Cristian BROCCHI
"Argento Vivo"

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(Archivio Magliarossonera.it)



Scheda statistiche allenatore
  Cristian BROCCHI

Nato il 30.01.1976 a Milano

Centrocampista (C), Allenatore Squadre Giovanili rossonere e Allenatore Prima Squadra, m 1.70, kg 71

DA GIOCATORE:

Stagioni al Milan: 7, 1994-95, dal 2001-02 al 2004-05 e dal 2006-07 al 2007-08 (di cui 6 con partite ufficiali, dal 2001-02 al 2004-05 e dal 2006-07 al 2007-08)

Soprannome: "Argento Vivo"

Cresciuto nel Milan

Esordio nel Milan in gare amichevoli il 14.08.1994: Saronno vs Milan 0-6

Esordio nel Milan in gare ufficiali e in Campionato (Serie A) il 26.08.2001: Brescia vs Milan 2-2

Ultima partita giocata con il Milan il 18.05.2008: Milan vs Udinese 4-1 (Campionato)

Totale presenze in gare ufficiali: 161

Reti segnate: 6

Palmares rossonero: 1 Scudetto (2004), 2 Champions League (2003, 2007), 1 Coppa Italia (2003), 1 Supercoppa Europea (2007), 1 Mondiale per Clubs (2007)

Esordio assoluto in Serie A il 26.09.1999: Verona vs Bari 0-1

Palmares personale: 1 Coppa Italia (2009, Lazio), 1 Supercoppa Italiana (2009, Lazio)

Esordio (e unica presenza) in Nazionale Italiana il 15.11.2006: Italia vs Turchia 1-1

Totale presenze in Nazionale Italiana: 1

Reti segnate in Nazionale Italiana: 0

DA ALLENATORE:

Stagioni al Milan: 21, Allenatore Squadra Primavera dal 2014-15 al 2015-16 (fino ad aprile 2016) e Allenatore Prima Squadra nel 2015-16 (subentrato a Sinisa Mihajlovic il 12 aprile 2016)

Esordio sulla panchina del Milan in gare ufficiali e in Campionato (Serie A) il 17.04.2016: Sampdoria vs Milan 0-1

Ultima partita sulla panchina del Milan
il 21.05.2016: Milan vs Juventus 0-1 d.t.s. (Coppa Italia)

Totale panchine in gare ufficiali: 7

Palmares rossonero: -




Ha giocato anche con la Pro Sesto (C1, C2), il Lumezzane (C1), il Verona (B e A), l'Internazionale (A), la Fiorentina (A), la Lazio (A).

"Fisico robusto e compatto, carattere da combattente, e giocatore di fascia e di fatica. Ha scatto, buona velocità e rendimento, sempre lusinghiero. Arriva ad irrobustire la rosa e svolge al meglio il compito facendosi trovare sempre pronto all'occorrenza." (Da "La Grande Storia del Milan", Gazsport 2005)

Assieme ai suoi amici Christian Abbiati e Rino Gattuso si è tatuato sul braccio destro la scritta "Champions '03" dopo la conquista della Coppa dei Campioni a Manchester contro la Juventus nel 2003.



