dal sito www.gazzetta.it
ANCHE IL MILAN RISPONDE PRESENTE: GIROUD E PULISIC STENDONO IL BOLOGNA
I rossoneri replicano subito ai successi di Inter, Juve e Napoli con una buona prova archiviata nel primo tempo. Il nazionale Usa protagonista con un gol e giocate illuminanti. Emiliani troppo imprecisi in attacco
Il Milan partito all’inseguimento ha già raggiunto le altre big in vetta: con ventiquattro ore di ritardo, i rossoneri si uniscono al gruppone di comando. Ritardo azzerato in fretta: dopo venti minuti dall’inizio della nuova stagione, Pioli era già avanti di due. Aveva già mandato in gol Pulisic e permesso a Reijnders di servire un assist. Dai nuovi acquisti subito segnali positivi, confermati in corso di gara.
MILAN IN SCIOLTEZZA — Le formazioni sono quelle annunciate: Milan con tre nuovi acquisti in campo dall’inizio, Bologna che punta Maignan con le incursioni di Zirkzee a cui si aggiunge il sostegno di Moro. Non si può dire che la partenza non sia lanciata: dopo venti secondo Lykogiannis stampa sulla traversa l’invito in profondità di Posch. Sul missile di sinistro Maignan sarebbe battuto e la difesa rossonera chiude poi l’azione in calcio d’angolo. Nei minuti successivi ci si chiede come il Milan possa sfondare la linea difensiva avversaria ed ecco presto servite un paio di risposte: dopo undici minuti Pulisic si libera sulla trequarti, si accentra e disegna un cross mancino sul secondo palo su cui si avventa Reijnders. Dell’olandese l’assist al volo per Giroud: Olivier riapre il conto dei gol chiuso all’ultima giornata della scorsa stagione. Milan avanti. Dopo il tentativo di reazione di Ferguson, ecco la seconda risposta rossonera. Ancora sull’asse Pulisic-Giroud: stavolta l’americano (sotto gli occhi del connazionale Gerry Cardinale in tribuna) avvia il triangolo, che Olivier porta avanti con il tacco e l’esterno ex Chelsea rifinisce con una conclusione perfetta da fuori area. E’ il raddoppio rossonero. Potrebbe esserci anche il tris: Skorupski stavolta si oppone al sinistro al volo di Giroud, al termine di un’altra azione manovrata in velocità del Milan. Una specialità che nel primo tempo ha messo in mostra più volte, con un gioco corale in cui i nuovi acquisti partecipano senza incertezze. Reijnders gioca in verticale, Pulisic crea e spazia, Loftus-Cheek copre: Pioli sembra aver già integrato tre dei nove nuovi. E il Bologna? Replica ancora con Ferguson dal limite dell’area e con il colpo di testa a lato di Posch, nel recupero.
AMMINISTRAZIONE — Nella ripresa Motta cambia subito: fuori l’inconcludente Moro, dentro Orsolini. Il Bologna è certamente più vivace: Ndoye colpisce il palo esterno dopo un quarto d’ora. Poi è Maignan a dire di no prima ad Aebischer (che cerca l’incrocio da destra) poi a Posch, che di tacco ci prova sulla successiva azione d’angolo. A metà tempo entrano Chukwueze e Okafor per il Milan, El Azzouzi nel Bologna. Il resto è amministrazione rossonera (con un lampo di Leao: palo in diagonale) e pochi tentativi rossoblù di riaprire i conti, anche con gli altri cambi. Pioli se ne va con buoni riscontri, raccolti soprattutto nel primo tempo: le accelerate di Theo, da mancino a incursionista centrale, la solidità di Thiaw (molto meno attento Tomori), l’eleganza di Reijnders, la sostanza di Giroud e la classe di Pulisic. Per la prima, può bastare.
Alessandra Gozzini
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - PULISIC ILLUMINA, GIROUD GOL E ASSIST. TOMORI CON TROPPE SBAVATURE
Maignan 7: paratissima su Aebischer, che ricorda quelle che si fanno nel futsal. Rimane in piedi fino alla fine e, di spalla, devia il pallone oltre la traversa. Intervento decisivo per evitare che il Bologna torni in partita anche nel risultato.
Calabria 5.5: parte bene, come tutta la squadra, poi però cala vistosamente alla distanza, con Ndoye che gli crea non pochi problemi. (dal 72’ Kalulu 6: fa rifiatare Calabria).
Thiaw 6.5: muro, sia nelle palle alte sia nelle letture basse. Zirkzee non passa una bella serata quando passa nelle sue zolle.
Tomori 5.5: primo tempo bene fino alla mezz’ora, poi inizia a inanellare una serie di errori che, alla lunga, possono essere un problema. Deve alzare il livello di valutazione delle giocate e non fare cose complicate. A quelle ci pensano quelli davanti a lui.
Theo Hernandez 6: nel primo tempo ha le marce alte, a volte altissime, creando diverse occasioni importanti in fase offensiva. Nel secondo tempo legge male alcune soluzioni. Prende un giallo per proteste evitabile.
Loftus-Cheek 6.5: meno vistoso di Reijnders, ma come occupa il campo e come si propone sempre per il passaggio, senza paura. È lui che si abbassa sulla linea di Krunic nella fase di non possesso. (dal 72’ Pobega 6: libera il sinistro da distanza importante. Entra in campo quando le energie della partita sono tutte in riserva).
Krunic 6: inchiodato davanti alla difesa, fa quello che deve fare, ovvero dare un’opzione di gioco ai centrali e alle mezzali. E lo fa molto bene.
Reijnders 7: si presenta subito con personalità al campionato italiano. Crede, più di Leao, nel poter arrivare sulla palla scucchiaiata da Pulisic alle spalle dei difensori del Bologna e la evolve nell’assist per il gol del vantaggio milanista, targato Olivier Giroud. Fa un ottimo lavoro anche nella fase di non possesso. Esordio più che positivo.
Pulisic 7.5: svaria molto sul fronte offensivo, con Pioli che gli chiede di creare superiorità negli spazi. Bellissima la palla alle spalle della difesa bolognese che Reijnders trasforma nell’assist per il gol di Olivier Giroud. Meravigliosa l’azione ala-pivot con Giroud che lui determina con il destro, potente e preciso, dello 0-2. (dal 72’ Chukwueze 6: quando riesce a fare qualcosa, lo fa bene).
Giroud 7.5: inizia il campionato con il gol numero 25 in Serie A, il 33° con la maglia del Milan. Attacca il secondo palo sull’assist di Reijnders e la mette dentro, dimostrando che l’istinto killer non ha età. Chiude il triangolo con Pulisic che l’americano tramuta nel raddoppio. (dal 72’ Okafor sv: non gli arriva un pallone giocabile che sia uno).
Leao 6: quando sgasa, fa veramente impressione. Però sembra dedicarsi più all’estetica che alla sostanza. Non una prova da ricordare quella di Rafa nella fornace del Dall’Ara. Si scatena negli ultimi minuti con un’azione personale da urlo, ma il suo mancino va a sbattere contro il palo.
All. Pioli 6.5: il Milan del primo tempo è bellissimo con la palla tra i piedi, crea tantissimo e concretizza – ancora – poco per quanto fatto vedere. Dietro ci sono delle sbandature, specie dei singoli, che non possono e non devono passare inosservate. Benissimo i giochi a due o a tre dei suoi con la palla tra i piedi. C’è ancora molto su cui lavorare, ma inizia bene.
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