Edgar Steven DAVIDS
"Pit Bull"

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(da "Forza Milan!")



Scheda statistiche giocatore
  Edgar Steven DAVIDS

Nato il 13.03.1973 a Paramaribo (SUR)

Centrocampista (C), m 1.69, kg 68

Stagioni al Milan: 2, dal 1996-97 al 1997-98 (a dicembre 1997 ceduto alla Juventus)

Soprannome: “Pit Bull”

Proveniente dall'Ajax

Esordio nel Milan in gare amichevoli il 27.07.1996: Monza vs Milan 0-1

Esordio nel Milan in gare ufficiali e in Supercoppa Italiana il 25.08.1996: Milan vs Fiorentina 1-2

Ultima partita giocata con il Milan il 19.11.1997: Sampdoria vs Milan 1-2 (Coppa Italia)

Totale presenze in gare ufficiali: 31

Reti segnate: 1

Palmares rossonero: -

Esordio in Nazionale Olandese: nel 1990

Ultima partita giocata in Nazionale Olandese: nel 2005

Totale presenze in Nazionale Olandese: 74

Reti segnate in Nazionale Olandese: 6

Esordio in Nazionale Surinamense: nel 2009

Ultima partita giocata in Nazionale Surinamense: .....

Totale presenze in Nazionale Surinamense: ...

Reti segnate in Nazionale Surinamense: ...

Palmares personale: 3 Scudetti (1998, 2002, 2003, Juventus), 2 Supercoppe Italiane (2002, 2003, Juventus), 1 Coppa Italia (2005, Internazionale), 3 Campionati olandesi (1994, 1995, 1996, Ajax), 2 Coppe d'Olanda (1993, 2007, Ajax), 3 Supercoppe d'Olanda (1993, 1994, 1995, Ajax), 1 Coppa Uefa (1992, Ajax), 1 Coppa dei Campioni (1995, Ajax), 1 Coppa Intercontinentale (1995, Ajax)




Ha giocato anche con l'Ajax (A), la Juventus (A), il Barcellona (A), l'Internazionale (A), il Tottenham (A), il Crystal Palace (B), il Barnet (C, D).

"Arrivò al Milan nell'estate del 1996, un anno dopo aver conteso (vittoriosamente) al Vecchio Diavolo la Coppa dei Campioni al "Prater" di Vienna. Ma con Fabio Capello non sono tutte rose e fiori, complice anche la ruvidezza del suo carattere. Di lui Billy Costacurta avrebbe detto "E' una mela marcia", cosicchè, con l'avvallo della società, viene dirottato (non prima di aver offerto alla causa rossonera una gamba, fratturatasi a seguito di uno scontro con Luca Bucci del Perugia) alla Juventus (anche se era stato ceduto in un primo momento al Barcellona che l'interessato rifiutò per una questione economica), dove si toglierà delle belle soddisfazioni, palesandosi, oltretutto, tecnicamente. Nel 1999 un glaucoma all'occhio rischia di fargli perdere la vista, cosicchè deve indossare un paio di occhiali protettivi in gomma che lo rendono unico. A Torino, inoltre, conferma di essere caratterialmente rissoso (una denuncia per maltrattamenti dalla sua ex compagna), nonché risulta essere positivo ad un controllo antidoping, ottenendo, però una condanna forse inadeguata." (Nota di Colombo Labate)



