Costantino BORNEO

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Scheda statistiche giocatore
  Costantino BORNEO

Nato il 17.09.1972 a Pescara, † il 12.04.2024 a Legnano (MI)

Attaccante (A), m 1.80, kg 75

Stagioni al Milan: 4, dal 1989-90 al 1992-93 (di cui 1 con partite ufficiali, 1990-91)

Cresciuto nel Milan

Esordio (e unica partita) nel Milan in gare ufficiali e in Coppa Italia
il 21.11.1990: Lecce vs Milan 2-2

Totale presenze in gare ufficiali: 1

Reti segnate: 1

Palmares rossonero: -




Ha giocato anche con l'Olbia (C2), il Palazzolo (C1), il Corsico (Dil.), il Poggibonsi (Dil.), la Lodigiani (C1), la Viterbese (C2), la Cremonese (C1), la Lucchese (C1), la Vis Pesaro (C1), la Sambenedettese (C1), la Reggiana (C1), l'Ivrea (C2), la Massese (C1), la Biellese (C2).



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Un articolo della "Gazzetta dello Sport", 1998



Dal sito www.gazzetta.it
28 marzo 2004

BORNEO, SONO GOL AGLI ANTIPODI
Dal Milan ai dilettanti, ora l'esplosione nella Samb
Sergio Berti, uno dei più importanti agenti di calciatori, si prepara a un' estate di superlavoro. Prima di tutto se Vincenzo Montella e Bobo Vieri dovessero cambiare squadra, poi anche se un altro attaccante della sua ricca scuderia continua a segnare così. Parliamo di Tino Borneo, promessa nella Primavera del Milan e poi scivolato nel Cnd. Oggi che è il capocannoniere di tutta la C1 sa di essere lontano da Montella e Vieri, «ma almeno in B spero di riuscire ad arrivare» dice sospirando. Borneo, milanese di 31 anni, ha segnato 18 reti: 11 (con 4 rigori) nelle 16 partite giocate fino a gennaio nella Vis Pesaro, 7 (con 1 rigore) nelle 8 disputate finora con la maglia della Sambenedettese. Una media da Shevchenko (25 partite, 19 gol), tanto per tornare alle origini rossonere. Borneo segnava così anche nelle giovanili del Milan, ma alla prova con il calcio dei grandi ha fallito: Olbia in C2, Palazzolo in C1, niente da fare. E' così finito nei dilettanti, prima a Corsico e poi a Poggibonsi, sognando Van Basten e ricevendo mazzate. «E' stata dura, non mi sono nemmeno reso conto di come sia potuto accadere: da Milanello al Cnd, non mi sembrava vero. Ma non ho mai mollato, ho sempre cercato di fare gol e raggiungere livelli importanti» ricorda. La svolta arriva nel 1997: Berti lo porta dai dilettanti alla Lodigiani in C1, Borneo a 25 anni segna soltanto 5 gol in 22 gare (c' è anche un infortunio a ostacolare questa grande occasione) ma si rivela comunque un attaccante insidioso. Eccolo così andare a vincere la C2 con la Viterbese segnando 18 gol, e poi a Cremona e a Lucca in C1, quindi a gennaio 2002 a Pesaro. Nel frattempo, il ragazzo promettente è diventato uomo: prima ha sposato Ambra (figlia dell' imitatore Franco Rosi), poi hanno messo al mondo Carlotta, che oggi ha 3 anni e mezzo e resta il suo gol più bello. Borneo è uomo, Borneo è maturo, Borneo è uno dei cannonieri più spietati della C1. Luciano Gaucci, quando a gennaio ha deciso di rinforzare la Samb, è andato a Pesaro a comprare proprio Borneo, con il quale aveva già vinto a Viterbo. Dalla Vis che lotta per salvarsi a una squadra che insegue i playoff. Per Borneo è cambiato poco: doveva segnare prima e deve segnare adesso. «Segnare è difficile ovunque - ammette - ma se lotti per salvarti giochi di meno all' attacco e quindi le palle gol da sfruttare sono sempre poche. Qui alla Samb invece dobbiamo vincere, la piazza è importante e ci chiede la B; intanto speriamo anche con i miei gol di riuscire a fare i playoff. E se ci arriviamo, ce la giochiamo...». Il suo bilancio generale è di 281 presenze e 106 reti. I rigori sono la sua specialità («guardo il portiere negli occhi fino al momento del tiro» confida), ma in area guai a lasciargli un metro di spazio: fulmima i portieri con la rapidità di un cobra. In carriera ha segnato dappertutto, ma non è mai andato sopra la C1: «Spero che questa sia la volta buona, a 31 anni non posso più aspettare». Alla Sambenedettese ha un contratto per altre due stagioni, non dovesse riuscire a portare la squadra in serie B sarebbe felice di restare nella famiglia di Gaucci anche passando a un' altra delle sue squadre. Ma qui o altrove, in B o in C, per Borneo cambierà poco. L' unica cosa che dovrà fare è segnare. E lui è pronto. Nicola Binda ALTRI BOMBER PRONTI A SALIRE QUAGLIARELLA Fabio Quagliarella, 21 anni, ha segnato 11 reti nel Chieti, dove gioca in prestito: il suo cartellino è del Torino SINIGAGLIA Davide Sinigaglia, 22 anni, è in comproprietà fra il Lumezzane (con il quale ha già realizzato 13 gol) e la Ternana ABBRUSCATO Elvis Abbruscato, 23 anni, capocannoniere del girone A con 14 reti, gioca nell' Arezzo: è in comproprietà col Verona.




