Angelo PAGOTTO

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(Archivio Magliarossonera.it)



Scheda statistiche giocatore
  Angelo PAGOTTO

Nato il 21.11.1973 a Verbania

Portiere (P), m 1.84, kg 75

Stagioni al Milan: 1, 1996-97

Proveniente dalla Sampdoria

Esordio nel Milan in gare ufficiali e in Coppa Italia
il 23.10.1996: Reggiana vs Milan 0-2

Ultima partita ufficiale giocata nel Milan
il 25.05.1997: Vicenza vs Milan 2-0 (Campionato)

Totale presenze in gare ufficiali: 11

Palmares rossonero: -

Esordio in Nazionale Italiana Under-21: nel 1994

Totale presenze in Nazionale Italiana Under-21: nel 1996

Palmares personale: 1 Campionato Europeo (1996, Nazionale Italiana Under-21)




Ha giocato anche con il Napoli (A), la Pistoiese (B), la Sampdoria (A), il Perugia (A), l'Empoli (B), la Reggiana (B), la Triestina (C1), l'Arezzo (B), il Torino (B), il Grosseto (B), il Crotone (B).



Dal sito www.wikipedia.it

CLUB
Raggiunse l'apice della sua carriera nella stagione 1996-1997, quando vestì la maglia del Milan. Arrivato al club rossonero molto giovane, cominciò come titolare, ma fu poi relegato in panchina a vantaggio di Sebastiano Rossi e non riuscì ad affermarsi, anche a causa dell'annata negativa della squadra.
Nel gennaio 2000 risultò positivo ad un controllo antidoping effettuato dopo Fiorentina-Perugia del novembre 1999. Squalificato per due anni e professatosi sempre innocente, Pagotto scontò interamente la condanna. Nel 2005 la richiesta di archiviazione del procedimento penale per sospetto scambio di provette ha fatto emergere seri dubbi sulla regolarità del controllo.
Il 28 aprile 2007, in occasione della partita Crotone-Spezia di Serie B, è risultato nuovamente positivo alla cocaina. Il 30 luglio 2007, dopo l'audizione davanti alla procura antidoping del Coni ha confessato le proprie colpe, mentre il 14 settembre la Corte di Giustizia della Figc lo ha condannato a otto anni di squalifica, fino al 14 giugno 2015, ridimensionando la richiesta di squalifica a vita avanzata dalla Procura Antidoping del Coni. Con questo provvedimento la carriera di calciatore professionista di Pagotto è definitivamente compromessa.

NAZIONALE
Nel biennio 1994-1996 fu il portiere titolare della Nazionale italiana under 21 allenata da Cesare Maldini, Nazionale con cui vinse il titolo europeo di categoria nel 1996, il terzo consecutivo, battendo la Spagna, che quell'anno ospitava i campionati. Pagotto diede un grosso contributo alla vittoria della finale del torneo, parando ben 2 rigori (quelli di Raul e De la Peña) agli avversari.






Pagotto alla Sampdoria
(dal sito www.unionetriestina.it)


(dal sito www.gazzetta.it)





Uscita con i pugni di Angelo Pagotto
in Milan vs Vicenza 1-1 del 12 novembre 1996 (Coppa Italia)


Ai tempi del Torino




(Archivio Magliarossonera.it)



Dal Corriere della Sera
4 maggio 2003

ANGELO PAGOTTO, IL PORTIERE SCOMODO
La rabbia del giovane portiere triestino: "Non è vero che bevo e sono una testa calda"
Laggiù "nell'oltretomba", (parole sue) credeva di averle viste tutte. Venti mesi di squalifica per positività alla cocaina mentre illustri colleghi imbottiti di nandrolone se la cavavano con poco pi di un buffetto. L'umiliazione degli allenamenti ai giardinetti dietro casa, perchè nel frattempo il Perugia l'aveva scaricato. Le lettere di mamma Cosetta ai giornali: "Caro direttore..". E lui, Angelo Pagotto, l'ex portiere di Sampdoria e Milan, il presunto colpevole alla gogna a ripetere come un disco rotto "Sono innocente".
A Trieste finalmente sembrava un'altra storia. E finchè la Triestina è rimasta in vetta alla Classifica di Serie B, finchè i tifosi declamavano i versi di Saba e i cronisti spolveravano i ricordi di Rocco, in effetti lo è stata. Poi, rotto il giocattolo, si è rotto anche Angelo Pagotto. L'infortunio al ginocchio, l'abbonamento alla panchina decretato dal presidente Berti, i pettegolezzi come piovesse.
Queste le risposte di Angelo alle domande della giornalista Gaia Piccardi:
Cosa è successo?
Pensavo che Trieste fosse la pizza giusta, avevo voglia di rivincita. Invece tra un mese me ne andrò per ricominciare tutto daccapo. Un'altra volta. Non ho mai creduto di essere un fenomeno, ma mi sto convincendo di non essere molto fortunato. Con la Triestina eravamo partiti per salvarci, e a un certo punto, giocando un buon calcio, ci siamo ritrovati primi in classifica. Qualcuno si era montato la testa e quando abbiamo cominciato a perdere serviva un capro espiatorio, chi meglio di Angelo Pagotto?
La verità invece è che in B ci sono squadre più forti di noi e alla lunga i valori sono venuti fuori. Per vedere la Triestina salva a sei giornate dalla fine, io all'inizio ci avrei messo la firma.

