(Archivio Magliarossonera.it)
|
|
|
Vikash DHORASOO |
|
Nato il 10.10.1973 ad Harfleur (FRA)
Centrocampista (C), m 1.68, kg 63
Stagioni al Milan: 1, 2004-05
Soprannome: “Mahatma”
Proveniente dall'Olympique Lyon
Esordio nel Milan in gare ufficiali e in Supercoppa Italiana il 21.08.2004: Milan vs Lazio 3-0
Esordio nel Milan in Serie A l'11.09.2004: Milan vs Livorno 2-2
Ultima partita giocata con il Milan il 29.05.2005: Udinese vs Milan 1-1 (Campionato)
Totale presenze in gare ufficiali: 20
Reti segnate: 0
Palmares rossonero: -
Esordio in Nazionale Francese: nel 1999
Ultima partita in Nazionale Francese: nel 2006
Totale presenze giocata in Nazionale Francese: 18
Reti segnate in Nazionale Francese: 1
Palmares personale: 2 Campionati francesi (2002-03, 2003-04, Olympique Lyon), 2 Supercoppe di Francia (2003, 2004, Olympique Lyon), 1 Coppa di Lega francese (2002, Bordeaux)
|
Ha giocato anche con il Le Havre, l'Olympique Lyon (A), il Bordeaux (A), il Paris Saint Germain (A), il Livorno (A).
Dal sito www.wikipedia.it
Ha vestito le maglie di Le Havre, Lione, Bordeaux, Milan e Paris Saint-Germain. Messo fuori squadra dal PSG, firmò poi per il Livorno nell'estate 2007, ma non scese mai in campo con i toscani, prima del ritiro ufficiale nel gennaio 2008. È stato il primo giocatore di sangue indiano ad aver partecipato ad una Coppa del Mondo
CLUB
Iniziò con il Le Havre, dove nella stagione 1993-1994 fece il suo debutto nella Ligue 1 francese e dove restò per altre cinque stagioni prima di approdare al Lione, con cui rimase per le tre annate successive. La stagione 2000-2001 lo vide di passaggio al Bordeaux, poi tornò al Lione, con cui vinse 2 titoli e 2 Supercoppe di Francia da protagonista (2002-2003 e 2003-2004).
Nella stagione 2004-2005 approdò al Milan a parametro zero. Nei rossoneri allenati da Carlo Ancelotti il francese trovò poco spazio e collezionò meno di mille minuti di gioco, con sole 3 presenze da subentrante in UEFA Champions League. Nonostante ciò, nelle poche apparizioni confermò le sue qualità tecnico-tattiche.Si mise in evidenza per la grande qualità nel dribbling e anche per l'ottima accelerazione,doti che gli hanno permesso di prendere per alcune partite il posto di Seedorf. Andato anche in gol contro il Bologna con una grande prodezza balistica,ma la rete gli fu annullata per un fallo inesistente. Deciso a trovare un posto nella rosa della Nazionale francese che avrebbe disputato il Mondiale tedesco, accettò di tornare in Francia, al Paris Saint-Germain, nella stagione 2005-2006. Con i parigini raccolse 34 presenze e a fine annata l'agognata convocazione per la competizione iridata. Relegato, però, in panchina durante la rassegna, scese in campo solo per una decina di minuti, prima che scoppiasse una polemica relativa ad un film amatoriale da lui prodotto con una propria telecamera. Il documentario raccontava la vita del ritiro francese dal punto di vista di una riserva o "sostituto" (Substitute, per l'appunto, fu il titolo originale del film). L'uscita di questo filmato provocò molte discussioni e la conseguente esclusione dai Bleus del centrocampista.
L'inizio della stagione 2006-2007 non fu migliore, dato che fu messo fuori squadra anche dal suo club, il PSG, dopo sole 3 presenze in campionato. Dhorasoo restò praticamente inattivo per tutto il resto della stagione e, finita questa, anche se in chiaro deficit fisico, nell'estate del 2007 si è accasato al Livorno per giocare la stagione 2007-2008 in Serie A. Con gli amaranto non ha mai giocato, anche a causa del lungo periodo di inattività successivo all'esclusione dalla rosa della sua ex squadra di club. Ha rescisso il suo contratto poco prima della sosta natalizia del campionato italiano. L'11 gennaio 2008, in un'intervista ad una tv francese, ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato, all'età di 34 anni.
