Marco GABRIELLI

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(da "Forza Milan!", 2001)
  Marco GABRIELLI

Nato il 25.03.1982 a Milano

Difensore (D), m ....., kg .....

Stagioni al Milan: 1, 2000-01
, solo Giovanili e partite amichevoli

Cresciuto nel Milan

Esordio nel Milan in gare ufficiali (Giovanili): .....

Totale presenze in gare ufficiali (Giovanili): ...

Reti segnate: ...

Palmares rossonero (Giovanili): 1 Torneo Giovanile di Viareggio (2001)

Esordio nel Milan in gare amichevoli: .....

Ultima partita amichevole giocata con il Milan: .....

Totale presenze in gare amichevoli: ...

Reti segnate: ...

Partite amichevoli documentate da tabellino in Magliarossonera.it:
- 12.07.2000: Milan Bianco vs Milan Rossonero 4-4




Ha giocato anche con il Cesi (Dil.), la Lodigiani (C1), il Trento (C2), l'Alzano Virescit (C1).



Dal sito www.milannews.it

LA STORIA DI MARCO GABRIELLI: NEL 2001 VINCITORE IN CAMPO DEL VIAREGGIO, OGGI ANALIZZA GLI AVVERSARI
18 febbraio 2014

Il Milan ha vinto per la nona volta la Viareggio Cup a distanza di 13 anni dall'ultimo successo che vedeva in panchina un certo Mauro Tassotti, oggi vice allenatore di Clarence Seedorf. Anche in quel caso, proprio come ieri, la partita terminò sul risultato finale di 3-1 con le reti di Sarr, Antonini e De Martin. Al fianco di Sarr, al centro della difesa, giocava un difensore di belle speranze, ovvero Marco Gabrielli, protagonista della storia che vi vogliamo raccontare.

IL SOGNO SPEZZATO - Come tanti ragazzi, anche Marco Gabrielli avrebbe voluto fare il calciatore professionista nella vita e, a dirla tutta, le basi c'erano visto che nell'estate del 2000 era approdato alla Primavera del Milan venendo anche impegnato nell'amichevole in famiglia del 12 luglio 2000 tra Milan Rossonero e Milan Bianco. In Primavera è titolare nella difesa di Mauro Tassotti e conquista, da protagonista, la Viareggio Cup del 2001. Dopo l'esperienza nel settore giovanile, ecco che Marco spicca il volo verso il calcio dei grandi vestendo le maglie di Lodigiani, Trento, Alzano Vierscit, Prato e Vis Pesaro ma a soli 23 anni, a causa di problemi fisici molto seri, è costretto a dire addio alla carriera agonistica rinunciando così al suo sogno di fare il calciatore ad alti livelli.
LA VOGLIA DI RIALZARSI - Dopo aver appeso le scarpette al chiodo, Marco decide che il mondo dello sport, in ogni caso, sarebbe stato anche il suo habitat naturale, cosa ovvia se si pensa a un ragazzo che ha macinato kilometri sui campi delle giovanili e su quelli di allenamento. Si iscrive all'università Cattolica di Milano in scienze motorie dove si laurea per poi ultimare gli studi con la specialistica ottenuta alla Statale. Il Milan rimane nei suoi pensieri, la voglia di rialzarsi e di rientrare in quella che era stata casa sua è tanta così come è forte il senso di rivalsa verso un destino che gli ha tolto, senza pensarci su, quello per il quale aveva lavorato duramente. Ma, come a volte accade, la vita ti ridà, seppur in altre forme, quello che ti ha tolto.
DI NUOVO A CASA - Marco ritorna al Milan per entrare a far parte di un progetto all'avanguardia e in continuo sviluppo: quello del match analysis. L'area video del Milan è uno strumento che sta diventando sempre più fondamentale per analizzare al meglio le partite e viene utilizzata sia in prima squadra sia nel settore giovanile. In questo ambito, Marco entra a far parte di uno staff giovane, pieno di entusiasmo e con tanta voglia di rendersi utili per la causa rossonera. Gente con il Milan nel cuore che, a volte, lavora fino a notte fonda per terminare le proprie analisi delle partite e fornire uno strumento utile a tutti gli allenatori che le richiedono. Il lavoro non lo spaventa ed è quasi sempre al seguito o della Prima Squadra o della Primavera. E qui un altro tassello del fato va al suo posto. Nello staff che Pippo Inzaghi ha voluto ringraziare, prima negli spogliatoi dei "Bresciani" di Viareggio e poi da "Giannino", c'è anche lui che ha seguito, con telecamera e pc come fedeli compagni di viaggio, l'avventura della Primavera in questo successo festeggiando, seppur in maniera diversa, il suo secondo Viareggio personale. A volte il fato, e il Milan, regalano storie impensabili.