dal sito www.gazzetta.it
IL PRIMO TROFEO SILVIO BERLUSCONI È DEL MILAN: MONZA BATTUTO 7-6 AI RIGORI
Decisivi i tiri dal dischetto dopo che i tempi regolamentari erano finiti sull'1-1: vantaggio di Pulisic a ribadire in rete il penalty parato da Di Gregorio, pari immediato di Colpani
Dal sagrato del Duomo allo U-Power Stadium c'è un profondo filo rosso che lega le bandiere di Milan e Monza. Quelle ufficiali dei club e quelle fantasia dei tifosi. Il filo esisteva anche prima ma adesso che sul trofeo, davanti a Berlusconi, c'è scritto per la prima volta Silvio e non Luigi, quel legame è diventato indissolubile. Il Milan dei 29 titoli in 31 anni e il Monza della doppia, storica promozione dalla C alla A erano e saranno per sempre di Silvio Berlusconi. Questa era la prima coppa in sua memoria, e l'emozione particolarmente intensa. In tribuna d'onore il fratello Paolo e i figli Pier Silvio ("Mio papà era un grande uomo di sport, ha sempre amato il Milan è il Monza, ci ha abituato a dei miracoli") e Luigi, ma anche la compagna Marta Fascina, alla prima uscita pubblica dal giorno dei funerali. Commozione ma anche spettacolo, perché un evento dedicato al Cav non può fisiologicamente uscire da questi binari. E allora, diretta Mediaset in mondovisione, stadio tutto esaurito (16.917 spettatori), giornalisti in arrivo anche dall'estero, maglie di gioco speciali e uniche da mettere all'asta. Prima del match microfoni a Il Volo, trio di tenori italiani, accompagnato da una coreografia di piccoli tifosi. Dalle curve il coro che aveva scandito a più riprese la cerimonia funebre a giugno: "C'è solo un presidente", e lo striscione "A colui che realizza i sogni, grazie Silvio" esposto dagli ultrà brianzoli. E a fine partita la premiazione, con trofeo consegnato al Milan che ha vinto ai rigori (7-6) dopo l'1-1 con cui si era chiusa la partita. Constatazione impossibile da evitare: a parte la prima uscita col Lumezzane, il Diavolo nell'arco dei novanta minuti in questa estate non ha ancora vinto una partita.
ACCELERATORE - Amichevole fin che si vuole, ma comunque collocata a meno di due settimane dall'inizio del campionato. Il Milan ci è arrivato dopo una tournée americana così così, senza aver mai assaporato il piacere di un successo, con una fase difensiva piuttosto rivedibile e con Pioli che sta premendo il più possibile sull'acceleratore per dare forma a un gruppo cambiato profondamente negli interpreti e nel modo di giocare. L'undici iniziale, a parte Kalulu terzino destro, è stato lo stesso visto con Juve e Barcellona: 4-3-3 con attacco affidato a Pulisic, Giroud e Leao, mediana a Loftus-Cheek, Krunic e Reijnders e la coppia Thiaw-Tomori davanti a Maignan. De Ketelaere non convocato. Il Monza è arrivato a questo test in buonissime condizioni psicofisiche, e anche Palladino sta avendo il suo lavoro con sette facce nuove. Nel 3-4-2-1 centravanti Maric, Pessina in regia con Gagliardini. Ritmi blandi su entrambe le sponde, comunque. Un primo tempo vissuto su qualche sussulto da una parte e dall'altra in mezzo a un lungo elenco di compitini soporiferi. Il Diavolo ha riproposto scenari già visti negli Usa: Loftus-Cheek spesso e volentieri nei territori della trequarti, Reijnders con le chiavi del gioco in mano, Pulisic nel vivo del gioco ma anche molto impreciso, Leao tra sgasate e lunghe manciate di minuti a osservare giocare i compagni.
