Ha giocato anche con lo Sporting Lisbona (A), il Porto (A), l'Atletico Madrid (A), il Benfica (A), l'Olympique Marseille (A), la Reggiana (A), il West Hem (A), lo Yokohama Flugels (A).
Dal sito www.wikipedia.it
ITALIA
Viene acquistato nel 1993/1994 dalla Reggiana, viene amato fin da subito dai tifosi granata e incredibile fu l'accoglienza riservatagli al suo arrivo in città, e con cui colleziona solamente 1 presenza condita da 1 goal,subisce un grave infortunio al ginocchio al suo esordio nella Serie A.L'anno successivo sempre nelle file della Reggiana in Serie A raccoglie 12 presenze e 4 reti. L'anno dopo approda al Milan di Fabio Capello, ma non viene quasi mai utilizzato complice svariati infortuni che lo mettono fuori gioco per quasi tutta la stagione. Alla fine giocherà solo una partita in maglia rossonera, all'ultima giornata contro la Cremonese, partita che il Milan (a fine stagione campione d'Italia) vincerà per 7-1. Futre sarà sostituito da Roberto Baggio al 79°.
INGHILTERRA, SPAGNA E GIAPPONE
Non avrà fortuna nel suo successivo passaggio agli inglesi del West Ham (1996/1997), al suo ritorno all'Atletico Madrid (1997/1998) ed infine nell'approdo alla J-League giapponese con la maglia dei Yokohama Flugels (1998/1999). I continui infortuni al ginocchio non gli permetteranno di riprendere un rendimento degno dei primi anni della sua carriera e lo costringeranno al ritiro a soli 33 anni.
NAZIONALE
Con la nazionale portoghese conta 41 partite e 6 reti fra il 1983 e il 1995, ed ha partecipato alla Coppa del Mondo disputata in Messico nel 1986.
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Ai tempi dell'Atletico Madrid |
Dal sito www.creamweb.it
IL PERSONAGGIO: "CHI E' COSTUI?"
Giocatore dalla grande classe, mai totalmente espressa. In Italia arriva relativamente tardi vestendo due maglie, ma non lascia il segno; pensare che sette anni prima sfiorò il Pallone d'oro. Chi è?
Esito del gioco:
Jorge Paulo Dos Santos Futre. Nato a Montijo (Portogallo) il 28/02/66. Attaccante dalla grande classe mai totalmente espressa, anche a causa dei gravi infortuni subiti in carriera. L'anno di maggior splendore è senza dubbio il 1987, quando si classifica al secondo posto nella classifica del Pallone d'oro. Dopo anni di voci mai confermate, che lo vorrebbero nelle migliori squadre italiane, si accasa alla Reggiana nella stagione 94/95, proveniente dall'Olimpique Marsiglia. Alterna belle giocate a prestazioni deludenti (12 presenze e 4 gol), poi l'ennesimo grave infortunio. Passa al Milan di Capello l'anno seguente; una scommessa che non andrà a buon fine (1 presenza e nessun gol) anche se i rossoneri vinceranno il campionato. Dopo una parentesi all'Atletico Madrid, dove ha già giocato ed è un mito, finirà la carriera in Giappone per poi fare l'ennesimo ritorno a Madrid, stavolta come direttore sportivo. Il club rojiblanco non ha mai dimenticato la classe e le doti umane di Futre. nemmeno noi di Amarcord.
Jorge Paulo Dos Santos Futre (Milan, Portogallo)
Montijo, 28/2/1966
Olympique Marsiglia
1993-94/1994-95 Reggiana 13 presenze 5 gol
1995-96 Milan 1 presenza
Che dire di Futre?
Era un amico, quasi un parente: ogni anno a Primavera la più in crisi fra Juve, Milan, Inter e Roma si lanciava al suo inseguimento.
Emissari segreti si recavano all'Atletico Madrid, estenuanti trattative venivano intavolate col presidente Jesus Gil y Gil, transitoriamente a piede libero forse proprio per trattare la cessione di Futre prima di tornare nelle patrie galere di cui era utente assiduo e fedele.
Tutto questo per quattro o cinque anni, fra la Juve di Platini e l'ultimo Milan di Sacchi, ed ogni anno, dopo mesi di chiacchiere e cifre, la solita fumata nera o, peggio, arrivava qualcun altro.
Poi, qualche anno di silenzio assoluto e infine l'arrivo, da spompato e rotto, nientepopodimeno che alla Reggiana.
Dicesi Reggiana, che lo prese, rotto, dal Marsiglia dopo che li avevano messi tutti in galera (a Marsiglia intendo) perché avevano battuto il Milan in finale di Coppa Campioni.
Allo stesso Milan, non estraneo all'operazione con il suo mirabile operatore di mercato Galliani, sarebbe poi finito Futre che vi giocò una sola partita da titolare: l'ultima del Campionato '95-'96, vincendo lo scudetto e togliendo in quella partita il posto a Roberto Baggio.
Il calcio è bello perché è vario.
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