Dal sito www.juventus1897.it

"Nasce a Paramaribo in Suriname, il 13 marzo 1973. Appena diciottenne debutta nel campionato olandese, indossando la mitica maglia dell'Ajax. Con i "Lancieri", dal 1991 al 1996 la sua carriera è una linea di successi personali; Edgar è giocatore potente, selvaggio, sempre pronto a ringhiare contro tutti gli avversari. Van Gaal, il suo maestro olandese, gli regala il nomignolo di "pittbull": il personaggio è astioso, scorbutico ed irascibile, ma è un grande campione. Se ne accorge il Milan, che alla vigilia del campionato 1996-97, lo ingaggia, convinto di avere fatto un grosso affare.
L'impatto con Milano e con la stampa sportiva non è dei più facili. «Quando arrivò in sede», scrissero, «dietro un paio di occhialoni scuri che non si tolse mai, emerse quel ghigno pietrificato e provocatorio che non si sarebbe più tolto e che avrebbe urtato tutti in casa Milan. Ci furono poche domande e, già allora, nessuna risposta». I cronisti gli voltano le spalle. I giornali si occupano di Davids più per le notti nelle discoteche e le scazzottate per strada che non per le imprese sul campo. Del resto gioca poco, appena 15 presenze nel primo anno con la maglia rossonera.
Le cose si complicano nel febbraio del 1997 quando, in un violento scontro con il portiere Bucci subisce la frattura di tibia e perone. I difetti di Edgar, che sono atroci, emergono in maniera ancora più vistosa. Ma la rabbia è anche la sua forza: in soli sei mesi supera il grave infortunio lavorando duro in palestra, solitario e silenzioso, e si presenta agli allenamenti con una rabbia tale da stupire tutti.
Capello, che cerca di ridare una reputazione alla squadra rossonera che non se la sta passando benissimo, conosce alla perfezione il talento e la grinta dell'olandese, ma è preoccupato della sua pericolosa influenza sullo spogliatoio. Quando i dirigenti gli dicono che la Juventus è interessata all'acquisto del giocatore, non si oppone al trasferimento. A Torino sono convinti di poterlo recuperare e di cambiargli quel carattere che non si sposa certo con lo "stile Juventus". Moggi e Lippi non hanno dubbi: Davids è l'uomo giusto, il giocatore che può far volare la squadra. A Milano, intanto, fanno festa. «Ci siamo tolti una bella grana», dicono; così, nel dicembre del 1997, Edgar arriva a Torino. Dopo le feste di fine anno, inizia la sua fulgida ascesa: è davvero un "pittbull", i bianconeri vincono scudetto e Supercoppa Italiana. Tanto per la cronaca, il Milan arriva decimo.
Alla fine del campionato, Davids vola in Francia, per disputare i Campionati Mondiali. L'Olanda e la Croazia sono le autentiche rivelazioni e si troveranno a disputare la "finalina" per il terzo posto. Edgar è eletto uno dei migliori giocatori del torneo. Il ritorno nel campionato italiano, però, è molto diverso; la Juventus stenta, la squadra non è più brillante come prima, tanto è vero che il suo condottiero, Marcello Lippi, da le dimissioni a metà stagione. Al suo posto arriva Ancelotti ed il feeling con il "pittbull" è immediato, ma la squadra perde lo spareggio per la Coppa Uefa. La stagione 1999-2000 termina in modo deludente, nella "piscina" di Perugia ed ancora più deludente sarà il Campionato Europeo, disputato proprio in Olanda, nel quale la squadra dei mulini a vento, perde la semifinale ai rigori contro l'Italia. Davids è considerato il migliore giocatore del torneo ed uno dei più forti giocatori del mondo, ma non è sufficiente.