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(da AC Milan.com)
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(Archivio Magliarossonera.it)



Dal sito www.gazzetta.it
12 aprile 2004

MILAN, ADDIO ALL'EX BOMBER DELLE GIOVANILI TINO BORNEO: ALLENAVA L'UNDER 12
L'ex punta di Vis Pesaro a Sambenedettese aveva 52 anni. Nel 1990 esordì in rossonero con Sacchi in panchina e segnò un gol in Coppa Italia, contro il Lecce
Il Milan piange Costantino Borneo, per tutti "Tino". L'ex punta delle giovanili rossonere, cresciuto a Milanello e ora allenatore dell'Under 12, è morto a 52 anni a causa di una malattia contro cui lottava da diverso tempo. Da calciatore ha vestito la maglia del Milan una sola volta, contro il Lecce agli ottavi di Coppa Italia, il 21 novembre 1990. Erano i rossoneri di Arrigo Sacchi, Massaro, Ancelotti e dei tre olandesi, campioni d'Europa in carica. Borneo entrò nel secondo tempo al posto di Massaro e segnò dopo pochi minuti, in quella che è stata l'unica presenza ufficiale con il Milan.




Dal sito www.acmilan.com
12 aprile 2004

CIAO TINO! Non si è mai preparati a salutare qualcuno che ha fatto parte delle nostre vite, anche solo avendole sfiorate con la punta delle dita o come un alito di vento. Costantino, per tutti Tino, Borneo ci ha lasciato questa mattina in punta di piedi e allo stesso tempo con un rumore risuonante nelle menti di tanti rossoneri. Lui che il rossonero lo viveva come una seconda pelle, prima da giocatore delle giovanili, poi con l'esordio in Prima Squadra nella gara di Coppa Italia contro il Lecce dove, nella sua unica apparizione ufficiale, segnò anche una delle reti di quella partita. Ha militato in tante squadre, incontrato sguardi di una infinità di persone, fino poi a ritornare nella sua Casa per dedicarsi ai calciatori del futuro. Con la sua preparazione tecnica, la sua esperienza, la sua ironia ha saputo creare una speciale empatia tra i colleghi di staff e soprattutto con i piccoli campioni, quelli che da oggi porteranno avanti la sua eredità sportiva e umana. Tino in questa stagione era alla guida degli Under 12 del Milan, ma tanti altri ragazzi sono passati attraverso i suoi insegnamenti che ognuno di noi avrà il compito di continuare a trasmettere. Oggi è il giorno delle lacrime, del dolore. Lacrime e dolore che avremo la forza di trasformare in quella emozione e passione di stare insieme sui campi di calcio che Tino ha sempre dimostrato a chi ha incontrato sulla sua strada.




