Paulo FONSECA

< ALLENATORI
  Ritorna all'Home Page

(Archivio Magliarossonera.it)


Scheda statistiche allenatore
  Paulo Alexandre Rodrigues FONSECA

Nato il 05.03.1973 a Nampula (MOZ)

Allenatore, m 1.88, kg ...

Stagioni al Milan: 1, 2024-25 (esonerato il 30 dicembre 2024)

Esordio sulla panchina del Milan in gare ufficiali il 17.08.2024: Milan vs Torino 2-2 (Campionato)

Ultima partita sulla panchina del Milan
il 29.12.2024: Milan vs Roma 1-1 (Campionato)

Totale panchine in gare ufficiali: 23

Palmares rossonero: -




Ha giocato con la Barreirense (*), il Porto (A), il Leca (A), il Belenenses (A), il Maritimo (A), il Vitoria Guimaraes (A), l'Estrela Amadora (A).

Ha allenato anche il 1° Dezembro (*), l'Odivelas (*), la Pinhalnovense (*), il Desp. Aves (*), il Pacos Ferreira (*), il Porto (A), il Braga (A), lo Shalthar Donetsk (A), la Roma (A), il Lille (A).



Dal sito www.wikipedia.it

GIOCATORE
Nato in Mozambico quando era una colonia portoghese, si trasferisce da bambino in Portogallo. Esordisce tra i professionisti nel 1991 con la Barreirense, restandovi fino al 1995. Viene quindi acquistato dal Porto, che lo gira in prestito a Leça, Belenenses e Marítimo. Nel 1998 viene acquistato dal Vitória Guimarães, dove resta per due stagioni senza trovare spazio. Nel 2000 si trasferisce all'Estrela Amadora, club nel quale chiude la carriera cinque anni più tardi. Nell'Estrela Amadora segna 4 gol.

