Rodrigo Izecson dos Santos Leite DIGAO

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Scheda statistiche giocatore
  Rodrigo Izecson dos Santos Leite DIGAO

Nato il 14.10.1985 a Brasilia (BRA)

Difensore (D), m 1.94, kg 93

Stagioni al Milan: 1, 2007-08

Proveniente dal San Paolo

Esordio nel Milan in gare amichevoli il 17.08.2007: Milan vs Juventus 2-0 (Trofeo "Luigi Berlusconi")

Esordio nel Milan in gare ufficiali e in Coppa Italia il 20.12.2007: Milan vs Catania 1-2

Esordio nel Milan in Serie A l'01.03.2008: Milan vs Lazio 1-1

Ultima partita giocata con il Milan l'01.03.2008: Milan vs Lazio 1-1 (Campionato)

Totale presenze in gare ufficiali: 3

Reti segnate: 0

Palmares rossonero: -




Ha giocato anche con il San Paolo (A), il Rimini (B), lo Standard Liegi (A), il Lecce (B), il Crotone (B), il Penafiel (B), il New York Red Bull (A).



Dal sito www.wikipedia.it

CARRIERA
Conosciuto per essere il fratello minore di Kaká, è cresciuto nel San Paolo, prima di approdare alle giovanili del Milan nel 2004, in prestito dalla Sampdoria che lo aveva tesserato al posto dei rossoneri, che già avevano raggiunto il limite consentito di extracomunitari.
Nel 2005, dopo essere passato definitivamente al Milan, si è trasferito in prestito al Rimini, in Serie B, con cui ha giocato fino alla fine della stagione 2006-2007.
Nell'estate del 2007 viene reintegrato nella rosa del Milan. Ha esordito con i rossoneri in Coppa Italia il 20 dicembre 2007 contro il Catania a San Siro (1-2), mostrando alcune incertezze sui due gol subiti dal Milan ma facendosi notare in fase offensiva. Nella gara di ritorno disputata il 16 gennaio 2008, invece, nonostante il risultato finale di 1-1 che decreta l'eliminazione del Milan, Digão è risultato tra i migliori in campo nella compagine rossonera. Ha esordito in Serie A il 1º marzo 2008 a San Siro in Milan-Lazio 1-1, sostituendo all'inizio del secondo tempo Jankulovski.
Nell'estate del 2008 passa allo Standard Liegi con la formula del prestito, ma rimane fuori dai campi per 6 mesi per la rottura dei legamenti del ginocchio. Il 26 marzo 2009 debutta in amichevole contro il CS Visé e il 5 aprile 2009 nella Jupiler League, giocando 2 minuti della partita Standard Liegi-Germinal Beerschot 3-1. L'11 luglio 2009 si trasferisce in prova al Friburgo, squadra interessata ad averlo in prestito, ma il 22 luglio il club tedesco decide di non tesserarlo. Il 31 agosto 2009 si trasferisce in prestito al Lecce.







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(Archivio Magliarossonera.it)


(Archivio Magliarossonera.it)





Con il fratello Kakà
(Archivio Magliarossonera.it)




(dal sito claudiocaprara.ilcannocchiale.it)



Dal sito www.fantasticokaka.it

Rodrigo Izecson dos Santos Leite è il fratello di minore di Kaká. E' nato a Brasilia il 14 ottobre 1985, tre anni dopo Ricardo. Nonostante all'anagrafe risulti più piccolo, di certo non lo è di altezza. E' alto 193 cm e fisicamente ricorda molto il fratello: alto, magro, slanciato.
Se quando ancora era un bambino lo chiamavano Digo perché gli amici non riuscivano a pronunciare la R, dopo essere cresciuto gli è stato affibbiato un nuovo soprannome: Digão.
Rodrigo è appunto conosciuto con questo nomignolo che in portoghese significa "Digone", ovviamente a causa della sua imponente statura. Nella stagione 2004/2005 ha giocato nella Primavera del Milan con i ragazzi di Baresi, dopo aver militato alcuni anni in quella del Sao Paulo. Il suo ruolo è quello di centrale difensivo; vedendolo giocare si notano subito eccellenti doti calcistiche con ampi margini di crescita.
Ovviamente in casa Leite la classe non è acqua. Durante il gioco viene spesso associato al fratello nell'"originalità" dei movimenti. Digo corre scoordinato, probabilmente a causa del suo fisico mastodontico e in una maniera meno elegante del fratello. Di Rodrigo si conosce il forte legame con Kaká, immutato da quando il Bambino d'Oro ha spopolato in Italia. Ricardo utilizzò il suo primo stipendio da professionista per pagare gli studi in una delle migliori scuole al proprio fratellino. Nella stagione 2005/2006 Rodrigo è andato in prestito al Rimini. Probabilmente il sogno di tutti è quello di vedere il promettente duo dei Leite-brothers correre insieme sul terreno di San Siro e strappare emozioni ai tifosi.




