Giuseppe GALDERISI
"Nanu"

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(Archivio Magliarossonera.it)



Scheda statistiche giocatore
  Giuseppe GALDERISI

Nato il 22.03.1963 a Salerno

Centravanti (A), m 1.70, kg 69

Stagioni al Milan: 2, 1986-87 e 1989-90 (di cui 1 con partite ufficiali, 1986-87) (ad ottobre 1989 ceduto al Padova)

Soprannomi: “Nanu”

Proveniente dal Verona

Esordio nel Milan in gare amichevoli il 27.07.1986: Vipiteno vs Milan 0-6

Esordio nel Milan in gare ufficiali e in Coppa Italia il 24.08.1986: Milan vs Sambenedettese 1-0

Ultima partita ufficiale giocata nel Milan
il 27.06.1987: Milan vs Internazionale 0-0 (Mundialito per Clubs)

Totale presenze in gare ufficiali: 28

Reti segnate: 4

Palmares rossonero: 1 Mundialito per Clubs (1987)

Esordio assoluto in Serie A il 09.11.1980: Perugia vs Juventus 0-0

Esordio in Nazionale Italiana il 02.06.1985: Messico vs Italia 1-1

Ultima partita giocata in Nazionale Italiana il 17.06.1986: Francia vs Italia 2-0

Totale presenze in Nazionale Italiana: 10

Reti segnate in Nazionale Italiana: 0

Palmares personale: 2 Campionati Italiani (1981, 1982, Juventus), 1 Scudetto (1985, Verona), 1 Coppa Italia (1983, Juventus)




Ha giocato anche con la Juventus (A), il Verona (A), la Lazio (B), il Padova (B).

Ha allenato il Giulianova (C), la Sambenedettese (*).



Dal sito www.juventus1897.it

"Giuseppe Galderisi, nasce a Salerno il 22 marzo del 1963, e cresce nella Juventus, realizzando quasi duecento goals nelle squadre. Proprio in bianconero esordisce in serie A, il 9 novembre 1980, Perugia-Juventus 0 a 0, che resterà l'unica presenza nella stagione, quindi sedici partite e sei reti quasi tutte importanti nei campionati 1981-82, 1982-83.
Poi il Verona, e lo scudetto da provinciale, quindi la convocazione in Nazionale, il passaggio dal ruolo di promessa a quello più impegnativo, ma senza dubbio più piacevole di campione consacrato ed appetito, tanto da finire alla corte di Berlusconi, prima di chiudere la carriera al Padova. Galderisi è un uomo-goal, ha tutte le caratteristiche da attaccante puro; sa sacrificarsi in ritorni utili alla squadra, ma il suo occhio svelto è sempre rivolto alla porta avversaria.
Grosso, che lo ebbe a lungo con sé nella "Primavera" bianconera, lo descrive in questo modo: «Pochi minorenni nel nostro calcio hanno fatto capire subito che sarebbero diventati giocatori di primo piano. Agile, potente, capace di calciare indifferentemente di destro o di sinistro. Il suo tiro dai sedici metri è forte e preciso e, malgrado la statura, emerge in elevazione grazie alla sua scelta di tempo. Il suo ruolo iniziale era quello di mezza punta, ma è diventato uomo da area.»
Un metro e settanta, 69 chili il suo peso forma, Galderisi non è certo piccolo anche se il nomignolo affettuoso di "Nanu" se lo porta appresso come una etichetta. La sua forza sono lo scatto, la grinta, la voglia di combattere su ogni pallone: conquistarlo, difenderlo, calciarlo, possibilmente dove il portiere non può arrivarci.
Ricorda ancora con amarezza quando Boniperti gli disse che in bianconero non c'era posto per lui: «Ci rimasi male, della Juventus mi resta comunque un bel ricordo, ma forse è stata la mia fortuna quella partenza. Ero chiuso da troppi campioni, avevo bisogno di libertà e soprattutto di giocare.»
Per acquistarlo, ragazzino, dal Raito squadra di Vietri sul Mare, la Juventus aveva battuto la concorrenza di Napoli, Inter, Varese ed Atalanta. L'avevano visto già a Parma, dove la sua famiglia ha vissuto undici anni. «Da pochi mesi eravamo tornati al Sud,» racconta «quando la Juventus venne a prendermi. Il mio destino era al Nord, evidentemente.»
«Galderisi» racconta Caminiti «ebbe un momento di fortuna che oggi si potrebbe definire sfacciata; nell'esordio in Serie A dal 60' in sostituzione di Marocchino, avvenuto a Perugia in un match senza goal, il 9 novembre 1980, le sue doti si erano potute appena intuire, doti di sveltezza innanzitutto. Poi il 14 febbraio 1982 giocò contro il Milan, e segnò i tre goals della sua vita, e Boniperti, cioè il più silenzioso presidente dell'intera storia del pallone, gli dedicò una frase, anzi un pensiero, ricco di una grande virtù: la generosità. Boniperti disse testualmente: "Questo Galderisi fa goal come Zoff para". Erano i giorni in cui Zoff lustrava la sua gloria sempiterna, e parve una profezia per la carriera più luminosa. Così fu in effetti, anche se di goals nella Juventus, dopo quei tre, non ne avrebbe segnati molti: il marchio, direbbe Angelo Caroli, rimane.»