Ma la stagione successiva sarà ancora peggiore. Edgar soffre di un glaucoma agli occhi e, per giocare, è costretto ad indossare un paio di occhialini; al termine di una partita allo stadio "Friuli" contro l'Udinese, Davids viene trovato positivo all'antidoping. Si parla di "nandrolone"; il giocatore si difende, la società corre ai ripari, sostenendo che il giocatore ha dovuto prendere della medicine contro la malattia agli occhi. Il presidente Chiusano cerca di smontare le accuse pezzo per pezzo, ma come sia finito il "nandrolone" nella provetta di Davids, nessuno sa spiegarlo; fatto sta che Edgar viene squalificato per cinque mesi. Terminata la squalifica, Edgar ritrova Lippi, ma la Juventus non ingrana; Zidane non c'è più, al suo posto c'è Pavel Nedved e proprio con il ceco nascono i primi problemi. Pavel ha la tendenza, come Edgar, di giocare sulla fascia sinistra; consi-derato che anche Del Piero ama iniziare la propria azione da quella parte, nascono grossi problemi tattici e di convivenza. Lippi, con un colpo di genio, risolve la situazione: Del Piero viene spostato più avanti, di fianco a Trezeguet, a Nedved viene data la licenza di "vagare per il campo" a suo piacimento e Davids ritrova, d'incanto, la fascia sinistra e lo smalto dei giorni migliori. La Juventus vince uno scudetto rocambolesco ai danni dell'Inter, bissando la vittoria anche la stagione successiva, dovendosi però ancora una volta inchinare alla maledizione della Champions League, perduta ai rigori contro il Milan.
La stagione 2003-04 nasce sotto cattivi auspici; cominciando a dubitare delle sue qualità fisiche, la società ingaggia il ganhese Appiah, ritenuto il logico sostituto di Davids. In più, il suo contratto sta per scadere ed Edgar chiede un sostanziale aumento di stipendio; Moggi non è per niente d'accordo ed il giocatore si impunta. Lippi, ritenendo il giocatore a fine carriera, lo schiera con il contagocce ed il "pittbull" decide di fare le valigie. I tifosi juventini sono perplessi; per loro, Edgar è un idolo, in lui vedono quella voglia di combattere e di non mollare mai che è il marchio di fabbrica della Juventus.
Ad inizio 2004, Davids vola a Barcellona, sponda "blaugrana", dove ritrova tanti amici di vecchie battaglie, a cominciare dall'allenatore Rijkaard. L'impatto è devastante; con l'ingaggio di Edgar, il "Barça" comincia a volare ed a rosicchiare punti su punti alla lepre Valencia. Alla fine della stagione, il Barcellona arriva secondo, ma Edgar non è ancora soddisfatto; vuole prendersi la rivincita su Moggi e viene allettato dalle sirene interiste. Un errore gravissimo; Edgar non scende quasi mai in campo, totalizza una quindicina di presenze e diventando una sorta di oggetto misterioso. Mancini lo lascia marcire in tribuna e non si oppone alla volontà del giocatore di andarsene.
Alla fine del campionato 2004-05, Davids ha di nuovo le valigie pronte, destinazione Londra, sponda Tottenham.
Nella Juventus totalizza 235 presenze e 10 reti, tre scudetti vinti e l'accesso diretto nel "Gotha" dei migliori giocatori bianconeri di tutti i tempi."