ALLENATORE
Inizia la carriera da allenatore subito dopo il ritiro dal calcio giocato, iniziando prima dalle giovanili dell'Estrela Amadora e poi dalle serie minori portoghesi. Il 29 maggio 2012 viene chiamato dal Paços de Ferreira. La stagione coi Castores si conclude con un terzo posto, che consente uno storico accesso ai play-off di Champions League, nella Coppa di lega portoghese non riesce ad andare oltre ai gironi e nella Coppa di Portogallo viene eliminato in semifinale dal Benfica.
Il 10 giugno 2013 sostituisce Vítor Pereira sulla panchina del Porto. Coi Dragões vince il suo primo trofeo da allenatore, ovvero la Supercoppa di Portogallo contro il Vitória de Guimarães per 3-0. Nella Champions League non riesce a superare il proprio girone, arrivando terzo e accede ai sedicesimi di Europa League. Il 5 marzo 2014, a causa degli scarsi risultati in campionato, viene sollevato dall'incarico, lasciando la squadra al terzo posto. Chiude la sua esperienza dopo aver totalizzato 21 vittorie, 9 pareggi e 7 sconfitte.
Il 10 giugno torna nuovamente al Paços Ferreira; il giorno seguente viene presentato in conferenza stampa. La sua seconda stagione in maglia giallo-verde non si conclude nel migliore dei modi: viene dapprima eliminato dalla Coppa di Portogallo agli ottavi di finale dal Famalicão per 2-1, dalla Coppa di lega portoghese al secondo turno dall’União da Madeira e si piazza all'ottavo posto in campionato.
Il 2 luglio 2015 firma un contratto biennale con il Braga. Viene eliminato in semifinale della Coppa di lega portoghese dal Benfica per 2-1, in Europa League si piazza al primo posto nel proprio girone, elimina ai sedicesimi di finale il Sion e agli ottavi di finale il Fenerbahçe, ma viene eliminato ai quarti di finale dallo Šachtar; conquista però la Coppa di Portogallo contro il Porto, la sua ex squadra e si piazza al quarto posto in campionato.
Il 31 maggio 2016 viene ufficializzato il suo ingaggio dallo Shakhtar Donetsk, firmando un contratto biennale. Perde la finale della Supercoppa d’Ucraina contro la Dinamo Kiev. In Champions League viene eliminato al terzo turno dei preliminari dallo Young Boys e accede alla fase a gironi dell’Europa League dove si piazza al primo posto ma viene eliminato ai sedicesimi di finale dal Krasnodar. Il 6 maggio 2017, con quattro giornate d'anticipo, vince il campionato ucraino. Poche settimane dopo, sconfiggendo in finale di Coppa d'Ucraina i rivali della Dinamo Kiev (1-0), conquista il double nazionale.
Il secondo anno inizia subito con un trofeo, ottenuto battendo la Dinamo Kiev (2-0) nella finale della Supercoppa d’Ucraina. In Champions raggiunge gli ottavi di finale, venendo sconfitto dalla Roma. A fine stagione ottiene il secondo double, bissando i successi in campionato e in Coppa d'Ucraina.
Il terzo anno sulla panchina dello Shakhtar comincia con la sconfitta nella Supercoppa nazionale ma, al termine dell'annata, Fonseca può festeggiare il terzo trionfo consecutivo sia in campionato che nella Coppa nazionale.
Complessivamente in 3 anni mette insieme 139 partite (103 vittorie, 19 pareggi e 17 sconfitte) con 7 trofei vinti.
L'11 giugno 2019 diviene il tecnico della Roma, con cui firma un contratto di due anni con opzione di rinnovo per il terzo. Debutta sulla panchina giallorossa il 25 agosto 2019, nella gara di campionato pareggiata con il Genoa. Fa la sua prima apparizione da allenatore giallorosso in Europa League il 19 settembre seguente, contro il Istanbul Basaksehir. Il 6 ottobre 2019, al termine della gara di campionato contro il Cagliari, Fonseca viene espulso per la sua prima volta in giallorosso, assieme al collaboratore Nuno Romano. La sua squadra conclude il campionato 2019-2020 al quinto posto in classifica e l'estromissione agli ottavi in Europa League per mano del Siviglia ed ai quarti in Coppa italia, eliminata dalla Juventus.
Alla prima giornata della Serie A 2020-2021 la sua squadra ottiene un pareggio per 0-0 sul campo contro il Verona, ma nei giorni seguenti il giudice sportivo assegna la vittoria per 3-0 a tavolino a favore dei veneti a causa dello schieramento del giocatore Amadou Diawara, iscritto erroneamente nella lista under 22.
Viene eliminato agli ottavi in Coppa Italia, perdendo 4-2 in casa contro lo Spezia. Durante quest'ultima gara effettua sei sostituzioni, violando il regolamento della competizione, che ne consentiva solo cinque. Nel post-partita, tra lui e il capitano Edin Džeko si apre un diverbio sulle scelte tattiche, con toni accesi, che determina l'esclusione del bosniaco dalla lista dei convocati della 19ª giornata di campionato. Ad aprile, eliminando ai quarti di finale l'Ajax, la Roma si qualifica alle semifinali di Europa League, dove subisce l'eliminazione contro il Manchester Utd. Il 4 maggio 2021 la società annuncia la separazione dal tecnico portoghese al termine della stagione 2020-2021, che si conclude con il settimo posto nella classifica di Serie A.
Il 29 giugno 2022 firma un contratto biennale con il Lilla. Il 7 agosto vince all'esordio in Ligue 1 per 4-1 contro l'Auxerre. Conclude il campionato il 3 giugno 2023 piazzandosi al quinto posto mentre in Coppa di Francia è eliminato dal Lione agli ottavi. Nel campionato 2023-2024, sotto la guida di Fonseca la squadra conclude al quarto posto, mancando per due punti la qualificazione in Champions League; in Coppa di Francia, viene eliminata agli ottavi, sempre dal Lione, mentre arriva fino ai quarti di Conference League, venendo eliminata dall'Aston Villa. Al termine della stessa stagione, l'allenatore lascia il club francese, alla scadenza naturale del proprio contratto.




Dal sito www.acmilan.com
13 giugno 2024

PAULO FONSECA È IL NUOVO ALLENATORE DEL MILAN
L'allenatore portoghese si unisce al Club con un contratto triennale
AC Milan comunica di aver affidato la conduzione tecnica della Prima Squadra maschile a Paulo Fonseca. Nato a Nampula (Mozambico) il 5 marzo 1973, Paulo Fonseca inizia la propria carriera da allenatore nel 2005, partendo dalle giovanili dell'Estrela Amadora e proseguendo poi, tra i professionisti, nelle serie minori portoghesi. Nel 2012 debutta nel massimo campionato con il Paços de Ferreira, club con cui raggiunge l'accesso ai play-off di Champions League. Nel 2013 il passaggio al Porto, con cui arriva a vincere la Supercoppa di Portogallo, il suo primo trofeo da allenatore.
Dopo una parentesi al Braga, con cui si aggiudica la Coppa di Portogallo, allena per tre stagioni lo Shakhtar Donetsk, con cui conquista sette trofei e colleziona 103 vittorie in 139 partite. Nel 2019 il debutto nel campionato italiano con l'AS Roma, squadra con cui raggiunge la Semifinale di Europa League nel 2021. Allenatore del LOSC Lille dall'estate 2022, Fonseca termina la sua avventura in Francia dopo due stagioni in cui contribuisce a portare il club ad altrettante qualificazioni europee.
Il tecnico portoghese si unisce ora al Milan con un contratto triennale. Il Club rivolge a Paulo e ai suoi collaboratori un caloroso benvenuto.