Giuseppe Galderisi, 43 anni, salernitano, ha debuttato da
tecnico con la Cremonese
(2000-01), passando poi a Mestre, Giulianova, Gubbio, Viterbo
e Samb (Mosca)






Salvo D'Adderio, 46 anni, molisano, ha iniziato nella Lodigiani (1997-98) allenando poi Giulianova, Fermana, Torres e Manfredonia (Liverani)

Da "Tuttosport"
18 febbraio 2007

Gli irpini, che non vincono dal 23 dicembre, ricevono il Foggia al Partenio
AVELLINO, PROVA DEL FUOCO
Rientrate le voci di cambio tecnico, Gragnaniello gioca con la maschera
AVELLINO - Quella appena trascorsa non è stata certo una settimana facile per l'Avellino di mister Galderisi in vista dell'importante sfida col Foggia. Reduce da due sconfitte consecutive (Manfredonia e Perugia), i biancoverdi non assaporano il gusto della vittoria dallo scorso 23 dicembre, quando al Partenio vinsero per 2 a 1 contro il Taranto chiudendo trionfalmente il girone di andata. E alla minima difficoltà subito è iniziata la caccia alle streghe in Irpinia. Si sono così rincorse voci di eventuali mancati pagamenti alla squadra, malumori nello spogliatoio per discutibili scelte tattiche, di un imminente cambio in panchina in caso di una nuova sconfitta: tutti segnali di allarme, immediatamente chiariti e smentiti dalla società che mercoledì pomeriggio, alla ripresa degli allenamenti, in un lungo faccia a faccia con squadra e tecnico, ha cercato di stemperare gli animi e mettere tutto a posto in vista del difficile impegno odierno con il Foggia. Sul fronte squadra, il portiere Gragnaniello, dopo la rottura di 4 denti subita in uno scontro fortuito col palo in allenamento, sarà regolarmente in campo grazie all'ausilio di una maschera protettiva (in alternativa pronto Milan), mentre per l'attaccante Biancolino si deciderà soltanto stamane circa il suo utilizzo. Squalificati Ametrano e Bacis, indisponibile Sullo.
Anche a Foggia c'è grande attesa, nelle file rossonere, per il match con l'Avellino. Di scena al Partenio tanti ex, ma per Luigi Panarelli la gara rappresenta una tappa importante della stagione dopo l'esordio di Coppa con gol contro il Teramo. Dice: «Mi piacerebbe partire tra i titolari, ma il mister comunicherà la formazione solo all'ultimo momento. Abbiamo il massimo rispetto per l'Avellino, ma non temiamo nessuno; disputeremo una gara attenta cercando di imporre il nostro gioco». D'Adderio, tecnico dei dauni, sulla partita dichiara: «L'Avellino è una squadra temibile, noi giocheremo per ottenere un risultato utile. Gli irpini hanno un potenziale offensivo non indifferente, cercheremo di aggredirli senza scoprirci troppo. Sappiamo che è una gara importante per entrambe le formazioni, e siamo certi di poter far bene». L'unico dubbio in casa Foggia riguarda Mastronunzio: solo in ultima battuta si saprà se l'attaccante, pedina piuttosto importante per lo scacchiere rossonero, scenderà in campo.




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Presentazione del Milan 1986-87 all'Arena, Cesare Cadeo presenta ai tifosi Giuseppe Galderisi
(per gentile concessione di Renato Orsingher)