Dal sito www.wikipedia.it

CLUB
Cresciuto nel Milan, in una formazione giovanile che fra gli altri annovera Massimo Oddo, Francesco Coco e Francesco Cozza, Cristian fa il suo esordio tra i professionisti nella stagione 1995-1996 con la maglia della Pro Sesto in Serie C1. Il ventenne centrocampista gioca l'intera stagione da titolare, ma la sua grinta e il suo dinamismo non sono sufficienti a consentire alla squadra milanese di salvarsi. Dopo una stagione in Serie C2 sempre con la Pro Sesto, Cristian torna in C1 con la maglia di un'altra società lombarda: il Lumezzane. Qui Brocchi disputa un'ottima stagione, bagnata anche da quattro gol, e il salto nella cadetteria non tarda ad arrivare: nell'estate del 1998, infatti, se lo assicura il Verona.
Sotto la guida del tecnico Cesare Prandelli, Cristian è il padrone del centrocampo gialloblù e contribuisce con 32 presenze e ben 6 gol a riportare gli scaligeri in Serie A. All'esordio nella massima categoria, Brocchi disputa un campionato eccezionale e con lui tutta la squadra che, terminando la stagione 1999-2000 al nono posto, ottiene uno dei migliori risultati del club dopo la conquista dello scudetto del 1985.
Brocchi, nell'estate del 2000, è conteso dalle migliori squadre italiane e, alla fine, è l'Inter ad assicurarsi le sue prestazioni. La stagione in nerazzurro, però, scivola via tra molta panchina e poche partite, solo 15 presenze in tutto con 1 solo gol, condizionata da un'operazione alla schiena per rimuovere due cisti che lo ha tenuto fermo per tre mesi. Al termine della stagione l'Inter, insoddisfatta del suo rendimento, lo lascia libero di accasarsi altrove, scontentando il giocatore. Così Brocchi si trasferisce sull'altra sponda del Naviglio.
Con il Milan, Cristian, nonostante sia relegato dal tecnico Carlo Ancelotti al ruolo di riserva dei vari Andrea Pirlo, Gennaro Gattuso e Clarence Seedorf, si toglie grandi soddisfazioni, e nel giro di tre stagioni vince tutto quello che c'è da vincere: Scudetto, Champions League, Coppa Italia e supercoppe nazionali ed europee. Il successo europeo è quello maggiormente gradito da Brocchi, visto il suo impiego nelle partite decisive della manifestazione contro l'Ajax di Amsterdam nei quarti di finale e l'Inter in semifinale. Nell'estate del 2005, però, visto il poco spazio a disposizione, chiede di andare a giocare altrove per trovare nuovi stimoli: approda così alla Fiorentina con la formula del prestito.
Brocchi in Toscana, di nuovo sotto la guida di Cesare Prandelli, vive un'ottima stagione e coronata anche da un gol alla sua ex-squadra: l'Inter. I viola chiudono il torneo al quarto posto, ma le sentenze di Calciopoli impediscono alla squadra di disputare i preliminari della Champions League.
A fine stagione Brocchi rifiuta la proposta di un contratto biennale con ingaggio leggermente aumentato da parte della società viola, scegliendo di tornare dal Milan che formula un'offerta più vantaggiosa di quella della Fiorentina.
Brocchi torna così al Milan con un nuovo entusiasmo e una nuova voglia di dimostrare al tecnico Ancelotti di poter essere utile in una delle squadre più forti del mondo, motivato anche dalle parole di apprezzamento nei suoi confronti del presidente rossonero Berlusconi. Utile ricambio a centrocampo, Brocchi nel Milan si trova chiuso da Gattuso e Ambrosini e nella stagione 2007-2008, poi, la concorrenza a centrocampo aumenta ancora con l'acquisto da parte dei rossoneri di Emerson. Brocchi tuttavia riesce comunque a ritagliarsi i suoi spazi, soprattutto quando si tratta di sostituire uno dei due incontristi rossoneri titolari. in totale disputa 74 partite in due anni, tra cui le vittoriose finali di Supercoppa UEFA e Coppa del Mondo per club, entrambe partendo dalla panchina.
Dopo aver cominciato la preparazione nel ritiro di Milanello, il 28 agosto 2008, tre giorni prima dell'inizio del campionato 2008-2009, viene ceduto a titolo definitivo alla Lazio.
Cristian sceglie la maglia numero 5 ed esordisce nella vittoria per 4-1 in casa del Cagliari, venendo ammonito. Esordisce all'Olimpico il 14 settembre 2008 contro la Sampdoria, regalando l'assist per la rete del 2-0 finale.
Chiude con 34 presenze la prima stagione capitolina. Il 13 maggio 2009 vince la Coppa Italia contro la Sampdoria. La nuova stagione si apre subito alla grande e l'8 Agosto 2009 vince, giocando l'intera partita, la Supercoppa Italiana a Pechino contro l'Inter.

NAZIONALE
Dopo un ottimo avvio di stagione 2006-2007 con la maglia del Milan, Brocchi viene convocato in Nazionale dal CT Roberto Donadoni. Così il 15 novembre 2006 a Bergamo contro la Turchia fa il suo esordio in maglia azzurra nell'amichevole terminata col risultato di 1-1.

