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Asmir è nato a Trebigne in Jugoslavia, prima che diventasse parte della moderna Bosnia ed Erzegovina, da una famiglia bosgnacca. Suo padre Amir Begovic è stato portiere del Leotar di Trebigne e dell'Iskra di Bugojno. Sua madre Ajnija è originaria di Stolac. La famiglia Begovic lasciò la Bosnia tormentata dai conflitti nel 1991 quando Asmir aveva appena 4 anni per trasferirsi in Germania, dove Asmir cominciò a giocare a calcio a livello giovanile. All'età di 10 anni la famiglia si trasferì in Canada ad Edmonton. Nel 2004 però ritornarono in Germania per seguire Asmir nella sua carriera calcistica. Attualmente Begovic è sposato con una donna inglese e insieme hanno una figlia.
CLUB
Begovic firmò un contratto da professionista nel 2003 per il Portsmouth, dopo aver militato fra i tedeschi del Kirchhausen. Nel 2005 si trasferisce in prestito ai belgi del La Louviére. Nella stagione 2006-07 si trasferisce, ancora in prestito al Macclesfield Town, debuttando in campionato nel pareggio per 1-1 contro lo Stockport County del 25 novembre, subentrando al portiere titolare Jonny Brain. Dopo appena tre presenze, però, s'infortunia al ginocchio, ed è costretto a fare ritorno a Portsmouth.
Nell'agosto 2007, viene mandato in prestito al Bournemouth, squadra di Football League One, per un accordo fino al gennaio 2008. Viene richiamato l'11 ottobre 2007. L'8 dicembre dello stesso anno, viene convocato per la prima volta per un match di Premier, precisamente quello contro l'Aston Villa.
Nonostante ciò, nel marzo 2008 viene mandato in prestito mensile al Yeovil Town, con la possibilità, per il Portsmouth, di richiamarlo quandunque la cosa si fosse resa necessaria. Il 29 marzo debutta per i bianco-verdi contro il Bristol Rovers, senza subire reti. Dopo appena due presenze viene richiamato al Portsmouth, nonostante lo Yeovil avesse tentato più volte di siglare un nuovo accordo per un prestito d'emergenza. Russell Slade, infatti, allora manager dello Yeovil, rivelerà più tardi di aver cercato insistentemente Begovic per poter coprire la partenza del portiere Steve Mildenhall al Southend United. L'affare saltò anche per la morte del nonno di Begovic, e il portiere, per lutto, decise di prendersi un periodo di pausa. Comunque, più tardi, lo Yeovil riuscirà ad ingaggiarlo per un prestito trimestrale, durante il quale Begovic avrà l'occasione di difendere per 14 volte la porta bianco-verde, lasciandola intatta in tre occasioni.
Il 1º febbraio 2010, Begovic viene acquistato dallo Stoke City per 3,25 milioni di sterline, e firma un contratto da quattro anni e mezzo con i Potters. Dopo la firma del contratto, il manager dello Stoke, Tony Pulis, rivela di aver seguito Begovic da tempo.
Prima di approdare nello Staffordshire, Begovic aveva anche avuto contatti con i londinesi del Tottenham, ma alla fine sceglie i bianco-rossi. Più tardi, rivelerà di essere sollevato nell'aver scampato di poco la crisi finanziaria che pregiudica la stagione dei Pomepeys, costringendoli, fra l'altro, alla retrocessione in Championship. Viene poi rivelato che il Portsmouth aveva già accettato un'offerta da 1 milione di sterline giunta dal Tottenham, e ne aveva anche incassato un anticipo, prima che lo stesso Begovic bloccasse il trasferimento per andare a giocare con lo Stoke.
Debutta nella partita contro il Chelsea del 25 aprile 2010, sostituendo l'infortunato Thomas Sørensen al 35º minuto. Viene superato 5 volte prima del fischio finale, che vede il Chelsea trionfare per 7-0. La sua prima gara da imbattuto è lo 0-0 contro l'Everton del 1º maggio 2010 e gioca anche le due ultime partite della stagione contro il Fulham e il Manchester United.
All'inizio della stagione successiva Tony Pulis gli assegna la maglia numero 1; prima della partita di Coppa di Lega contro lo Shrewsbury Town si rifiuta di giocare, decisione "totalmente irrispettosa" secondo Pulis. Più tardi, però, Begovic dichiara di non essersi mai rifiutato di giocare. Nonostante ciò Begovic gioca le fasi successive della coppa, contro Fulham e West Ham. Debutta in campionato il 30 ottobre contro l'Everton sostituendo ancora una volta l'infortunato Sørensen. Dopo l'infortunio del portiere danese, Begovic diventa titolare, anche grazie al suo riappacificamento con Pulis. Le cose si mettono bene, come Begovic stesso dichiara dopo una sconfitta di misura contro l'Arsenal in febbraio.
