Silvio LAFUENTI

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(per gentile concessione
di Silvio Lafuenti)
  Silvio LAFUENTI

Nato il 09.08.1970 ad Ostia Lido (RM)

Portiere (P), m 1.78, kg 70

Stagioni al Milan: ..., (Anni Ottanta), solo Giovanili e partite amichevoli

Cresciuto nel Milan

Nessuna presenza in partite ufficiali delle Seconde Squadre

Esordio (e unica partita) nel Milan in gare amichevoli
il 21.04.1988: Fontanellese vs Milan 0-5

Totale presenze in gare amichevoli: 1

Partite amichevoli documentate da tabellino in Magliarossonera.it:
- 21.04.1988: Fontanellese vs Milan 0-5




Ha giocato anche con il Lodigiani (C2, C1), il Savoia (C2), l'Ostia Mare (Dil.), l'Avezzano (C2, C1), l'Alessandria (C1), il Livorno (C1), il Chieti (C1), il Catanzaro (B).





(da "Forza Milan!", 1988-89)



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Campionato Allievi 1986-87: il portiere Silvio Lafuenti
(per gentile concessione di Silvio Lafuenti)



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Campionato Allievi 1986-87: tre immagini con il portiere Silvio Lafuenti.
Nella foto di sinistra, è quello con la maglia gialla. Nelle altre due foto, lo si vede in azione in una uscita alta
(per gentile concessione di Silvio Lafuenti)



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Francia, 1986-87, Torneo Internazionale di Vascall, Categoria Allievi.
Si riconoscono Silvio Lafuenti (in primo piano nella foto di sinistra), Demetrio Albertini (foto al centro) e Gianluca Pessotto (foto a destra)
(per gentile concessione di Silvio Lafuenti)



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La Nazionale Azzurra al Mondiale Under-16 in Canada, 1986-87.
Si riconoscono i milanisti Cappellini (in piedi, il quarto da sinistra), Lafuenti (il primo da destra) e Pessotto (accosciato, il quarto da sinistra)
(per gentile concessione di Silvio Lafuenti)






Dal sito www.us-catanzaro.it

Dalla "Gazzetta dello Sport"....."Purtroppo, si è creato un clima negativo e poco piacevole intorno a me - afferma seccato il portiere -. Mi hanno accusato del gol di Trieste. Ma io che dovevo fare? Sono uscito per prendere la palla deviata involontariamente da Corona. Il primo gol del Catania è scaturito da un errore mio? É sempre difficile per un portiere trovarsi a tu per tu con un giocatore. Pensavo che Bruno facesse il pallonetto, sono saltato ed è andata male. Sul loro terzo gol, invece, oltre ad essersi reso protagonista di un grande stop, Bruno è stato pure molto fortunato in un rimpallo decisivo. É colpa mia?". Le pressioni della B sono altra cosa rispetto a quelle dei campionati minori. «Purtroppo, non capisco perché le critiche colpiscono solo me. Quasi come fossi io il capro espiatorio di ogni sconfitta. Ma vi rendete conto quanti tiri in più mi arrivano rispetto allo scorso anno?». In tre gare 5 gol subiti: qual è il problema per Lafuenti? «Non c'è dubbio che la difesa debba assestarsi meglio. L'anno scorso avevamo un uomo come Pastore che ha preso in mano la difesa dando ordine e sicurezza. Personalmente non sento intorno a me la stessa fiducia d'un tempo. Il ruolo del portiere è delicato e deve essere tutelato maggiormente. Ci sono delle situazioni che, rispetto allo scorso anno, vengono oltremodo esaltate negativamente. Se sono io il problema, sono pronto ad andarmene, ma la mia convinzione è d'esser forte e di poterlo dimostrare»...... era questo il clima che credo si sarebbe dovuto evitare ma purtroppo a Catanzaro siamo pronti a criticare un giocatore al primo errore esaltandone gli errori e nascondendone le virtù.... Forza Silvio reagisci !!!