Da Maglia Rossonera, Old Fans Casciavìt - facebook
12 aprile 2004

Nella giornata odierna, 12 aprile 2024, è venuto a mancare a Legnano (MI), all'età di 51 anni -essendo nato a Pescara il 17 settembre 1972- Costantino Borneo per tutti “Tino”, attaccante cresciuto nella Società rossonera che per 3 stagioni (dal 1989-90 al 1991-92) vestì la Maglia del Milan a fronte di 33 presenze e 16 reti nelle gare ufficiali, della quali -una presenza ed una rete- con la Prima Squadra il 21 novembre 1990, in Lecce Vs Milan 2-2 di Coppa Italia. Giocò anche con l'Olbia (C2), il Palazzolo (C1), il Corsico (D), il Poggibonsi (D), la Lodigiani (C1), la Viterbese (C2), la Cremonese (C1), la Lucchese (C1), la Vis Pesaro (C1), la Sambenedettese (C1), la Reggiana (C1), l’Ivrea (C2), la Massese (C1) e la Biellese (C1 e C2) con cui chiuse la carriera agonistica nella stagione 2008-09. In questa stagione era alla guida dell’Under 12 rossonera. Il Gruppo “Maglia Rossonera, Old Style Casciavìt” porge le più sentite condoglianze alla Sua Famiglia. Ciao Tino! Colombo Labate




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(da Sport Mediaset)
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(da AC Milan.com)



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(da AC Milan - twitter)
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(da Raccolte Sportive - facebook)




Foto gentilmente concesse da Carlotta Borneo, figlia di Costantino (dal suo profilo facebook)
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Per chi desidera rendere omaggio alla memoria di Costantino “Tino” Borneo, si comunica che le esequie verranno celebrate alle ore 15.30 di lunedì 15 aprile 2024 in Legnano (MI) presso la Parrocchia dei Ss. Martiri, e da lì si proseguirà per il Tempio crematorio. Nella stessa Parrocchia alle ore 15.10 verrà recitato il Santo Rosario. “Tino” attualmente riposa presso la Camera Mortuaria dell’Ospedale Civile di Legnano (MI)




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(immagine in alto a destra credit Studio Buzzi)
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Sabato 13 aprile 2024, Campionato Primavera, Milan vs Empoli 3-2
(da Milannews.it)



