Ha giocato anche con lo Stoccarda (B), il Genoa (A), l'Udinese (A), il Watford (B), il Grasshoppers (A), il Bochum (B), l'Admira Wacker (A), l'Heracles Almelo (A), l'Al-Faisaly (A), il Gaziantep (A).
Dal sito www.wikipedia.it
CLUB
Nato in Kazakistan da genitori bielorussi, Merkel si trasferisce in Germania con loro nel 1998, quando aveva circa l'età di 6 anni. Ha iniziato a giocare a calcio con la squadra amatoriale tedesca JSG Westerwald, prima di entrare nelle fila dello Stoccarda all'età di 11 anni.[2] Nel 2008 si trasferisce a Milano dopo essere stato acquistato dal Milan, battendo la concorrenza del Bayern Monaco. Durante la sua permanenza nel settore giovanile del club, vince con la Primavera la Coppa Italia Primavera nel 2010, 25 anni dopo l'ultimo successo della squadra in questa competizione.
Merkel ha ricevuto la sua prima chiamata in prima squadra durante la stagione 2009-10, ma non fu mai messo in campo, né chiamato in panchina. All'inizio della stagione 2010-2011, ha preso parte alcuni partite pre-campionato, come ad esempio nel trofeo Emirates Cup giochato in piena estate tra Milan, Arsenal e Lione, mettendo su una buona prestazione, iniziando ad essere preso seriamente in considerazione da mister Allegri. Merkel alla fine ha fatto il suo debutto ufficiale in prima squadra l'8 dicembre 2010, partendo dalla panchina in una partita della fase a gironi di UEFA Champions League contro l'Ajax. Un mese più tardi, il 6 gennaio 2011, ha anche fatto il suo debutto in campionato, partendo da titolare nella partita contro il Cagliari.
NAZIONALE
Merkel ha fatto il suo debutto internazionale per la Germania U-15 nella vittoria per 4-1 contro la Svizzera e da allora ha rappresentato la Germania a tutti i livelli del calcio giovanile internazionale fino ad under-19.
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Dal sito www.milannews.it
MERKEL: "MILAN? SU DI ME CI FURONO ASPETTATIVE ALTISSIME SOPRATTUTTO PERCHÉ ERO GIOVANE"
Alexander Merkel, ex centrocampista del Milan, ha rilasciato un'intervista al sito transfermarkt.it in cui ha parlato dei suoi trascorsi in rossonero ai tempi di Massimiliano Allegri. Ecco l'intervista completa a Merkel.
"Ci furono grosse aspettative sul mio conto e la cosa non mi fu d'aiuto, soprattutto perché ero molto giovane e inesperto e dovevo far attenzione esclusivamente al campo. A volte può essere un fastidio, ma fa parte dell'essere un professionista e devi essere in grado di reggerlo. Anche se non avevo mai richiesto quel tipo di attenzione mediatica, non fu una cosa semplice da gestire. Certamente posso capire perché in molti si interessarono a me a quei tempi. Ci fu molta attesa rispetto a quello che potessi realizzare ma per me era solo il raggiungimento di un sogno, visto che mi allenavo e giocavo accanto a leggende come Ronaldinho, Zlatan Ibrahimovic, Andrea Pirlo, Alessandro Nesta e Gennaro Gattuso".
Merkel prosegue: "Nel 2015 mi ruppi il crociato ed è stata una battuta d'arresto molto amara per me, considerando come mi ero preparato nei primi due mesi di Udine. Fu il mio primo infortunio di una certa entità e faticai nel rimettermi in forma. [...] Vedevo i miei compagni allenarsi e divertirsi giocando a calcio e io ero in fase di riabilitazione, senza sapere quando sarei rientrato. L'aspetto psicologico fece la sua parte. Pensai: 'E se dovesse capitare di nuovo?'. Con questo non voglio dare la colpa a quello stop per il fatto che non sia andata come avrei voluto. Dopo il prestito al Grasshopper avevo bisogno di darci un taglio, di cambiare scenario e ritornai in Germania, al Bochum. Fu la scelta giusta per me".
Dallo scorso settembre Merkel in Arabia Saudita, nell'Al-Faisaly Harmah, club che attualmente si trova a metà classifica del massimo campionato saudita.
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