Gonzalo Gerardo HIGUAIN

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(Archivio Magliarossonera.it)


Scheda statistiche giocatore
  Gonzalo Gerardo HIGUAIN

Nato il 10.12.1987 a Brest (FRA)

Attaccante (A), m 1.86, kg 89

Stagioni al Milan: 1, 2018-19

Proveniente dalla Juventus

Esordio nel Milan in gare amichevoli l'11.08.2018: Real Madrid vs Milan 3-1 (Trofeo "Santiago Bernabeu")

Esordio nel Milan in gare ufficiali e in Campionato (Serie A) il 25.08.2018: Napoli vs Milan 3-2

Ultima partita giocata nel Milan il 16.01.2019: Juventus vs Milan 1-0 (Supercoppa Italiana)

Totale presenze in gare ufficiali: 22

Reti segnate: 8

Palmares rossonero: -

Esordio in Nazionale Argentina : .....

Totale presenze in Nazionale Argentina: ...

Reti segnate in Nazionale Argentina: ...




Ha giocato anche con il River Plate (A), il Real Madrid (A), il Napoli (A), la Juventus (A).



Dal sito www.wikipedia.it

È figlio d'arte: il padre Jorge, ex difensore, ha trascorso quasi per intero la propria carriera in Argentina, tranne un anno nel Brest; Gonzalo nacque nell'omonima città francese proprio nel corso di quell'anno. Ha tre fratelli, Nicolás, Lautaro e Federico; quest'ultimo è anch'egli un calciatore professionista.
È soprannominato El Pipita, nomignolo che trae origine dal soprannome del padre, detto El Pipa. Sua madre, Nancy Zacarías, è una pittrice.
Trascorre i primi mesi della sua infanzia in Francia, quindi fa ritorno in terra argentina poiché il padre viene ingaggiato dal River Plate. All'età di 10 mesi viene ricoverato per venti giorni in ospedale a causa di una meningite fulminante, curata appena in tempo, ed è costretto per diversi anni ad assumere quotidianamente dei medicinali per eliminare ogni traccia della malattia.
Nel 1998 tornò per breve tempo in Francia, quando accompagnò il padre impegnato in una ricerca di giovani talenti per conto dell'allora commissario tecnicodella nazionale argentina, Daniel Passarella. Sarebbe stato proprio lo stesso Passarella, otto anni dopo, a concedere al giovane Higuaín una maglia da titolare e l'occasione di mettersi in mostra con il River.

CARATTERISTICHE TECNICHE
È un «attaccante d'area di rigore», forte fisicamente e abile con entrambi i piedi. Oltre ad essere un eccellente finalizzatore, è propenso ai ripiegamenti a centrocampo, con cui contribuisce alla fase difensiva; è inoltre dotato di un'ottima visione di gioco, che gli consente di risultare decisivo anche come uomo assist. Pur essendo in possesso di buoni mezzi tecnici, è più concreto che elegante. Dinamico e determinato, ha nell'emotività il suo principale punto debole. Buon rigorista, ha messo a segno 19 penalty su 26. Diego Armando Maradona ha affermato di rivedere in Higuaín alcune caratteristiche dei connazionali Hernán Crespo e Gabriel Batistuta, definendolo un attaccante completo e abile nei movimenti smarcanti.