Dal sito www.primamilanoovest.it
12 aprile 2004

L'ULTIMO ABBRACCIO A TINO BORNEO: "HAI SEMINATO DEDIZIONE"
Nella chiesa dei Santi Martiri di Legnano l'addio del Milan e non solo. Presente anche Paolo Maldini
Oltre 500 persone nella chiesa dei Santi Martiri di Legnano per l'ultimo saluto a Costantino Borneo, per tutti Tino, ex giocatore e allenatore del Milan scomparso a 51 anni.
A celebrare il funerale, nel pomeriggio di oggi, lunedì 15 aprile, è stato il parroco don Walter Zatta. Nutrita la delegazione della società rossonera, della quale faceva parte anche Paolo Maldini. Presenti al gran completo i ragazzi dell'Under 12, che Borneo ha allenato fino a quando la malattia glielo ha permesso, hanno realizzato un cartellone per il loro mister, e al termine della cerimonia lo hanno donato alla moglie Ambra e alla figlia Carlotta.
"Hai sparso in abbondanza il seme della dedizione, dell'amore, della generosità e dell'impegno"
Nella sua omelia, don Walter ha ricordato Borneo come una persona che ha seminato dedizione e impegno e ha sempre guardato al futuro e ai giovani. Queste le sue parole dall'altare:
"Caro Tino, sei arrivato velocemente al termine della tua vita, una vita segnata da grande determinazione, una vita in cui lo sport e in modo particolare il calcio sono stati il tuo pane quotidiano. L'amore e la dedizione per la famiglia sono tutto ciò che ha riempito di senso quello che sei stato, quello che hai vissuto. Sei qui circondato da tutti quelli che ti hanno conosciuto, amato e stimato, con i quali hai condiviso amore, dedizione, impegno e la determinata volontà di costruire qualcosa per il futuro, con la nuove generazioni di giovani. Sei qui circondato da tutte quelle persone che hanno avuto modo di apprezzare la tua dedizione, la tua generosità, la tua capacità di essere tutto per gli altri. Sei qui davanti al Signore, all'Eterno, e porti nelle tue mani ciò che hai seminato con abbondanza. Tante persone oggi possono testimoniare che tu hai sparso in abbondanza il seme della dedizione, dell'amore, della generosità, dell'impegno, della determinazione nella vita. Siamo qui in tanti oggi a salutarti e sappiamo di consegnarti al Dio della vita".
"Può sembrarti di non aver centrato la porta, ma hai giocato la partita più bella della tua vita".
Intenso e commovente il ricordo della figlia Carlotta, 23 anni, accolto da un applauso scrosciante: "Papà, ti sento e ti vedo. Ti vedo nel bene che hai fatto negli altri, nell'amore che prova la mamma per te, nella presenza dei tuoi amici, nella gratitudine delle vite che hai toccato. Sento il tuo abbraccio quando vedo un bambino nelle braccia del proprio padre, quando vedo due anziani camminare mano nella mano insieme, quando chiudo gli occhi mentre ti penso, nel buio del mio sguardo vedo la luce. Papà, in questi giorni ho stretto la tua mano fredda e ho sentito comunque il tuo calore, la baciavo, la mettevo sul mio viso pensando che purtroppo ti stavo toccando per l'ultima volta. Avremmo potuto avere più tempo, sì, avrei voluto fare un altro viaggio con te, portare le fedi alle nozze d'argento tue e di mamma il 21 giugno, avrei voluto magari che un giorno qualcuno o qualcuna ti chiamasse nonno, avrei voluto te al mio fianco ad accompagnarmi all'altare se mai qualcuno mi avesse preso, come dici tu. Sei la persona che ho ammirato e che ammiro in assoluto di più in 23 anni e mezzo della mia vita e mi spiace di avertelo detto poche volte. Abbiamo sempre avuto troppa delicatezza io e te nell'esprimere quanto ci amavamo. Mi hai insegnato tanto e la maggior parte delle cose me le hai insegnate senza spiegarmele, mi hai insegnato tanto fino al tuo ultimo respiro tra le mie mani. Con te ho imparato a voler bene in silenzio e a dimostrarlo ogni giorno con fatti concreti. Mi hai insegnato a disconoscere l'egoismo, a essere generosa, a battermi per le mie idee, mi hai dato la forza di fare della mia passione il mio lavoro, mi hai educato all'impegno, alla dedizione. Da te ho ereditato la cazzimma, la grinta, l'ansia di deludere gli altri che alla fine si trasforma sempre in forza. Mi fai amare e perdonare anche i miei difetti, perché sono come i tuoi. In questi ultimi giorni assieme mi hai insegnato a non avere paura delle mie paure, nemmeno di fronte alla morte e alla malattia. Mi hai dimostrato che cos'è il coraggio: io lo so che lo dicevi alla mamma che avresti lottato per noi fino all'ultimo respiro e che finché vedevi un po' di luce avresti combattuto. Papà, sei tu ora la mia luce: io vivo per te. Papà, mi mancheranno i nostri momenti assieme, mi mancherà ridere a crepapelle, mi mancherà raccontarti della mia vita, mi mancherà litigare e mi mancherà persino essere disturbata. Ma io papà te lo ripeto: ti sento e ti vedo. Ai tuoi ragazzi dicevi: di un attaccante si ricordano solo i gol, non le prestazioni. Papà, questa volta può sembrarti di non aver centrato la porta, ma ti garantisco che hai giocato la partita più bella della tua vita. Ti amo, per sempre tua".



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