Dal sito www.wikipedia.it

CLUB
Inizia la sua carriera nell'Ajax, con cui debutta in Eredivisie il 6 settembre 1991 in una partita vinta 5-1 contro l'RKC Waalwijk. Centrocampista capace di abbinare corsa e agonismo all'eleganza nel tocco di palla, da giovanissimo inizia a ritagliarsi un ruolo sempre più importante nel reparto centrale dell'Ajax. Contribuisce alla vittoria di 3 titoli olandesi, della Coppa UEFA 1992 e della Champions League 1995. Arriva in finale di Champions League anche nel 1996, ma perde contro la Juventus. Davids fallisce il primo rigore della serie nella finale di Roma.
Si trasferisce in Italia nel 1996 per indossare la maglia del Milan. Milita nel club rossonero nella stagione 1996-1997 e per pochi mesi nell'annata seguente, senza brillare particolarmente. Nel dicembre 1997 è ceduto alla Juventus, primo olandese nella storia del club torinese.
In bianconero è un altro giocatore rispetto a quello visto a Milano e diventa un elemento fondamentale per la squadra, facendo sorgere alcune critiche verso la dirigenza rossonera, accusata di essere stata troppo precipitosa nel vendere il giocatore, soprattutto ad una rivale storica. La continuità di rendimento unita alla grinta, all'abilità nel tackle ed alla straordinaria tecnica individuale ne fanno uno dei migliori interpreti del suo ruolo di quegli anni ? di ogni tempo.
Mentre milita in bianconero, il 17 maggio 2001, viene sospeso dalla FIFA dopo essere risultato positivo ad uno steroide vietato, il nandrolone, insieme ad altri giocatori olandesi dopo un'amichevole tra Olanda e Turchia.
Rientrato dalla squalifica, rimane alla Juve altri anni, contribuendo in maniera determinante alla conquista della finale della Champions League 2003, poi persa ai rigori contro il Milan e nel corso della quale subì un infortunio muscolare che lo costrinse a lasciare il campo anzitempo. A causa di alcuni dissidi con l'allenatore bianconero Marcello Lippi, viene ceduto in prestito al Barcellona a metà della stagione 2004 ed il suo arrivo in blaugrana migliora notevolmente il rendimento della squadra, tanto che furono in molti ad auspicare il suo acquisto a titolo definitivo, ma a fine anno il cartellino del giocatore viene acquistato dall'Inter.
Il suo rendimento in nerazzurro è simile a quello visto in rossonero tanto che, a fine stagione, la società milanese pensa alla rescissione del contratto, per poi cederlo a titolo gratuito al Tottenham Hotspur. Dopo la prima stagione inglese già si diffondono le voci di un suo possibile ritorno all'Ajax, ma decide di rimanere ancora con gli Spurs, che lascia pochi mesi dopo, nel gennaio del 2007.
Dopo alcune voci che lo volevano diretto alla formazione statunitense di Dallas, alla fine di gennaio raggiunge un accordo di 18 mesi con la società che l'ha lanciato, l'Ajax. Ad Amsterdam è artefice di una grande rimonta dell'Ajax, portando la squadra ad un gol dal titolo, e contribuisce alla vittoria della Coppa d'Olanda, segnando il rigore decisivo dopo una partita conclusasi 1-1 ai tempi regolamentari contro l'AZ Alkmaar.
Nella seconda stagione arriva ancora al secondo posto in Eredivisie, a soli tre punti dalla capolista PSV, ma a fine stagione non rinnova il contratto e si ritrova svincolato sul mercato europeo.
Nel 2008 è stato cercato dal Genoa del presidente Preziosi, ma dopo l'annuncio da parte del presidente rossoblu di intavolare la trattativa, non si sono avute più notizie.
Nel settembre 2009 è stato acquistato dal Vitesse.

NAZIONALE
Ha fatto parte della Nazionale di calcio olandese dal debutto nell'aprile del 1994 contro l'Irlanda, ma non ha mai vinto alcun titolo con la maglia orange.
Durante gli Europei del 1996 viene rispedito a casa in quanto critica fortemente il tecnico olandese Guus Hiddink.
Nonostante le parole forti rivolte al c.t., rimane sempre apprezzato da questo che lo include nella squadra olandese per i Mondiali in Francia del 1998. Alla fine della competizione l'Olanda arriva quarta e lui viene inserito dalla FIFA nel "Team of the Tournament".
Partecipa due anni dopo anche agli Europei in Olanda e Belgio e viene ancora inserito nell'UEFA "Team of the Tournament", nonostante l'Olanda esca in semifinale ai rigori contro l'Italia.
Dopo l'Euro 2004, in cui l'Olanda esce sconfitta ancora in semifinale, il nuovo c.t. degli orange Marco van Basten gli consegna la fascia di capitano. Giocando pochissimo però nell'Inter, perde il posto in nazionale, nella quale viene richiamato solo per un breve periodo dall'ottobre del 2005, per le qualificazioni per i Mondiali in Germania.
Avendo oramai dato l'addio agli Orange, dal 2009 Davids ha deciso di entrare a far parte della Nazionale surinamense.
Ha giocato la sua prima partita il 3 giugno 2009 contro la Guyana francese, persa però 2-0. In seguito ha guidato la squadra alle vittorie contro Guyana (5-1) e Antigua e Barbuda (1-0).