CLUB
Dopo essere rientrato dalla Francia insieme alla sua famiglia, Higuaín muove i primi passi in ambito calcistico tra le file dell'Atlético Palermo, club dell'omonimo quartiere di Buenos Aires, da cui il River Plate lo acquista all'età di 10 anni.
Dopo aver effettuato la trafila delle giovanili, a 17 anni il tecnico Leonardo Astrada lo fa debuttare in prima squadra il 29 maggio 2005 nella sconfitta interna per 1-2 contro il Gimnasia La Plata al Monumental. In questo scorcio di stagione colleziona altre 3 presenze.
Poco utilizzato dal successivo tecnico del River Plate, Reinaldo Merlo, trova spazio con maggiore continuità con l'approdo di Daniel Passarella alla guida tecnica del River Plate. Realizza la prima rete il 12 febbraio 2006 nel 3-1 ai danni del Banfield, mentre in Coppa Libertadores realizza una doppietta contro il Corinthians, decisiva nel 3-2 finale a favore del River Plate.
Il River Plate cede quindi il 50% del suo cartellino al club svizzero del Locarno, espressione di un gruppo di investitori internazionali, per circa 8 milioni di dollari. Autore di cinque reti nel torneo di Apertura 2006, l'8 ottobre 2006, con una doppietta guida il River Plate alla vittoria per 3-1 nel Superclásico contro il Boca Juniors.
Le ottime prestazioni con la maglia del River Plate proiettano l'attaccante argentino in Europa e il 14 dicembre 2006, pochi giorni dopo aver compiuto 19 anni, viene acquistato a titolo definitivo dal Real Madrid per la cifra di 13 milioni di euro, su indicazione dell'allenatore Fabio Capello, firmando un contratto di sei anni e mezzo a decorrere dal gennaio seguente.
Debutta con il Real Madrid l'11 gennaio 2007 nella gara di Coppa del Re contro il Betis, valida per gli ottavi di finale e terminata 0-0, disputando l'intera partita. Firma la prima rete il 24 febbraio seguente nel derby contro l'Atlético Madrid, realizzando il gol del definitivo 1-1 all'Estadio Vicente Calderón. Tre giorni prima aveva esordito nella massima competizione europea, la Champions League, partendo da titolare nella gara contro il Bayern Monaco, valida per l'andata degli ottavi di finale e vinta dal Real Madrid per 3-2. In campionato realizza il secondo gol siglando il definitivo 4-3 ai danni dell'Espanyol decisivo nella conquista del titolo spagnolo.
Nella stagione seguente, con il nuovo allenatore Bernd Schuster alla guida del Real Madrid, stenta a trovare continuità di prestazioni, chiuso da Raúl e van Nistelrooij, con il tecnico tedesco che lo schiera sovente anche fuori ruolo, dichiarando di "non sapere dove metterlo" e arrivando a dubitare soprattutto delle reali capacità realizzative del giocatore. Vince nuovamente il campionato facendo registrare 8 reti in 25 partite.
Con l'avvento in panchina di Juande Ramos riesce finalmente a trovare continuità d'impiego e un rendimento di altissimo profilo. Il 24 agosto 2008 vince la Supercoppa di Spagna siglando il gol del momentaneo 4-1 ai danni del Valencia nella gara di ritorno al Santiago Bernabéu (la partita si sarebbe poi conclusa 4-2 in favore dei Blancos). In questa stagione, complice un grave infortunio occorso a van Nistelrooy, consolida il suo ruolo nell'undici titolare del Real Madrid e riesce a trovare continuità d'impiego e un rendimento d'alto profilo. Il 26 ottobre realizza la sua prima doppietta stagionale, sempre in Liga, contribuendo al 3-2 finale nella gara contro l'Athletic Bilbao. L'8 novembre realizza invece la sua prima quaterna in carriera ai danni del Málaga. In totale realizza 22 reti e 9 assist in 35 partite, affermandosi come miglior marcatore stagionale della squadra.
Nel campionato 2009-10 arriva il cileno Manuel Pellegrini come nuovo allenatore del Real Madrid, con cui l'attaccante argentino instaura un buon rapporto. Il 14 marzo 2010 segna una tripletta nella gara di ritorno contro il Real Valladolid. A fine stagione si conferma miglior cannoniere del Real Madrid con 27 reti, una in più del nuovo compagno di squadra Cristiano Ronaldo, grazie alle quali è anche vice-capocannoniere della Liga alle spalle di Lionel Messi, che ne sigla 34. Nell'intera stagione mette a segno 29 reti in 40 partite tra campionato e coppe.
