dal sito pallonari.altervista.org
Il calcio purtroppo è fatto anche di tragedie, sportive e soprattutto umane. E quella che è accaduta ad Armanno Favalli è stata sicuramente una tragedia. Nativo del mantovano, viene acquistato dalla Cremonese dopo una serie di esperienze in realtà locali. Ala destra classe 1939, a diciotto anni debutta in serie C, il campionato in cui giocherà due stagioni prima di salire di categoria. Il calciomercato 1959, infatti, lo porta al Brescia ma prima c’è da vivere un piccolo sogno ad occhi aperti: giocare con la maglia del Milan, seppur in amichevole. I rossoneri si sono laureati campioni d’Italia e giocano le ultime partite a chiusura della stagione.Viste le assenze di alcuni elementi già partiti per le vacanze, ottengono in prestito alcuni ragazzi per rinforzare la rosa. Tra questi c’è Favalli, che riesce ad indossare la maglia rossonera della partita del Torneo dell’Amicizia giocata a Parigi contro il Vasco De Gama e, a San Siro, contro gli svizzeri del Grasshopers. Come detto sale in B, al Brescia, dove vivrà un quinquennio molto positivo. Nell’estate 1964, però, non può rifiutare l’offerta che lo porta nella massima serie. Il Foggia verso nelle casse della squadra lombarda 32,5 milioni di lire per la comproprietà del cartellino, per poi risolvere a suo favore la situazione acquistando anche l’altra metà. I pugliesi sono neo promossi ma nonostante questo si fanno rispettare, conquistando un ottimo nono posto finale. Il campionato termina il 6 giugno con la sconfitta per uno a zero all’Olimpico contro la Roma. La squadra torna a Foggia perché ci sono da ultimare gli ultimi preparativi in vista della partenza di una tourneè in Unione Sovietica. L’accordo però salta all’ultimo momento ed i giocatori possono tornare in libertà in vista delle imminenti vacanze estive. Qualche giorno dopo il rompete le righe, Armanno sale in macchina intorno alle ore quindici del 9 giugno e parte in direzione Cremona. Lo attendono la moglie, la figlia di due anni ed i genitori. 700 km che il centrocampista del Foggia percorre quasi di fila, con brevi soste per rifocillarsi e fare benzina. Quando è a ridosso della città di Cremona, però, accade la tragedia. Siamo intorno alle due di notte e al termine del viaggio mancano una trentina di chilometri. Favalli sta percorrendo la Padania inferiore e, quando è all’altezza di Piadena, improvvisamente invade la corsia opposta, forse per un colpo di sonno. La sfortuna vuole che proprio in quel momento sta passando un grosso mezzo, un autobotte che trasporta trielina: lo scontro frontale è inevitabile ed inesorabile. Armanno a causa dell’impatto è sbalzato fuori dalla macchina e muore sul colpo, l’autista dell’altro mezzo rimane ferito in maniera non grave. Il mondo del calcio rimane sconvolto e mostra tutta la sua vicinanza alla famiglia e alla società Foggia. Anche con atti concreti, come il presidente dell’Inter Angelo Moratti, che cederà gratuitamente alla società pugliese il fratello di Armanno, Erminio.
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