Dicono che Pagotto è un portiere scarso.
Perchè prima di essere messo in panchina ho preso molti gol? Facile puntare il dito su Pagotto senza valutare la situazione: per la squadra che è la Triestina, ha già fatto miracoli.

Dicono che Pagotto beve pesante.
Dicono così? Davvero? Ammetto che il buon vino mi piace, ma mai più di un bicchiere.

Dicono che Pagotto è una testa calda, che si fa influenzare dalla moglie e che è il bersaglio delle multe della società.
Ho trovato la donna della mia vita, mia moglie ha avuto un lutto ed io le sono stato accanto. Tutto qui, mai avuto una multa dalla Triestina.

Forse la squalifica per positività alla cocaina non è mai stata digerita dall'ambiente:
Troppi parlano di me senza conoscermi. Sono tornato a giocare dopo due anni di inattività con professionalità. se fossi stato un consumatore abituale di cocaina non sarei potuto rientrare con la serenità con cui l'ho fatto. Io ogni giorno guardoi negli occhi mia figlia Gaia con la coscienza totalmente pulita.

Dicono che a Perugia avesse pagato per la pipì alla cocaina di qualcun altro.
E' una storia vecchia, non voglio più parlarne. Sono innocente, potevo ammettere ed avere uno sconto, non l'ho fatto. A Perugia avevo un triennale di 600 milioni a Stagione e butto via tutto? Sarò ingenuo, ma non matto.

Perchè in panchina?
Scelta tecnica. Non è vero come ha detto il Presidente, che sono fuori rosa. Fino al 7 Giugno me la gioco di settimana in settimana.

Perchè hai chiesto di straccare il contratto?
Perchè a Trieste non ci sono le basi per far bene sono in un posto dove non ho futuro. E' anche venuta a mancare la stima reciproca.

Si ritiene un talento inespresso, un giocatore incompreso o cosa?
Non mi sento incompreso e fare la vittima non mi è mai piaciuto. Il calcio è fatto di rapporti e amicizie di comodo. Io non sono falso: per me è bianco o nero. Detesto l'ipocrisia, non scendo a compromessi e non seguo la corrente. Sono un portiere scomodo.

Il futuro di Pagotto?
In Italia senza dubbio. Se io lavorassi per una società che vuole puntare alla A con un occhio al bilancio, chiamerei Pagotto. In carriera ho vinto 4 campionati, sono stato fuori 2 anni sono tornato alla grande. Quest'anno ho giocato un buon campionato checchè ne dicano. Che a Trieste facessi il fenomeno tutte le domeniche non stava scritto da nessuna parte (.....)

Crede ancora in questo calcio?
Si, perchè sono nato per giocare a pallone. Questo sport è tutta la mia vita. Non credo a compromessi di questo calcio piuttosto.

Riuscirà a trovare una squadra che non le chieda compromessi e dove la gente non sia ipocrita?
Lo spero. Sogno di tornare in serie A e di avere un pò di tranquillità. Voglio riprendermi i due anni che mi hanno tolto. Col sudore della fronte, perchè nessuno mi ha mai regalato niente.




Dal sito www.gazzetta.it
13 giugno 2007

PAGOTTO, ANCORA COCAINA. ORA RISCHIA LA RADIAZIONE
Il portiere del Crotone, già squalificato due anni nel 2000 per una positività rilevata nel '99 quando era al Perugia, positivo il 28 aprile scorso. Se le controanalisi non lo scagioneranno, carriera finita
Ancora guai con il doping per Angelo Pagotto. Il portiere del Crotone, già positivo alla cocaina nel '99 e squalificato per 24 mesi, rischia di dare l'addio con il calcio. Pagotto, secondo quanto comunicato dal Coni, è infatti risultato positivo alla cocaina e se le contronalisi dovessero confermare la non negatività rischia la radiazione. A rilevare la «presenza di benzoilecgonina (metabolita cocaina) il laboratorio di Colonia in un controllo Coni-Nado effettuato, su richiesta della Figc, lo scorso 28 aprile a Crotone in occasione della gara con lo Spezia.

IL PRECEDENTE - Ad Angelo Pagotto era stata inflitta una squalifica record di due anni nel febbraio 2000. Il portiere, allora al Perugia, era risultato positivo ad un controllo antidoping dopo Fiorentina-Perugia del 20 novembre '99. Gli esami avevano accertato la presenza di benzoilecgonina e metilecgonina, metaboliti della cocaina. Le due sostanze erano state rilevate anche dalle controanalisi, effettuate a Losanna. Nel settembre 2001, con un provvedimento dell'allora Commissario straordinario della Federcalcio Gianni Petrucci, la squalifica di Pagotto fu ridotta di quattro mesi.

