Dal sito www.polesinesport.it
20 ottobre 2010
LUCIANO MARTINELLI, BOMBER A ROVIGO E NEL TREVISO DI PARON ROCCO E GIPO VIANI
Ha giocato al calcio quando la Grande Guerra ha fatto diventare tutti poveri, anche i calciatori. Prima aveva saggiato l'allenatore Bottacini, nel dopoguerra poi Luciano Martinelli, classe 1926 ala destra, quei tempi li ha vissuti nella Pro Rovigo in serie C: "Quando il calcio é ripartito, nel 1946/47 con me c'erano anche Beppe Brunello, Ferrari, Andreoli, Nello Cattozzo e l'allenatore era Cesare Zancanaro. Ho poi fatto un anno a Contarina, si partiva in camioncino con Schiesari e Bulgarelli, andando a giocare solo la domenica. Era anche l'epoca di tornei e amichevoli in cui trovavamo come avversari anche l'interista 'Veleno' Lorenzi e Magli della Fiorentina, e il bagno si faceva tuffandosi nei canali a Bonelli. Quando ho rigiocato col Rovigo io ero l'ala destra, Brunello l'ala sinistra, Pavanello la mezz'ala e Patregnani centravanti. Erano i tempi degli allenatori 'Battaglia' Vaniscek, poi ancora Zancanaro e quindi il veneziano Rallo. Era un Rovigo in calo, così nel 1950-51, allenati ancora da Cesare Zancanaro, eravamo in Quarta Serie (ndr, Promozione), giocavano con me Roccato, Antonio Mercusa, i fratelli Vicenzetti in difesa, Pellegrino".
Fu stagione tribolata, tanto che il Rovigo non disputò tre partite e retrocesse con tre punti di penalizzazione.
Però Martinelli ala destra aveva lasciato buona impressione al Treviso, incontrato due anni prima quando vinse il campionato. Così é proprio al Treviso in serie B che Giovanni Saggioro, presidente del Rovigo cede Luciano.
E la storia recita che nel Treviso 1951/52, allenato dal grande Nereo Rocco giocava anche il nostro Martinelli a fianco dell'udinese Paulinich e del milanista Trapanelli.
Ma perché proprio il Treviso? Spiega Martinelli: "Giocava là già da un anno Nello Cattozzo, é stato lui a segnalarmi. Ricordo di aver segnato 2 gol ai canarini del Modena. L'anno dopo Rocco volò col Padova di Brighenti, così nel 1952-53 l'allenatore fu Testolina. Ma io quasi subito passai al Faenza in Quarta Serie, dove rimasi anche l'anno dopo, una stagione altalenante, anche se sul finire battemmo addirittura 6-0 il Fabriano città della carta e il Castelfidardo capolista città della fisarmonica, dove segnai 2 gol". A questo punto Martinelli parla di una stagione al Caltagirone in Sicilia, dove con lui c'era Bettini da Castelmassa. E di una stagione al Cervia, sempre IV serie, avendo come compagno Massaia da Trecenta.
A Faenza però si ricordano di Martinelli e così lo chiamano ancora in IV serie. Ci rimane però solo la stagione 1956/57, perché preferisce ...trovare lavoro all'Aci di Rovigo. Non c'é più tempo per giocare, ma per un anno farà l'allenatore alla Portotollese del presidente Fusetti, giocando anche due partite.
Starebbe in pace fuori dal calcio, Luciano, ma negli anni '70 lo sollecita lo speciale trio del Due Torri: il maestro Mario Polli, Giovanni Mercusa e il dottor Gasparetto. Così nel dopo De Thomas, al Due Torri c'é proprio Martinelli allenatore, per alcuni anni dal 1971-72, tra l'altro l'anno in cui eravamo assieme con Saul Malatrasi al corso Allenatori, a Rovigo.
"Era una squadra giovane quel Due Torri, con i bravi Zanaga, Pizzardo, Sattin, Nabiuzzi, 'Biba' Briani; i ragazzi avevano entusiasmo. C'era anche un bel gruppo dirigenziale, con l'ingegner Mercusa, il geometra Zambon, il dottor Gasparetto, Pino Cavallaro, il maestro Polli e Cesare Camozza. Mi piaceva vincere e si poteva anche vincere, ma poi i giovani più interessanti passarono alla Villanovese e Lendinara. Mentre con noi tornò a far da chioccia Nini Costantini, ancora abile da libero a far 'giostrare' la squadra".
Andrà quindi a fare due buone stagioni da allenatore nel Ceregnano del presidente Pavarin, ma poi Martinelli smette del tutto.
Avendo nel cuore un ricordo speciale: quel giovanile provino al Milan, a San Siro; ma ... i rossoneri avevano già Nordahl pompierone-gol.
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