Dal sito www.viavaicz.it
di Danilo Colacino

SILVIO LAFUENTI E LUCILLA PERROTA: UNA COPPIA INOSSIDABILE
Quella che vi stiamo per raccontare è la storia di due grandi atleti uniti dallo sport e, soprattutto, da un inossidabile sodalizio amoroso. Stiamo parlando di Silvio Lafuenti e sua moglie Lucilla Perrotta. Lui, il "vichingo", ha il compito di mantenere inviolata la porta giallorossa. Lei, la bella, deve difendere i colori azzurri nel beach volley. Entrambi sono reduci da un traguardo importante. Lucilla ha centrato il quinto posto alle Olimpiadi, che si stanno svolgendo in Grecia. Silvio, è inutile ricordarlo, ha ottenuto la promozione in B con le Aquile. E, proprio al pipelet giallorosso, abbiamo chiesto di raccontare a noi di Viavaicz.it le sensazioni, provate nell'assistere alle performance della consorte: "Pur essendo abituato a vederla impegnata in manifestazioni come Mondiali o Europei, l'emozione è stata grande. La rassegna a "cinque cerchi" ha un fascino particolare". Al di là di tutto, è soddisfatto del piazzamento della sua compagna?: "Conoscendo il valore delle avversarie, prima del torneo avrei firmato per questo esito. Malgrado ciò, a un certo punto, avevo fatto un pensierino a qualcosa di meglio. Comunque sia, essersi classificate dietro a coppie come quella statunitense, carioca e australiana e davanti alle tedesche e alle olandesi è un risultato lusinghiero >. Per finire, vorremmo sapere come conciliate i vostri impegni, trovando il tempo di stare insieme: "Sarò banale, ma penso che quando c'è l'amore, c'è tutto. Per noi è così. Ecco perché, fare dei sacrifici non ci pesa assolutamente. Al contrario, siamo felici di avere l'opportunità di svolgere un'attività agonistica a livello professionistico. Del resto mio padre lavorava in mare, mancando da casa molto spesso e per periodi abbastanza lunghi, eppure, il sottoscritto gli ha sempre voluto bene come se fosse stato vicino".




Dal sito www.uscatanzaro.net
dalla "Gazzetta dello Sport" - di Salvatore Blasco

LAFUENTI BLINDA CATANZARO
Il portiere: «Per la B serve la massima concentrazione. Se abbiamo la difesa più forte il merito è di tutti. Più che a pensare agli altri prepariamoci a cinque battaglie»
CATANZARO- Sta vivendo emozioni d'altri tempi Catanzaro. La sensazione è che tutti vorrebbero subito bruciare quei 450 minuti, che restano da giocare. C'è la frenesia di verificare se il risultato finale corrisponda alle grandi speranze. La splendida prova offerta con la Sambenedettese e, soprattutto, la conquista del primo posto, hanno sensibilmente lievitato la richiesta di tagliandi per Taranto. Pare che non bastino i 2.250 biglietti che s'attendono dalla società pugliese. "Stiamo vivendo tutti emozioni indescrivibili -conferma il portiere giallorosso Silvio Lafuenti- Impossibile descrivere le nostre sensazioni, al cospetto di quel Ceravolo, traboccante di gente. Abbiamo ora intatta quella voglia di vincere, che ci animava domenica. Vogliamo ripeterci." Lafuenti, 34 anni ad agosto, numero uno giallorosso dalla seconda giornata di campionato, tifoso sin da bambino della Roma, è da domenica il portiere meno bucato del torneo. "E' stato bellissimo quando De Simone è venuto verso di me, per esultare dopo il suo gol -continua il portiere- Siamo diventati grandi amici e sono stato felicissimo per lui. Mi sentivo euforico ed entusiasta. Adesso, voglio riprovare quelle stesse emozioni per altre 5 volte." I sentimenti sono, a volte, pericolosi. Ti fanno evadere dalla realtà e dimenticare che ancora c'è da lottare e soffrire. "Lo sappiamo -tranquillizza tutti Lafuenti- Siamo convinti che il campionato si risolverà soltanto all'ultima giornata e che ci sono ancora 5 battaglie da disputare, con lo stesso spirito e cattiveria profusi fin'ora. Siamo esperti e resteremo con i piedi per terra. D'altra parte, le recenti esperienze di squadre importanti e blasonate, come Real Madrid e Milan, c'insegnano che, se non giochiamo sempre col cuore, rimedieremmo figuracce e delusioni." Il Crotone, virtualmente secondo, è pronto ad approfittare del minimo errore. "Pensiamo solo a noi stessi, senza preoccuparci degli altri -prosegue- Siamo riusciti a sollevarci dai momenti difficili, riusciremo ora a mantenere alta la concentrazione. Siamo la difesa più forte del campionato, il merito è di tutti, ma non ne voglio parlare adesso. I conti li faremo alla fine." L'obiettivo, ora, è uno solo: "Non c'è dubbio. La nostra testa è rivolta solo alla gara di domenica prossima. Sarà una trasferta difficile, da affrontare con l'agonismo di questi ultimi tempi. Andremo per vincere e non ci risparmieremo." Infine, la società ha fissato per la prossima casalinga con l'Acireale, la giornata giallorossa. Gli abbonati avranno il diritto di prelazione, da esercitare, da stamane sino a giovedì prossimo, presso i negozi Maxtim di via Indipendenza e del Centro commerciale "Le Fornaci". Sul fronte delle possibili novità, la squalificata di Dei, propone la candidatura dall'inizio di Caterino. Anche Milone potrebbe essere disponibile.