NAZIONALE
Con la Nazionale francese esordì nel 1999 e prese parte ai Mondiali 2006, in cui subentrò per due volte in campo, a tempo quasi scaduto, per giocare complessivamente dieci minuti. Durante gli stessi Mondiali sorsero polemiche tra Dhorasoo e il resto della squadra per via della realizzazione da parte del giocatore di un video in cui si raccontava la vita dei calciatori francesi durante il ritiro per i Mondiali.
Con la maglia dei Bleus vanta 18 presenze e una rete.
|
Dal sito www.acmilan.com
4 maggio 2004
VIKASH DHORASOO E' DEL MILAN
MILANO - L' A.C. Milan comunica di aver acquisito il cartellino del calciatore francese Vikash Dhorasoo. Il centrocampista, nato il 10 ottobre 1973, ha sottoscritto un contratto biennale che lo legherà alla società rossonera dal 1' luglio 2004 al 30 giugno 2006.
|
Dal sito www.acmilan.com
5 maggio 2004
DHORASOO: HO LA PELLE D'OCA
MILANO - Benvenuti amici rossoneri nello spazio dedicato alla rassegna stampa di oggi. La Gazzetta dello Sport, a pagina 12, il Corriere dello Sport, pagina 6 e Tuttosport nella sezione dedicata al Milan, pubblicano le prime dichiarazioni di Vikash Dhorasoo, centrocampista in forza al Lione, neo acquisto del Milan: 'Mi sembra di sognare ad occhi aperti. Da anni, infatti, fin da quando giocavo nelle giovanili di Harfleur in Normandia, prima ancora di debuttare con il Le Havre, tifavo per il grande Milan. Baresi, Gullit, Van Basten e Maldini erano i miei idoli e a dir la verità lo sono tuttora. Soprattutto Baresi, che per me è un esempio, non solo come calciatore, oltre che un simbolo di fedeltà nel mondo del calcio. Inutile dirvi che quando ho ricevuto l'offerta del Milan, ho pensato a quei grandi personaggi e non ho esitato neppure un attimo'.
Dhorasoo immagina le prossime due stagioni in rossonero: 'Saranno straordinarie. Spero di essere subito all'altezza della situazione e di poter soddisfare pienamente le richieste e le attese di Ancelotti. Come vi dicevo, mi sento un ragazzino che sta per realizzare un sogno. Un sogno che spero possa durare al di la dei due anni previsti dal contratto e che possa essere coronato da tante soddisfazioni e successi collettivi sia in campo nazionale che internazionale'.
|
Dal sito www.calciotoscano.it
10 luglio 2007
DHORASOO, UOMO DI SINISTRA: "SONO NEL POSTO GIUSTO"
Prima conferenza stampa da giocatore del Livorno per Vikash Dhorasoo (nella foto), stupito dal bagno di folla che l'entusiasmo ritrovato della piazza gli ha concesso. Il giocatore dichiara: "Sono qui per rilanciarmi"; in effetti, Dhorasoo, dopo l'infelice esperienza col Milan, al Paris Saint Germain fu messo fuori rosa ad ottobre. Infine una battuta sulla tendenza politica della curva: "Sono nel posto giusto".
Gli acquisti di Ciccio Tavano e Vikash Dhorasoo sono stati la panacea per la piazza di Livorno. Utilizzando un vecchio detto toscano, si potrebbe affermare che hanno fatto come l'olio nel lume. Aveva bisogno, infatti, la tifoseria labronica di questa iniezione di entusiasmo, dopo l'ultima stagione che aveva visto lo stadio spesso e volentieri vuoto ed un certo clima di sfiducia nei confronti della squadra. Che dire, poi, dell'annuncio dell'addio di capitan Lucarelli, che aveva provocato nell'ambiente un clima di smobilitazione che, in verità, non sussisteva. Anzi, il presidente Spinelli ha fatto le cose in grande, conducendo una signora campagna acquisti. Con l'obiettivo di sempre: rilanciare a Livorno giocatori che, per motivi vari, sono ingiustamente svalutati.
