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30 marzo 2004 - di Gessi Adamoli
ADDIO A FRUGALI, BOMBER-STILISTA A VENT'ANNI DECISE IL PRIMO DERBY
Il tre novembre 1946 in tribuna d' onore a Marassi, per il primo derby della Lanterna, tra il Genoa e la neonata Sampdoria, c' è anche Enrico De Nicola, presidente provvisorio della Repubblica appena costituita dopo la vittoria al referendum sulla monarchia. Non dimostra alcun tipo di sudditanza, la squadra appena nata dalla fusione tra Sampierdarenese ed Andrea Doria e mette sotto nettamente il Genoa di Verdeal e Dalla Torre. Finisce tre a zero per i blucerchiati e tra i marcatori c' è anche un ragazzo di Sampiedarena: Fabio Frugali, ha 20 anni ed è il più giovane tra i ventidue in campo, l' anno prima era stato in prestito all' Alessandria che con i suoi gol aveva portato in serie A. Domenica, all' età di 78 anni, dopo un calvario di cinque dovuto all' alzheimer, il ragazzo che aveva scritto il suo nome nel tabellino dei marcatori del primo derby genovese, si è spento ad Alessandria dove era tornato a giocare e si era sposato con Carla Baldi. Dopo due menischi saltati, che a quei tempi volevano dire smettere di giocare, Frugali era diventato un piccolo imprenditore nel settore dell' alta moda. «Era geniale - ricorda Pinella Baldini, suo compagno di squadra nella Samp - I capi li disegnava lui stesso. Frugali calciatore? Veloce e con un buon sinistro. La classica ala del calcio di una volta ed io con i suo cross ci andavo a nozze». Abbandonato il calcio, Frugali era stato per 7 anni presidente nazionale della Confapi, l' associazione dei piccoli artigiani ed imprenditori, e per diletto aveva fatto anche l' editore, inventando "Alè Samp" e "Alè Genoa", precursori dei giornalini che vengono distribuiti allo stadio. Su "Alè Samp" Frugali scrisse un articolo che ricordava il suo gol nel derby: «Un lungo traversone dalla destra mi pescò lanciato verso la rete; era una palla alta, trasversale, a una quindicina di metri dalla porta. Indovinai lo stacco e, superando Cappellini nell' elevazione, azzeccai l' angolo all' incrocio dei pali sulla sinistra di Cardani: goal! Non posso descrivere la gioia che provai in quell' istante per quel goal stupendo e tanto importante per me, "pulcino" della nidiata. Un' emozione da brivido, un momento davvero indimenticabile». Per la cronaca quel giorno la Sampdoria, che non poteva disporre di Bassetto infortunato (ma si rifece al ritorno segnando una doppietta: nuova vittoria blucerchiata, questa volta per 3 a 2), si schierò con Bonetti, Piacentini, Zorzi; Fattori, Borrini, Gramaglia; Fabbri, Barsanti, Baldini, Fiorini, Frugali. Il Genoa rispose con Cardani, Cappellini, Sardelli; Cattani, Servetto, Bergamo; Vitali, Trevisan, Verdeal, Chizzo, Dalla Torre. L' arbitro era il famosissimo Dattilo, il Collina d' allora. è proprio a Frugali che si deve il tifo sampdoriano ("che non ha mai significato tifare contro il Genoa") di Alfredo Provenzali. «La mia è stata una scelta praticamente obbligata - racconta "the voice" di Tutto il calcio minuto per minuto - Sono di Sampierdarena e sono cresciuto frequentando l' oratorio Don Bosco. La Sampdoria l' ho vista nascere ed ero allo stadio quel 3 novembre del '46. Fu un trionfo, non tanto per la vittoria della Sampdoria, ma perché uno dei tre gol lo segnò Frugali. Era l' idolo dei ragazzi di Sampierdarena e il mio in particolare: abitava in San Giovanni Bosco, a 50 metri da casa mia».
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