Dal sito www.ilveromilansta.it
7 settembre 2007 - di Luca Rosia

DIGAO MERAVIGLIAO
Arrivò in sordina nell'estate 2004, un anno dopo il trasferimento di Ricardo, il fratello maggiore. Un acquisto in prospettiva, si disse, una bella scommessa dal costo praticamente nullo. Era, è, il fratello di quel Ricardo Kakà, brasiliano atipico, all'epoca ancora acerbo, giovane e poco conosciuto, dal soprannome strano e per molti ridicolo. E "il fratello di Kakà", all'epoca, era praticamente sconosciuto. Nato a Brasilia il 14 agosto 1985, Rodrigo Izecson dos Santos Leite, in arte Digao, nasce e cresce calcisticamente come difensore centrale nelle giovanili del San Paolo. Pochi sanno, ma quel soprannome alquanto strano deriva da una storpiatura del nome Rodrigo, Digo, che poi, data l'elevata altezza del giocatore, si è trasformata nell'accrescitivo Digao. Appena giunto a Milanello "il fratello di Kakà" viene inserito nella squadra primavera, dove grazie al prezioso aiuto di Franco Baresi e Filippo Galli ha la possibilità di crescere e maturare. Fino all'estate 2005 quando, dopo una sola stagione in rossonero, viene ceduto in prestito al Rimini, squadra militante in Serie B, con un duplice obiettivo, continuare a crescere e fare esperienza. Quell'esperienza fondamentale che sarebbe servita per l'ulteriore grande passo, quello definitivo, raggiungere il fratello Kakà in prima squadra. Nella sua prima stagione al Rimini Digao dimostra di possedere una buona tecnica e un discreto senso tattico: ogni qualvolta viene chiamato in causa riesce sempre a dare un ottimo contributo alla squadra. La consacrazione definitiva arriva l'anno successivo, quando il giocatore è ormai un pilastro fondamentale della difesa riminese, gioca con più continuità e ha la possibilità di contribuisce da protagonista al raggiungimento di importanti traguardi. Ed è forse nel miglior momento della sua avventura in riviera che viene colpito da un brutto infortunio. E' il 24 febbraio 2007, uno dei tanti sabati di Serie B. Al "Romeo Neri" si gioca Rimini-Bologna, incontro che si concluderà sullo 0-0. Durante il match Digao si infortuna al ginocchio sinistro: lesione al legamento crociato anteriore. Una brutta tegola che secondo molti potrebbe ostacolare un suo possibile ritorno in rossonero a fine stagione. Invece non è così. Il Milan al termine del campionato non ha dubbi e lo richiama alla base: Rodrigo è pronto per tornare. Il sogno del "fratellino di Kakà" finalmente si realizza: "allenarmi con quei campioni sarebbe fantastico" diceva al termine della sua prima stagione al Rimini. Il suo arrivo in prima squadra è accompagnato da mille polemiche, alimentate dai tifosi che vorrebbero tutt'altri acquisti, e falsità mediatiche, montate dai soliti giornali. I giornalisti inventano la storia del trasferimento obbligato in prima squadra, atto a soddisfare economicamente la "famiglia Kakà", e allo stesso tempo accontentare il numero 22 rossonero sempre più deciso a lasciare Milanello. In realtà i motivi del ritorno di Digao sono tutti racchiusi in un unico perché: perché il ragazzo ha talento. Rodrigo è giovane ma già calcisticamente maturo, ha fatto esperienza e ha ancora enormi margini di miglioramento. Digao è la scommessa dell'estate 2004, una scommessa che lo staff rossonero ha più che mai intenzione di vincere. Il primo passo verso la vittoria è arrivato da Kiev, dove in occasione dell'amichevole tra Dinamo e Milan, per festeggiare gli ottant'anni di vita del club ucraino, il "fratello di Kakà" ha avuto la possibilità di giocare novanta minuti da titolare al centro della difesa. Numero 31 sulle spalle, quello che in passato fu di Jaap Stam, Rodrigo ha disputato novanta minuti di altissimo livello, conditi da ottimi contrasti e pregevoli recuperi. E' bastata una partita a far cambiare pensiero ai tanti scettici tifosi rossoneri, ma non a Carlo Ancelotti che evidentemente conosceva già tutto il valore del giocatore: "Digao rientrava dopo l'infortunio al ginocchio - ha commentato nel post-partita - è un giocatore che ha ancora ampi margini di crescita. Possiede anche grande attenzione". Non c'è dubbio che Digao esce dalla serata di Kiev come miglior rossonero visto in campo. Una bella sorpresa, un ottimo giovane in più in vista della lunga e tortuosa stagione rossonera.




