Marco BORRIELLO (I)
"Kiss Kiss Bang Bang"

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(Archivio Magliarossonera.it)



Scheda statistiche giocatore
  Marco BORRIELLO (I)

Nato il 18.06.1982 a Napoli

Attaccante (A), m 1.80, kg 73

Stagioni al Milan: 6, dal 2002-03 al 2003-04, 2006-07 e dal 2008-09 al 2010-11 (a settembre 2010 ceduto alla Roma)

Soprannomi: "Kiss Kiss Bang Bang"

Proveniente dal Treviso

Esordio nel Milan in gare amichevoli il 13.07.2002: Solbiatese vs Milan 0-3

Esordio nel Milan in gare ufficiali e in Campionato (Serie A) il 21.09.2002: Milan vs Perugia 3-0

Esordio assoluto in Serie A il 21.09.2002: Milan vs Perugia 3-0

Ultima partita giocata con il Milan il 29.08.2010: Milan vs Lecce 4-0

Totale presenze in gare ufficiali: 75

Reti segnate: 21

Palmares rossonero: 2 Scudetti (2003-04, 2010-11), 1 Coppa Italia (2002-03), 2 Champions League (2003, 2007)

Esordio in Nazionale Italiana il 06.02.2008: Italia vs Portogallo 3-1

Ultima partita giocata in Nazionale Italiana il 09.02.2011: Germania vs Italia 1-1

Totale presenze in Nazionale Italiana: 7

Reti segnate in Nazionale Italiana: 0

Palmares personale: 1 Scudetto (2012, Juventus)




Ha giocato anche con la Triestina (C2), il Treviso (C1), l'Empoli (A), la Reggina (A), la Sampdoria (A), il Genoa (A), la Roma (A), la Juventus (A), il Genoa (A), il West Ham (A), il Carpi (A), l'Atalanta (A), il Cagliari (A), la Spal (A), l'Ibiza Elvissa (B).



Dal web
"La mia infanzia non è stata facile. La camorra mi ha portato via papà quando avevo 10 anni, e solo dopo diverso tempo, ho conosciuto i motivi della morte di papà: aveva prestato dei soldi a Pasquale Centore, ex sindaco di un paese del Casertano. Quest'uomo, legato al clan dei Casalesi, non glieli voleva restituire e in un raptus l'ha ammazzato. Mia mamma è stata fondamentale per la mia crescita, in un quartiere martoriato dalla camorra e col più alto tasso di omicidi in Campania.
Sono orgoglio di essere cresciuto nel triangolo della morte - S.Giovanni a Teduccio, Barra e Ponticelli - senza essere stato sfiorato dall'esempio della gente dei clan che si facevano la guerra.
Lì, avevo delle amicizie un po' così, c'erano bravi ragazzi e ce ne sono alcuni che sono ancora oggi in galera. Un bambino lì è costretto a essere sveglio per forza perchè un anno lì, ne vale dieci da un'altra parte.
La camorra c'è sempre stata e sempre ci sarà, perché dà da mangiare a molta gente.
Per me non c'è bisogno di libri o di film per capire qual è la situazione. Io per quelle strade ho vissuto.
Credo che oltre al calciatore, non avrei saputo fare altro. Andare a scuola per me era una tragedia, la maestra spiegava e io pensavo alle rovesciate e ai tiri che dovevo fare con i miei amici del quartiere.
La camorra ha ucciso papà, non il mio amore per Napoli: non è più la mia città, ma ogni tanto devo tornarci per sentire i suoi rumori, i suoi odori, per farmi emozionare da lei." (Marco Borriello)




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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 18 giugno 2022)