Il 2 novembre 2013 segna una rete contro il Southampton dopo 12 secondi: ricevuto un retropassaggio, effettua un rinvio e, da porta a porta, segna uno dei gol più veloci della storia della Premier League, beffando il collega Artur Boruc, nonché il più lungo di sempre, da una distanza di oltre 92 metri. Viene così battuto il record di Tim Howard per i portieri (88 metri) e quello del difensore Tyson Farago (86 metri).
Il 13 luglio 2015 viene acquistato per 10 milioni di euro dal Chelsea, con cui firma un contratto quadriennale. Sceglie di indossare la maglia numero 1, lasciata libera da Petr Cech, da poco passato all'Arsenal. Nella prima parte di stagione viene spesso schierato titolare a causa dell'infortunio di Thibaut Courtois.
L'anno successivo invece è riserva del belga, e a fine anno si laurea campione d'Inghilterra. Nel mentre, il 26 marzo 2017, riceve dalla FSBiH, insieme ai connazionali Cocalic, Dzeko, Ibisevic, Lulic, Spahic e Visca, il diploma di allenatore UEFA-B per le giovanili.
Il 30 maggio 2017 viene acquistato dal Bournemouth, con cui firma un accordo a lungo termine. Il 2 settembre 2019 passa in prestito al Qarabag fino al 31 dicembre dello stesso anno. Al termine del prestito, fa ritorno al Bournemouth, che il 13 gennaio 2020 lo cede nuovamente in prestito, questa volta al Milan.
NAZIONALE CANADESE
Ottenuta la cittadinanza canadese, Begovic gioca con la maglia della selezione nordamericana il Mondiale Under-20 del 2007, organizzatosi proprio in Canada. Salva il risultato più volte nella prima partita contro il Cile, ma non riesce ad evitare la sconfitta per 3-0. Nella partita contro il Congo, è costretto ad uscire dall'area per coprire l'avanzata degli avversari e a toccare la palla, schizzata in avanti a causa del campo bagnato, con le mani fuori dall'area per evitare il gol. Viene espulso e, avendo il Canada terminato le sostituzioni, il centrocampista Jonathan Beaulieu-Bourgault è costretto a mettersi fra i pali al posto suo.
Il 14 agosto 2007, viene convocato per la prima volta, ventenne, per la nazionale maggiore, per un'amichevole contro l'Islanda, cui però assiste dalla tribuna.
Nel novembre 2008, risponde ad un'altra convocazione per un match di qualificazione per i mondiali 2010 contro la Giamaica, ma, ancora una volta, non gioca perché gli viene preferito l'allora portiere del Cluj Lars Hirschfeld. In più, Begovic perde la CONCACAF Gold Cup 2009 perché il Portsmouth lo vuole con la prima squadra sin dagli inizi della preparazione estiva. Verso la fine del giugno 2009, discute con Miroslav Blazevic, il c.t. della Bosnia, la possibilità di giocare per i giallo-blu. In Bosnia vari media avevano già riportato lo scoop che voleva Begovic oramai deciso a giocare per il suo Paese d'origine, quando, il 12 luglio 2009, nel corso di un programma radio canadese, Begovic stesso dichiara di voler proseguire la sua carriera con i Canucks.
NAZIONALE BOSNIACA
Nonostante queste parole, però, poco meno di due mesi dopo, il 21 agosto 2009, Asmir cambia idea, e accetta la convocazione della Bosnia per due partite di qualificazione per il Mondiale 2010: una gara esterna contro l'Armenia, il 5 settembre, e una gara casalinga a Zenica contro la Turchia, il 9 settembre.
Non gioca in nessuna delle due partite. Tuttavia il suo debutto con la nazionale bosniaca, giunge il 10 ottobre successivo, nel match di qualificazione vinto per 2-0 in casa, contro l'Estonia, dove ha sostituto Kenan Hasagic al 92º minuto. Il 3 marzo 2010, gioca il secondo tempo dell'amichevole contro il Ghana. La Bosnia vince per 2-1 e Begovic non subisce gol. Colleziona la prima presenza da titolare il 29 maggio successivo, contro la Svezia; la partita finisce 4-2 per gli scandinavi, ma, secondo i media bosniaci, Begovic è esente da colpe, dato che i gol concessi sono imputabili interamente alla difesa slava. Generano alcune polemiche, poi, le sue assenze nelle amichevoli contro Messico e Slovacchia, dovute al suo stato di salute, ma imputate da molti a strategie dello Stoke City per evitare le convocazioni.
Da lì in poi è titolare in porta della selezione bosniaca (con cui disputa i Mondiali 2014), fino al 2018, quando diviene il secondo portiere di Ibrahim Sehic.
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