ALLENATORE
Una volta annunciato il suo ritiro, Brocchi intraprende la carriera di allenatore dove ha iniziato quella di calciatore, nelle giovanili del Milan, assumendo la guida della squadra degli Allievi professionisti di Prima e Seconda Divisione per quindi subentrare a Filippo Inzaghi, nel giugno 2014, alla guida della Primavera. In campionato viene eliminato ai quarti di finale dal Torino che diventa poi campione, dalla Coppa Italia esce agli ottavi per mano dell'Atalanta e al Torneo di Viareggio non riesce a superare il girone, piazzandosi 3° dietro Palermo e PSV. L'anno seguente esce dalla Coppa Italia agli ottavi per mano della Fiorentina mentre al Viareggio viene eliminato dalla Juventus poi campione.
A seguito dell'esonero di Sinisa Mihajlovic, il 12 aprile 2016, assume la conduzione tecnica della prima squadra fino al termine della stagione. Nelle partite di campionato sotto la sua guida, la squadra ottiene due vittorie (contro Sampdoria e Bologna, entrambe in trasferta), due pareggi (contro Carpi e Frosinone, entrambi in casa) e due sconfitte (contro Hellas Verona e Roma), totalizzando 8 punti in 6 partite (uno in meno di quanti ne aveva ottenuti Mihajlovic nel girone d'andata contro le stesse squadre), con la squadra che scende dalla sesta posizione (che aveva al momento dell'esonero del tecnico serbo), alla settima, staccata a fine campionato di quattro punti dal Sassuolo, autore di quattro vittorie consecutive nelle ultime quattro partite di campionato. La finale di Coppa Italia del 21 maggio a Roma contro la Juventus si conclude anch'essa negativamente per il Milan, con la sconfitta per 1-0 ai supplementari. Il 26 giugno comunica alla società la decisione di voler lasciare la panchina e due giorni dopo viene quindi sostituito da Vincenzo Montella.




Dal sito www.cristianbrocchi.it

LA BIOGRAFIA DI CRISTIAN BROCCHI
Cristian nasce il 30 gennaio del 1976 a Milano e gia' dai primi passi che muoveva, si capiva tutta la sua passione per il pallone.
Infatti, appena compiuti i sei anni di età si iscrisse nella società calcistica del suo paese, l' AC Buccinasco.
Qui, sotto la guida del mister Mario, iniziò la sua ascesa nel mondo del calcio. Racconta un suo ex compagno di squadra: "Era formidabile, pensa che in una partita battendo una ripresa di gioco a metà campo, scartò tutti i giocatori avversari e andò a segnare...e si ripeté subito dopo, gli avversari batterono, lui si riprese il pallone scartò ancora tutti e andò a fare un altro gol....da non crederci!!".
E rimasero colpiti anche gli osservatori del Milan, che, vedendo questo autentico talento in erba, lo scelsero subito per fare un provino.
Inutile dire come andò a finire, Cristian approdò nei pulcini del Milan. Qui fece tutta la trafila delle giovanili arrivando ad essere il capitano della squadra primavera e ad esordire con la prima squadra (quella di Gullit, Van Basten e Rijkaard) in un amichevole con il Saronno dove segnò anche un gol.
Il tempo delle giovanili era passato ed era arrivato il momento per Cristian di farsi le ossa in un campionato professionistico, nel 1995 andò in prestito alla Pro Sesto in C1. Il primo campionato non gli andò molto bene poichè la squadra retrocesse in serie C2, Cristian però è sempre stato un ragazzo che non ha mai mollato e infatti si rimboccò le maniche e si mise sotto a lavorare.
Nel 1996\97 fece un buon campionato e alla fine del torneo risultò essere uno dei migliori della squadra, assicurandosi la promozione di categoria passando al Lumezzane in C1. Qui si notò molto il miglioramento tecnico fatto da Cristian e il contributo sapiente che sapeva dare alla squadra.
Alla fine del campionato il Lumezzane arrivò a disputare i playoff contro la Cremonese, che sfortunatamente non andarono per il verso giusto, il Lume non passo. Comunque Cristian si consolò subito, visto che in estate gli confermarono l'intenzione che l'Hellas Verona lo voleva ingaggiare. Cristian non ci pensò su due volte e cosi' nel campionato 98\99 fece il suo esordio in serie B.
E' questo il punto cruciale della carriera di Cristian, che con l'allenatore Cesare Prandelli trovò la sua dimensione calcistica disputando un campionato stellare insieme ai suoi compagni tra cui Falsini, Italiano, Melis, Marasco e Cammarata.
Sei i gol per lui, uno piu' bello dell'altro, il titolo di miglior giocatore della serie B secondo il Guerin Sportivo, la prima posizione in classifica e la promozione nella massima serie. Fu cosi che Cristian nel campionato 99\00 fece il suo esordio nel campionato di serie A. Un campionato duro, dove l'Hellas Verona tenette testa alle grandi permettendosi di vincere anche contro la Juventus, in una partita disputata al Bentegodi, ma non solo, fece anche il record di punti conquistati nel girone di ritorno dietro la Juve.
Inutile dire che il Verona si salvò, e che, anche in quel campionato le prodezze di Cristian lasciarono il segno. Nell' estate del 01\02 dopo un tira e molla tra Parma e Inter, quest' ultima si guadagnò i polmoni del folletto meneghino.
La gioia di Cristian era incontenibile essendo stata proprio l'Inter la squadra di cui faceva il tifo fin da piccolo. Ma purtroppo nella carriera di Cristian ci sono anche dei momenti sfortunati. In quel campionato dopo un avvio stentato, e dopo la prima parte della stagione giocata a denti stretti Cristian si dovette arrendere al mal di schiena e si operò, facendosi togliere due ernie che ne condizionavano il suo rendimento in campo.
A fine stagione l'Inter non credeva più al suo potenziale, ma in realtà non ebbero mai la possibilità di vederlo al 100% della sua forma, e cosi' lo lasciandolo libero di accasarsi altrove. Una mossa vigliacca da parte dei dirigenti interisti che non misero mai le cose in chiaro con lui.
Dovette salutare cosi il suo grande amico Bobo Vieri e cercarsi un'altra squadra. Detto fatto e Cristian non dovette neanche aspettare troppo, visto che la sua vecchia famiglia non si era dimenticata di lui e delle sue imprese nelle giovanili. Nel campionato 2001\2002 per Cristian inizia una nuova sfida, lasciata la maglia numero 23 che nel passato era stata sempre sulle sue spalle, si infila la casacca 32 rossonera, un omaggio a Bobo ma anche un gesto per voltare pagina. Il resto è storia recente, il grosso lavoro fatto da Cristian in allenamento per farsi trovare sempre pronto, l'atteggiamento schivo e il suo buonumore nello spogliatoio hanno fatto di lui un giocatore su cui poter contare.




