RICORDI ROSSONERI - “Non volevo andare via dal Milan, il Milan per me è stato un sogno coltivato da bambino e quella maglia me la sentivo sulla pelle. Quando mi dissero che dovevo andar via perchè la Società aveva accettato la proposta del Wolves capii che se un calciatore viene messo sul mercato significa che non c'è totale fiducia... e fu una mazzata. Avevo sempre fatto bene, avevo segnato diversi gol, ero in crescita, dovevo ancora dimostrare tanto ma ero sulla buona strada... eppure mi cedettero. Se ci rimasi male? Tanto. Ma la vita è così: vanno prese delle decisioni e se ti dicono che non sei uno sul quale puntano, come fai a restare a tutti i costi? Soprattutto uno come me giovane e agli inizi. Al Wolves sono comunque andato pronto e carico, poi non andò bene e ad oggi mi rendo conto che da lì in poi niente è stato come quelle due stagioni al Milan. Ricordo e so che ancora oggi molti tifosi milanisti non presero bene la notizia della mia cessione, ero felice di questo... ma contemporaneamente proprio per questo motivo la mia rabbia era tanta. Leggere i messaggi dei tifosi mi faceva effetto, voleva dire che lasciavo qualcosa di positivo ed ero triste. Scegliere tra un ricordo o un gol è difficile. Il Milan, oltre che ad essere la mia Squadra del cuore, è stata anche la mia famiglia. Con i colori rossoneri sono cresciuto non solo dal lato professionale, e dunque come calciatore, ma anche come uomo. Sarò sempre grato a questa Squadra per tutto ciò che mi ha dato... e pensare che da bambino feci un provino con l'Inter, a quei tempi giocavo nel Parediense e a propormi un provino furono prima Inter e Monza e subito dopo, quasi in contemporanea arrivò il Milan. La scelta che feci fu dettata dalla passione per i colori rossoneri e dopo il provino sono stato preso e ho fatto tutta la trafila iniziando dai Pulcini sino ad arrivare al debutto in prima Squadra. Vestire la maglia del Milan è sempre stato bellissimo. Il futuro non mi preoccupa, l’importante è farmi trovare pronto, per questo mi sto allenando e voglio ripartire per tornare protagonista, farlo con il Como anche se in Serie B non è un fallimento, ho comunque giocato con Squadre molto importanti e adesso qui c'è un bel progetto. Tornare al Milan? Come detto qui a Como sto benissimo, oggi cerco piena fiducia in me e che mi permettano di giocare con continuità, quello che in passato non sono mai riuscito a fare. Dopo il Milan ho avuto tanti problemi, anche la scomparsa di mio padre ha pesato. Ma sono state tutte esperienze utili. Quest'estate ero a Como con la mia ragazza e mi hanno chiamato, mi sono detto perchè no... sono innamorato di questo posto, ai tempi del Milan presi casa qui. C'è stato il contatto e la cosa si è realizzata. Per me ripartire dalla mia Città, dal posto dove ci sono i miei affetti, dove posso essere sereno, è molto importante. Sento l’attaccamento, il senso di appartenenza. Una spinta in più. Io sono convinto che "Cutro-gol" come mi chiamavano a Milanello non se ne sia mai andato: sono sempre quello, devo solo avere il posto giusto per dimostrarlo". (Patrick Cutrone, 4 gennaio 2023)