Giuseppe CAIMI

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(Archivio Magliarossonera.it)
  Giuseppe CAIMI *
* Alcune fonti lo indicano come Caini di cognome.
Alcune fonti lo indicano come Ugo di nome


Nato il 19.12.1890 a Milano, † il 26.12.1917 a Ravenna

Centrocampista (C), m ....., kg .....

Stagioni al Milan: 1, 1911-12, solo partite amichevoli

Esordio nel Milan in gare amichevoli il 07.04.1912: Milan vs English Wanderers 2-4

Ultima partita amichevole giocata con il Milan il 08.04.1912: Milan vs English Wanderers 1-8

Totale presenze in gare amichevoli: 2

Reti segnate: 0

Partite amichevoli documentate da tabellino in Magliarossonera.it:
- 07.04.1912: Milan vs English Wanderers 2-4
- 08.04.1912: Milan vs English Wanderers 1-8




"Caimi (o Caini) è morto il 2 settembre 1915 sul Monte San Michele. E' morto per le ferite riportate in combattimento ed era soldato del 111° Fanteria. Nei libri ufficiali dei caduti è comunque riportato come Caimi." (nota di Davide Rota)



Dal sito www.wikipedia.it

CARRIERA
Atleta schermidore, Caimi militò poi nell'Inter dal 1911 al 1913, giocando 23 gare in due campionati di massima divisione, in cui la squadra si piazzò rispettivamente al quarto e al terzo posto nel proprio girone.
Nel 1912 fu convocato inizialmente da Vittorio Pozzo nella squadra nazionale per le Olimpiadi di Stoccolma, ma all'ultimo momento fu depennato dallo stesso dalla lista dei partecipanti alla manifestazione sportiva in quanto, secondo alcuni, Caimi era stato sorpreso in un night di Milano mentre gridava testualmente: "Svedesone bionde, aspettatemi, arriva Caimi!". Venutolo a sapere, Pozzo decise di escluderlo dalle convocazioni.

LA MORTE IN GUERRA
Allo scoppio della prima guerra mondiale venne chiamato alle armi e combatté con il 7º Reggimento alpini della (Brigata alpina "Cadore") con il grado di tenente comandante il Plotone esploratori e per atti di valore fu decorato di tre medaglie d'argento al valor militare.
Nei giorni immediatamente successivi alla conclusione della Prima battaglia del Piave, si trovò coinvolto nei combattimenti che portarono alla stabilizzazione del fronte del Grappa-Piave fino alla successiva Battaglia del solstizio.
Il tenente Caimi venne ferito gravemente il 14 dicembre 1917 sul Monte Valderoa, un'altura del Massiccio del Grappa, morendo il 26 dicembre dello stesso anno a Ravenna per le ferite riportate e meritando la medaglia d'oro al valor militare per il coraggio dimostrato, successivamente assegnatagli con Regio Decreto 23 ottobre 1921.
Il comune di Milano gli dedicò la via antistante il vecchio Ospedale Maggiore di Milano.

ONORIFICENZE
Medaglia d'Oro al Valor Militare - «Ufficiale di leggendario valore, dopo tre giorni di violentissimo bombardamento e di disperati attacchi nemici, teneva con pochi superstiti, affascinati dal suo mirabile ardimento, una posizione montana di capitale importanza, riuscendo a scompigliare con accanita lotta corpo a corpo le sovverchianti forze che l'accerchiavano. Nell'aspra lotta, colpito a morte, cadeva fra i suoi soldati col grido di "Savoia" sulle labbra, segnando ed affermando, anche nella morte, il limite oltre il quale il nemico non doveva avanzare.»
Medaglia d'Argento al Valor Militare - Fronte del Monte Grappa, 1915-1917




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(dal sito www.wikipedia.it)



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Caimi in divisa da Alpino nella Grande Guerra 1915-18



Un piccolo racconto scritto dal presidente del Museo della Guerra su Caini
(grazie a Renato Orsingher)
Parla lo storico della Mostra sulla Prima Guerra Mondiale, di Canal San Bovo (TV), con Renato Orsingher: "... E' una lunga storia... Don Agostini era il cappellano del battaglione Feltre, (quello che conquistò il Cauriol) e i soldati per farsi perdonare tutte le bestemmie che dicevano gli promisero che avrebbero costruito una chiesetta. Così fu, Caimi fece anche la statua della Madonna, ma quando dovettero ritirarsi dal Cauriol perchè altrimenti restavano intrappolati, si portarono dietro la Madonna e l'allora capitano Angelo Manaresi amico del cappellano Don Agostini prese in consegna la statua. La guerra finì e la statua rimase alla famiglia Manaresi. Io ebbi l'onore di conoscere il figlio Massimo e intrecciare dei buoni rapporti. Pensavo di fare una copia fedele della Madonna con il loro permesso. Ma dopo tutto fini lì... Ti porto un libro del diario di Don Agostini che faccio prima... ci vediamo, ciao..."




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(da " La Domenica Sportiva" del 2 gennaio 1927)
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Decorazione di Medaglia d'Oro e d'Argento al Valor Militare
per Giuseppe Caimi



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Due foto scattate alla Mostra sulla Prima Guerra Mondiale di Canal San Bovo (TN)
(per gentile concessione di Renato Loss Lustro e Renato Orsingher)
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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 5 aprile 1912)