Cliccare sull'immagine per ingrandire



Cliccare sull'immagine per ingrandire

(da Spazio Milan)
Cliccare sull'immagine per ingrandire

(da Milanismo)



Cliccare sull'immagine per ingrandire

(da Milannews.it)
Cliccare sull'immagine per ingrandire

(da Milannews.it)



Cliccare sull'immagine per ingrandire

(da Spazio Milan)
Cliccare sull'immagine per ingrandire

(da Milanlive.it)



Cliccare sull'immagine per ingrandire

(da Milan Press)
Cliccare sull'immagine per ingrandire

(da Milan Press)



Cliccare sull'immagine per ingrandire

5 luglio 2024, da Milanlive.it



Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire
6 luglio 2024, l'arrivo di Paulo Fonseca a Milano




8 luglio 2024, la conferenza stampa di Paulo Fonseca
(da AC Milan App Ufficiale, Milan Press, Milannews24.com, Gazzetta.it, DAZN)
Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire
Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire
Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire
Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire
Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire
Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire




Dal sito www.acmilan.com
30 dicembre 2024

COMUNICATO UFFICIALE: PAULO FONSECA
AC Milan comunica ufficialmente di avere sollevato Paulo Fonseca dall'incarico di allenatore della Prima Squadra maschile
AC Milan comunica ufficialmente di avere sollevato Paulo Fonseca dall'incarico di allenatore della Prima Squadra maschile. Il Club ringrazia Paulo per la grande professionalità e gli augura il meglio per il futuro.




Dal sito www.gazzetta.it
30 dicembre 2024

IL MILAN HA DECISO: FONSECA ESONERATO. AL SUO POSTO IN ARRIVO CONCEIÇAO
Fatale il pareggio con la Roma, la sua ex squadra. Il club ha già comunicato la decisione. L'ex allenatore del Porto scelto da tempo come erede: per aspettare i rossoneri ha detto no al Wolverhampton. Allenerà in Supercoppa contro la Juve (e il figlio Francisco)