Dal sito www.my-catanzaro.it
23 settembre 2004

CATANZARO, RABBIA LAFUENTI: "SONO IL CAPRO ESPIATORIO"
Le 2 sconfitte consecutive fanno male sia alla classifica (aggravata dai punti di penalizzazione) che al morale. Al Catanzaro non bastano i guizzi di Corona o le belle giocate di Carbone. La squadra pecca di disattenzioni clamorose che la nuova serie non perdona. Non ci fossero questi errori, adesso si parlerebbe di un altro Catanzaro. Fra i più criticati c'è sicuramente il numero uno giallorosso Silvio Lafuenti. «Purtroppo, si è creato un clima negativo e poco piacevole intorno a me - afferma seccato il portiere -. Mi hanno accusato del gol di Trieste. Ma io che dovevo fare? Sono uscito per prendere la palla deviata involontariamente da Corona. Il primo gol del Catania è scaturito da un errore mio? É sempre difficile per un portiere trovarsi a tu per tu con un giocatore. Pensavo che Bruno facesse il pallonetto, sono saltato ed è andata male. Sul loro terzo gol, invece, oltre ad essersi reso protagonista di un grande stop, Bruno è stato pure molto fortunato in un rimpallo decisivo. É colpa mia?». Le pressioni della B sono altra cosa rispetto a quelle dei campionati minori. «Purtroppo, non capisco perché le critiche colpiscono solo me. Quasi come fossi io il capro espiatorio di ogni sconfitta. Ma vi rendete conto quanti tiri in più mi arrivano rispetto allo scorso anno?». In tre gare 5 gol subiti: qual è il problema per Lafuenti? «Non c'è dubbio che la difesa debba assestarsi meglio. L'anno scorso avevamo un uomo come Pastore che ha preso in mano la difesa dando ordine e sicurezza. Personalmente non sento intorno a me la stessa fiducia d'un tempo. Il ruolo del portiere è delicato e deve essere tutelato maggiormente. Ci sono delle situazioni che, rispetto allo scorso anno, vengono oltremodo esaltate negativamente. Se sono io il problema, sono pronto ad andarmene, ma la mia convinzione è d'esser forte e di poterlo dimostrare».
Allo sfogo di Lafuenti seguono le dichiarazioni del difensore Grava: «Col Catania è stata una gara, sotto vari aspetti, disastrosa. Eppure, ad un certo punto, pensavo addirittura che avremmo potuto vincere. Dopo il nostro vantaggio, invece, abbiamo permesso al Catania di galvanizzarsi e tutto è andato a rotoli». Lo stesso Grava, dopo un primo tempo impeccabile, si è perso nella seconda parte. «Purtroppo, nel secondo tempo abbiamo avuto tutti un calo. Ci siamo allargati e allungati troppo. S'aggiunga che ho giocato da centrale, che non è proprio il mio ruolo». Il caso Cammarata, arrabbiatosi con Braglia per non averlo messo in campo nella gara col Catania, sembra destinato a smontarsi. «Ero deluso e me ne sono andato dalla panchina per vedere la gara da bordocampo - ha dichiarato lo stesso attaccante -. Non è stato un bel gesto e nemmeno tanto clamoroso. Tengo molto alla squadra e vorrei, come tutti, giocare sempre. Non so se ad Ascoli ci sarò, ma non sarebbe giusto valutare il mio valore in una sola gara».




