Ha giocato anche con il Sudamerica Montevideo (A), l'Atlanta Buenos Ayres (A), il Penarol (A), la Roma (A), il Danubio Montevideo (A).
"Oriundo assai sospetto e tuttavia nazionale italiano dopo essere stato campione del mondo con l'Uruguay. Ala destra di scatto felino, dotato di un palleggio squisito e di una eccezionale abilità nel convergere a rete partendo dalla fascia destra. Spirito bizzarro e comunque calciatore dal rendimento elevatissimo. Nella finale dei Mondiali 1950 realizzò al Maracanà la rete decisiva del 2-1." (Da "Dizionario del calcio" Ed. Rizzoli 1990)
Dal sito www.asrtalenti.it
Alcides Edgardo Ghiggia nasce il 22 dicembre 1926 a Montevideo, in Uruguay. A soli 24 anni diventa un eroe per il suo paese ed una leggenda del calcio: ai Mondiali brasiliani del 1950, nella finale contro i padroni di casa disputata al Maracanà di Rio de Janeiro, fa segnare Schiaffino e segna il gol decisivo del 2 a 1. La Roma lo ingaggia durante l'estate del 1953 dal Penarol. Ala destra dal dribbling fulminante arriva nella squadra allenata da Mario Varglien. Nelle otto stagioni che gioca in giallorosso vede sedere sulla panchina giallorosso tantissimi tecnici (Carver, Sarosi, Masetti, Stock, Nordhal, Busini, Foni), lui rimane sino ai trent'anni suonati sempre titolare, gioca 201 gare segnando 19 reti e nelle stagioni 1957/58 e 58/59 indossa anche la fascia di capitano. Nel 1958 viene "nazionalizzato" e disputa con la squadra azzurra le qualificazioni ai Mondiali. In totale con l'Italia gioca 5 gare e segna un gol. Nel 1960/61 l'unica vittoria con la Roma: la Coppa delle Fiere.
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Dal sito www.asrtalenti.it
8 ottobre 2007
Un giorno di primavera, il presidente Renato Sacerdoti partecipò all'inaugurazione di un club i tifosi e fu contagiato dagli entusiasmi: da superbo istrione qual era, impose il silenzio e annunciò: «Solo poche ore fa ho concluso l'ingaggio di un famoso campione del mondo: Alcide Ghiggia».
Mercoledì 13 giugno 1953 Alcide Ghiggia scendeva all'aeroporto di Ciampino. Cinquanta tifosi ad aspettarlo, cinquantacinquemila a vederlo il giorno seguente nell'amichevole contro il CharIton.
Alcide non era in forma perché stava scontando una lunga squalifica: giocava nel Penarol e durante una sfida con il Nacional aveva tentato di aggredire un segnalinee. Un anno di sospensione, e mancavano ancora otto mesi: però la federazione uruguaiana lo aveva graziato proprio per permettere il trasferimento.
Aveva 27 anni, pesava 67 chili, somigliava al nostro Carapellese. Ogni volta che prese il pallone, quel primo giorno all'Olimpico, nascose la precarietà atletica dietro numeri da giocoliere. E per la gente, ogni esercizio era un annuncio di grandi imprese.
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Dal sito www.wikipedia.it
Campione del mondo con la sua Nazionale di origine nel 1950, vestì da oriundo anche la maglia della Nazionale italiana.
Non eccelso fisicamente (1,69 m di altezza per 62 kg di peso), Ghiggia era una classica ala destra dal dribbling fulminante. Praticamente sconosciuto a livello internazionale, nel 1950 venne convocato dal commissario tecnico Juan Lopez per i Campionati del Mondo in Brasile. Qui realizzò una rete in ogni partita giocata dalla celeste: al primo turno nella sonante vittoria contro la Bolivia per 8-0 e nel girone finale contro Svezia e Spagna. Nella gara decisiva, al Maracanã di Rio de Janeiro contro lo strafavorito Brasile padrone di casa, fu lui a propiziare il pareggio di Schiaffino con un preciso assist, realizzò poi (su cross dello stesso Schiaffino), con un superbo diagonale, il goal della vittoria che valse agli uruguayani il secondo titolo mondiale, ma espose il giocatore alla vendetta di alcuni facinorosi hooligans brasiliani, che gli provocarono una brutta lesione alla gamba sinistra costringendolo a un anno di stop.
Fortunatamente le sue abilità rimasero intatte. Il ricordo dell'aggressione e il desiderio di mettersi in luce sulla platea internazionale spinsero l'uruguagio ad accettare le offerte della Roma nel 1953. Coi giallorossi giocò per ben otto stagioni. Durante la parentesi romana venne convocato nella Nazionale italiana come oriundo nelle qualificazioni ai Mondiali del 1958, appuntamento che l'Italia fallì miseramente. Più fortunata fu la carriera nel club capitolino, dove vinse la Coppa delle Fiere 1960-61.
La successiva stagione passò al Milan, dove vinse (anche se con sole 4 presenze) lo scudetto 1961-62. Al termine di quella stagione decise di ritornare a Montevideo. Ha Giocato per il Danubio FC della prima divisione uruguyana nel 1967 o 1968.
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(Archivio Magliarossonera.it) |
(Archivio Magliarossonera.it)
In Nazionale Italiana |
(Archivio Magliarossonera.it) |
(Archivio Magliarossonera.it) |
(Archivio Magliarossonera.it) |
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Il gol di Ghiggia nella finale mondiale del 1950, Uruguay vs Brasile
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Sani e Ghiggia (da "Revista de Esporte", per gentile concessione di Ivano Piermarini) |
Permesso di soggiorno in Brasile, anno 1950 (per gentile concessione di Ivano Piermarini) |
Permesso di soggiorno in Brasile, anno 1951 (per gentile concessione di Ivano Piermarini) |
Permesso di soggiorno in Brasile, anno 1952 (per gentile concessione di Ivano Piermarini) |
Ghiggia ai tempi della Roma (dalla "Gazzetta dello Sport" del 12 giugno 1953) |
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(da "Il Calcio Illustrato", 1954-55) |
Alcides Ghiggia con la maglia della Roma (dalla "Gazzetta dello Sport" del 1° gennaio 1959) |
Alcides Ghiggia ai tempi della Roma
(dal sito www.asromaultras.it) |
Ghiggia alla Roma |
Alcides Ghiggia ai tempi della Roma
(dal sito www.asromaultras.it) |
(dal sito ww.asromaultras.it) |
(Archivio Magliarossonera.it) |
Storia del Tottenham Hotspur (da "L'Unità") |
dal sito www.corriere.it
ADDIO A GHIGGIA, L'EROE DELL'URUGUAY. SEGNÒ IL GOL VITTORIA DEL MARACANAZO
Segnò il gol decisivo al Brasile nella finale del Mondiale al Maracanà nel 1950.Aveva 88 anni: ha giocato nella Roma dal '53 al '61 e per un anno al Milan
Era l'ultimo superstite di quella «Celeste», la nazionale uruguaiana, che nel 1950 fece piangere il Brasile intero. Alcides Edgardo Ghiggia (nella foto), morto ieri a 88 anni per un attacco cardiaco, segnò uno dei due gol del «Maracanazo», la sconfitta contro ogni pronostico del Brasile, 65 anni fa esatti, il 16 luglio 1950, nella finale Mondiale al Maracanã di Rio (resa celebre anche dal racconto che ne fece Osvaldo Soriano in Fútbol). Ala destra, giocò 8 anni nella Roma (dal '53 al '61, 201 presenze e 19 gol) e uno nel Milan (stagione '61-'62). |
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