Il Milan ha deciso di esonerare Paulo Fonseca e glielo ha comunicato a mezzanotte, ora fatale. L’ultima partita dell’anno è stata anche la sua ultima al Milan, con un'espulsione arrivata in coda a sei mesi folli, complicatissimi, pieni di tutto: vittorie storiche contro Inter e Real Madrid, pareggi rocamboleschi, troppe sconfitte con squadre inferiori. Fonseca saluta San Siro dopo la partita con la Roma, l’altra sua squadra italiana, in uno degli strani incroci che il calcio e la vita propongono. Che è successo? Il Milan, evidentemente, ha perso la fiducia e il rapporto con la società si è rotto. Troppi i punti di distacco da Atalanta, Inter e Napoli. Troppo dura la classifica: ottavo posto, dietro anche a Lazio, Fiorentina, Juventus e Bologna. Fonseca sarebbe stato esonerato se avesse perso il derby – questo è certo – e probabilmente anche in caso di sconfitta a Verona, prima di Natale. Impossibile continuare con questa precarietà.
ARRIVA CONCEICAO — Il suo successore sarà portoghese come lui: Sergio Conceiçao, fermo dopo la rottura di inizio giugno con il Porto, che allenava dal 2017. Sette stagioni con tre campionati vinti. Il Milan ha pensato a lui già in estate: ci furono contatti, dialoghi, poi Furlani-Moncada-Ibrahimovic scelsero Lopetegui e Fonseca. Sei mesi dopo, ci risiamo, con una scelta fatta dai tre uomini dell'area tecnica assieme a Gerry Cardinale. Conceiçao è pronto a tornare e in queste settimane ha detto no al Wolverhampton e ad alcuni club brasiliani: aspettava il Milan. Il Milan lo ha scelto per il curriculum da vincente, la costanza dei risultati in Europa – il Porto nelle sue sette stagioni è arrivato due volte ai quarti di Champions, altre tre agli ottavi – e il carattere da duro. Evidentemente, la società ritiene che con questa squadra, dopo le prese di posizione forti di Fonseca di questi mesi, serva ancora più decisione. Conceiçao ha un accordo fino a giugno 2026 con opzione. In tutto questo, per quel discorso delle combinazioni della vita, due clamorose. Il Milan, come con Pioli e Mihajlovic, prende un ex interista. E Conceiçao, alla prima uscita da milanista, allenerà (in Supercoppa) contro la Juve del figlio Francisco.
LA SUA STAGIONE — Fonseca chiude con 12 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte, bilancio non all’altezza dei propositi di inizio anno. In campionato tanto è andato storto: la pessima partita di agosto con il Parma (2-1 per i gialloblu), il 2-2 con la Lazio con il caso cooling break, l’assurdo 2-1 di Firenze con due rigori sbagliati, la sconfitta netta (ma quante assenze quel giorno…) contro il Napoli. E ancora il 3-3 di Cagliari con la doppietta di Zappa nel secondo tempo, lo 0-0 con un solo tiro in porta contro la Juventus, il 2-1 per l’Atalanta a Bergamo. E’ andata molto meglio in Champions: il Milan ha perso le prime due partite, contro Liverpool e Leverkusen, poi ha svoltato con l’impresa di Madrid, contro un Real dimesso, distratto ma comunque disseminato di campioni. La seconda vittoria del club al Bernabeu nella sua storia. Con lo scudetto ormai faccenda d’altri e la corsa Champions in salita, Fonseca non potrà giocarsi la Supercoppa, quarto trofeo stagionale per importanza ma ora decisamente utile per dare un senso alla stagione.
CHE COSA RESTA — La sua parentesi al Milan resterà nella memoria soprattutto per le prese di posizione con Rafa Leao e Theo Hernandez, le stelle del Milan. Un modo coraggioso di giocarsi la chance della vita. Fonseca ha scelto di cambiare tutto rispetto all’era Pioli, a lungo esaltante ma finita male. Uomini con idee diverse. Pioli giocava uomo su uomo a tutto campo e viveva di transizioni, Fonseca ha puntato su possesso palla e gestione del ritmo. Pioli era conciliante con i giocatori – per qualcuno quasi un secondo padre – mentre Fonseca ha fissato i suoi principi e messo in panchina chi non li rispettava: Leao è stato tenuto fuori per la poca applicazione difensiva, Theo per l’impegno ridotto. Com’è andata? Qualche risposta da Leao è arrivata, da Theo no oppure – penserà forse Fonseca – non c’è stato il tempo. Resta la sensazione di un progetto ambizioso crollato in sei mesi: Fonseca voleva cambiare la mentalità del Milan, passare attraverso momenti difficili per dare nuove motivazioni a qualche calciatore e magari cambiarne altri. Non ha avuto il supporto dei risultati: se sei ottavo col Milan dopo quattro mesi, rischi. Dice un proverbio portoghese, che forse più di qualcuno usa anche in Italia: “L’uomo prudente è morto da vecchio”. Fonseca è andato nella direzione opposta e chissà, se mai se ne pentirà.




