Ha giocato anche con il Napoli (B), il Perugia (A), il Derby County (A), l'Ancona (A, B), il Bologna (A, B), il Modena (B), il Gallipoli (B), l'Alessandria (C).
"Difensore di fascia, di poca scaltrezza e determinazione e di scarso temperamento. Le discrete risorse fisiche e di corsa non servono a compensare le sue pecche tecniche. Esordisce ancora immaturo, ma anche in seguito non riesce a dimostrare qualità apprezzabili." (Da La Grande Storia del Milan, Gazsport 2005)
Dal sito www.wikipedia.it
CARRIERA
Prodotto del vivaio del Milan, esordisce in prima squadra nel 1996. In seguito milita in vari club italiani, tra cui il Napoli nell'anno 1998/1999 e un club inglese, il Derby County. Nella stagione 2004-2005 approda al Bologna, con cui disputa un campionato di serie A e tre di serie B raggiungendo la promozione in massima serie nella stagione 2007-2008.
Svincolato nella stagione 2008-2009, è stato ingaggiato l'11 novembre 2008 dal Modena Football Club, sottoscrivendo un contratto che lo legherà alla società emiliana fino al 30 giugno 2009.
Il 31 agosto 2009 passa al Gallipoli.
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Cartolina "Forza Milan!", 1997-98 |
Daniele Daino con la maglia nr.22 (poi indossato da Kakà) nella stagione 1997-98 |
Con la maglia dell'Ancona (dal sito www.anconacalcio.it) |
Con la maglia del Bologna (dal sito www.libero.it) |
Con la maglia del Gallipoli
(dal sito www.football.it) |
Dal sito www.milannews.it
5 marzo 2021
DAINO: "UNA VOLTA RISPOSI A COSTACURTA IN UN TORELLO, CAPELLO MI DISSE DI NON USCIRE DALLA CAMERA"
Daniele Daino, intervenuto sul canale Twitch del Milan, raccontò un aneddoto risalente al suo passato in rossonero, quando Fabio Capello era l'allenatore del Milan: "Facevamo un torello a Milanello, io partecipavo. C'era anche Seba Rossi, non se ne perdeva uno.
Nel torello do una palla rasoterra a Costacurta, molto forte, non riesce a controllarla, così deve andare dentro, mi risponde male: "Oh ragazzino, come la dai quella palla lì? Vai dentro". Io rispettavo i più esperti, ma lì persi la bussola. Gli risposi in maniera grossa, Seba Rossi mi prese di peso e mi portò fino al bosco. Lo dissero a Capello, lui fece uno strillo che si mosse tutto Milanello.
Mi chiamò e mi disse di andare nello spogliatoio e di tornare in camera e non scendere in campo. Dovevamo giocare con la Sampdoria, rimasi in camera e sui giornali dissero che avevo un risentimento muscolare. Poi il venerdì ha squillato il telefono, era Capello e mi disse di scendere nel suo ufficio. Mi disse di non rispondere più ad un giocatore più esperto anche se avevo ragione. Alla fine giocai quella partita".
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