Il 7 giugno 2010 rinnova il contratto con il Real Madrid fino al 2016, anche se con l'arrivo dell'allenatore portoghese José Mourinho sulla panchina del Real Madrid viene utilizzato con meno continuità.
Il 3 novembre entra nella storia del club spagnolo siglando, ai danni del Milan, la rete numero 700 del Real Madrid nella massima competizione europea, prima squadra a raggiungere tale cifra per quanto concerne i gol realizzati. L'11 gennaio 2011 viene sottoposto a un intervento chirurgico per la rimozione di un'ernia del disco, operazione che lo tiene lontano dai campi di gioco per tre mesi. Il 20 aprile, pur non scendendo in campo, conquista la sua prima Coppa del Re, superando in finale il Barcellona 1-0 al termine dei supplementari. Al termine dell'annata segna 13 gol in 25 presenze tra campionato e coppe.
Il 24 marzo 2012 raggiunge quota 100 gol con il Real Madrid. Il 21 aprile il Real Madrid conquista la Liga battendo 2-1 il Barcellona al Camp Nou. Higuaín conclude la stagione siglando 22 reti, riprendendosi il posto in squadra dopo che l'anno precedente era stato utilizzato da Mourinho con scarso minutaggio. Con Benzema (21 reti) e Cristiano Ronaldo (46) forma in questa stagione il tridente d'attacco più prolifico nella storia del Real Madrid e della Liga spagnola.
Il 29 agosto 2012 Higuaín si aggiudica la Supercoppa di Spagna ai danni del Barcellona, aprendo le marcature nella gara di ritorno a Madrid, terminata 2-1 per i padroni di casa, i quali si aggiudicano il trofeo in virtù della regola dei gol fuori casa.
Alternatosi a Benzema nel ruolo di titolare, a fine stagione esprime, di comune accordo con la società, la volontà di lasciare il Real, che lascia dopo sei stagioni e mezzo con sei trofei vinti, 264 partite giocate e 121 reti realizzate.
Il 27 luglio 2013 viene acquistato a titolo definitivo dal Napoli per 37 milioni di euro più 3 di bonus. Sceglie la maglia numero 9.
Esordisce con il Napoli e nel campionato italiano il 25 agosto contro il Bologna. Mette a segno la sua prima rete in campionato la settimana seguente contro il Chievo. Il 3 maggio 2014 seguente vince il suo primo trofeo con il Napoli, conquistando la Coppa Italia, superando nella finale dello Stadio Olimpico di Roma la Fiorentina per 3-1. Conclude la stagione con 24 reti in 46 presenze tra campionato e coppe, risultando il capocannoniere stagionale della propria squadra.
Il 22 dicembre si aggiudica ai tiri di rigore la Supercoppa italiana contro la Juventus, dopo che i tempi regolamentari e supplementari erano terminati sul 2-2: nel corso dell'incontro Higuaín si era peraltro reso autore di una doppietta.
In merito a un episodio verificatosi il 10 maggio 2015 al termine del pareggio 2-2 contro il Parma, Higuaín, infastidito da una presunta perdita di tempo, pronuncia frasi ingiuriose all'indirizzo della squadra emiliana; il giudice sportivo Gianpaolo Tosel gli commina quindi una multa di 10 000 euro.
Il 31 maggio, nell'ultima di campionato in casa contro la Lazio, sfida decisiva per la qualificazione ai preliminari di Champions League, realizza la doppietta che vale la rimonta da 0-2 a 2-2, fallendo tuttavia il rigore del possibile 3-2; in seguito all'errore dal dischetto, il quarto stagionale, i biancocelesti realizzano altri due gol, conquistando la vittoria e la conseguente qualificazione alla massima competizione europea. Conclude la stagione con 29 reti in 58 presenze tra campionato e coppe, confermandosi per il secondo anno consecutivo il capocannoniere stagionale del Napoli.
L'8 novembre in Napoli-Udinese, terminata 1-0 in favore dei padroni di casa, realizza il suo 200º gol in carriera in squadre di club. Il 30 novembre segna una doppietta contro l'Inter nel 2-1 conclusivo, permettendo alla squadra di conquistare la vetta solitaria della classifica, a venticinque anni dall'ultima volta.