Da "Milanissimo" - facebook
30 dicembre 2024

Dispiace per Fonseca che paga per tutti ed è la vittima sacrificale di tante scelte scellerate, adottate nell’ultima estate, che porteranno il Milan fuori dalle Coppe. Dispiace soprattutto per il lato umano della persona, un Signore con la S maiuscola, sempre disponibile e gentile, che ha fatto tutto quello che era nelle sue potenzialità, niente di più e niente di meno rispetto a quello che ci attendevamo. Il vero problema, come sosteniamo da questa estate, va ricercato in chi lo ha proposto e in chi gli ha affidato la panchina del Milan, convinti che sarebbe stata una scelta vincente e lungimirante. Mentre noi chiedevamo a gran voce un profilo, per caratura, da Milan, senza ad oggi ricordare nomi, anche perché non ce n’è bisogno visto che sta parlando il campo (e continuerà a farlo) a prescindere dai titoli vinti, il trio circense sfogliava la margherita tra Lopetegui (prima scelta e scartato dopo la sonora protesa di San Siro) e Fonseca. Un segno del destino che il portoghese venga gettato giù dalla torre proprio all’indomani della sfida contro la sua ex Roma. E’ praticamente rimasto lo stesso della sua espierenza capitolina. Non si è innovato, non è migliorato significativamente nella doppia fase ne’ nell’aspetto motivazionale. Il suo credo rimane ancorato ai soliti errori tattici che anche stavolta gli sono stati fatali, mettendo definitivamente la parola fine alla sua carriera tecnica su determinati livelli. Carriera mai iniziata senza la miracolosa chiamata di Moncada e l’incapace scelta di Ibrahimovic. A sostituirlo sarà Sergio Conceicao, che in Portogallo ha vinto tutto, raggiungendo due volte il piazzamento dei Quarti di Finale di Champions, l’ultimo nel 2021 (epoca Covid) dopo aver battuto la Juventus agli Ottavi). Il tecnico assistito dalla Gestifute di Mendes era nella rosa dei papabili 5 candidati che questa estate dovevano prendere l’eredità di Stefano Pioli. Ma non se ne fece nulla in primis perché Conceicao caratterialmente è una figura che al Milan manca dal compianto Sinisa Mihajlovic, un allenatore che è abituato a comandare nello spogliatoio, che cementa il gruppo e che non permette ai dirigenti di invischiarsi in faccende e competenze che non li riguardano. In secundis poi perché era legato al Porto fino al 2028, in forza di un contratto rinnovato in primavera. E mentre il Milan chiudeva per Fonseca, l’inaspettata vittoria di Villas Boas alle elezioni presidenziali, e i cattivi rapporti con l’ex vice di Mourinho, costringeva l’ex Lazio a richiedere la rescissione unilaterale del contratto per “violazione della fiducia”. Uno smacco bello grosso per i Dragoes che sono stati costretti a rinunciare al tecnico più vincente della loro storia. Il suo credo calcistico è uno in particolare : 4-4-2, con qualche sporadico passaggio al 4-2-3-1. Squadra in cui prevale la garra e verticalità. Nodo fondamentale in fase offensiva e’ la posizione degli esterni, quella più sfruttata. In difesa il suo Porto era una squadra solidissima, che difendeva alta, compatta, aggressiva, pronta subito a ribaltare l’azione con ripartenze fulminee che esalteranno le caratteristiche di Rafa Leao, perfetto per il suo modulo. Manca solo il tempo materiale, poi il Milan fino a Giugno muterà pelle, in colpevole e forse irrimediabile ritardo. Fin dove si spingerà questo lo vedremo, anche perché ci sono delle incognite sulla figura di Conceicao fuori dal suo giardino di casa. Un habitat che ha lasciato solo nei suoi esordi da tecnico e che non ha più abbandonato. Ora per lui il grande salto in uno dei momenti più difficili della storia rossonera, in una Scala del Calcio che chiede la testa di Cardinale e non è pronta più ad aspettare.




Dal sito www.gazzetta.it
30 dicembre 2024

FONSECA ESONERATO, I TIFOSI ROSSONERI SI SCATENANO SUI SOCIAL
Da solo, a bordo della sua macchina. Una frase ai giornalisti rimasti fino a tardi: “Sì, sono stato esonerato”, poi nello specchietto San Siro si allontana. Dopo 200 giorni, l’esperienza di Paulo Fonseca alla guida del Milan è finita. E in un istante il web di fede rossonera è esploso. Tra la rabbia nei confronti della proprietà e dei dirigenti e i messaggi di stima nei confronti del portoghese che tra alti e bassi lascia sì il Milan all’ottavo posto in classifica ma con le perle delle vittorie nel derby e sul Real in Champions. Sui social l’immagine più frequente legata al nome di Fonseca è quella di un allenatore solo in conferenza stampa. Ancora incerto su cosa sarebbe successo in poche ore. Una decisione della società che non è piaciuta ai tifosi del Milan: “Fonseca umiliato. I tifosi pure. E la storia del Milan che viene macchiata”. Ciò che sarebbe accaduto dopo lo abbiamo già visto: Fonseca che lascia San Siro in auto, confermando l’esonero. L’ultima istantanea di un percorso durato sei mesi. E nonostante i momenti difficili, i tifosi hanno espresso la loro vicinanza nei confronti del portoghese. Come ha fatto il noto streamer Enerix su X: “Società inesistente”. Insomma, le critiche verso la dirigenza rossonera non mancano. A Fonseca i tifosi danno il merito di aver preso delle scelte forti in momenti complessi, rimanendo coerente alle sue idee: “Allenatore discutibile, ma da ammirare”.




Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire
(da Gazzetta.it e Milannews.it, 30 dicembre 2024)



Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire
(da Milan Press, 30 dicembre 2024)



Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire
(da Spazio Milan e Milannews.it, 30 dicembre 2024)



Cliccare sull'immagine per ingrandire

(da Gazzetta.it, 30 dicembre 2024)