E la tifoseria lo appoggia: una prova lampante sono quelle 1000 persone che ieri hanno atteso Dhorasoo, il nuovo acquisto dal Paris Saint Germain, alla sua prima conferenza stampa in amaranto. Il centrocampista francese si è detto lusingato dell'accoglienza ricevuta, un calore ed un affetto che mai si sarebbe aspettato. Poi dichiara il suo obiettivo per la prossima stagione: "Sono in Italia per rilanciarmi. Al Mondiale le cose non sono andate bene ed hanno dovuto trovare un capro espiatorio. Sono stato incolpato io che avevo solo aiutato un mio amico regista". Poi, Dhorasoo, che non ha mai nascosto il suo credo politico di sinistra, parla di Cristiano Lucarelli: "L'ho visto giocare in Coppa Uefa ad Auxerre, è un centravanti fortissimo. So che ha dei tifosi di sinistra: sono capitato proprio nel posto giusto". |
(Archivio Magliarossonera.it) |
Con la maglia del Paris Saint Germain |
"Leggevo dai giornali e sapevo come accade sempre nel nostro ambiente che Ancelotti aveva un cruccio, non riusciva a trovare un sostituto di Andrea Pirlo, un giocatore che potesse sostituire Andrea in quel ruolo e che desse a Carlo e alla Società un acerta sicurezza. Seppi che Ancelotti aveva chiesto al Presidente Berlusconi un giocatore bravo che non fosse un campione, un buon giocatore, intelligente, maturo e conscio di andare al Milan a far ela riserva di Pirlo. Dissi al mio agente di mettersi in contatto con Galliani, perchè mi sentivo in grado di essere io il profilo che cercavano. Insomma mi proposi a Galliani e dopo una valutazione da parte di Ancelotti fui contattato, il Milan aveva deciso di prendermi... d'altronde non ero l'ultimo arrivato, giocavo in Nazionale ed ero stato uno dei migliori centrocampisti della Ligue 1 con il Lione che allora era la Squadra più forte di Francia. Non ho mai avuto problemi al Milan, non mi sono mai lamentato. Accettai il mio ruolo in rosa, anche se piuttosto scomodo. Della mia esperienza in rossonero ricordo di aver giocato nel Milan più forte della storia, era la stagione 2004-'05 e quella era una rosa spaziale, non vincemmo nulla soltanto perchè il Calcio è così e capita che i più forti in assoluto restino incredibilmente a bocca asciutta. Perdemmo il Campionato credendo di poter vincere la Champions e la Champions credendo forse di averla già vinta. Ma tra le cose che ricordo con più piacere di quella stagione c'è un aneddoto particolarissimo, il Milan giocava il Derby ma da ospite, Arrivai allo stadio, nel mio stadio, che non però essendo Inter-Milan non era più il mio. Quella sera, dovevo andare in tribuna. Mi addentro nella cinta e non conosco davvero nessuno. Non riconosco niente. Gli addetti allo stadio non sanno chi sono e, peggio ancora, non mi amano. Sono interisti. Io non avrei giocato, ma sentivo l'ostilità persino nelle sale riservate ai vip. Il buffet era più semplice e veniva servito con distacco, e allora io mi sentii ancora più orgoglioso di essere milanista. Il Milan faceva open bar, ricco e di classe, quello che faceva il Milan era diverso. Comunque finisce 1-0 per noi e fu una soddisfazione grande anche senza che scesi in campo. Anche stare in panchina fa parte del gioco. All'inizio mi sentivo comunque un potenziale titolare e quando finivo fuori dagli undici normalmente la vivevo male, poi ho vissuto bene il mio ruolo di riserva. Erano i patti quando ho firmato. Dovevo essere un vice Pirlo, ma alla fine faci anche il vice Seedorf. In realtà, nemmeno: ho capito in fretta che a questi qua non avrei mai rubato il posto. Ero troppo indietro rispetto a loro. Ho amato quella situazione confortevole e ho giocato a sufficienza per essere felice e godermela. Mi sono davvero applicato e sono stato disciplinato. Ho anche rispettato i ruoli. Sono rimasto al mio posto e sono stato ricompensato. Ero un vero giocatore del Milan e giocavo accanto ai più forti del Mondo". Vikash Dhorasoo |
|
|