla di quella che potrebbe essere l'accoglienza riservata ad Alberto quando tornerà a scuola. «Faremo una grande festa» esclama Anna.
Il rettore, Don Gaetano, resta un po' perlesso ma poi divertito da un assenso non ancora ufficiale: «Questa non l'avevo ancora sentita, dovremo chiedere l'autorizzazione...». Un altro Alberto (un nome diffusissimo in questa classe) si aspetta non parole ma opere di... bene: «Come minimo ci deve offrire la pizza dopo quello che ha fatto». Luca, capo-ultra juventino della quarta liceo scientifico, convince don Gaetano a fare la festa: «Non è per il Milan. E' per Alberto, se la merita».
Alberto frequenta la quarta allo Scientifico del Collegio Arcivescovile Bentivoglio la scuola di Ancelotti junior e prima anche di Ambrosini Parla Don Gaetano, il rettore «Ha saputo trovare il giusto equilibrio tra scuola e sport E' una fase delicata della sua adolescenza, la gestisce bene» In classe nove maschi e nove femmine: «In inglese non è forte, ma in ginnastica... Non è uno che se la tira, speriamo che adesso ci offra una pizza».




Sopra: a sinistra, l'ingresso del Collegio Arcivescovile "Fulvio Bentivoglio" di Tradate (VA), frequentato da Alberto Paloschi;
a destra, il campo di calcio dell’istituto, in passato frequentato anche da Massimo Ambrosini.
Sotto: la classe di Alberto Paloschi e i compagni: il banco vuoto è proprio quello del gioiellino rossonero
(servizio fotografico di Grazia Neri)






Con la maglia del Parma
(dal sito www.football.it)


(dal sito www.football90.net)



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Alberto Paloschi ieri e oggi