MOVIMENTI - Il Milan per un quarto d'ora si è installato nella metà campo brianzola, ma non ha mai impegnato Di Gregorio. E' stato il Monza - idee chiare e movimenti corretti in fase offensiva - a creare il primo pericolo del match (17'): prima Maric e poi Pessina hanno impegnato severamente Maignan, abile soprattutto sulla prima conclusione a colpo sicuro. Il primo squillo rossonero ha portato al gol: percussione in area di Pulisic, steso da D'Ambrosio. Rigore parato e poi porta spalancata per il nazionale Usa. Esultanza parzialmente strozzata. Poco dopo la mezzora il Monza ha pareggiato con modalità che in casa rossonera purtroppo ormai non fanno più notizia: la sgommata di Carlos Augusto - che si libera facilmente di Kalulu - è di rilievo, ma il liscio di Tomori grida vendetta e libera il bel diagonale vincente di Colpani. In tribuna Galliani e Pier Silvio esultano come se ci fossero i tre punti. Comunque, niente da fare: la difesa rossonera sta vivendo un estate horror. Poi, altri sprazzi di Milan: un siluro di Theo, Leao che sciupa malamente a due passi dalla porta un virtuosismo di Reijnders.
NERVOSISMO - Va detto che la ripresa ha registrato un aumento dell'intensità, anche se è andata di pari passo con la confusione. In altre parole: la partita non si è abbellita, ma se non altro si è vivacizzata. Leao ha provato un destro a giro che. non ha girato, Caprari ha fatto venire i brividi a Maignan, ma il secondo tempo verrà ricordato soprattutto per due cose. In ordine di tempo, la prima: una rissa Leao-Gagliardini (fallo ruvido di quest'ultimo) andata avanti più del lecito, con un Rafa mai visto così incattivito da un fallo. La seconda: il debutto simultaneo - minuto 34 - di Chukwueze (a destra) e Okafor (a sinistra). Non c'è stato tempo per combinare chissà cosa, ma parliamo di due piatti forti della cucina rossonera.
Marco Pasotto
dal sito www.milannews.it
PAGELLE - PULISIC E REIJNDERS I MIGLIORI, BENE ANCHE LOFTUS-CHEEK
Ecco le pagelle di Monza-Milan, sfida amichevole valida per il primo Trofeo Silvio Berlusconi e terminata con la vittoria dei rossoneri ai calci di rigore (1-1 al 90'):
MAIGNAN 6,5: doppia parata nel primo tempo su Maric e Pessina, incolpevole sul gol di Colpani. Nella ripresa salva anche su Caprari. Il francese è sempre una sicurezza tra i pali.
KALULU 5,5: si fa saltare con troppa facilità da Carlos Augusto che poi manda in gol di Colpani. Era alla prima da titolare nelle amichevole estive, deve ancora trovare la forma migliore.
THIAW 6: partita senza grosse sbavature. Nel primo tempo soffre in alcune occasioni la rapidità di Mota, ma con il suo fisico è normale che non sia ancora al top della forma.
TOMORI 5,5: liscia il pallone in occasione del gol di Colpani. E' l'unico errore in una partita per il resto attenta e in cui non ha mai sofferto gli attaccanti brianzoli.
THEO HERNANDEZ 6: intraprendente fin dai primi minuti, si fa vedere spesso in avanti, è sicuramente uno dei più in forma, anche se non segue Colpani in occasione del gol dell'1-1. Esce dal campo con un problemino alla coscia sinistra (dall'80' Bartesaghi sv)
LOFTUS-CHEEK 6,5: corre tanto dal primo all'ultimo minuto. Non mancano poi gli inserimenti senza palla. Fa sentire la sua fisicità sulla trequarti.
KRUNIC 6: si vede poco in fase di impostazione, fa più che altro da schermo davanti alla difesa.
REIJNDERS 7: quando ha il pallone tra i piedi sa sempre cosa fare. Gioca quasi sempre in avanti e in verticale. Il Milan aveva bisogno di un giocatore così in mezzo al campo.
PULISIC 7: si procura il rigore, lo sbaglia, ma poi segna sulla ribattuta. E' tra i più attivi in campo, gioca tanti palloni e prova sempre a puntare l'uomo. (dall'80' Chukwueze sv)
GIROUD 5,5: non tocca tanti palloni, ma è comunque lui che manda in porta Pulisic in occasione del rigore. Esce dal campo con un problema alla caviglia sinistra (dall'80' Colombo sv)
LEAO 6: ha due grandi occasioni alla fine del primo tempo e ad inizio ripresa, ma le sbaglia entrambe. Quando parte palla al piede non lo ferma nessuno, deve però migliorare nelle conclusioni in porta. (dall'80' Okafor sv)
|