Ha giocato anche con il Cesena (B, C1), il Montevarchi (C1), il Vicenza (B), l'Atalanta (A), il Genoa (A), la Ternana (B).
"Si è ritirato dal calcio professionistico nel 2006 all'età di 28 anni. (notizia appresa da Sky che ha fatto un servizio a tal proposito)
"Centravanti dai buoni mezzi tecnici e atletici, efficace nei movimenti e nelle conclusioni di volo, meno brillante negli spazi stretti e nell'uno contro uno. Arriva in rossonero dopo un promettente rodaggio nella cadetteria, ma trova poco spazio e poca fortuna." (Da "La Grande Storia del Milan, Gazsport 2005")
"Era arrivato alla corte del Diavolo nell'estate del 2000, dopo un anno strepitoso con il Vicenza, contribuendo in maniera determinante alla promozione dei veneti in Serie A (21 gol in 34 presenze). Con la maglia del Milan giocò poco, causa anche un infortunio, ma mise a segno dei gol memorabili, quali quello del 3-1 contro i croati della Dinamo Zagabria a San Siro e la doppietta iniziale nello storico derby del 12 maggio 2001, Inter-Milan 0-6 (stupendo il 2° gol di testa ad incrociare un cross di Serginho). Qualche incomprensione di troppo con Zaccheroni prima e Cesare Maldini poi, hanno favorito il suo dirottamento all'Atalanta." (Nota di Colombo Labate)
"Gianni Comandini viene prelevato dal Vicenza fresco di promozione in Serie A.
Esordisce con un gol nella prima partita del Milan in Champions League. Giovane di belle speranze non riesce però ad imporsi nella grande squadra anche a causa di problemi fisici. Rimane però nella Storia per aver aperto "le danze" in un derby storico terminato 0-6 a favore del Milan con una doppietta nei primi 25 minuti. Si ritira dal calcio giocato per problemi alla schiena." (Nota di Gianni Morelli)
Dal sito www.wikipedia.org
CLUB
Dopo aver percorso il cammino delle Giovanili nella squadra della sua città, esordisce nel campionato di Serie B del 1995-1996, giocando peraltro una sola partita. Passa al termine di quell'annata al Montevarchi in Serie C1 per tornare l'anno successivo al Cesena sempre in terza serie, contribuendo alla promozione fra i cadetti della squadra bianconera.
Nell'estate 1998 il direttore generale del Vicenza Sergio Gasparin acquista il suo cartellino, lasciandolo però un'altra stagione al Cesena, dove si mette in luce realizzando ben 14 reti. A fine stagione passa alla società berica.
A Vicenza è il miglior marcatore stagionale con 20 reti, guida la squadra alla vittoria in campionato e alla riconquista della massima serie. Tuttavia viene ceduto al Milan, che offre una cifra intorno ai 20 miliardi di lire per il suo cartellino.
Nella sua prima stagione in Serie A gioca solo 13 partite, realizzando solo due gol con la maglia rossonera, entrambi nel derby contro l'Inter. Chiusa l'esperienza milanese, nell'estate 2001 passa all'Atalanta in cui gioca titolare, pur segnando solo 4 reti. Rimane a Bergamo anche nel 2002-2003, stagione che lo vede in campo solo in 10 incontri di campionato e nella stagione successiva, a gennaio, passa al Genoa, ma anche qui si ritaglia poco spazio.
Anche nel 2004-2005 gioca pochissime partite, fra Atalanta in A e Ternana in serie B.
Nel 2006, a seguito di problemi fisici persistenti ed a soli 29 anni, chiude la sua carriera di calciatore professionista. È tornato a Cesena, dove ha aperto un ristorante e gioca nella Polisportiva Forza Vigne, squadra amatoriale affiliata al Centro Sportivo Italiano e fondata nel 1983 dal padre Paolo.
NAZIONALE
Ha fatto parte della Nazionale Under 21 italiana nel biennio 1998-00, giocando come seconda punta alle spalle di Ventola e vincendo, sotto la guida di Marco Tardelli, il Campionato Europeo di categoria del 2000.
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CARRIERA IN CAMPIONATO |
STAGIONE |
SQUADRA |
PRESENZE |
RETI |
1994-96 |
Cesena |
1 |
0 |
1996-97 |
Montevarchi |
28 |
3 |
1997-99 |
Cesena |
62 |
20 |
1999-00 |
Vicenza |
34 |
20 |
2000-01 |
Milan |
13 |
2 |
2001-04 |
Atalanta |
46 |
7 |
gen. 2004 |
Genoa |
10 |
1 |
2004-05 |
Atalanta |
2 |
0 |
gen. 2005 |
Ternana |
7 |
1 |
(Archivio Magliarossonera.it) |
(dal sito www.calciatori.com) |
Ai tempi dell'Atalanta |
Comandini in azione con la maglia del Genoa, 2004 |
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Il suo autografo |
In Nazionale |
Dal sito www.calciatori.com
12 maggio 2001
Inter-Milan 0-6, le nostre pagelle (Milan)
ROSSI 7: non deve compiere una parata, ma viene aiutato da un ottima difesa.
MALDINI 7: insuperabile baluardo difensivo, sempre preciso negli anticipi.
ROQUE JUNIOR 6,5: soffre su Vieri, ma nel complesso si disimpegna bene.
COSTACURTA 7: ottimo in difesa non sbaglia una chiusura.
HELVEG 6: tiene bene la posizione ed aiuta anche i compagni in fase offensiva.
SERGINHO 8: incontenibile sulla fascia sinistra e sempre pericoloso in tutte le azioni del Milan. Segna un gol con una percussione stratosferica.
KALADZE 6,5: buone giocate in fase di interdizione e ottimo nei disimpegni.