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Cristian Brocchi con Paolo Maldini, stagione 1988-89





In sala stampa





Il suo autografo


Con la maglia del Verona





(dal sito www.solocalcio.com)





La testata del sito ufficiale di Cristian Brocchi





(Archivio Magliarossonera.it)


Stagione 2006-07


Stagione 2006-07
(dal sito www.esperia.com)



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La maglia di Cristian Brocchi per la Finale di Champions League 2007, Milan vs Liverpool 2-1
(per gentile concessione di Mariano Managò)





(dal sito www.esperia.com)


(dal sito www.libero.it)


Con la maglia della Lazio
(dal sito www.repubblica.it)





Con la maglia dell'Inter
(dal sito www.icbernareggio.it)


Brocchi all'Inter


Con la maglia della Fiorentina




Dal sito www.acmilan.com
26 agosto 2004

BROCCHI: 'Se fosse per me concluderei la carriera al Milan"
BARCELLONA - Cristian Brocchi è tornato sulle voci degli ultimi giorni che lo davano in partenza e ha chiarito la sua posizione. "E' saltata fuori questa cosa in questi giorni perché mi sono sentito poco importante e allora in maniera tranquilla ho avuto un confronto con il nostro allenatore e con il signor Galliani. Avevo un'ottima possibilità, però per me il Milan è una famiglia e sentirmi dire che sono importante dalla società e dall'allenatore è una cosa che mi fa molto piacere. Se fosse per me resterei tutta la carriera qui al Milan".




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Silvio Berlusconi e Cristian Brocchi a Milanello, aprile 2015



Dal sito www.acmilan.com
21 luglio 2006

CRISTIAN BROCCHI: "Orgoglioso per le parole del presidente"
MILANO - A Milanello Cristian Brocchi ha parlato del ritorno al Milan: "Per me è un motivo di orgoglio essere tornato nei piani della società, sono contento di quello che ho fatto durante questa stagione. Sentire le parole di stima del presidente è stato bellissimo, ha sempre trovato la parola giusta per tirarmi su il morale. Quest'anno si è esposto per me ed è stata una cosa grandissima. Quando parla lui sono sempre tutti sull'attenti e il fatto che abbia parlato per me è stato bellissimo. Sono a disposizione dell'allenatore, di quello che mi dirà. Ho segnato durante la prima partitella, è bello ricominciare. Tutte le notizie di questo periodo hanno creato amarezza, ricominciare aiuta a lasciarsi tutto alle spalle. Tra poco diventerò papà, non vedo l'ora, è la ciliegina sulla torta.




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12 aprile 2016: Cristian Brocchi subentra a Sinisa Mihajlovic sulla panchina del Milan
(dalla "Gazzetta dello Sport" del 12 aprile 2016)




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17 aprile 2016, Sampdoria vs Milan 0-1: l'esordio di Cristian Brocchi sulla panchina del Milan
(dal sito www.acmilan.com)
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Giugno 2020, il Monza promosso in Serie B