dal sito www.gazzetta.it
FLORENZI ILLUDE, DEMIR ROVINA LA PRIMA A FONSECA: IL MILAN FA 1-1 A VIENNA CON IL RAPID
Pareggio nella prima amichevole estiva. Milan da lavori in corso, con il giovane Liberali titolare e un buon Saelemaekers a sinistra. L'ex Roma segna il primo gol della stagione
Fonseca inizia la sua avventura sulla panchina del Milan con un pareggio sul campo del Rapid Vienna, più avanti come condizione e con quasi tutti i titolari in campo. Il Diavolo come logico non può essere scintillante perché ha iniziato la preparazione più tardi rispetto agli avversari, ma tiene e soprattutto prova a controllare il match con il possesso e la costruzione dal basso come gli chiede il suo allenatore. Il problema è che mancano la velocità d'esecuzione e la qualità dei tanti titolari assenti perché reduci dagli Europei, compreso il nuovo acquisto Morata. Sotto lo sguardo di Ibrahimovic, però, la prova è confortante, soprattutto nella ripresa quando arriva la rete di Florenzi e la manovra diventa più fluida. Nella prima frazione invece da elogiare la compattezza della fase di non possesso, quella allenata di più finora, e la voglia del diciassettenne mancino Liberali. Peccato per la rete finale di Demir che nega la vittoria.
GAMBE PESANTI — Nell'amichevole organizzata per festeggiare i 125 anni di entrambe le società (e preceduta da una gara tra le leggende del Rapid), Fonseca schiera una formazione sperimentale, con Calabria e Terracciano sulle fasce, Thiaw e Gabbia in mezzo alla difesa, Adli e Pogeba mediani, Chukwueze, il 2007 Liberali e Traoré dietro Colombo. Klauß, che in mattinata ha fatto giocare alle seconde linee un test contro l'Admira Vacher, inizia con i titolari perché giovedì ha in programma l'andata del secondo turno preliminare di Europa League. La differenza di preparazione atletica è evidente fino dalle prime battute perché il Rapid ha più benzina nelle gambe, mentre i rossoneri sono stanchi e fanno attenzione a non perdere le giuste distanze tra i reparti. La partita così la fanno i padroni di casa, spinti da un pubblico molto caldo, ma il Diavolo si difende bene, concede il minimo sindacale nonostante la scarsa esperienza di alcuni suoi elementi e quando può gioca la sfera. Alla fine del primo tempo gli uomini di Fonseca, sempre in piedi davanti alla sua panchina, hanno zero tiri nello specchio, mentre gli avversari colpiscono un palo con Seidl e impegnano Sportiello con lo stesso Seidl e Schaub. Nel complesso il Milan fatica, ma c'è. Più con l'orgoglio che con la corsa, più con l'organizzazione della fase di non possesso che con gli schemi offensivi. Perché di trame pericolose se ne vedono poche. In compenso però Thiaw e Gabbia in mezzo tengono e Sportiello non subisce gol.
ANNOTAZIONI — Altri spunti: l'impostazione è a tre (Calabria, Thiaw e Gabbia) più i due centrocampisti (Pobega e Adli), mentre Terracciano si alza molto a sinistra per consentire a Traoré di accentrarsi. Un'anteprima di quello che vedremo con Theo Hernandez e Leao, che si avvicinerà di più all'area. La mancanza di brillantezza impedisce a Calabria e compagni di superare il pressing degli austriaci, ma la voglia di non buttare via il pallone c'è e anche Sportiello, come da indicazioni, gioca spesso la sfera e più o meno fa gli stessi passaggi dei difensori centrali. Come logico non è un Milan "dominante" come ha annunciato l'ex allenatore della Roma, ma è una squadra che prova a fare quello che gli viene chiesto, ovvero a giocare. Forse si vede qualche cambio di gioco meno del previsto, ma alla prima uscita, e con così tanti assenti, era difficile chiedere di più. Annotazione per Liberali, schierato da trequartista: il ragazzo ha un piede educato e la sfrontatezza per mettersi in mostra anche tra i grandi. Qualche guizzo lo fa e lascia una buona impressione.
FLORENZI GOL — Nella ripresa Fonseca cambia tutti gli uomini, ma non il modulo che resta il 4-2-3-1 con Maldini falso nueve e una batteria di trequartisti composta da Cuenca, Loftus-Cheek e Saelemaekers. Con Bennacer e Florenzi in mezzo al campo la squadra esce in maniera più pulita palla al piede e non è un caso che la rete del vantaggio nasce da un'iniziativa di Bennacer che allarga a sinistra per il cross di Maldini, bravo a pescare in mezzo Florenzi per l'1-0. Qualche trama offensiva adesso si vede in maniera più nitida perché la qualità e l'esperienza sul rettangolo verde sono maggiori. I principi di gioco invece rimangono gli stessi ovvero possesso anche a costo di abbassare i ritmi e di palleggiare in orizzontale, in attesa di trovare un buco per l'inserimento. Kalulu in difesa accanto a Tomori fa una bella chiusura su Dursun, Tomori si batte bene e la distanza tra i reparti è quella giusta perché nessuno si dimentica di fare la fase difensiva. Le sostituzioni, insomma, fanno meglio ai rossoneri che meriterebbero un calcio di rigore per fallo di Hofmann su Saelemaekers. Nel finale però arriva l'1-1 del nuovo entrato Demir, una beffa per il Milan che non subiva molto.
Andrea Ramazzotti
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