GIUNTI 6: si limita a giocate di contenimento e segna anche il gol che chiude la gara.
GATTUSO 6,5: recupera molti palloni con la solita grinta e spinge bene sulla fascia destra.
COMANDINI 8: il finalizzatore di tutte le azioni offensive, realizza due splendidi gol.
SHEVCHENKO 7: con il suo movimento crea spazi per Comandini e segna due gol splendidi.
All. C.MALDINI 7: indovina la formazione e l'impostazione della difesa, decisiva la scelta di Comandini.
11 Maggio: Il Milan disintegra l'inter
Incredibile esito del derby della Madonnina
Goleada rossonera ed interisti ammutoliti ieri a S. Siro
Tutto era iniziato la domenica precedente, quando l'Inter aveva vinto in casa 3-0 contro l'Atalanta ed il Milan aveva perso a Perugia 2-1, dando così una carica maggiore ai nerazzurri in vista del derby.
Durante la settimana le due squadre si erano allenate regolarmente, forse anche di più rispetto al normale.
Le redazioni dei due canali tematici delle squadre (Milan Channel e Inter Channel) avevano incitato a modo loro i giocatori. "Volevamo rievocare le gesta di Paolo Rossi" ha detto Mauro Suma, direttore di Milan Channel, dopo il derby, "che, nella sua carriera rossonera, ha segnato soltanto due volte, proprio nel derby.e poi Gianni Comandini, come Paolo Rossi, arriva dal Vicenza. Pensavamo che sarebbe stato da sprone per lui".
Quella sera, la sera dell'11 maggio, tra le coreografie surreali degli ultras, l'arbitro Pierluigi Collina ha dato il via, a sua insaputa, ad una goleada rossonera.
Nemmeno il tempo di prendere fiato, quando, dopo solo due minuti di gioco, da un cross di Serginho, pennellato dalla fascia sinistra, Comandini insacca di piatto alle spalle di un incredulo Frey. Lo stadio esplode di gioia assieme ai due allenatori rossoneri, Cesare Maldini e Mauro Tassotti, appena subentrati al posto di Alberto Zaccheroni.
Dopo neanche un quarto d'ora, un intervento sospetto di Maldini ai danni di Vieri. L'interista vorrebbe il rigore, ma l'arbitro lascia proseguire. Sull'azione seguente, altro cross di Serginho e Comandini raddoppia: gol di testa sul secondo palo e Frey battuto. Dopo venti minuti senza alcuna azione importante, Collina fischia la fine del primo tempo. I tifosi rossoneri applaudono i propri idoli, mentre gli interisti sono letteralmente ammutoliti dall'uno-due dei "cugini".
Il secondo tempo inizia con un intenso pressing nerazzurro, ma, dopo 15', il Milan guadagna una punizione sulla trequarti offensiva. Dapprima Shevchenko si porta alla battuta, poi lascia il posto a Federico Giunti, che, con una punizione velenosissima, mette il suo nome sul taccuino dei marcatori; merito anche di Serginho che, a ridosso dell'area di rigore, inganna Frey e, invece di spizzicare il pallone, lo lascia sfilare in porta. Il 3-0 è già un buon risultato, ma il Milan non si ferma qui.
Al 25', dopo una sgroppata di Serginho sulla fascia, cross al centro e Shevchenko mette la palla nel sette. Una decina di minuti più tardi è ancora Shevchenko a bucare la difesa nerazzurra ed a insaccare, ma, questa volta, il cross è di Kaladze, appena salito dalle retrovie.
Al 40', contropiede del Milan. Shevchenko, circondato da due avversari, passa il pallone a Serginho, che, dopo una cavalcata di settanta metri, appena mette piede in area, fulmina Frey con un tiro rasoterra: è il 6-0 per i rossoneri.
La Fossa dei Leoni (gli ultras rossoneri) intona un inno semplice ma preciso: "Serginho! Serginho!". Tra i più audaci, qualcuno si mette a cantarlo anche a cavalcioni sulla ringhiera.
Quando manca ormai poco al triplice fischio dell'arbitro, tra i numerosissimi tifosi nerazzurri che cominciano ad abbandonare lo stadio, uno di loro entra in campo, pregando un giocatore rossonero di interrompere la partita, ma viene prontamente allontanato da un paio di steward. Pochi minuti dopo, Collina mette fine a questa partita che entrerà nella storia del calcio.
Serginho viene premiato come migliore in campo da TELE+ e Cesare Maldini puntualizza "Una grande vittoria, anche perché da pochi giorni è nato il mio sesto nipotino!".
I giocatori nerazzurri non se l'aspettavano o, perlomeno, non si aspettavano di perdere così tanto. Beh, forse non sanno che i derby sono partite a sé.
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Dal sito www.calciatori.com
2 luglio 2001
Comandini all'Atalanta. Attaccante Milan firma per 5 anni
MILANO - Gianni Comandini passa all'Atalanta. La societa' bergamasca ha annunciato con un breve comunicato l'acquisizione a titolo definitivo del centravanti dal Milan. L'attaccante cesenate, 24 anni, al Milan nella scorsa stagione dopo essere stato un anno a Vicenza e in precedenza nel Cesena e nel Montevarchi, ha firmato con l'Atalanta un contratto quinquennale. L'operazione dovrebbe sbloccare il passaggio di Filippo Inzaghi in rossonero. |
Dal sito www.calciatori.com
2 gennaio 2005
Comandini alla Ternana
Rinforzo in attacco per la Ternana. Nell'ambito dell'operazione che ha portato il centrocampista Migliaccio all'Atalanta, è arrivato in Umbria Gianni Comandini. La formula è quella del prestito con diritto di riscatto a favore della Ternana. |
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