Fu europeo con l'Under 21
Angelo Pagotto è nato a Verbania il 21 novembre 1973. Cresciuto nelle giovanili del Napoli, ha disputato il suo primo campionato da titolare in C1 con la Pistoiese nel 1994/95. Le ottime prestazioni fornite hanno suscitato l'interesse della Sampdoria, che lo ha ingaggiato l'anno successivo. È stato il momento migliore della carriera di Pagotto, diventato anche il portiere titolare dell'Under 21 di Cesare Maldini, campione d'Europa nel 1996. È stato peraltro il grande protagonista della finale contro la Spagna, decisa ai rigori, in cui ha parato due tiri dal dischetto, niente meno che a Raul e a Ivan de la Pena. All'inizio della stagione successiva (1996/97) Pagotto è passato al Milan, ma in maglia rossonera non è riuscito ad affermarsi anche a causa dell'annata disastrosa della squadra. L'anno successivo è stato ceduto al Perugia. L'inizio di un pellegrinaggio in squadre di secondo piano tra la B e la C: Empoli, Reggiana, di nuovo Perugia in A (ma appena 8 le presenze in due stagioni) e, dopo la squalifica per cocaina, la Triestina, l'Arezzo e il Torino (senza mai giocare), fino a quest'anno, trascorso tra Grosseto e Crotone. Così, successo con l'Under 21 a parte, il nome di Pagotto è rimasto legato in maniera indissolubile al coinvolgimento del portiere nel caso di doping scoppiato nel gennaio 2000: positivo per cocaina a un controllo antidoping effettuato dopo Fiorentina-Perugia del novembre 1999. Tanti dubbi, molte polemiche, ma alla fine la squalifica per due anni da parte della giustizia sportiva. Pena ridotta poi a venti mesi. Ora però, di nuovo positivo alla cocaina, rischia la squalifica a vita.

Così aveva ricordato lo choc del '99
Così, nel gennaio 2003, Angelo Pagotto aveva risposto in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: Si ricorda che cosa era successo il 20 novembre ' 99? "E' cominciato un incubo (sorteggio antidoping dopo Fiorentina-Perugia: nelle urine di Pagotto vengono trovate tracce di cocaina, ndr). Ma ora è un capitolo chiuso, ho pagato per qualcosa che non ho fatto e quindi non ho voluto confessare. L' avessi fatto, avrei preso 6-8 mesi al massimo. Ho ricominciato da zero, sono maturato, poco tempo fa è nata mia figlia (Gaia, che l' ha fatto andare in campo contro con l' Ancona dopo aver dormito solo per un paio di ore, ndr). Ho perso la serie A e un contratto importante con il Perugia, ma nella disgrazia c' è stato un fatto positivo: ho trovato una forza che non pensavo di avere".

Bachini l'unico radiato
Fino ad ora è Jonathan Bachini il calciatore che ha pagato più duramente, con la radiazione, l'eccessiva confidenza verso la cocaina. L'ultimo caso prima della notizia sulla positività di Angelo Pagotto, risaliva alla fine di maggio, quando Francesco Flachi, fantasista della Sampdoria, è stato squalificato per 16 mesi. La stangata record per uso di cocaina appartiene proprio a Pagotto, che nel 2000 fu fermato per due anni, poi ridotti a 20 mesi. Ma sono tanti i giocatori - promettenti, già affermati o sul viale del tramonto - scivolati sulla polvere bianca. La punta dell'iceberg furono Diego Armando Maradona (tre positività, la prima dopo Napoli-Bari del 17 marzo 1991, fu squalificato per 15 mesi) e Claudio Caniggia, quest'ultimo fermato per 13 mesi nel '94, a causa della positività dopo un Roma-Napoli. Ma nemmeno con loro i giudici ebbero la mano pesante come con Pagotto ed Igor Shalimov: due anni. Per il russo del Napoli, che ai tempi del controllo positivo (1999) aveva già passato i 30, la squalifica significò ritiro. Per l'ex portiere del Perugia e dell'Under 21 giunse una riduzione di quattro mesi. Nessuna clemenza, invece, verso Bachini. L'ex calciatore del Siena, recidivo, venne radiato a marzo dello scorso anno. Pagò a caro prezzo l'esserci ricascato, dopo l'anno di fermo impostogli fra il 2004 e il 2005. I casi più recenti hanno riguardato il portiere del Messina Nicholas Caglioni, positivo dopo Messina-Catania dell'11 febbraio di quest'anno. Anche Michele Iorio del Sorrento Calcio (C2) dovrà scontare un squalifica per cocaina che durerà fino al 26 gennaio 2008.