Nel corso della stagione raggiunge alcuni traguardi significativi: entra nella top ten dei migliori marcatori della storia del Napoli, toccando quota 70 reti complessive; va a segno per sei giornate consecutive, eguagliando la striscia positiva di Maradona nella stagione 1987-88; supera inoltre il proprio primato personale di gol segnati in una stagione (27) e le 29 reti di Cavani, fino ad allora il miglior cannoniere stagionale nella storia degli azzurri (limitatamente al campionato). Nella gara contro l'Udinese, persa per 3-1, raggiunge le 100 presenze in Serie A e realizza il trentesimo centro stagionale; nella partita è tuttavia protagonista di una reazione scomposta verso l'arbitro Massimiliano Irrati, che lo aveva espulso per somma di ammonizioni; ciò determina la squalifica di Higuaín per quattro giornate, poi ridotte a tre a seguito del ricorso presentato dal Napoli. Il 14 maggio, nel 4-0 dell'ultima giornata contro il Frosinone, realizza la tripletta che gli consente di chiudere il campionato con 36 reti in 35 partite, vincendo la classifica marcatori e superando il record assoluto di reti in un singolo campionato italiano, fino ad allora detenuto da Nordahl nella stagione 1949-50, ed eguagliando inoltre quello di Rossetti che resisteva dal 1928-29, quando il campionato si disputava a più gironi.
Il 26 luglio 2016 viene acquistato a titolo definitivo dalla Juventus, con la quale firma un contratto quinquennale, per un costo di 90 milioni di euro, scegliendo la maglia numero 9; il suo trasferimento è il più costoso nella storia della Serie A.
Il 20 agosto bagna con un gol l'esordio in campionato con la casacca bianconera - cosa che non gli era riuscita nel triennio in azzurro - fissando il punteggio sul 2-1 finale nella vittoria interna sulla Fiorentina. Il 10 settembre, alla prima da titolare, firma una doppietta nei primi 10 minuti nel 3-1 ai danni del Sassuolo. Il 27 dello stesso mese sigla la prima marcatura con i bianconeri in Champions League, realizzando la seconda rete nello 0-4 esterno contro la Dinamo Zagabria. Il 29 ottobre segna la rete del definitivo 2-1 proprio contro la sua ex squadra, il Napoli, non esultando in segno di rispetto per la società partenopea. In seguito a un periodo di appannamento sottorete, l'11 dicembre ritrova il gol in campionato siglando una doppietta nell'1-3 del derby contro il Torino. Il 28 febbraio 2017 trova il primo gol in Coppa Italia con la formazione torinese nella semifinale d'andata, realizzando la seconda rete nel 3-1 dello Stadium sul Napoli. Il 17 maggio mette in bacheca la Coppa Italia, primo trofeo in maglia bianconera nonché terzo consecutivo per la formazione di Massimiliano Allegri, in seguito alla vittoria per 2-0 sulla Lazio nella finale di Roma; quattro giorni dopo, con il successo 3-0 allo Stadium sul Crotone, arriva anche, con una giornata di anticipo, il sesto titolo italiano di fila che permette a Higuaín di conquistare il primo double nazionale, al contempo terzo di fila per la Juventus, e soprattutto alla squadra di battere dopo 82 anni il record della Juve del Quinquennio. Non riesce invece l'affermazione europea in Champions League, dove il 3 giugno i bianconeri cedono nella finale di Cardiff 1-4 contro il Real Madrid: per Higuaín, in campo internazionale, si tratta della quarta finale persa su quattro disputate tra club e nazionale.
I primi mesi della seconda stagione a Torino vedono un Higuaín volto maggiormente al servizio della squadra, seppur riesca a trovare il gol con meno frequenza; ciò nonostante il 28 ottobre è sua la doppietta che vale il successo 0-2 contro i rivali del Milan: la prima marcatura risulta inoltre essere la centesima nel massimo campionato italiano. Il 4 febbraio 2018 arriva invece la prima tripletta in maglia bianconera, nel roboante 7-0 interno sul Sassuolo. Così come l'anno precedente per Higuaín si ripete il double domestico, secondo consecutivo per l'attaccante e al contempo quarto di fila per la Juventus: i bianconeri si impongono infatti il 9 maggio nella finale di Coppa Italia con un netto 4-0 sul Milan - quarta affermazione in successione e nuovo primato nel calcio italiano -, conquistando quattro giorni più tardi anche il settimo scudetto consecutivo - record assoluto nella storia della Serie A e dei maggiori campionati nazionali d'Europa - grazie al pareggio esterno a reti bianche contro la Roma.
Il 2 agosto 2018 Higuaín viene ceduto in prestito oneroso per un anno al Milan, per 18 milioni di euro, con diritto di riscatto a favore dei rossoneri fissato a 36 milioni, nell'ambito dell'operazione complessiva che include anche i passaggi di Leonardo Bonucci alla Juve e di Mattia Caldara al Milan.