Dal "Corriere dello Sport"
19 dicembre 2007 - di Pietro Guadagno

MILAN, C'E' DIGAO: LO MANDA KAKA'
MILAN-CATANIA (ORE 20.45) I titolari rossoneri risparmiati per il derby, tra i tanti debuttanti di stasera spicca il fratello del Pallone d'Oro
MILANO - La prima volta sempre qualcosa di speciale. E stasera sarà una serata speciale per Digao, il fratello più piccolo di Kakà (22 anni contro 25) e proprio per questo uno dei fratelli più famosi del mondo, che, in Coppa Italia contro il Catania, farà il suo debutto assoluto con la maglia del Milan. Essere il fratello di un Pallone d'Oro non deve essere semplice, soprattutto quando si fa la stessa professione. Ma Digao non sembra soffrire la tracimante popolarità di Kakà. Anzi, con il sorriso sempre dipinto sul volto, assieme a papà Bosco e mamma Simone, ha accompagnato il fratello prima a Parigi per ricevere il trofeo di France Football e poi a Zurigo per il Fifa World Player. Stasera il palcoscenico sarà tutto per lui.
SEI BRAVO - Comprensibile che l'emozione gli regalerà almeno un brivido, almeno a parole però confessa di sentirsi abbastanza tranquillo. I compagni mi hanno trasmesso grande serenità. Mi ha fatto piacere che l'allenatore abbia detto che nell'ultimo periodo sono migliorato parecchio. Quali sono state le parole di mio fratello? 'Vai tranquillo che sei bravo'. E' da oltre sei mesi che mi sto allenando e so quali sono le mie possibilità. Sono convinto di poter fare bene .
SCELTA - A proposito di convinzioni, Digao è certo di aver deciso per il meglio nel voler rientrare al Milan dopo il biennio in prestito al Rimini. Venivo da un infortunio (a febbraio si era rotto i legamenti crociati del ginocchio sinistro, ndc), avevo la necessità di essere seguito dallo staff rossonero per avere la sicurezza di recuperare bene.
E' stato importante anche avere vicino la mia famiglia, non solo mio fratello ma anche mio padre e mia madre. Il difensore assicura che, nello spogliatoio rossonero, nessuno gli ha fatto pesare la parentela celebre. Mi trattano tutti come un giocatore qualsiasi. Nel gruppo sono uno come gli altri, non il fratello di Kakà .
SOGNO - C'era anche Digao a Yokohama, non ha giocato ma rivendica il diritto di sentirsi campione del mondo. In campo si va in 11, ma conta anche il lavoro in allenamento e il clima che si crea all'interno dello spogliatoio. E io credo di aver fornito sempre il mio apporto. Il mio sogno per il futuro vincere un altro trofeo del genere, ma da protagonista. La gara con il Catania per me un ' opportunità per ottenere altro spazio e io lavoro per questo. Dipende tutto da me .
BABY - Per il match di questa sera (abolito il ritiro della vigilia), Ancelotti (Inutile nasconderlo la Coppa Italia un obiettivo secondario, ma vogliamo comunque onorare l'impegno) ha convocato 8 giocatori della Primavera tra cui suo figlio Davide che dovrebbe accomodarsi in panchina. Sarà all'esordio ufficiale la coppia d'attacco, formata da Willy Aubameyang, aggregato alla prima squadra ma finora in campo unicamente nelle amichevoli, e Alberto Paloschi, classe 1990, bomber della Primavera, autore finora di 9 gol, 5 in campionato e 4 in Coppa Italia.
NIENTE COPPA - Chi andrà allo stadio stasera non vedrà la coppa appena vinta in Giappone. Nonostante i prezzi bassissimi, infatti, in prevendita sono stati acquistati solo poco più di 500 biglietti e per ragioni di opportunità la società deciso di cancellare la passerella con il trofeo. Sono tranquillo. Cosa mi ha detto mio fratello? "Vai che sei bravo" Conosco le mie possibilità. Ora dipende tutto da me. Ancelotti ha convocato otto giocatori della Primavera. In attacco Willy Aubameyang e Paloschi, classe 1990.






Con la maglia del Rimini
(dal sito www.libero.it)


Con la maglia del Lecce
(dal sito www.uslecce.it)


Con la maglia del Crotone
(dal sito www.crotonecalcio.com)