Dal sito www.stadiogiallorosso.ildomani.it
di Antonio Ciampa

SILVIO LAFUENTI: "SONO SODDISFATTO DELLA MIA ANNATA"
Silvio Lafuenti è uno di quei misteri che il calcio a volte si diverte nel produrre. Mentre altri suoi colleghi, magari molto meno dotati, hanno avuto la fortuna di calcare palcoscenici importanti per gran parte della propria carriera senza averne grandi meriti, il nostro ha dovuto attendere trentaquattro anni di età ed una ventina di onorata carriera spesi nel difendere i pali di compagini di terza e quarta serie, prima di avere la possibilità di poter assaporare la cadetteria. E forse tutto si sarebbe atteso, tranne che sarebbe stato un anno così balordo per la squadra di cui, prima di esserne il portiere, è anche, per sua stessa ammissione, un appassionato tifoso.
Allora, Lafuenti, un anno d'esordio in serie B tra molti alti e qualche basso.
«Questa è una conclusione a cui arrivi tu, io invece sono molto soddisfatto della mia annata. Anzi sono addirittura fiero delle mie prestazioni, visto che non sono mai stato messo in condizioni di potere lavorare tranquillamente e, nonostante ciò, credo di avere fatto bene. Se poi ti riferisci all'errore commesso nell'ultima partita casalinga contro il Piacenza ti dico che se può sbagliare un grande come Buffon non vedo perché non possa sbagliare anch'io. Certamente i risultati della squadra mi danno torto e in queste condizioni diventa difficile salvare qualcosa, ma io credo davvero di avere avuto un buon rendimento perdipiù molto costante».
- Lamentavi delle carenze dal punto di vista psicologico. Cos'è che a tuo parere è mancato per metterti nelle migliori condizioni?
«Ritengo che, dopo il risultato dello scorso anno, ci fossero tutte le premesse per consentire a Silvio Lafuenti di poter lavorare tranquillamente. Così non è stato. I motivi preferisco lasciarli interpretare agli altri, io ripeto solo che non ci sono state sufficienti condizioni per potermi consentire di rendere come l'anno precedente in cui abbiamo vinto il torneo di serie C. Se poi si pensava che Silvio Lafuenti o Giorgio Corona o Benny Carbone dovessero risolvere da soli i problemi del Catanzaro allora si sbaglia alla grande».
- Di questa annata balorda si è detto tutto e il suo contrario, ma cos'è che, a tuo parere, realmente non ha funzionato?
«Onestamente non lo so. A questa domanda è oltremodo difficile rispondere perché molte sono le idee e tutte possono avere un fondo di verità. Dico però che dall'inizio della stagione ad oggi una cosa credo che sia risultata ben chiara ma non spetta a me dire quale sia».
- Vorrà dire che ci provo io. Lo smembramento della squadra dell'anno scorso cíentra qualcosa?
«Guarda, purtroppo non essendo più giovanissimo, credo di avere la giusta esperienza derivante dai miei molti anni sui campi di calcio per capire che queste sono cose estremamente delicate e quindi non mi va di alimentare polemiche e di gettare benzina sul fuoco. L'unica cosa che posso dire è che sono state evidenziate alcune mancanze che hanno compromesso questa stagione, per il resto sono un giocatore e devo esprimermi sul campo, non tocca a me giudicare l'operato degli altri».
- Come hai visto, più in generale, la serie B di quest'anno. Forse con un maggior raziocinio si sarebbe potuta disputare diversamente?
«Direi di si. A mio parere era un campionato abbordabilissimo. Purtroppo quello che è stato è stato, ora vediamo per quanto è possibile di finire al meglio giocandoci alla grande le partite che mancano da qui alla fine del torneo».
- Veniamo al prossimo impegno contro il Cesena: una partita da vincere?
«Senz'altro, ma questo lo stiamo dicendo dall'inizio del campionato, purtroppo in tutto líanno non siamo riusciti a raccogliere quanto sperato, ora dobbiamo lasciare da parte tutte le amarezze e concentrarci su questo match. In settimana abbiamo fatto un buon lavoro e speriamo pertanto di ottenere una vittoria che ci possa consentire un minimo spiraglio per il futuro».
- Cosa succederà a Silvio Lafuenti al termine di questa stagione?
«Non è il caso adesso di fare progetti a lungo respiro, vedremo solo in seguito se la società riterrà di confermarmi ed eventualmente ne parleremo e decideremo insieme. Ad oggi il mio futuro riguarda solo la partita contro il Cesena».
- Ultima domanda: giunti quasi al termine del torneo, c'è qualcosa che Silvio Lafuenti ha da rimproverarsi, non solo e non tanto dal punto di vista tecnico?
«Direi assolutamente di no. In ogni partita e in ogni allenamento sono stato sempre pronto alla causa del Catanzaro. Davvero ritengo di aver fatto appieno il mio dovere e di non avere assolutamente alcunché da rimproverarmi».