NAZIONALE
In possesso inizialmente della sola cittadinanza francese, nel novembre 2006, a 19 anni non ancora compiuti, viene convocato nella nazionale francese dal commissario tecnico Raymond Domenech, che lo aveva notato grazie alla doppietta messa a segno nel derby contro il Boca Juniors, ma rifiuta la convocazione. Decide tuttavia di non rinunciare al passaporto francese - e allo status di comunitario - per non precludersi la possibilità di giocare per una squadra europea, cosa che conseguentemente gli impedisce di rispondere alla chiamata delle nazionali giovanili argentine. Nel 2007 acquisisce il passaporto argentino, conservando entrambe le nazionalità.
Il 6 febbraio 2008 gioca un'amichevole non ufficiale con la maglia dell'Argentina olimpica, siglando una doppietta nel 5-0 ai danni del Guatemala. Non viene tuttavia convocato per i Giochi olimpici di Pechino 2008 a causa di pregressi screzi con la federcalcio argentina, dovuti al suo rifiuto di partecipare al Mondiale Under-20 del 2007. Il commissario tecnico Domenech gli offre nuovamente la convocazione, ma il giocatore oppone un altro rifiuto.
Nel 2009, dopo aver preso in considerazione l'ipotesi di accettare la convocazione nella nazionale francese, viene convocato dal commissario tecnico dell'Argentina Maradona per le gare contro Perù e Uruguay, valide per le qualificazioni al Mondiale 2010: debutta il 10 ottobre 2009 contro il Perù, a 21 anni e dieci mesi, bagnando l'esordio con una rete. L'anno seguente va a comporre il parco attaccanti della Argentina nella fase finale della massima competizione internazionalein Sudafrica. Il 17 giugno 2010, nella seconda partita del girone B del torneo, realizza la sua prima tripletta con la maglia dell'Argentina nella gara terminata 4-1 per l'Argentina contro la Corea del Sud, risultando il miglior giocatore dell'incontro. In passato solamente due giocatori argentini erano riusciti nell'impresa di segnare tre reti in una sola partita nella storia dei Mondiali: si tratta di Stábile nel 1930 (contro il Messico) e di Batistuta nel 1994 (contro la Grecia) e nel 1998(contro la Giamaica). Va a segno anche negli ottavi di finale contro il Messico, quindi l'Argentina viene eliminata nei quarti perdendo 4-0 contro la Germania.
Il 25 giugno 2011 viene inserito dal nuovo CT Sergio Batista nella lista dei ventitré convocati in vista della Copa Américadisputata in Argentina. I padroni di casa vengono eliminati nei quarti di finale dall'Uruguay al termine dei calci di rigore: proprio nello stesso match, conclusosi sull'1-1, Higuaín mette a segno l'unica rete personale del torneo, realizzando anche il proprio tentativo nella sequenza conclusiva dagli undici metri, risultato poi ininfluente sull'esito finale.
In occasione delle qualificazioni al Mondiale 2014 contribuisce alla vittoria dell'Argentina nel girone sudamericanorealizzando complessivamente nove reti. Convocato da Alejandro Sabella per la fase finale della competizione, nella gara d'esordio del torneo serve l'assist per il gol di Messi nella vittoria per 2-1 sulla Bosnia ed Erzegovina. Il 5 luglio segna nei quarti di finale la rete decisiva nella vittoria per 1-0 contro il Belgio, che garantisce la qualificazione in semifinale per l'Argentina dopo ventiquattro anni. A fine partita si è aggiudicato il titolo di miglior giocatore dell'incontro. Nella finale contro la Germania, persa per 1-0 al termine dei supplementari, è protagonista in negativo, fallendo una nitida occasione da rete a pochi passi dal portiere tedesco Neuer, vedendosi inoltre annullare un gol per fuorigioco.
Il 25 maggio 2015 viene inserito dal CT Gerardo Martino nella lista dei ventitré convocati in vista della Copa Américada disputarsi in Cile. Nel corso del torneo va a segno due volte: nella terza e ultima gara della fase a gironi contro la Giamaica e nella semifinale contro il Paraguay. L'Albiceleste tuttavia viene sconfitta in finale dal Cile ai rigori, dopo lo 0-0 scaturito al termine dei tempi regolamentari e supplementari. Suo è uno degli errori dagli undici metri che consente agli avversari di vincere la manifestazione.
Il 20 maggio 2016 viene convocato da Martino per la Copa América Centenario negli Stati Uniti; nel corso della competizione realizza quattro reti: due nel 4-1 inflitto al Venezuela nei quarti di finale e due nella semifinale vinta 4-0 contro gli Stati Uniti. Gioca da titolare anche la finale, che vede l'Argentina nuovamente sconfitta ai rigori dal Cile, in un remake dell'edizione precedente: nel match, conclusosi nuovamente a reti bianche, si rende protagonista in negativo, fallendo una buona occasione davanti al portiere cileno Bravo.
Il 6 ottobre 2016 Higuaín segna la prima rete nel 2-2 esterno contro il Perù: questa risulterà essere la sua unica marcatura durante le qualificazioni ai Mondiali 2018 in Russia, al termine delle quali l'Argentina riesce non senza affanni ad ottenere il pass mondiale, terminando al terzo posto il proprio girone. Convocato per l'evento, l'esperienza nel torneo per Higuaín e compagni si rivela deludente, con l'attaccante argentino che resta a secco di reti, collezionando appena tre presenze di cui solo una da titolare. Superata a fatica la fase a gironi, il cammino dell'Albiceleste si ferma infatti già agli ottavi di finale, battuta 4-3 dalla Francia, gara dalla quale Higuaín resta peraltro escluso.