Con la maglia dell'Ajax
(dal sito www.oleole.com)


Con la maglia della Juventus
(dal sito www.icbernareggio.it)


In azione con il Barcellona





Con la maglia dell'Inter
(dal sito www.inter.it)


Con la maglia del Tottenham
(dal sito www.playitusa.com)





Davids in Nazionale


Un'altra immagine di Davids con la maglia dell'Olanda



Cliccare sull'immagine per ingrandire

Clarence Seedorf e Edgar Davids con la maglia del Suriname



Dal sito www.raisport.it

GUAI IN VISTA PER DAVIDS
20 febbraio 2002

Il centrocampista della Juve denunciato dalla sua compagna per maltrattamenti
Guai giudiziari in vista per Edgar Davids: il centrocampista della Juventus e' stato infatti denunciato dalla sua compagna, la modella Sarah H., per le minacce ed i maltrattamenti subiti in varie occasioni (sia in Olanda che in Italia) nel corso della loro relazione, cominciata nel 1998. A rivelarlo e' oggi uno dei principali quotidiani del paese, il 'De Telegraaf', secondo il quale la denuncia contro il calciatore e' stata confermata sia dalla polizia di Amsterdam - che fatto scattare un'inchiesta penale - sia dall'avvocato della donna. L'ultimo episodio di percosse - precisa 'De Telegraaf - risale alla scorsa settimana.
Il resoconto del giornale e' molto dettagliato. La denuncia di Sarah, 23 anni, e' stata presentata ieri alla polizia di Amsterdam: la donna - che ha avuto due anni fa un figlio dal nazionale olandese - accusa Davids di minacce e maltrattamenti gravi. L'incartamento e' corredato da dichiarazioni mediche dettagliate e da alcune foto di Sarah: la polizia, nel quadro delle indagini, ha intenzione di interrogare il giocatore juventino. La giovane ha descritto vari episodi. Una volta Edgar mi ha stretto alla gola cosi' a lungo che pensavo volesse uccidermi. I maltrattamenti sarebbero iniziati, secondo la denuncia riportata dal giornale, poco dopo l'inizio della relazione, nel 1998, soprattutto in un periodo in cui il giocatore era infortunato ed aveva spesso reazioni violente nei confronti della compagna.
Sarah sarebbe stata duramente percossa da Davids almeno sette, otto volte: in alcuni casi - ha sostenuto Sarah - le ferite subite erano tanto gravi da impedirle di lavorare per settimane come modella. Le aggressioni del giocatore, secondo la presunta vittima, sono aumentate quando Davids l'estate scorsa si e' trovato coinvolto nello scandalo nandrolone, con la conseguente squalifica. La donna ha detto che durante una delle aggressioni e' stata spinta da Davids nel vano di una finestra: il calciatore, in quel frangente, le avrebbe provocato una profonda ferita al braccio e sferrato pugno sul volto. Il medico della Juventus - scrive il quotidiano - ha trattato queste ferite ma avrebbe rifiutato di fare una dichiarazione sulla loro natura. A spingere Sarah a denunciare Davids, secondo fonti vicine alla giovane, e' stato l'ultimo maltrattamento che risalirebbe appena alla settimana scorsa, quando il giocatore si e' recato in Olanda per la partita della nazionale contro l'Inghilterra. In quell'occasione Davids avrebbe aggredito la compagna minacciandola che "le avrebbe fatto qualcosa di molto grave se si fosse rivolta alla polizia". Se le accuse di Sarah dovessero essere confermate dall' inchiesta, Davids rischierebbe sanzioni severe. In Olanda, polizia e magistratura seguono molto attentamente i casi di maltrattamento nelle coppie. Proprio lo scorso anno l'Olanda ha avviato un progetto speciale per ridurre la violenza all'interno delle famiglie. Tra le misure prese figura l'impossibilita' di ritirare una denuncia di maltrattamento contro un familiare per evitare che il colpevole metta sotto pressione la sua vittima.