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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 24 luglio 2018)



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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 25 luglio 2018)
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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 26 luglio 2018)



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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 27 luglio 2018)



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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 30 luglio 2018)



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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 31 luglio 2018)



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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 1° agosto 2018)
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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 2 agosto 2018)
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Dal sito www.gazzetta.it
2 agosto 2018

MILAN, UFFICIALI HIGUAIN E CALDARA
I rossoneri annunciano gli arrivi dell'attaccante e del difensore dalla Juve: "Due importanti tasselli della nuova era del club"
Tutto rigorosamente ufficiale: Gonzalo Higuain e Mattia Caldara sono due nuovi giocatori del Milan. In serata, il club rossonero ne ha ufficializzato gli arrivi dalla Juventus con un lungo comunicato. "AC Milan comunica di aver acquisito dalla Juventus FC il diritto alle prestazioni sportive dei calciatori Gonzalo Higuain e Mattia Caldara", si legge. E i numeri? Escono anche quelli: il Pipita riceve l'amato 9 dalle mani di André Silva e prova a sconfiggere la maledizione del numero 9 rossonero che regge dal post Inzaghi. Per Caldara invece ecco il 33.
IL PROGRAMMA - "Gonzalo e Mattia - prosegue la nota - sono due importanti tasselli della nuova era del club. Gonzalo Higuain approda all'AC Milan con la formula del prestito oneroso fino al 30 giugno 2019 con diritto di riscatto. Mattia Caldara arriva a titolo definitivo, nell'ambito dell'operazione di scambio alla pari con Leonardo Bonucci, che torna alla Juventus - continua il comunicato del Milan -. Il difensore 24enne ha siglato un contratto che lo lega all'AC Milan fino al 30 giugno 2023.
Il Club dedicherà l'intera giornata di domani alla presentazione alla stampa e ai tifosi dei due nuovi arrivati, secondo il seguente programma: al mattino, test fisici a Milanello, con lo staff di MilanLab; alle 12, visita al Museo Mondo Milan e al Casa Milan Store; alle 14 conferenza stampa di presentazione; alle 16.30, tv/photo set e saluto ai tifosi in Piazza del Duomo".




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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 3 agosto 2018)



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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 4 agosto 2018)



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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 9 gennaio 2019)



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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 10 gennaio 2019)



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16 gennaio 2019, Supercoppa Italiana, Juventus vs Milan 1-0:
Gonzalo Higuain, alla sua ultima incolore apparizione con il Milan



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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 17 gennaio 2019)



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Gonzalo Higuain raggiunge Mister Sarri al Chelsea



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